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Europa

viaggi

Viaggio a Malta con bambini: guida per una vacanza fai da te

by Silvana Santo - Una mamma green 20 Settembre 2019

Se state pensando di organizzare un viaggio a Malta con bambini, questo è il post che fa per voi: troverete, senza peli sulla lingua, pregi e difetti dell’isola dei Cavalieri, le sue potenzialità per un viaggio in famiglia e qualche consiglio pratico sulle attività da fare con i bambini.

“Malta è una sorpresa da mozzare il fiato. La case dai colori pastello, le cupole arabeggianti, i bastioni di pietra arenaria. Ogni cosa, nel mio campo visivo, grida: “Mediterraneo”. Osservo i pescherecci, conto le gru puntate verso il cielo, sento i fischi delle navi che si mescolano all’odore di sale e di nafta. E tutto mi è familiare. In questo momento di rare certezze, di una cosa sono sicura: dovunque troverò un pontile, un castello e una chiesa, mi sentirò a casa”.

Ho scritto queste parole circa 12 anni fa, la prima volta che il mio sguardo si è posato su Malta, in occasione di un viaggio estivo di coppia. Ci sono tornata nell’estate del 2019 in compagnia dei miei figli (7 e 5 anni) e del loro papà, accettando l’invito di Family Time Malta. Ho trovato l’isola molto cambiata, e non sempre in meglio. Se state pensando a un viaggio a Malta con bambini, partite dunque con la dovuta consapevolezza, in modo da evitare delusioni e fraintendimenti. Malta è un’isola relativamente grande nel mezzo del Mediterraneo, molto (e spesso mal) costruita, soprattutto sulle coste, e abbastanza trafficata. In estate è presa d’assalto dai turisti: tantissimi italiani, ma anche molti inglesi (la cui presenza spesso condiziona anche l’offerta turistica in termini di tipologia di ristoranti, intrattenimento etc), tedeschi e tanti gruppi di studenti d’inglese. Le spiagge sono affollate (va meglio alla fine di agosto), le strade trafficate e, almeno in questo periodo, disseminate di cantieri e mezzi da lavoro. Non partite, insomma, con l’aspettativa di un luogo idilliaco e selvaggio, perlomeno in agosto. E non consideratela, almeno secondo il mio punto di vista, una destinazione prettamente balneare, scelta per passare esclusivamente il tempo sotto l’ombrellone, anche se il mare è cristallino e perfetto per snorkeling e immersioni. Il meglio di Malta, secondo me, sta nel suo ricchissimo patrimonio storico, artistico e culturale (l’isola, per la sua posizione e la sua storia, è da sempre un crocevia di popoli, dominazioni e culture, che si ritrovano nell’architettura, nella lingua, nella cucina etc). Meglio, quindi, organizzarsi in modo da alternare la vita da spiaggia (al mattino o nel tardo pomeriggio) alle visite. Evitate di andarci in agosto, se potete (io ero lì anche per un impegno lavorativo) e prendete in seria considerazione una tappa nella vicina Gozo (noi ci siamo stati nel viaggio precedente, amandola molto, ma stavolta non siamo riusciti a tornare, così come non siamo riusciti a rivedere i bellissimi siti megalitici maltesi).

cosa fare a malta con bambini

Viaggio a Malta con bambini: organizzazione fai da te

  • Volo: noi abbiamo volato con easyJet da Napoli a Malta, acquistando i biglietti con largo anticipo come al solito.
  • Alloggio: abbiamo dormito a Floriana, una località residenziale e tranquilla a meno di un km dall’ingresso di Valletta. È una zona che consiglio, almeno per parte del soggiorno, perché costituita da belle case tradizionali e comoda per visitare le località storiche dell’isola. Ci sono anche un bel giardino con chiosco e area giochi (King George V Gardens), il nuovo Valletta Waterfront (porto per le navi da crociera con una passeggiata piena di locali) e i giardini botanici Argotti, che però non abbiamo fatto in tempo a visitare. Dormivamo in una casa tradizionale che trovate su AirBnb col nome “Corto Maltese”, molto bella e fresca (ma tenete conto che il bagno si trova all’ingresso a piano terra, mentre cucina e ampia camera da letto si trovano al piano superiore).
  • Spostamenti: per il nostro viaggio a Malta con bambini noi abbiamo optato per un’auto a noleggio, presa sul sito Rentalcars. Tenete conto che a Malta si guida “all’inglese” (quindi sulla sinistra della carreggiata) e che il traffico può essere anche abbastanza intenso. In alternativa ci si può affidare alla fitta rete di autobus che serve quasi tutti i luoghi d’interesse dell’isola, ma considerate che i tempi in questo caso si allungano parecchio.

Malta con i bambini: le spiagge di sabbia

malta con bambini spiagge di sabbia

L’isola di Malta ha una costa per lo più rocciosa, ed è un paradiso per i subacquei. Esistono, tuttavia, alcune spiagge di sabbia (attrezzate e libere) che in alta stagione sono però parecchio affollate e caotiche. Tenetene conto, cercando magari di arrivare entro le dieci del mattino oppure direttamente nel tardo pomeriggio. Ecco quelle che abbiamo frequentato noi durante il nostro viaggio a Malta con bambini

  • Golden Bay: molta folla, ombrelloni e lettini noleggiabili fino alle 17, acqua caldissima e poco trasparente (perlomeno di pomeriggio), un paio di palazzoni Radisson nei pressi.
  • Gadhira Bay a Mellieha: spiaggia ampia ma davvero affollata, con tantissimi lettini super ravvicinati (se andate presto potete almeno mettervi in prima fila e avere un po’ di spazio davanti), acqua trasparente e un po’ più fresca. Molte barche ormeggiate al largo, bagnanti per la stragrande maggioranza italici.
  • Rinella Bay: vicinissima al museo Esplora. Microscopica spiaggia di sabbia (ai lati ci sono anche piattaforme di cemento con scale). Acqua bella, molti pesci. Ci siamo capitati la domenica pomeriggio ed era pienissimo di famiglie maltesi con gazebo enormi, container di cibo, radio giganti con altoparlanti, sdraio, lettini e quant’altro. Un’esperienza da fare, diciamo che da napoletana ho capito che i miei conterranei sono in fondo dei veri dilettanti, quanto a vettovaglie, attrezzature e intrattenimenti da spiaggia.
  • Pretty Bay: a pochi minuti dal Playmobil FunPark (e non lontana da Marsaxlokk). Incarna alla perfezione le contraddizioni di Malta: acqua molto bella, una miriade di pesci, da un lato ci sono edifici tradizionali di vari colori ma dall’altro… un porto commerciale con relative oscenità (navi, containeir, tralicci etc etc). Frequentata in prevalenza da autoctoni.
  • Anchor Bay (Popeye Village): acque turchesi, grotte, scogli, tanto “materiale” per lo snorkeling. Con il solito “però” a cui prepararsi: tanta folla e degli enormi gonfiabili galleggianti (per cui i maltesi sembrano avere una specie di ossessione…). Al mattino la situazione è comunque vivibile (alle 16 hanno attaccato con animazione e giochi ma noi siamo scappati via), e allontanandosi dalla spiaggetta e dai giochi si può fare snorkeling abbastanza tranquillamente per ore.
  • Ghajn Tuffieha Bay (nella foto qui sopra): per me la più bella spiaggia sabbiosa di Malta. Molto vicina a Golden Bay, si raggiunge però con una lunga (e facile) scalinata che forse la preserva un pochino. Il panorama è molto incontaminato per gli standard maltesi, l’acqua è bellissima e noi abbiamo trovato un affollamento accettabile a fine agosto, specie al mattino. Segnalo il buon ristorante sulla spiaggia, che noleggia anche ombrelloni e lettini.

Attività da fare con i bambini a Malta

playmobil funpark malta

Per le nostre “avventure maltesi” ci siamo affidati ai consigli di Family Time Malta, un sito in lingua inglese che vi consiglio e che raccoglie appunto suggerimenti e segnalazioni di attività ed esperienze perfette per trascorrere tempo di qualità in un viaggio a Malta con bambini.

Ecco, in dettaglio, cosa vi consiglio di fare:

  • Acquario Nazionale, in località Bugibba. Carino e molto moderno, ma non tanto grande. L’ho trovato relativamente caro per il tempo che ci si mette a girarlo (39 euro in 4). Lì accanto c’è un bel parco giochi a tema marino, gratuito e panoramico.
  • Museo scientifico Esplora, a Kalkara: anche questo nuovo, per me molto bello. Esperimenti di ogni genere su fisica, chimica, anatomia etc etc. C’è anche un planetario. Caffè con prezzi accettabili e area esterna, sempre a tema scientifico, molto divertente. Costa poco (non ricordo di preciso) e intrattiene per molte ore: noi ci siamo stati dalle 10 alle 15, quando chiudeva. La location è molto bella, il vecchio ospedale della marina militare: panorami pazzeschi sulle Tre Città
  • The Knights of Malta a Medina: è un breve tour (35 minuti in tutto) audioguidato attraverso un museo con statue di cera. In aggiunta un filmato 3d (molto agiografico!) dei Cavalieri. Audioguida in italiano, carino perché via via che cammini partono in automatico le clip audio e si accendono da sole le luci. Utile per una pausa nella visita di Medina e per capire qualcosa della storia dell’Ordine.

popeye village malta

  • Popeye Village: parco a tema sul set di un film Disney del ’79 con Robin Williams. Non ci sono giostre, ma casette da visitare, esposizioni, piccoli spettacoli, video da guardare, un minigolf, un parco giochi e due piscine (che però noi non abbiamo usato). All’interno c’è la spiaggia di cui ho già scritto e il biglietto include un popcorn e un breve giro in barca (mettetevi in fila presto per fare poca coda). A me è piaciuta l’atmosfera molto vintage, al limite tra il pittoresco e il kitsch. Consiglio di portarsi dietro il pranzo perché i prezzi sono esorbitanti e di far vedere ai bimbi qualche puntata di Braccio di Ferro prima di andarci. Segnalo inoltre la presenza di una bottega di argenteria con artigiano che produce al momento. Costa 17 euro per gli adulti, il biglietto è scontato per i bambini.
  • Playmobil Fun Park: niente a che vedere con quello di Norimberga (di cui vi racconto qualcosa in questo post). È molto più piccolo, con area interna per giocare e playground a tema all’esterno. Ci sono un ristorante e un negozio che nel primo pomeriggio vende a prezzi scontati (dalle 13 alle 14.30, mi pare). Costa pochissimo, sugli 8 euro in 4. Purtroppo non si può più visitare la fabbrica, pare a causa dello spionaggio industriale che veniva perpetrato, ma Davide e Flavia si sono divertiti molto.
  • Saluting Battery ai Barrakka Gardens: non sono amante del genere, ma per i bimbi è stato d’effetto. La batteria di cannoni dei Lower Barrakka Gardens spara una carica a salve ogni giorno alle 12 (credo anche alle 19). Si vede bene anche dalla terrazza dei giardini “Upper”, che è ad accesso gratuito.
  • Barrakka Lift e taxi boat per le Tre Città. Noi ci siamo stati in “notturna”: con l’ascensore (1,5 euro solo gli adulti) si scende dagli Upper Barrakka Gardens fino al porto, da lì ci sono le barchette da pesca tradizionali che fanno la spola con le Tre Città (4 euro a testa a/r). La traversata dura pochi minuti e il giro è molto carino perché gli edifici circostanti sono illuminati sapientemente. Davide e Flavia si sono divertiti parecchio. Noi ci siamo fatti portare a Birgu-Vittoriosa e abbiamo fatto un giro sul porto turistico, molto bello e tranquillo, fino al forte Sant’Angelo. Le barchette fanno servizio fino alle 22, ma ascensore e traghetti funzionano credo fino a mezzanotte.

