Una mamma grey

by Silvana Santo - Una mamma green

ArtùPiove da ore. Piove forte e la mia casa brilla di luce artificiale. La mia casa. Nido e galera. Il gatto dorme imperterrito, mio figlio pure, e si lamenta nel sonno. Mentre il Mac ronza, sento i miei fianchi tirare nella divisa jeans-e-felpa che ormai tolgo solo per dormire. Una dieta, adesso, è fuori discussione. Ci manca solo che mi metta a mangiare sano. Fuori piovono acqua e terra su una settimana che sta per finire. Una settimana in cui la voce che ho sentito più spesso è stata la mia, mentre ripeteva più che altro parole come “pong”. Oppure “piove”.

Sono sei giorni che non parlo con qualcuno che non sia il gatto, mio figlio o suo padre. E i nonni, certo. Che sono davvero cari, ma, con tutto il rispetto, hanno almeno il doppio dei miei anni. E parlerebbero soltanto di Davide, naturale. Ah, poi c’è stato il giro all’Ikea, dove ho finanche chiesto informazioni a un’impiegata in camicia gialla. “Mi sono persa. Sa dirmi come arrivo all’Ikea dei piccoli, da qua? Pong”. Fuori, intanto, pioveva.

pioveIn compenso ho scritto centinaia di parole. Migliaia, forse diecimila. Ho una vita sociale sempre più brillante su internet, ed è una contraddizione solo apparente, in realtà. A volte si parla di più, e meglio, con persone fisicamente lontane, che magari non ti hanno mai neanche toccato. Non ti conoscono, di fatto, ma forse proprio per questo ti ascoltano meglio, e ti comprendono di più. Perché non sanno quello che dirai prima ancora che tu apra bocca, o meglio: non sono inconsapevolmente convinte di conoscere in anticipo ogni parola che stai per pronunciare.

Nel frattempo il Natale incombe come una malattia. Come una sfortuna, come un’anestesia. Come un’abitudine. Non c’è niente di peggio delle lampadine intermittenti per allungare le ombre, per dare profondità agli angoli bui delle stanze. Per far luccicare le gocce di pioggia sui vetri delle finestre. Sentirsi soli, a Natale, è l’unica arte in cui sia mai riuscita (il che non mi rende neanche tanto originale).

Oggi aspetto Teresa, viene a darmi una mano nelle pulizie di casa. Ma fuori piove e lei gira solo in bicicletta. Chissà se alla fine verrà.

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11 Commenti

Any (@scusasepoco) 22 Novembre 2013 - 14:51

Ciao cara!
A volte nel web, si avverte un’empatia amplificata. Forse scrivendo siamo più vere. Nel Natale, si può leggere l’energia, tornando bambine coi nostri cuccioli. Smak!

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Silvana - Una mamma green 22 Novembre 2013 - 17:15

Ciao! Forse sì, “parlando” attraverso una tastiera si è più trasparenti e, dall’altra parte, più empatici. Secondo me c’è anche il fatto che si diventa molto selettivi, ed è più facile scegliere delle persone con cui si interloquisce più facilmente. Per il resto, aspetto dei Natali pieni di luce e di musica! So che arriveranno 😉
Un bacio anche a te, grazie di cuore del tuo commento.

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Mammabook 22 Novembre 2013 - 14:56

Ti capisco. In Germania in questi giorni le ore di luce sono poche e perlopiù piove o c’è nebbia. Non ho auto e sono spesso sola con i bambini, per questo lo scorso inverso è finita che ho preso molti chili superflui. Quest’anno va un po’ meglio, ho perso un po’ di peso in estate, mio figlio grande è all’asilo la mattina, e io cerco di tenermi impegnata. Bisogna farsi un po’ di coraggio per non lasciarsi scoraggiare durante il lungo inverno…

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Silvana - Una mamma green 22 Novembre 2013 - 17:19

Hai ragione, in fondo l’inverno passerà presto… Io poi, forse non dovrei lamentarmi, visto che vivo molto più a sud. È solo che lavorando da casa le occasioni per uscire sono poche, e da quando c’è Davide sono ancora meno. Ma anche questo passerà. Stringiamo i denti e godiamoci il buono di questo periodo, che non tornerà. Grazie di essere passata, torna a trovarmi, se ti fa piacere.

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silviamammabook 22 Novembre 2013 - 14:57

Ti capisco. In Germania in questi giorni le ore di luce sono poche e perlopiù piove o c’è nebbia. Non ho auto e sono spesso sola con i bambini, per questo lo scorso inverso è finita che ho preso molti chili superflui. Quest’anno va un po’ meglio, ho perso un po’ di peso in estate, mio figlio grande è all’asilo la mattina, e io cerco di tenermi impegnata. Bisogna farsi un po’ di coraggio per non lasciarsi scoraggiare durante il lungo inverno…

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Ceraunavodka 22 Novembre 2013 - 17:18

viva l’empatia della rete. ma io stasera lascio il nano a due mie amiche ed esco un po’. se continuo a restare immobile, impazzisco.

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Anuska (@scusasepoco) 22 Novembre 2013 - 17:18

ahahahahah 🙂

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Silvana - Una mamma green 22 Novembre 2013 - 17:27

Mi sembra un’idea fantastica! Quanto ha il nanetto, adesso?

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Ceraunavodka 22 Novembre 2013 - 17:30

sette mesi (e un po’)

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Silvana - Una mamma green 22 Novembre 2013 - 17:37

Divertiti, sarà una serata bellissima!! Io finora mi sono concessa solo degli aperitivi nano-free, perché il mio ciuccellone (9 mesi e 1/2) senza tetta serale e notturna ulula come se lo stessero scuoiando (per il resto ce lo portiamo dietro il sabato sera!). Ma passerà, so che passerà 🙂

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Ceraunavodka 22 Novembre 2013 - 17:44

Due orette al massimo anche per me. è in fase denti, credo e anche lui è un po’ agitatino.

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