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Categoria:

cosmetici biologici

prodotti naturali per bambini 7 usi alternativi
cosmetici biologicipannolini ecologicipost sponsorizzati

7 prodotti naturali per neonati che uso anche ora che i miei figli sono cresciuti

by Silvana Santo - Una mamma green 2 Dicembre 2021

I pannolini ecologici e i prodotti naturali per neonati sono stati il mio pane quotidiano, quando i miei figli erano molto piccoli. Anche oggi che sono “cresciuti”, però, ci sono cosmetici e detergenti green per bambini che sono ancora presenti nella nostra casa, e che mi piace utilizzare ogni volta che posso.

Avevate mai pensato che i prodotti naturali per neonati possono essere perfetti e molto efficaci anche per gli adulti o bambini più grandicelli, magari per scopi leggermente diversi da quelli per i quali sono stati ideati?

Eccovi dunque i miei suggerimenti sui possibili usi alternativi dei prodotti per neonati. Meglio se naturali ed ecologici!

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2 Dicembre 2021 0 Commenti
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perché usare i cosmetici solidi
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Cosmetici solidi: 6 ragioni per cui usarli

by Silvana Santo - Una mamma green 23 Settembre 2020

Da qualche mese, ormai, ho trovato diverse valide ragioni per cui passare ai cosmetici solidi. Nel mio tentativo di ridurre il più possibile la plastica in casa, infatti, ho progressivamente sostituito i miei abituali shampoo, balsamo e bagnoschiuma con dei prodotti con formulazioni solide. Non è stata una transizione difficile, anche perché ero già abitata a usare detergenti ecobio a base di ingredienti di origine vegetale, ma ho dovuto comunque superare qualche perplessità iniziale.
Sperando dunque di aiutare altre persone un po’ scettiche, in questo post vi racconto quelle che sono per me le ragioni per cui usare i cosmetici solidi e vi presento i prodotti di Naiadi Cosmetics, un nuovo marchio italiano di detergenti etici e naturali che ha adottato la filosofia “rifiuti zero”.

1. I cosmetici solidi sono plastic free

Una delle ragioni principali per cui passare ai cosmetici solidi è la possibilità di ridurre i rifiuti in plastica. Usare detergenti, shampoo e balsamo solidi significa dire addio a flaconi, bottiglie e contenitori, alleggerendo in modo significativo la produzione di rifiuti. Dei prodotti Naiadi Cosmetics ho apprezzato in modo particolare la filosofia “zero waste”, basata sulla riduzione complessiva degli imballaggi, inclusi quelli esterni, che sono ridotti al minimo e realizzati in carta (in parte riciclata o grezza) e spago.

shampoo e cosmetici solidi

2. I cosmetici solidi sono convenienti

Anche se il prezzo in valore assoluto di shampoo, detergenti e cosmetici solidi in generale può sembrare a prima vista un po’ alto, in realtà questo tipo di prodotti ha di solito un’ottima resa (per la mia esperienza, perlomeno, è così), il che rende il rapporto qualità/prezzo più vantaggioso di quanto potrebbe sembrare a una prima analisi. La durata dei cosmetici solidi dipende anche da alcuni semplici accorgimenti che si possono adottare per preservare i panetti di balsamo, bagnoschiuma o shampoo. Per esempio, lasciandoli asciugare all’aria – alcuni prodotti, come i cosmetici solidi Naiadi Cosmetics, sono dotati di cordoncini per appenderli, che personalmente trovo assai comodi – ed evitando di tenerli in condizioni di particolare umidità. Un’alternativa valida è quella di conservarli in recipienti asciutti e aperti, in modo da permettere la circolazione dell’aria (potreste per esempio riciclare dei contenitori di alimenti o simili).

3. I cosmetici solidi sono efficaci

Spesso, dietro il progetto di una linea di cosmetici solidi, c’è una filiera di tipo artigianale e ci sono persone particolarmente motivate e consapevoli. Le ricette di cosmetici solidi come lo shampoo, il balsamo e il detergente Naiadi Cosmetics sono il frutto di una ricerca meticolosa e attenta sugli ingredienti e sui principi attivi, che garantisce una composizione di pregio e un’efficacia superiore alla media. Non parliamo, insomma, di semplice “sapone”, ma di una gamma variegata di prodotti concepiti per usi specifici e con pH ad hoc.

opinioni cosmetici solidi

4. I cosmetici solidi sono naturali

Se amate i principi attivi di origine vegetale, usare detergenti solidi sarà per voi un’esperienza molto appagante. I panetti di shampoo, bagnoschiuma e balsamo solido contengono infatti materie prime naturali concentrate, che rendono il loro impiego molto confortevole e gradevole per la vista, il tatto e l’olfatto. I prodotti Naiadi Cosmetics, in particolare, sono realizzati con tensioattivi e altre materie prime provenienti da agricoltura biologica e a basso impatto sugli ecosistemi acquatici. E vi stregheranno completamente, credetemi, con il loro profumo intenso e naturale, che vi investirà come una carezza inaspettata non appena aprirete la confezione.