viaggio a malta con bambini, l'acquario nazionale

Malta con i bambini: le località da non perdere

Oltre a musei a attività di vario genere, nel nostro viaggio a Malta con bambini non ci siamo fatti scappare le località più belle dell’isola:

  • Medina: per me resta forse il luogo più bello di Malta, il suo cuore di pietra locale. Girovagate nei vicoli, oltre a visitare la Cattedrale, i bastioni e i giardini panoramici che si trovano nel fossato. Se potete, fate un giro anche a Rabat (vi segnalo che abbiamo mangiato tanto e bene al Tat Tarag, in posizione panoramica non lontano dal parcheggio principale dinanzi al “Medina gate”)

  • Valletta: non credo servano le mie parole per ribadire la magnificenza della capitale dei Cavalieri. Imperdibile la co-cattedrale di San Giovanni (ingresso a pagamento, audioguida in italiano).
  • Tre Città: girate a piedi di sera, vedi sopra. Ospitano anche diversi musei, ma noi non abbiamo avuto il tempo di visitarli.
  • Marsaxlokk: un piccolo villaggio di pescatori dall’atmosfera rilassata. L’ho trovata molto più “turistica” di un decennio fa, ma conserva secondo me un certo fascino, specialmente all’ora del tramonto.

malta con bambini, visita a medina

Cosa mangiare a Malta con bambini

La gastronomia maltese risente di molte influenze diverse (italiana, inglese, araba etc). Personalmente, ho trovato molto appetitosi lo street food (pastizzi, kassata etc) e i dolci, spesso a base di ricotta, miele, canditi o frutta secca. Non trovo invece così allettanti i piatti veri e propri, tipo coniglio e raviuli. In giro, comunque, si trova di tutto, dal fast food a tantissimi ristoranti italiani, asiatici etc. I supermercati sono molto forniti, a prezzi abbordabili al di fuori delle zone più turistiche.

cosa fare a la valletta con i bambini

Malta con bambini: per me è un sì

Se state pensando di organizzare un viaggio a Malta con bambini, sappiate che l’isola dei Cavalieri può essere molto frustrante ma anche molto appagante, e come dicevo conta davvero arrivare consapevoli e informati. Nel complesso, è un’esperienza a mio parere interessante e ricca, perfetta per coniugare il mare con la cultura e le attività (cosa che io apprezzo molto). Da fare preferibilmente fuori stagione.

Info: Family Time Malta

spiagge di sabbia a Malta

cosa fare in un viaggio a malta con bambini

vacanza a Malta con bambini

20 Settembre 2019 0 Commenti
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terme erding con i bambini
viaggi

La Spa più grande d’Europa: alle terme di Erding con i bambini

by Silvana Santo - Una mamma green 17 Luglio 2019

Era una delle mie preoccupazioni da viaggiatrice incallita, quando stavo per diventare mamma: sarei ancora andata alle terme? Avrei continuato a godermi le tanto amate saune, le piscine calde e i bagni turchi? Allora non potevo certo immaginare che la mia frequentazione di terme e affini avrebbe subito una vera e propria impennata, e che addirittura, in occasione di un bel viaggio a Norimberga e dintorni, avrei presto trascorso una giornata fantastica alle terme di Erding con i bambini, ovvero in quella che è considerata la Spa più grande d’Europa.

terme di erding con i bambini

Dove si trovano le Terme di Erding

Erding è una piccola località della Baviera meridionale, che si trova a pochi chilometri dall’aeroporto di Monaco (circa quindici minuti di auto, ma sono disponibili anche collegamenti in bus e ovviamente in taxi). Le terme di Erding con i bambini, pertanto, sono la soluzione perfetta per chi volesse concedersi un po’ di relax al termine di un lungo weekend nel capoluogo bavarese, oppure come “tappa di recupero” durante un viaggio on the road alla scoperta della Germania del sud. Ma sono talmente grandi che si prestano anche per uno stop-over di un paio di giorni prima o dopo un viaggio intercontinentale con scalo nel grande hub bavarese.

alle terme di erding possono entrare i bambini?

Le terme più grandi d’Europa: dove alloggiare

Non è un’esagerazione: quello di Erding è davvero uno stabilimento termale gigantesco, tanto che non basta una sola giornata per visitare (e vivere) l’intero complesso. Oltre a piscine coperte e scoperte di ogni genere, saune, idromassaggi, aree wellness, acquascivoli e chi più ne ha più ne metta, le terme di Erding ospitano un hotel e ristoranti per tutti i gusti, alcuni dei quali meritano davvero l’assaggio! L’albergo interno (Hotel Victory), arredato in stile marinaresco e affacciato sulla grande piscina a onde delle terme, è lussuoso e piuttosto caro, ma, grazie anche alla vicinanza con l’aeroporto di Monaco di Baviera, chi vuole visitare le terme di Erding con i bambini, o senza, può trovare nei dintorni sistemazioni per tutte le tasche. Noi abbiamo dormito in un piccolo albergo a conduzione familiare, distante una decina di minuti di auto dalle terme. Si chiama Hotel Vitis, e mi sento di consigliarvelo per la comodità della camera, la colazione soddisfacente e la gentilezza del personale, specie con i più piccoli.

Terme di Erding con i bambini

area bambini term erding

Non solo i piccoli sono ammessi nella struttura, ma le terme di Erding con i bambini rappresentano per loro un’esperienza davvero divertente. Dimenticate, infatti, gli stabilimenti termali datati e un po’ tristi che a volte popolano il nostro immaginario: Erding ospita un gigantesco parco acquatico indoor e outdoor con piscine grandi e piccole, scivoli di ogni tipo, giochi d’acqua e saune per famiglie. Ce n’è abbastanza per trascorrere diversi giorni di svago con bambini di qualsiasi età, ammesso naturalmente che voi vi troviate a vostro agio in questo tipo di contesto. La situazione, infatti, può diventare movimentata e caotica, con folle di bambini pieni di adrenalina, code per gettarsi dagli acquascivoli, capannelli di genitori in attesa “a valle”. Non è di certo l’aspetto che ho preferito (che, anzi, con l’esperienza termale vera e propria ha ben poco a che fare) ma rappresenta un compromesso secondo me interessante per chi viaggia con bambini al seguito, in grado di accontentare i piccoli e permettere ai genitori di staccare la spina, godendosi a turno una pausa nella zona “children free”.

L’area over 16: il paradiso delle saune

terme di erding baviera

Se il parco acquatico “Galaxy” è infatti il paradiso di bambini e ragazzini, con tutto quello che ne consegue anche in termini di caos, gli amanti delle saune e della classica esperienza termale troveranno decisamente pane per i propri denti nella zona riservata agli adulti. Un vero e proprio “universo delle saune”, dove è possibile fare trattamenti di vario tipo (nella struttura vengono distribuite gratuitamente maschere per viso e corpo), nuotare all’aperto o all’interno, rilassarsi, mangiare e, ovviamente, godersi la sauna in decine di impianti con caratteristiche, temperature e ambientazioni diverse: si va dalla sauna finlandese tradizionale a quella panoramica all’esterno, dal bagno di vapore alla biosauna con essenze aromatiche. È anche possibile, e ve lo consiglio vivamente, partecipare a esperienze particolari come l’aufguss o gettata di vapore, un rituale svolto da un “maestro di sauna” che prevede l’uso di oli essenziali, musica e asciugamani o ventagli utilizzati per movimentare il vapore caldo e aromatizzato all’interno della sauna. A Erding io ho partecipato a un rituale di ispirazione russa con musica e rami di betulla, e mi sono molto divertita (non era la mia prima volta, sappiate comunque che si tratta di una esperienza molto intensa, in cui il calore può raggiungere picchi importanti). Piccolo particolare non insignificante: la zona per adulti delle Terme di Erding è rigorosamente nudista, come accade nella maggior parte degli impianti termali dell’Europa centrale e settentrionale (potete comunque avvolgervi in un telo, se preferite).

terme di erding monaco di baviera

Terme di Erding con i bambini: informazioni pratiche

Le terme di Erding sono aperte tutti i giorni fino alle 21 o alle 23 (in qualche caso anche fino all’una di notte) e sono perfette in tutte le stagioni, a prescindere dalle condizioni meteo. Per quanto riguarda i biglietti, sono previste diverse fasce di prezzo a seconda del tempo che si intende trascorrere all’interno della struttura e della composizione del nucleo familiare. Per una famiglia di quattro persone, comunque, mettete in conto circa un centinaio di euro per una intera giornata. Sul sito ufficiale vengono pubblicate spesso offerte speciali e pacchetti scontati, talvolta in combinazione col pernottamento. Se siete amanti delle saune, delle piscine e degli scivoli, in ogni caso, sappiate che il prezzo è proporzionato alla varietà e al livello delle esperienze e dei servizi offerti.

informazioni terme di erding con bambini

Personalmente, spero di tornarci, prima o poi, e di passare un intero weekend tra una sauna e l’altra, dimenticandomi dello stress, dei problemi e della stanchezza di ogni giorno.

erding therme con bambini

17 Luglio 2019 1 Commenti
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preparativi viaggio in irlanda per bambini
libriviaggi

Come preparare i bambini a un viaggio in Irlanda

by Silvana Santo - Una mamma green 5 Luglio 2019

Se è vero che amo viaggiare, mi piace quasi altrettanto la fase che precede la partenza, quella in cui si può cominciare a sognare la vacanza imminente e calarsi in ogni modo possibile nelle atmosfere del viaggio che sta per iniziare. Si dice, d’altra parte, che un viaggio comincia quando lo sogni e io, evidentemente, sono partita per l’Irlanda una ventina di anni fa, anche se il momento giusto per mettervi piede davvero è arrivato, finalmente, soltanto adesso. Mai come stavolta, quindi, mi sono impegnata nei preparativi del viaggio, che hanno ovviamente coinvolto anche Davide e Flavia. Oltre a preannunciare loro tutte le avventure che potranno vivere durante le due settimane alla scoperta di “Erin” (che vi racconterò come sempre, al nostro ritorno, in un post dedicato), mi sono divertita a coinvolgerli in una serie di semplici attività quotidiane perfette per entrare nel “mood”.

1. Letture a tema

preparare i bambini a un viaggio in irlanda_libri

Forse poche altre destinazioni si prestano come l’Irlanda a un “avvicinamento” di stampo letterario, e questo non vale solo per gli adulti. Se personalmente ho fatto, negli ultimi mesi, una scorpacciata di romanzi, saggi e poesie di autori irlandesi, per Davide e Flavia ho pensato a una selezione di titoli per prepararli a quello che avrebbero visto e vissuto durante il nostro viaggio. Non potevano mancare, naturalmente, le fate , i folletti e il Leprecano, compagni ideali per entrare in atmosfera in vista di un viaggio nell’Isola di Smeraldo. Per dare ai miei figli qualche coordinata più precisa, poi, ho aggiunto un libro di leggende irlandesi in formato mini (che ho personalmente gradito molto, direi probabilmente più di loro) e soprattutto la storia dei gigante Finn McCool e del suo Selciato, la famosa Giant’s Causeway che sarà una delle tappe cruciali del nostro viaggio in Irlanda (l’ho trovata solo in inglese, ma ho provveduto io stessa a tradurre il testo in italiano). Infine, ho trovato in offerta un volume di una delle collane di Geronimo Stilton (Tea Sisters, in particolare) dedicato espressamente all’Irlanda , così abbiamo letto anche quello, anche se devo dire che il famoso roditore e la sua cricca piacciono più ai miei figli che alla sottoscritta.

2. Lavoretti creativi

lavoretti creativi sull'Irlanda

Davide e Flavia adorano cimentarsi in qualsiasi attività creativa o artistica. Mi è parso allora che fosse una buona idea dedicare un’ora del nostro tempo alla realizzazione di un leprechaun irlandese, partendo da un paio di rotoli di cartone della carta igienica e vari materiali per lavoretti creativi: scovolini, acquerelli, colla, occhi adesivi etc. L’idea l’ho trovata sul blog Sottocoperta, anche se poi è stata in parte personalizzata dai miei figli.

preparativi viaggio in irlanda con bambini

Oltre a questo, dal momento che il nostro viaggio comincia e finisce a Belfast, ci siamo cimentati nella costruzione di un modellino di cartone del Titanic  , perfetto per prepararci alla visita del museo Titanic Belfast, grazie anche alle tante curiosità e informazioni contenute nel libro annesso (illustrato molto bene, a parere mio). E come poteva mancare un minuscolo giardino delle fate, con tanto di prato vero da seminare (la foto è stata purtroppo scattata quando l’erba era ormai secca…)?

costruire un giardino delle fate

3. Musica irlandese

viaggio in irlanda musica

Non poteva mancare, in preparazione a un viaggio in Irlanda, una full immersion nella musica irlandese! Violini, fisarmoniche, gighe, canzoni da pub e melodie di ispirazione celtica, ma anche grandi classici in italiano dedicati alla verde Irlanda, dalla intramontabile Fiorella Mannoia  ai Modena City Ramblers. La stessa musica che ci accompagnerà nelle nostre due settimane on the road alla scoperta dell’Irlanda nord-ovest, e che sia Davide che Flavia sembrano per il momento apprezzare molto.

4. Activity book – diario di viaggio

irlanda per bambini activity book

La cosa che mi ha richiesto più tempo, nei preparativi del nostro viaggio in Irlanda, è stata senz’altro la realizzazione di una specie di “activity book” che Davide e Flavia potranno divertirsi a compilare nel corso della vacanza. Si tratta di una via di mezzo tra un libro-gioco e un diario di viaggio, con tanti piccoli giochi di enigmistica per bambini (semplici cruciverba, trova le differenze, unisci i puntini etc), pagine da colorare, adesivi da incollare, puzzle e piccole attività creative a tema irlandese (come biglietti pop-up e marionette di cartoncino da costruire) alternate a pagine in cui annotare qualche semplice dettaglio e ricordo delle esperienze vissute giorno per giorno. Un’idea che ha richiesto un certo investimento di tempo e di energie ma che mi auguro possa piacere ai miei figli, che sono appassionati di questo genere di passatempi, e restare nel tempo un ricordo unico del nostro viaggio in Irlanda.

activity book bambini irlanda

A questo punto, non ci resta che partire, e verificare di persona se le nostre altissime aspettative saranno effettivamente ben riposte. Irlanda, stiamo arrivando!

5 Luglio 2019 0 Commenti
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norimberga con i bambini itinerario
viaggi

Norimberga con i bambini: la nostra settimana in Franconia

by Silvana Santo - Una mamma green 8 Maggio 2019

Negli ultimi anni la scelta delle destinazioni dei nostri viaggi punta a mettere insieme gli interessi di mamma e papà con quelli di Davide e Flavia: andare a Norimberga con i bambini, da questo punto di vista, si è rivelata un’ottima idea. La Franconia infatti presenta caratteristiche a mio parere ideali per una bella avventura in famiglia.

Norimberga con i bambini: cosa fare

Norimberga è la seconda città della Baviera e si trova a due ore circa a nord di Monaco, circondata da boschi e corsi d’acqua. Ha un lungo passato e un’architettura di stampo medievale che ha subito gravi danni nel corso della storia (specie durante la Seconda Guerra Mondiale, come gran parte della Germania, purtroppo) ma è stata restaurata per me in modo molto efficace e rispettoso. È stata a lungo anche la capitale del Sacro Romano Impero, nonché città simbolo del Terzo Reich e teatro del celebre processo ai gerarchi nazisti. Una storia intensa, che si riflette sulla città e sui suoi punti di interesse. A Norimberga con i bambini si possono vivere infatti molte esperienze diverse, che includono musei, chiese, parchi, passeggiate di ogni genere. Noi abbiamo vissuto molto il centro cittadino, piccolo e facilmente visitabile a piedi (nonché animato dalla versione pasquale del celebre mercatino di Natale di Norimberga) con le sue architetture gotiche e romaniche, i bei palazzi, le zone pedonali. Bellissime la chiesa luterana di San Lorenzo e la cattolica Frauenkirche, nella centralissima e scenografica Hauptmarkt. Abbiamo passeggiato lungo il fiume Pegnitz, riposandoci in un piccolo parco e contando i pulcini delle varie nidiate. Ci siamo divertiti nel prezioso Museo del Giocattolo (settore nel quale la città bavarese vanta una storica tradizione) che include una grande ludoteca, un piccolo playground all’aperto e tantissime postazioni in cui grandi e piccoli possono giocare liberamente. Abbiamo esplorato il Castello Imperiale, ammirando torri, bastioni, mura e camminamenti degni di Grande Inverno (questa è per gli appassionati di Games of Thrones). Abbiamo pranzato all’aperto assaporando le specialità del posto e bevendo, solo io, litri di ottima birra locale. Ci siamo scatenati nel bel playground del parco Kontumazgarten. Abbiamo fatto una visita veloce ma molto emozionante al memoriale del processo di Norimberga, entrando nella sala dove furono effettivamente processati i gerarchi nazisti. Io ho avuto anche il tempo di godermi un’ora solitaria nella casa di Albrecht Dürer, illustratore e pittore che nel XV secolo è nato proprio a Norimberga. Avendo più tempo a disposizione, durante un viaggio a Norimberga con i bambini si possono visitare anche il Museo ferroviario (con una bellissima sezione interattiva) e numerosi altri siti culturali (trovate qui tutte le informazioni).

norimberga bambini museo giocattolo

Norimberga con i bambini: il Playmobil Fun Park

Se abbiamo scelto la Franconia per il nostro viaggio primaverile è anche perché a soli 30 minuti di macchina da Norimberga sorge il Playmobil Fun Park! Da grandi appassionati degli omini Playmobil non potevamo mancare a questo appuntamento, che ha superato le nostre aspettative pre-partenza. Non si tratta di un parco tematico qualsiasi: niente giostre adrenaliniche, ruote panoramiche o treni superveloci. Ci troverete invece tantissimi playground e postazioni, per lo più all’aperto, in cui i bambini possono arrampicarsi, scalare, dondolare, stare in equilibrio, pilotare automobili a pedali o barchette a braccia, giocare con acqua e sabbia, cercare tesori sommersi e pepite sepolte nella sabbia. E ovviamente giocare con miliardi di Playmobil. Quasi tutti sono giochi di movimento, equilibrio, forza, cimento o comunque esperienze attive, spesso a contatto con acqua, terra, sabbia (portate tassativamente con voi vestiti di ricambio e qualcosa per asciugarvi). Molta attenzione all’ambiente, zero stoviglie usa e getta e cauzione per chi riporta piatti e bicchieri (a noi hanno restituito 10 euro su 48!) dopo aver pranzato. I prezzi sono modici, anche per quanto riguarda il cibo, e col menu bambino da 5,5 euro ti regalano un personaggio Playmobil e un bicchiere riutilizzabile. Anche quando c’è molta folla, come nel giorno in cui ci siamo stati noi, per come sono strutturate le varie attività non si forma coda ai giochi, ad eccezione di due o tre attrazioni. Per tutti noi, promosso alla grande, una tappa imprescindibile di qualsiasi viaggio a Norimberga con i bambini!

norimberga con i bambini playmobil park

Franconia con i bambini: Bamberga

Un’altra tappa del nostro viaggio in Franconia con i bambini è stata la piccola e deliziosa cittadina di Bamberga, raggiungibile in meno di 45 minuti di auto da Norimberga. Una destinazione scelta pensando soprattutto ai gusti di mamma e papà ma che, grazie alle stradine piene di case a graticcio, alla suggestiva cattedrale gotica, al succulento pranzo in biergarten e allo spettacolare antico municipio affacciato sul fiume Regnitz, è stata apprezzata anche da Davide e Flavia! Davvero una chicca, imperdibile.

norimberga con i bambini bamberga

Un assaggio di Strada Romantica

Con un viaggio di circa un’ora, da Norimberga si può raggiungere una delle località più iconiche della celebre Romantische Straße. Mi riferisco alla cittadina di Rothenburg ob der Tauber, molto nota e presa d’assalto da turisti provenienti da ogni parte del mondo. Il luogo è indubbiamente fiabesco, con case a graticcio, strade acciottolate, edifici dalle facciate di ogni colore e bellissime insegne fuori a locande, ristoranti e botteghe artigianali, ma devo dire che l’atmosfera mi è parsa davvero molto turistica (forse anche perché ero un po’ avvilita per una dose extra di capricci filiali!). Ad ogni modo, ci sono diverse cose da fare a Rothenburg ODT con i bambini: passeggiata sulle mura con camminamento coperto, visita al surreale negozio di addobbi natalizi Käthe Wohlfahrt, imperdibile se siete amanti del genere, pranzo in biergarten, salita sulla torre del municipio con vista panoramica sulla città (circa 200 scalini, si pagano pochi euro, biglietteria in cima alla torre) acquisto di rito dei famosi peluche di Rothenburg, che si fregia del titolo di “città degli orsacchiotti”. Probabilmente varrebbe la pena trascorrere qui una notte, per godersi l’atmosfera senza i gitanti di giornata.

norimberga con i bambini_rothenburg

Baviera con i bambini: viva le terme!

Come spesso capita nei nostri viaggi verso nord, abbiamo approfittato di questo viaggio in terra bavarese per visitare un paio di stabilimenti termali, davvero consigliati sia agli amanti di piscine e acquascivoli (come i miei figli) che agli appassionati di saune, bagni turchi e simili (come me mio marito). Si tratta del Kristall Palm Beach, un posto un po’ kitsch poco fuori Norimberga, e soprattutto delle terme di Erding, definite “le più grandi del mondo”, in cui abbiamo trascorso la nostra ultima giornata di vacanza prima di ripartire dal vicinissimo aeroporto di Monaco. Di questa tappa in particolare vi racconterò qualche dettaglio in un post dedicato, per ora vi basti sapere che in entrambe le strutture trovate numerose piscine coperte e scoperte di acqua calda, con giochi e scivoli adatti a bambini anche piccolissimi, ragazzini e adulti spericolati, nonché aree children free (accessibili solo dai 16 anni) rigorosamente nudiste con decine di saune, bagni di vapore, trattamenti Spa e simili. Se vi piace il genere, o volete semplicemente una pausa dalle visite, valutate queste due alternative, anche se non sono proprio economiche.

baviera terme con bambini

Norimberga e Franconia con i bambini: informazioni pratiche

La Franconia è servita dall’aeroporto di Norimberga, ma può essere raggiunta, come abbiamo fatto noi, dallo scalo di Monaco di Baviera (circa due ore di auto, ma si può optare anche per il treno). Noleggiare un’auto permette di raggiungere varie destinazioni interessanti in un raggio di pochi chilometri, ma Norimberga si presta benissimo anche a un weekend stanziale, magari con una puntata al Playmobil Fun Park, che si può raggiungere anche in bus. I bambini sono ben accetti dovunque, ed è facile trovare menu dedicati, attività e attrezzature anche per i più piccoli. Il mio consiglio è di acquistare la Norimberga Card, che vi permette di usare gratuitamente i trasporti pubblici e di entrare gratis in tutti i musei cittadini. Per i bimbi sotto i 5 anni è gratuita e costa solo 6 euro per quelli fino a 11 anni (se un adulto la acquista a sua volta). Per pianificare al meglio il vostro viaggio vi consiglio di visitare il sito e i canali social dell’ufficio turistico di Norimberga, a cominciare dalla pagina Internet Tourismus Nürnberg o di fare un salto nell’info point di Königstraße 93, dove troverete moltissimo materiale informativo, incluse mappe e spunti per attività con i bambini.

viaggio a norimberga con bambini

Norimberga per me è stata davvero una rivelazione, mi ha conquistato più di molte altre città blasonate (inclusa la vicina e più grande Monaco): vivibile, interessante, attiva e stupenda. Spero che il nostro sia stato solo un arrivederci, intanto buon viaggio a chi l’ha aggiunta alla sua lista dei desideri!

(Foto di copertina: ©UweNiklas)

Franconia con i bambini

viaggio a Norimberga con bambini

playmobil fun park norimberga con i bambini

©UweNiklas

cibo baviera bambini

8 Maggio 2019 1 Commenti
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legoland billund con bambini
viaggi

Legoland Billund in Danimarca: informazioni e consigli pratici

by Silvana Santo - Una mamma green 14 Novembre 2018

La giornata a Legoland Billund è stata uno dei momenti centrali del nostro viaggio estivo in Danimarca. I bambini la aspettavano con entusiasmo, e anche noi genitori, da sempre appassionati di Lego, non vedevamo l’ora che arrivasse. E in effetti il primo parco a tema Lego inaugurato nel mondo (nel 1968) non ha deluso le nostre aspettative, regalandoci una giornata all’insegna del divertimento e della spensieratezza. Se state pensando di fare un salto anche voi a Legoland Billund, eccovi alcune informazioni pratiche per organizzare il viaggio.

Legoland Billund: come arrivare e dove dormire

danimarca lagoland billund

La mia famiglia e io abbiamo visitato Legoland Billund durante il nostro viaggio on the road in Danimarca con i bambini. Eravamo dunque in auto, e non abbiamo avuto difficoltà nel raggiungere il parco, che disponde di parcheggi molto ampi e ottimamente organizzati (ci sono gli addetti che vi indicheranno dove lasciare l’auto e come raggiungere l’ingresso del parco). Quando abbiamo visitato Legoland Billund alloggiavamo a Ribe, una splendida città danese che dista circa un’ora di macchina dal parco. Se potete, io vi consiglio di dormire più vicino, per esempio nella cittadina di Vejle, in modo da arrivare presto e riposati ai cancelli del Legoland. È anche possibile alloggiare nell’albergo interno, con stanze a tema e agevolazioni per visitare il parco per più di un giorno. Se invece volete raggiungere Legoland da Copenaghen, sappiate che vi aspettano circa tre ore di viaggio, da affrontare in auto o in treno (dalla stazione di Billund ci sono poi dei bus che arrivano all’ingresso del parco).

Legoland Billund: le attrazioni

attrazioni legoland billund

Il parco mi è piaciuto molto, nonostante io non sia particolarmente amante di giostre e simili. Oltre a diverse attrazioni più “adrenaliniche” (montagne russe, canoe, etc) ospita infatti numerose giostre adatte anche a bambini piccoli (trenini, barchette e quant’altro), nonché un bel parco giochi a tema Duplo. Neanche i ragazzi più grandi resteranno delusi, grazie ad aree tematiche dedicate a Star Wars o a Ninjago, nonché padiglioni in cui è possibile dilettarsi a giocare coi mitici mattoncini. Il tutto, naturalmente, inserito in un contesto 100% Lego, con sculture straordinarie, ambientazioni, scenari, animali e chi più ne ha più ne metta. L’area Miniland, in particolare, ospita una splendida Copenaghen in versione mattoncini, ma anche riproduzioni di monumenti celeberrimi. Ci sono inoltre spettacoli, un acquario, un Cinema 4D (ma noi non li abbiamo visti), incontri con le principesse e ristoranti a tema. Legoland Billund è a mio parere un parco per tutte le età, fruibile anche con il tempo incerto dal momento che ci sono diverse attività da fare al coperto, ma portate con voi un kway e un berretto per il sole. Fate sempre attenzione all’altezza dei bambini: sul sito, sulle mappe cartacee e all’ingresso delle varie attrazioni è indicata l’altezza minima per ogni giostra e vi assicuro che gli addetti sono molto rigorosi nel far rispettare i limiti.

Qui trovate la mappa completa delle giostre e delle attrazioni del Legoland Billund.

Legoland Billund: code e tempi

legoland billund sconti

Noi siamo stati a Legoland Billund verso la fine di agosto, quando le scuole danesi avevano già riaperto i battenti. Nonostante fosse domenica e le previsioni meteo fossero molto incoraggianti, non abbiamo trovato code drammatiche, se non per pochissime giostre (come le nuove montagne russe, fresche di inaugurazione, o le Miniboat all’ingresso), attendendo in media 5 o 10 minuti per ciascuna attrazione, ma a volte anche meno. In alcune attrazioni, la zona transennata è provvista di vasche di Lego con cui i bimbi possono intrattenersi nell’attesa che la fila scorra. Io confesso che ero abbastanza preoccupata per l’eventuale ressa e le attese infinite, ed è stato davvero un grande sollievo scoprire che le condizioni all’interno del parco erano invece del tutto sostenibili. In una giornata piena – dall’apertura alle 10 fino alla chiusura intorno alle 18 (ma qualche giostra viene disattivata prima) – siamo riusciti a girare quasi tutto il parco, rinunciando però ad acquario e spettacoli vari. Se avete a disposizione un paio di giorni, magari alloggiando all’interno della struttura, potete di certo godervi l’esperienza Legoland con maggiore tranquillità.

Legoland Billund: costi e consigli per risparmiare

legoland prezzi

La visita al parco Legoland di Billund non è esattamente economica (si parte da circa 45 euro a persona), ma esistono degli accorgimenti per risparmiare qualcosa. Potete comprare i biglietti in anticipo sul sito ufficiale, risparmiando il 10% sul prezzo di listino, oppure optare per i pacchetti che includono anche i pasti o il pernottamento nell’hotel interno. All’interno dei cataloghi in distribuzione nei Lego Store, inoltre, sono di solito presenti dei buoni sconto per risparmiare sul biglietto di ingresso (opzione 2×1 o sconti sui ticket). I coupon per la riduzione possono essere acquistati per pochi spiccioli anche su Ebay (cercate sul sito “coupon Legoland Billund” oppure “Legoland Billund 2×1”), ma fate sempre attenzione ai termini di validità dello sconto.

Legoland Billund: informazioni pratiche

legoland come risparmiare

Il parco è chiuso durante l’inverno, ma questo è il momento ideale per programmare una visita per la prossima primavera (nel 2019 la riapertura è prevista per il 30 marzo). Alcuni giochi (come la battaglia dei pirati e le canoe) implicano schizzi e spruzzi, per cui ricordate di mettere al sicuro gli oggetti delicati e valutate di far indossare ai bambini un kway, o in alternativa di portare con voi dei vestiti di ricambio. Nel parco sono comunque disponibili dei dispositivi a pagamento in cui asciugarsi con getti di aria calda. Per il pranzo sono disponibili diverse opzioni, ma è anche possibile portarsi panini, snack e bevande da casa, opzione che vi consiglio perché i prezzi all’interno del parco sono abbastanza alti. Consultate sempre l’orario di chiusura delle singole giostre, perché alcune vengono disattivate prima rispetto alla chiusura generale del parco. All’interno del negozio Lego troverete (a prezzi abbastanza alti) gadget e set esclusivi, non reperibili altrove.

Altre esperienze perfette con i bambini in Danimarca

legoland billund danimarca

In definitiva, se volete regalare ai vostri figli un’esperienza divertente ma senza il delirio che a volte si trova nel grandi parchi tematici, mi sento di consigliarvi davvero la visita al Legoland di Billund, in Danimarca. Possibilmente, associatela alla nuovissima Lego House, che noi non abbiamo purtroppo fatto in tempo a vedere, e magari a un tuffo nelle piscine del vicinissimo Lalandia Billund, un parco acquatico indoor molto divertente (noi siamo stati in quello di Rødby, sul mar Baltico). E se volete aggiungere ancora più magia e divertimento al vostro viaggio in terra danese, non perdetevi il meraviglioso Tivoli Park di Copenaghen e il fiabesco Acciarino di Odense.

14 Novembre 2018 0 Commenti
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viaggi

Odense con bambini: un tuffo nella magia, sulle tracce di Andersen

by Silvana Santo - Una mamma green 18 Ottobre 2018

La città di Odense è stata una delle mie tappe preferite del nostro recente viaggio on the road in Danimarca con Davide e Flavia. Non solo perché personalmente l’ho adorata, ma perché si è rivelata una destinazione perfetta per dei bambini dell’età dei miei figli (3,5 e 5 anni al momento del viaggio).

Odense con i bambini: la città fiabesca per eccellenza

odense con bambini cosa vederePiù piccola di Copenaghen, a dimensione d’uomo e in larga parte pedonale, Odense è la principale località dell’isola di Fyn (Fionia, in italiano), la seconda della Danimarca. Ed è semplicemente deliziosa. Case a graticcio, strade acciottolate, botteghe artigianali e fioriere colorate. Tutto è curato, eppure mai “posticcio”, le distanze sono facilmente affrontabili e non mancano le aree verdi. La città è tranquilla ma in grande fermento, ci sono diversi cantieri attivi che però non danno mai una sensazione di caos o di disagio. Il mio consiglio è di cercare alloggio nel centro storico, per godervi i moltissimi scorci pittoreschi e lo shopping nei negozi di artigianato, senza dimenticare il cuore commerciale di Odense, dove si può passeggiare tra vetrine, ristoranti e begli edifici. Non perdetevi la cattedrale e la splendida piazza del Comune. E, naturalmente, preparatevi a dovere a incontrare da vicino il cittadino più illustre di Odense.

Odense con bambini: nel mito di Andersen

odense bambini andersen

Nel capoluogo della Fionia, infatti, la leggenda di H.C. Andersen, come lo chiamano i suoi concittadini, palpita ancora dappertutto. Chi visita Odense con bambini avrà la possibilità di ripercorrere passo passo la vita e la produzione letteraria del grande scrittore, visitando numerosi siti ottimamente allestiti e interessanti per grandi e piccoli. Noi abbiamo visto, nella stessa giornata, la casa natale di Andersen (alloggiavamo lì a pochi passi, in una bellissima casa storica presa in affitto su AirBnb) e il museo a lui dedicato, dove è possibile ammirare manoscritti e reperti e conoscere qualcosa in più delle attitudini e della vita dell’autore del Brutto Anatroccolo. Sul sito di Visit Odense troverete tutte le informazioni per organizzare la vostra visita sulle tracce di Hans Cristian Andersen, che può includere anche la casa in cui lo scrittore ha trascorso la sua fanciullezza, oltre naturalmente all’imperdibile centro Tinderbox/Fyrtøjet, di cui vi parlerò a breve. Ai bambini viene data una mappa della città con le diverse tappe da ripercorrere. Chi ne visita almeno tre (viene messo un timbro sulla mappa ad ogni ingresso) riceve un piccolo regalo a tema. Nella seconda metà di agosto, inoltre, potreste avere la fortuna, come noi, di imbattervi nell’H.C. Andersen Festivals, con spettacoli, artisti di strada, concerti e performance di ogni genere, dalla musica alla giocoleria, dalla danza al teatro alle installazioni digitali. Il programma è fitto e in gran parte gratuito, e rende la visita di Odense con i bambini ancora più piacevole.

Odense con bambini: il Centro Culturale Acciarino Magico

odense con bambini tinderbox

Ma l’esperienza più bella che abbiamo fatto a Odense con i nostri bambini è stata probabilmente la visita al Centro Culturale Fyrtøjet (Acciarino magico), temporaneamente allestito nei pressi del Møntergården – un altro museo che vi consiglio di visitare, con la ricostruzione di edifici dell’epoca di Andersen. L’Acciarino Magico non è semplice da descrivere. Non si tratta di un museo, ma di un posto magico in cui i bambini possono letteralmente entrare nel mondo fiabesco e incantato concepito dalla fantasia di Andersen. L’allestimento è ispirato a una delle fiabe dello scrittore danese (quest’anno è stato scelto “Il monte degli elfi”) e all’interno, tra luci soffuse e musiche a effetto, i bambini possono travestirsi e giocare nei tanti ambienti a disposizione, calandosi completamente nella magia delle fiabe. Davide e Flavia sono rimasti a giocare nel Fyrtøjet per oltre due ore, mascherati da principessa e da elfo, servendoci manicaretti deliziosi, preparando pozioni magiche, giocando nelle botteghe, fingendo di dormire nei lettini, disegnando, nascondendosi negli alberi cavi e così via. Un universo fatato in cui esprimersi e giocare liberamente, senza copioni o programmi strutturati, facendosi trasportare soltanto dalla propria fantasia. Confesso che anche per noi adulti è stata un’esperienza indimenticabile.

Odense con bambini, il fiume e i parchi

odense con bambini andersen

Noi non ne abbiamo avuto il tempo, volendo goderci il più possibile il centro storico e il Festival, ma vi consiglio, se possibile, di dedicare qualche ora alla scoperta dell’anima più “verde” di Odense, a cominciare magari da una crociera in barca sull’omonimo fiume che lambisce la città. Lungo il corso del fiume Odense troverete anche delle aree gioco in cui far svagare i piccoli viaggiatori. Vi segnalo anche lo Zoo di Odense e lo Stige Ø, una ex discarica che è stata riqualificata e trasformata in area verde e ricreativa.

Odense con bambini: escursione a Egeskov Slot

odense con bambini egeskov slot

Ne avevo già parlato diffusamente qui, ma vi rinnovo l’invito a visitare il pazzesco sito di Egeskov Slot: non solo un bellissimo castello, ma un parco spettacolare con giochi, labirinti, giardini e tantissime esperienze per grandi e piccoli. Si raggiunge da Odense con appena mezz’ora di auto, ma è possibile anche partecipare a escursioni organizzate.

Per organizzare la vostra visita a Odense con bambini (o senza di loro, ovviamente) fate riferimento all’ottimo sito di Visit Odense, che potete seguire anche sui vari profili social. In città troverete tantissimo materiale informativo, tra mappe e opuscoli.

Leggi anche —–> Danimarca on the road con i bambini: il nostro itinerario

Leggi anche —-> Copenaghen con bambini, come risparmiare

18 Ottobre 2018 0 Commenti
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Copenaghen con bambini, come risparmiare

by Silvana Santo - Una mamma green 28 Settembre 2018

È una delle domande che mi vengono rivolte più spesso, quando racconto del nostro viaggio a Copenaghen con bambini, e nel resto della Danimarca: è vero che tutto costa molto? Inutile girarci intorno: Copenaghen non è affatto una meta low cost, ma si può comunque limitare i danni. Partendo dalla mia recente esperienza, quindi, ecco i miei consigli su come risparmiare un po’ di soldi a Copenaghen con i bambini (soldi che poi spenderete probabilmente nel negozio del Legoland, ma questo è un altro discorso!).

 

Copenaghen con bambini, come risparmiare sui pasti

ostello copenaghen bambini

Una delle voci di spesa che possono impattare di più in un viaggio a Copenaghen con i bambini è quella dei pasti. Il mio consiglio, peraltro valido per qualsiasi destinazione, è quello di scegliere un alloggio con uso cucina, in modo da poter fare a casa almeno uno o due pasti al giorno, riscaldare qualche pietanza take away e preparare magari qualche pranzo al sacco con poca spesa (i parchi danesi invitano proprio ai picnic). Noi ci siamo trovati molto bene in uno degli ostelli della catena A&O, dove abbiamo prenotato una quadrupla con bagno. La possibilità di usare la cucina condivisa e gli spazi comuni è stata di grande aiuto per risparmiare sui pasti, oltre che per intrattenerci amabilmente e fare nuove conoscenze (ci sono anche un’area giochi e un bel bar). Avendo a disposizione anche un po’ di spazio nel frigorifero comune, dove nessuno fruga o tocca le cose altrui, abbiamo comprato molte cose nei supermercati della zona. Fare la spesa in uno dei marchi low cost della grande distribuzione danese, come il Netto, è infatti un altro sistema per risparmiare a Copenaghen con i bambini. Lo street food, infine, rappresenta un’alternativa sempre valida alla ristorazione tradizionale: hot dog, hamburger e panini con le frikadelle (polpette di carne tradizionali, a mio parere molto saporite) ammiccano da tanti chioschetti in giro per la città. I prezzi non sono a livelli italiani, ma comunque convenienti rispetto ai ristoranti.

Copenaghen con bambini, come risparmiare su musei e attrazioni

La capitale danese propone una moltitudine di esperienze per chi viaggia con bambini: dai musei, sempre attrezzati con percorsi ad hoc, ai giri in barca, dai parchi a tema ai castelli, e chi più ne ha più ne metta. Le conseguenze sul portafogli possono quindi essere notevoli. Il mio consiglio è di informarvi il meglio possibile sul sito di Visit Copenhagen e scegliere le attrazioni che vi interessano. Valutate seriamente l’opportunità di acquistare una Copenaghen Card, che, a seconda del vostro programma di viaggio, vi può garantire un risparmio davvero significativo (sul sito potete selezionare musei ed esperienze che volete fare e calcolare in anticipo il risparmio), soprattutto se viaggiate con bimbi al seguito, dal momento che un adulto con la sua Card può portare con sé gratuitamente fino a due bambini. Alcuni musei e siti offrono prezzi differenziati (o talvolta ingressi gratuiti) a seconda del giorno o dell’ora di ingresso: anche per questo conviene studiare un pochino prima della partenza. E ricordate che i bambini spesso non pagano o godono ti tariffe ridotte.

Copenaghen con i bambini, come risparmiare sul Tivoli Park

Il parco divertimenti Tivoli, una delle principali attrazioni di Copenaghen, è stata per me un’autentica sorpresa. Non sono una fan dei parchi a tema, né delle giostre particolarmente adrenaliniche, ma il Tivoli è davvero un luogo magico, con atmosfere vintage, ambientazioni spettacolari e una offerta pazzesca in termini di intrattenimento per tutta la famiglia (inclusi i bambini piccoli) nonché cibo e snack. Noi ci abbiamo trascorso un emozionate pomeriggio e una serata a fine agosto, trovando code nulle o minime e salendo praticamente su tutte le giostre consentite all’età dei miei figli (e alle mie coronarie). Resta, a distanza di settimane, una delle tappe preferite di Davide e Flavia di tutto il nostro viaggio in terra danese e, per me, un ricordo indelebile e meraviglioso.

tivoli copenaghen come risparmiare

Per risparmiare sul Tivoli Park, considerate che il biglietto d’ingresso al parco è incluso nella Copenaghen Card, e che sono disponibili biglietti da due giorni per chi desiderasse una full immersion nella magia. Una volta lì, vi consiglio di acquistare il pacchetto no-limit per le giostre, dal momento che il costo delle singole attrazioni non è economico, ed è impensabile riuscire a contenersi dinanzi alle infinite meraviglie del parco: barchette che danzano in un lago illuminato dalle lanterne, montagne russe di ogni grado di “spericolatezza”, una ruota panoramica semplicemente deliziosa, e poi trenini, aeroplani, caroselli e giostre di ogni genere. Su tutte, segnalo quelle “danesi” al 100%, come l’adorabile attrazione dedicata alle fiabe di Andersen e la giostra con le barche vichinghe, e una attrazione a trazione muscolare, in cui bisogna tirare una fune per portare il sedile in cima a una torre, da cui poi “precipitare” con tanto divertimento. Il Tivoli offre anche un programma di spettacoli e una scelta di negozi di vario genere. Non perdetevelo, fidatevi di me.

Copenaghen con i bambini, come risparmiare sui trasporti

come risparmiare a copenaghen con i bambini

Anche in questo caso, la Copenaghen Card può essere un’ottima opzione, specie se, come noi, avete in programma anche delle visite in treno ai dintorni della capitale (noi siamo stati a Helsingor e al Louisiana Museum). Il centro storico, volendo, può essere esplorato anche a piedi, mentre vi consiglio di evitare i taxi perché le tariffe sono abbastanza elevate. Un’altra possibilità, alternativa o complementare, consiste nel noleggiare una bicicletta, ma il mio avvertimento è di tenere conto del fatto che Copenaghen è letteralmente invasa di ciclisti, molti dei quali sfrecciano sulle ciclabili come Pantani nei suoi giorni migliori. Se non siete abituati a spostarvi sulle due ruote, potreste trovarvi in difficoltà a gestire tanto “traffico”, a capire come comportarvi agli incroci, ai semafori o quando qualcuno ha bisogno di sorpassarvi. Raccomando quindi cautela e attenzione, specie di sera (detto questo, se ce l’ho fatta io…).

Come risparmiare a Copenaghen con bambini

Più in generale, se siete in cerca di dritte su come risparmiare per un viaggio a Copenaghen con i bambini, sono sempre valide alcune considerazioni che prescindono dalla destinazione: prenotate i voli in anticipo (molto anticipo se non avete date flessibili e dovete partire in periodi di altissima stagione); fate attenzione ai costi nascosti dell’alloggio (tasse, pulizie finali, eventuale noleggio di biancheria etc) e stipulate sempre una polizza assicurativa per spese sanitarie e annullamento del viaggio (noi, che partiamo due o più volte l’anno, abbiamo un’assicurazione annuale Columbus, scoperta anni fa grazie al sito Bimbi e Viaggi della mia amica Milena).

Non mi resta altro da fare che augurarvi buon viaggio e chiedervi di farmi sapere le vostre eventuali altre dritte per visitare Copenaghen con bambini e risparmiare.

Leggi anche —> Danimarca on the road con bambini, il nostro itinerario

Leggi anche —> Odense con bambini: un tuffo nella magia, sulle tracce di Andersen

28 Settembre 2018 1 Commenti
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viaggio in danimarca on the road con bambini
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Danimarca on the road con i bambini: il nostro itinerario

by Silvana Santo - Una mamma green 14 Settembre 2018

In tanti, seguendomi sui social, mi hanno chiesto dettagli sul nostro recente viaggio in Danimarca on the road con bambini al seguito. Un viaggio che è stato impegnativo (anche economicamente) ma molto appagante, e che penso abbia regalato anche a Davide e Flavia una collezione preziosa di esperienze e di ricordi. Comincio a raccontarvelo con un lungo, lunghissimo post dedicato al nostro itinerario, che è iniziato e finito all’aeroporto di Copenaghen ed è durato in tutto due settimane, nella seconda metà di agosto.

itinerario danimarca con bambini

Danimarca on the road con bambini, prima tappa: Copenaghen

In tutto abbiamo dedicato alla capitale due giorni e mezzo, più una rapida appendice finale, dopo aver ritirato l’auto a noleggio, per andare a vedere da vicino la malinconica (e inflazionatissima) Sirenetta. Ci siamo mossi in bicicletta e con i mezzi pubblici (autobus, ma anche treni locali) e abbiamo cercato come sempre un compromesso tra le esigenze dei figli e quelle nostre, tra cultura e divertimento, tra siti al chiuso e giri all’aperto (anche in base alle previsioni meteo). Ho lasciato Copenaghen con la sensazione di non averla visitata a fondo come avrei sperato (mi è mancata una visita adeguata del quartiere di Christianshavn, in particolare), di contro ho avuto l’occasione di trascorrere parecchio tempo in stile “local”, tra bicicletta e parchi. In ogni caso, se avete voglia di visitare almeno un paio di musei, oltre a girare la città, e se come me non amate le visite troppo mordi e fuggi, vi consiglio di preventivare almeno 4 giorni alla scoperta della capitale danese. Non perdetevi il museo delle scienze Experimentarium e il Lousiana Museum di arte contemporanea, entrambi inclusi nella Copenaghen Card e perfetti per i bambini, con tante fantastiche attività previste per loro. Soprattutto, non saltate il Tivoli Park, un vero e proprio tuffo nella magia per grandi e piccini. Per il resto, potete fare affidamento al ricco sito di Visit Copenhagen, mentre in questo post trovate i miei consigli su come risparmiare nella capitale danese.

copenaghen on the road con bambini

Seconda tappa: Helsingor

La seconda tappa del nostro viaggio in Danimarca on the road con bambini è stata la piccola, deliziosa cittadina di Helsingor, che è facilmente raggiungibile da Copenaghen con una viaggio in treno di circa 45 minuti. Le corse sono frequenti, i treni sono puntuali e pulitissimi. Vi consiglio di scaricare un’app dei trasporti di Copenaghen (noi usavamo questa) per orientarvi rapidamente su tratte e orari anche in tempo reale, e di fare la Copenaghen Card, che include il treno fino a Helsingor e il biglietto d’ingresso per il Kronborg Castle, la principale attrattiva di questa cittadina che sorge di fronte alle coste svedesi.

kronborg castle danimarca on the road con bambini

Il castello di Amleto merita senz’altro una visita, sia per l’interesse architettonico e storico del sito, sia perché al suo interno ci si può cimentare con varie attività che piaceranno molto ai bambini: trampoli e cavallini di legno, vecchie trottole, palline da giullare. È disponibile anche una sala con mattoncini Lego e stampe da colorare a tema principesse/cavalieri. Noi abbiamo trovato anche degli attori in costume che hanno divertito i nostri figli durante la visita. Il castello di Kronborg sorge proprio di fronte la splendida stazione di Helsingor, ma il tragitto a piedi per raggiungerlo non è brevissimo. Si attraversa però il pittoresco porto (da cui partono anche traghetti per la Svezia e piccole crociere su imbarcazioni in stile vichingo) e soprattutto si costeggia l’incantevole abitato del paese. Durante la nostra visita, in un sabato di fine di agosto, la cittadina era in fermento per un mercato tradizionale in abiti storici, che ci ha letteralmente incantato: botteghe di artigianato, street food delizioso e anche la possibilità di fare giochi della tradizione danese.

castello helsingor bambini

Al ritorno da Helsingor, prima di rientrare in ostello a Copenaghen, noi abbiamo deciso di fermarci al museo di arte moderna Louisiana, un posto, incluso sempre nella Copenaghen Card, che consiglio non solo a tutti gli appassionati di arte, ma anche a chi volesse far provare ai bambini un’esperienza speciale: nell’ala per bambini del museo (il Børnehus) i piccoli visitatori potranno divertirsi a creare capolavori con argilla, tempere, acquerelli, legno, cartoncino, colla a caldo e chi più ne ha più ne metta. Per noi è stato un pomeriggio davvero particolare, in una cornice indimenticabile, tra boschi, prati e specchi d’acqua, con il mare dinanzi. Segnalo anche la strada per raggiungere in bus il museo, punteggiata di case bellissime.

danimarca on the road con bambini louisiana

Terza tappa: Roskilde

L’antica capitale della Danimarca sorge sulla stessa isola di Copenaghen, la Selandia (Sjælland in danese) e si raggiunge in poco più di trenta minuti di auto dalla capitale odierna, oppure con una delle escursioni organizzate che partono ogni giorno da Copenaghen. Non è pensabile, secondo me, concepire un viaggio con bambini in Danimarca senza includere Roskilde nel proprio itinerario. Due le ragioni principali della visita: l’antica Cattedrale, che ospita le sepolture di decine di re e regine danesi (nonché di un cavallo demoniaco al centro di un’antica leggenda), e il Museo delle Navi Vichinghe, dove sono esposti i relitti di cinque autentiche imbarcazioni di età vichinga, oltre a decine di ricostruzioni di barche nordiche.

roskilde navi vichinghe Qui grandi e bambini possono cimentarsi in molte attività, che vanno dalla costruzione di un modellino di barca all’intaglio del legno, dal vestire i panni vichinghi alla pratica dei giochi che piacevano agli antichi abitanti della Scandinavia. Per noi è stata un’esperienza interessante e divertente allo stesso tempo, come spesso ci è successo durante il nostro viaggio in Danimarca on the road con bambini. Chi viaggia con figli di oltre 4 anni può anche prenotare un’uscita nel fiordo a bordo di una fedele ricostruzione di una nave vichinga, realizzata dagli strepitosi artigiani nel cantieri navali del museo. Sia la cattedrale di Roskilde che il Museo delle Navi Vichinge sono inclusi nella Copenaghen Card, quindi conviene acquistarla se si intende visitare questa località a ovest della Capitale.

navi vichinghe roskilde bambini

Quarta tappa: Odense

Oltrepassando (a pagamento, circa 30 euro a tratta) il suggestivo ponte Storebæltsforbindelsen, si arriva dalla Selandia alla Fionia, Fyn in danese, la seconda isola più grande tra le tante che costituiscono la Danimarca. Odense ne rappresenta il cuore, nonché una tappa preziosa per chi affronta un viaggio in Danimarca on the road con bambini. Questa cittadina fiabesca, con case a graticcio, campanili a punta e stradine acciottolate, è infatti il luogo natale di Hans Christian Andersen, la cui memoria e i cui personaggi “vivono” ancora ad ogni angolo della città. In questo post vi racconto cosa abbiamo fatto e cosa si può ancora fare a Odense con i bambini, intanto sappiate che il centro storico si gira gradevolmente a piedi e che una giornata piena non basta per visitare a fondo tutti i siti storici e naturalistici della città.

danimarca on the road con bambini odense

Quinta tappa: Egeskov Slot

Definire questo spettacolare sito a sud dell’isola di Fyn semplicemente “un castello” sarebbe assai riduttivo. Egeskov Slot è infatti un parco enorme e tenuto magnificamente che ospita sì una meravigliosa dimora nobiliare del ‘500, ma anche decine di altre attrazioni irresistibili per tutta la famiglia: aree gioco enormi e bellissime, che includono tra l’altro la piramide “da arrampicata” più alta di tutta la danimarca, passerelle su cui passeggiare in cima agli alberi, una pista di veicoli a pedali (mooncar), esposizioni di decine e decine di veicoli storici (motociclette, auto, mezzi di soccorso, carrozze, etc), ricostruzioni di ambienti d’epoca e finanche una “Cripta di Dracula” di cui personalmente non avrei sentito l’esigenza. Ogni padiglione espositivo ha una postazione con giochi per bambini all’ingresso o subito all’esterno, ma è possibile anche divertirsi con originali attività all’aperto.

egeskov danimarca con bambini

Nel parco di Egeskov, inoltre, è possibile perdersi, anche letteralmente, tra giardini, roseti, labirinti, padiglioni e gazebi, oltre a far vagare lo sguardo sul meraviglioso castello che si specchia in un lago. Gli interni, che ho trovato originali e interessanti, prevedono arredi d’epoca, trofei di caccia, suppellettili varie. Ma anche una colossale e ricercatissima casa delle bambole nota come Titania, che è più grande di casa mia e potrebbe intrattenervi per ore a osservare tutti i dettagli e le minuzie, nonché una soffitta con giocattoli d’epoca ottimamente allestiti e un misterioso “Uomo di Egeskov” su cui non voglio svelarvi tutti i particolari. Noi siamo arrivati al castello con un viaggio di circa mezz’ora da Odense, e vi abbiamo trascorso una mezza giornata abbondante, non essendo particolarmente appassionati di veicoli antichi. Ma una visita più accurata può durare tranquillamente un giorno intero, protraendosi magari di sera in occasione di una delle aperture notturne di Egeskov Slot.

Sesta tappa: Lønstrup

Dopo un trasferimento verso nord di oltre tre ore e mezzo, siamo poi approdati nel nostro camping di Lønstrup, un villaggio di pescatori che ora è un luogo di villeggiatura a mio avviso pittoresco e adorabile. Durante questa tappa, il meteo non ci ha sorriso, ma siamo riusciti comunque a godere delle meraviglie del territorio: il Rubjerg Knude Fyr, un faro abbandonato inghiottito dalle dune, che la mano dell’uomo non è riuscito a sottrarre alla forza degli elementi naturali, e che è destinato a scomparire definitivamente nel giro di pochi anni; i resti di Marup Kirke, una chiesa del 1200 che sorgeva sulla costa e che l’erosione e i venti hanno progressivamente sgretolato, fino alla decisione di demolirla (adesso restano l’ancora di un relitto inglese del 1600, delle tombe bellissime e una struggente vista sul Mare del Nord); l’abitato di Lønstrup e la piccola spiaggia battuta dai venti; le calde piscine e saune dello Skallerup Seaside Resort, che ci ha offerto conforto in un pomeriggio di pioggia insistente.

Lønstrup con bambini danimarca on the road

Settima tappa: la spiaggia di Løkken

Che resta, nonostante il maltempo, uno dei luoghi che porterò nel cuore per sempre, forse il preferito del nostro itinerario on the road in Danimarca con bambini. Una enorme spiaggia di sabbia compatta, stretta tra il mare pieno di cormorani e le dune ricoperte di erba verdissima e punteggiate di casette col tetto a spiovente. Nel mezzo, piccole cabine di legno bianco con il tetto grigio, con finestrelle rivolte verso il mare e decorate con minuscoli addobbi a tema marino. All’interno, sdraio riposte per la prossima estate, candele, bollitori che sconosciuti danesi useranno in inverno per godersi un momento molto “hyggelig” di fonte al loro mare. Løkken Strand è un luogo di pace, di natura. Un bagnasciuga pieno di conchiglie, rametti d’alga e resti di sartiame. È un posto che, paradossalmente, sono felice di aver conosciuto in una giornata uggiosa, grigio e deserto. Tutto per noi.

Løkken danimarca on the road con bambini

Ottava tappa: Skagen

La località più settentrionale della Danimarca, celebre soprattutto per la spiaggia di Grenen, dove il mare Skagerrak (abbiate pazienza…) si getta nel Kattegat e le diverse correnti sono apprezzabili a occhio nudo. Ci si arriva con una passeggiata a piedi da un parcheggio a pagamento, oppure, come noi, con una corsa sul Sandormen, “bus” trainati da un trattore. Il luogo in sé è bello, ma può essere molto affollato. Se avete fortuna, a differenza nostra, potete incontrare qualche foca che si rilassa sulla sabbia. Noi abbiamo approfittato della gita per visitare anche la “Chiesa sepolta nella sabbia” (interessante, ma avrei gradito poter almeno sbirciare nella parte effettivamente insabbiata) e il centro di Skagen, che mi è sembrato un pochino posticcio.

grenen danimarca on the road bambini

Nona tappa: Pietre runiche di Jelling

Dopo un pranzo veloce ad Aarhus, che non abbiamo fatto in tempo a visitare, ci siamo fermati a Jelling, per ammirare uno dei siti vichinghi che mi è piaciuto di più. Si tratta delle Jelling Stones, due pietre runiche di grande importanza storica, che sanciscono di fatto la nascita della Danimarca come regno unitario e la sua conversione al cristianesimo. Il sito include anche un bellissimo museo gratuito, con postazioni adatte anche ai bambini, una chiesa con un cimitero e due tumuli fatti erigere dal re vichingo Harald Denteazzurro.

pietre runiche jelling danimarca on the road con bambini

Decima tappa: Legoland Billund

Non credo, per il momento, di dover aggiungere molte parole. Ne ho però spese a sufficienza in questo post con tutte le informazioni e i consigli pratici per andare a Legoland Billund con i bambini.

danimarca lagoland billund

Undicesima tappa: Ribe (e villaggio vichingo)

La più antica città danese non poteva mancare nel nostro viaggio in Danimarca on the road con bambini. Il centro storico è piccolo e bellissimo, sembra davvero di passeggiare tra le pagine di un libro di fiabe. Oltre a goderci la città, noi abbiamo dedicato mezza giornata al Ribe VikingeCenter, un posto davvero speciale dove è stato ricostruito un villaggio di età vichinga.

ribe vikingecenter con bambini

Oltre a visitare il villaggio (case, fattoria con tanti animali, botteghe artigiane, la chiesa, il mercato), popolato di tantissimi personaggi in abiti d’epoca, molti dei quali sono volontari provenienti da numerosi paesi, è possibile divertirsi con molte attività di vario genere: tiro con l’arco, prove di combattimento vichingo (con tanto di armature da indossare), lavorazione del legno, intaglio delle pietre e finanche battitura di monete in argento. Al Ribe VikingeCenter si può inoltre assistere a dimostrazioni di falconeria e altri spettacoli, mangiare nella caffetteria o nell’area picnic e giocare in un parco giochi a tema vichingo. Noi ci siamo goduti questa tappa per più di mezza giornata, approfittando per imparare qualcosa di più sugli antichi abitanti della Scandinavia.

vikingecenter ribe danimarca on the road bambini

Dodicesima e ultima tappa, Rødby (e Lalandia)

Doveva essere solo un modo per spezzare il viaggio di rientro fino a Copenaghen, poi è diventata un’esperienza particolare e molto piacevole. Rødby è una cittadina sulle sponde del Baltico, di fronte alla Germania, poco affollata alla fine della stagione turistica. Per me è stato bello poter passeggiare tra le casette colorate del centro e godermi un pomeriggio di relax su una spiaggia sabbiosa deliziosamente “nordica”, piena di chele di granchio e di piccole conchiglie. Lalandia, infine, è stato il nostro “regalo” di fine vacanza: mezza giornata in una struttura con piscine, scivoli, giochi d’acqua e saune (in cui si entra in costume, volendo anche coi bambini): un posto divertente e anche rilassante, anche se a mio parere troppo costoso.

mar baltico bambini on the road con bambini

Con questa tappa baltica termina il nostro itinerario on the road in Danimarca con bambini. Un giro molto “classico”, sicuramente non esaustivo, ma che a mio parere permette di coniugare esigenze di vario genere e di non strafare se, come noi, si preferisce evitare ritmi troppo serrati.

Per i consigli generali su un viaggio in Danimarca, vi rimando alla miriade di post che trovate in rete sull’argomento, e soprattutto all’ottimo sito di Visit Denmark. Se avete domande specifiche, naturalmente sono qui. E prometto altri post sulle singole località che abbiamo visitato e tanto amato.

Se state pensando a un viaggio in Danimarca con i vostri figli, ho solo una cosa da aggiungere: non esitate nemmeno per un momento, e sappiate che partirete con la mia invidia buona a farvi compagnia.

Leggi anche —-> Copenaghen con bambini, come risparmiare

Leggi anche —> Odense con bambini: un tuffo nella magia, sulle tracce di Andersen

14 Settembre 2018 4 Commenti
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viaggi

Fuerteventura con bambini: le risposte ai vostri dubbi

by Silvana Santo - Una mamma green 15 Maggio 2018

Andare a Fuerteventura con bambini (ma forse anche senza) non è un’esperienza per tutti. Le condizioni ambientali sono particolari, lo è l’atmosfera che si respira sull’isola. Personalmente, ho amato moltissimo la forza degli elementi naturali, sempre intensa ma mai minacciosa o inquietante. La vastità dello spazio, dell’orizzonte sconfinato davanti ai miei occhi. La profondità dei paesaggi, che ho trovato inspiegabilmente dolci pur nella loro asprezza. L’intensità dei colori: il turchese e il lapislazzulo dell’Oceano, il bianco e l’oro della sabbia, il nero delle rocce e l’ocra della terra, il verde della vegetazione e l’arcobaleno dei fiori. Ho amato il silenzio della notte, il ruggito del vento che si infila tra gli edifici, la luce calda dei tramonti. Le lunghe spiagge deserte, i piccoli borghi marinari, con le case imbiancate a calce, le nasse sugli usci delle case, le strade acciottolate e le scale sbilenche. Ho amato le capre al pascolo e i surfer colorati, le pozze di scogliera e il canto degli uccelli di primo mattino. La generosità della natura e la benevolenza degli uomini. Nonostante un paio di giorni di maltempo, ho voluto molto bene a Fuerteventura, come alle sue sorelle Canarie prima di lei. Ma mi rendo conto che non tutti potrebbero gradire la sua indole così mutevole e il suo volto senza maquillage. Per questo ho pensato rispondere ai dubbi di tanti che mi leggono e che mi hanno fatto più o meno le stesse domande. Se ne avete altre, scrivetemi e sarò felice di provare a rispondervi.

isla de lobos fuerteventura con bambini

 

Fuerteventura con bambini: c’è molto vento?

È la domanda principale che si pongono quelli che pensano a un viaggio a Fuerteventura con bambini. La risposta è semplice: a Fuerte c’è vento c’è, senza se e senza ma (altrimenti, del resto, l’isola non si chiamerebbe così). In base alla nostra limitata esperienza, può trattarsi di un “normale” vento di mare, come quando soffia il maestrale estivo in Sardegna, oppure un vento davvero molto forte. Dipende dalle giornate (o dal momento della giornata) e anche, inevitabilmente, dai punti dell’isola. Pare, stando alle testimonianze di alcuni viaggiatori, che settembre sia il mese meno ventoso, ma confesso di non aver verificato la fondatezza scientifica di questa tesi. Ad ogni modo, se siete di quelli che il vento proprio lo detestano, o lo temono in qualche modo, vi consiglio con franchezza di cambiare destinazione. Se invece siete solo perplessi, fidatevi di me: il fischio di Eolo è parte dell’esperienza, contribuisce a rendere Fuerteventura quella che è. Inoltre, la “brezza” vi impedirà di morire di caldo, e vi consentirà di assistere alle splendide evoluzioni di surfer e kite-surfer. Tenete presente che in alcune spiagge l’Atlantico resta calmo nonostante il vento forte, anche se occorre sempre fare attenzione alle correnti e alla risacca! Ricordate anche che, in queste condizioni ambientali, la sabbia si insinua dappertutto. Ve la ritroverete letteralmente ovunque, anche dopo la doccia: nel letto, in tasca, nei capelli, in bocca. Se questa prospettiva non vi piace, desistete a priori.

fuerteventura con bambini kite

Fuerteventura con bambini: l’acqua è davvero così fredda?

Difficile rispondere. L’Atlantico è più freddo del Mediterraneo estivo, ma non quanto il “nostro” mare in inverno o all’inizio della primavera. Si riesce a fare il bagno? Dipende, più che dalle condizioni meteorologiche, dalla sensibilità di ognuno. La mia opinione, consolidata in tre viaggi alle Canarie, è che la questione sia anche molto “psicologica”. Di certo posso dirvi che, lo scorso aprile, a Fuerteventura, l’acqua non era più fredda di quanto mi sia capitato di trovarla in estate in Dalmazia o in alcune spiagge della Sardegna. E di sicuro era di vari gradi più mite rispetto a quanto non lo sia, nello stesso periodo, dalle mie parti (cioè in Campania). Personalmente, a Fuerte ho fatto il bagno senza problemi e senza muta, ed entrambi i miei figli insieme a me. L’acqua meno fredda l’abbiamo trovata a sud, a Morro Jable, ma abbiamo fatto il bagno anche a Cotillo Lagos e a Isla de Lobos. Se pensate di andare a Fuerteventura con bambini, non date per scontato che farete il bagno, ma non credete a chi vi dice che è impossibile. Procuratevi tassativamente un mutino in neoprene per i piccoli, e magari anche una maglia termica per voi. Un altro consiglio, se viaggiate in inverno o in primavera, è di fare il contrario di quello che si fa di norma nelle estati mediterranee, e cioè trascorrere in spiaggia le ore centrali della giornata, quando l’aria è più calda e anche la temperatura dell’acqua sale di qualche grado (state sempre molto attenti al sole, mi raccomando!). Approcciatevi all’acqua con pazienza e senza fretta. In alcune località (come Cotillo Lagos e Sotavento) le maree formano delle lagune e pozze di scogliera che il sole riscalda abbastanza, e dove i bambini, e non solo loro, possono sguazzare senza particolari difficoltà. Detto questo, se siete di quelli che proprio non sopportano il mare freddo, dimenticate pure di fare il bagno a Fuerte.

fuerteventura con bambini laguna

Cosa si fa, se piove, a Fuerteventura con bambini?

Rispetto a Tenerife e alla vicina Lanzarote, Fuerte offre oggettivamente meno alternative al coperto. Ma qualcosa si può fare anche lì, se il maltempo vi sorprende. Senza dubbio merita una visita l’antica capitale dell’isola, Betancuria, dove è possibile visitare, per pochi euro, una bella chiesa e il Museo Artesania, che include anche un breve filmato 3D sulla fauna ittica canaria. Non lontano da Betancuria, a Pajara, c’è una particolare chiesa di ispirazione azteca, che sorge proprio di fronte a un piccolo parco giochi. Al faro di El Cotillo, a nord ovest di Fuerteventura, c’è un piccolissimo museo della pesca, che vale la pena visitare se c’è brutto tempo, soprattutto per l’atmosfera molto “atlantica” che si respira. Non lontano da lì, nella pittoresca cittadina di Lajares, si tiene inoltre il mercato artigianale del sabato (dalle 10 alle 15) con bancarelle, musica dal vivo e un bel parco giochi praticamente attaccato al mercato. Chi va a Fuerteventura con bambini e si trova a dover affrontare una giornata nuvolosa può valutare una visita all’Oasis Park, un parco faunistico e botanico nella parte meridionale delll’isola, a La Lajita. Davide e Flavia si sono molto divertiti, ma personalmente non mi è piaciuto, se non per la vegetazione pazzesca e lussureggiante. Non che gli animali sembrassero particolarmente sofferenti, ma non ho trovato informazioni o iniziative educative, né dati sulla provenienza delle bestie, sull’ecologia delle specie, sul rischio di estinzione etc. Insomma, sembrava uno “zoo” di vecchia concezione, più che una struttura a fini di conservazione e studio. I prezzi sono alti (33 euro gli adulti, una ventina i bambini dai 4 anni), gli spettacoli si pagano a parte e molto (ma noi non eravamo interessati), e per 10 euro si può noleggiare un utile carretto per trasportare i più piccoli o farli addormentare. Per i giorni di pioggia a Fuerteventura con bambini, vi segnalo anche l’Ecomuseo La Alcogida e il Museo del Sal, che però noi non abbiamo visitato.

fuerteventura con bambini betancuria

Fuerteventura con bambini: cosa fare e cosa mangiare

Se i vostri figli amano gli animali, e la natura in genere, a Fuerte non si annoieranno di certo. Tra scoiattolini selvatici (noi li abbiamo trovati lungo la passeggiata panoramica nel borgo vecchio di El Cotillo, tra le dune dietro la spiaggia del faro di Morro Jable e anche lungo la splendida strada che collega Betancuria a Pahara), pappagallini verdi, gatti di cambusa e le sensazionali dune del parco naturale di Corralejo, perfette per rotolarsi e arrampicarsi come nel deserto, la natura di Fuerte lascia tutti a bocca aperta. Per quanto riguarda il cibo, vi direi di stare più che tranquilli: dalla cucina spagnola alla semplice “comida” canaria (pesce, patate condite con salsa mojo, formaggio di capra, porridge a base di gofio), dai ristoranti italiani al fast food, ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche.

fuerteventura con bambini scoiattolo pajara

Dove alloggiare a Fuerteventura con bambini?

Durante il nostro viaggio a Fuerte, noi abbiamo dormito 6 notti a nord (El Cotillo) e una sola, tra l’altro fuori programma, a sud (Costa Calma). El Cotillo si è rivelato per me il posto davvero ideale, ma non è per tutti: poche case, poca gente, atmosfera molto molto rilassata, scorci mozzafiato, il vecchio porticciolo, le scogliere e i furgoncini dei surfer (per la stessa ragione mi è piaciuta Lajares, sempre al nord). Ma se cercate un po’ di movida, shopping, sale giochi e in generale più “vita”, vi consiglio di cercare altrove, per esempio a Corralejo o alle principali località del sud potrebbero fare al caso vostro. Vale la pena, come per Tenerife e Lanzarote, girare il più possibile, se ne avete voglia, anche perché i costi dell’autonoleggio sono contenuti. Se si tratta del vostro primo viaggio a Fuerte, e se non partite in alta stagione, una soluzione potrebbe essere quella di prenotare solo le prime notti, per poi valutare dove alloggiare anche in base al meteo.

dune corralejo fuerteventura con bambini

Il consiglio più utile da dare a chi medita una vacanza a Fuerteventura con bambini è davvero semplice: leggete, informatevi, parlate con chi conosce a fondo quest’isola (come la mia amica Patrizia, che ne ha parlato tanto nel suo blog). Confidate in Eolo e nel vostro istinto, accettate Fuerte per quello che è. E vedrete che tutto andrà bene.

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15 Maggio 2018 0 Commenti
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helsinki con bambini consigli
viaggi

Perché visitare Helsinki con i bambini, secondo me

by Silvana Santo - Una mamma green 26 Febbraio 2018

Sono sincera: difficilmente sarei andata a Helsinki con i bambini se non avessi avuto in programma un viaggio in Lapponia finlandese (di cui vi racconto un po’ di cose qui). Dovendo fare scalo nella capitale, mi ha fatto molto piacere approfittarne per visitarla, e per conoscere un pezzetto in più di questa terra così lontana e diversa dall’Italia. Ho visitato Helsinki con i bambini nei primissimi giorni dell’anno, in un clima che era dunque freddo e a tratti piovoso. Le ore di luce non erano moltissime, e la città era addobbata per le feste di Natale. Il tutto ha garantito sensazioni particolari e un fascino unico, nonostante lo shock per aver lasciato la Lapponia.

Helsinki con i bambini: l’atmosfera baltica

Magari Helsinki non è considerata una città “bellissima” in senso letterale, perché non ospita molti monumenti famosi, scenografici o particolarmente di rilievo. Però, complice forse il clima e le condizioni di luce, io ho trovato che avesse un carattere davvero particolare. A Helsinki mi sono trovata immersa in quella che nel mio immaginario è l’atmosfera baltica per eccellenza: i pescherecci ormeggiati al porto, il cielo basso e grigio, il mare freddo e opaco, la salsedine che ti arriva addosso a grandi spruzzi. I chioschi di specialità a base di salmone e di merluzzo. Un fascino davvero esotico, per me che sono cresciuta sulle sponde del Mediterraneo.

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Helsinki con bambini: le due cattedrali

Al di là dell’interesse architettonico per le due (belle) cattedrali di Helsinki, mi è piaciuto molto, a livello simbolico, osservare la chiesa luterana e quella ortodossa svettare l’una di fronte all’altra, diverse eppure simili, distanti eppure in qualche modo “vicine”. Visitare Helsinki con i bambini significa anche questo: mostrare loro la diversità che si confronta. E ovviamente divertirsi a scegliere la propria chiesa preferita (per inciso, sappiate che la capitale finlandese ospita anche le chiese cattoliche di Sant’Enrico e di Santa Maria, anche se noi non le abbiamo visitate).

helsinki con i bambini cattedrale

La vivibilità e i servizi per le famiglie

È un fatto scontato, forse. Ma visitare Helsinki con i bambini significa poter contare su una rete efficiente di mezzi pubblici, su strade sicure e pulite, su sconti dedicati e su ristoranti ed esercizi commerciali che offrono servizi pensati per le famiglie. All’aeroporto, per esempio, l’area giochi includeva un bagno riservato (con tanto di vasini e riduttori per WC) e una piccola cucina per preparare le pappe.

helsinki famiglie

Helsinki con bambini: i Mumin!

Per qualcuno sarà strano, ma io non conoscevo le storie di questo piccolo troll, della sua famiglia e dei suoi amici. Visitare Helsinki con i bambini ci ha permesso di fare anche la loro conoscenza, scoprendo un mondo fatto di gentilezza, vita all’aria aperta e buoni sentimenti. Noi li adoriamo, tanto che abbiamo comprato un libro dei Mumin come souvenir e successivamente ne abbiamo ordinato un altro online. Se i vostri figli, magari più grandi, preferiscono gli Angry Birds, sappiate che sono finlandesi, per cui a Helsinki troverete gadget ed eventi a tema.
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Suomenlinna: l’isola-fortezza

Anche in questo caso, l’oscurità e l’atmosfera umidiccia hanno contribuito a rendere ancora più intenso l’effetto “Shatter Island”, fatto sta che visitare l’isola di Suomenlinna, a cominciare dal piccolo viaggio in traghetto per raggiungerla (si parte da un molo nella parte finale del porto, non lontano dalla cattedrale ortodossa) mi è piaciuto molto. La fortezza di Suomenlinna, che si visita facilmente con una bella passeggiata, ospita diversi edifici militari, una chiesa-faro (che ora è luterana ma prima era ortodossa, e ha una storia molto interessante), un museo e un piccolo museo dei giocattoli, che stupisce i nostri piccoli nativi digitali e offre un accogliente bar in cui fare merenda. Suomenlinna è solo la più celebre delle 300 isole che spuntano dal mare davanti ad Helsinki (alcune delle quali, come Katajanokka, sono collegate alla terraferma da un ponte). In estate ormai è possibile visitarne almeno una decina (Särkkä, Lonna, Klippan, Vallisaari, Isosaari, Uunisaari, Pihlajasaari, Liuskasaari, Sirpalesaari, Harakka etc.), mentre molte altre sono di proprietà privata.

isola suomenlinna bambini

Helsinki con bambini: le aree gioco HopLop

Per questa scoperta devo ringraziare una mia lettrice italiana che vive proprio a Helsinki (Silkku, grazie ancora!). Chiamarle ludoteche è davvero molto riduttivo, gli HopLop sono dei grandissimi parchi gioco indoor dove tutto è incentrato sull’attività fisica e il movimento. I bambini, infatti, sono incoraggiati ad arrampicarsi, scivolare, saltare, spingere e via dicendo, in un ambiente sicuro, pulito e confortevole per tutti. Se ne avete uno vicino, tenetelo in considerazione per affrontare una mezza giornata di pioggia, o semplicemente per far divertire i bambini.

hoplop helsinki ludoteca

Helsinki con i bambini: informazioni pratiche

Per visitare Helsinki con i bambini (o anche senza) vi raccomando di studiare ben bene il sito MyHelsinki, sempre aggiornato e ben fatto, con informazioni, consigli di viaggio, indirizzi, orari etc. Il mio suggerimento è di valutare l’acquisto di una Helsinki Card, che permette di viaggiare gratis sui mezzi pubblici (incluso il pullman turistico panoramico) e di usufruire di sconti e gratuità per musei, attrazioni, ristoranti e shopping. In una città in cui il clima può essere anche molto rigido, la possibilità di salire su un bus o entrare in un museo per riscaldarsi non è da sottovalutare!

Se avete in programma un viaggio a Helsinki con i bambini, non mi resta che augurarvi buon viaggio. Raccontatemi come è andata nei commenti o sulla mia pagina Facebook. 🙂

Leggi anche —-> Lapponia finlandese con bambini: cosa fare oltre a Babbo Natale

Leggi anche —-> Lapponia fai da te con i bambini: tutto quello che dovete sapere

Leggi anche —-> Lapponia fai da te a Natale: l’abbigliamento termico per i bambini

26 Febbraio 2018 2 Commenti
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Mi chiamo Silvana Santo e sono una giornalista, blogger e autrice, oltre che la mamma di Davide e Flavia.

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