5. I cosmetici solidi sono pratici

In viaggio, in palestra, in gita: i cosmetici solidi sono, per loro stessa natura, pratici e leggeri, perfetti da portare con sé anche in aereo nel bagaglio a mano. L’unico accorgimento da adottare consiste nel ricordarsi di farli asciugare all’aria dopo l’uso.

naiadi cosmetics shampoo solido

6. I cosmetici solidi sono etici

I cosmetici solidi sono etici non soltanto perché non vengono sperimentati su cavie da laboratorio (nell’Unione Europea la sperimentazione sugli animali di tutti i tipi di cosmetici è vietata da diversi anni), ma anche perché vengono prodotti, di solito, con un approccio artigianale: filiera corta, impatto contenuto, attenzione alle condizioni di lavoro.

 

Insomma, i cosmetici solidi mi piacciono molto, e penso che non potrei proprio più farne a meno.
Voi li avete mai provati? Come vi siete trovati? Raccontatemi, se vi va, la vostra esperienza nei commenti o sulla mia pagina Facebook.

opinioni shampoo solido naiadi

Post realizzato con il contributo di Naiadi Cosmetics

23 Settembre 2020 5 Commenti
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Mamma e papà: diversi, ma uguali

by Silvana Santo - Una mamma green 8 Gennaio 2019

Mamma e papà non sono identici, ma sono equivalenti. Sono distinti da una intima naturale unicità, eppure sono alla pari. Mamma e papà sono due persone diverse tra loro, non solo e non tanto perché sono una femmina e un maschio, ma perché non esistono, nell’intero universo, due individui che possano essere definiti “uguali”. È questo, il messaggio che cerchiamo di far passare ai nostri figli: non sono mamma e papà a essere identici, sovrapponibili, intercambiabili. Quello che “è uguale” è l’amore che portano verso i propri figli, e l’impegno, condiviso, che spendono ogni giorno per aiutarli a diventare grandi.

Mamma e papà contribuiscono entrambi al bilancio familiare. Ciascuno secondo le proprie attitudini e capacità, e anche in base alle opportunità che la vita gli ha messo dinanzi. Ma entrambi lavorano, cercano una realizzazione anche al di là dei figli e della casa, entrambi guadagnano soldi che, al di là della provenienza, appartengono a tutta la famiglia e verranno spesi per le esigenze di tutta la famiglia.

Mamma e papà si occupano insieme dei loro figli. Non per forza in “dosi” quantitativamente identiche, e non sempre con lo stesso registro e la stessa attitudine, dal momento che sono due persone diverse, con un vissuto e un carattere del tutto personali. Mamma e papà giocano coi loro figli, li accudiscono, leggono per loro, li accompagnano al parco, dal dottore, dai nonni, li aiutano a lavarsi e vestirsi, li portano a scuola e da scuola li riprendono. Li mettono a letto la sera. Con modalità diverse e tempi diversi, ma lo fanno entrambi, insieme, ogni giorno.

Mamma e papà cercano di fare, insieme, le faccende domestiche, di accudire il gatto di casa, di occuparsi delle questioni burocratiche e amministrative che ogni famiglia deve fronteggiare. Ciascuno di loro ha le proprie incombenze, a volte uno dei due vacilla e l’altro cerca di sopperire. Entrambi annaspano, inseguono scadenze in permanente affanno. Cercando di fare fronte comune di fronte alle fatiche della vita adulta.

Mamma e papà organizzano insieme le vacanze, prendono insieme le decisioni che riguardano la famiglia, cercano in qualche modo di rubare del tempo personale per ciascuno dei due. Provano a mettere la propria famiglia sempre davanti a tutto, anche se non sempre ci riescono.

Mamma e papà sanno di non avere ancora raggiunto una suddivisione dei compiti del tutto equa e soddisfacente per entrambi. A volte la mamma si lamenta per le troppe cose che, soprattutto a livello di programmazione e di carico mentale, ancora le sembrano suo appannaggio esclusivo. Altre volte è il papà a sentirsi frustrato, perché sente di fare davvero l’impossibile, e di aver rivoluzionato drasticamente il suo modo di vivere, eppure viene esortato (non sempre gentilmente) a fare ancora di più. Come se i suoi sforzi non bastassero mai.

Mamma e papà sanno che la strada verso la condivisione è ancora lunga, e mai sarà priva di compromessi, passi falsi e strettoie. Ma sanno che i loro figli cresceranno con la certezza che i loro genitori – diversi, unici, non intercambiabili – sono entrambi coinvolti a piene mani nel difficile e meraviglioso compito di accompagnarli nel mondo.

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Post in collaborazione con le mousse intime Claro Soft e Claro Man, prodotte in Italia con il 95% di ingredienti naturali e dermatologicamente testati. Claro Soft, perfetta per l’igiene intima femminile, ha proprietà lenitive, rinfrescanti ed antibatteriche, grazie a Malva e Aloe, nonché idratanti ed emollienti, grazie all’Olio di jojoba (a casa nostra la usa volentieri anche Flavia!). Per l’igiene intima maschile, invece, c’è Claro Man, che a Malva, Aloe e Olio di jojoba unisce l’azione energizzante del ginseng.

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Se volete provare anche voi Claro Soft e Claro Man, trovate sia in farmacia che su Amazon entrambe le versioni.

8 Gennaio 2019 2 Commenti
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la vita di coppia con due figli
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La vita di coppia con due figli

by Silvana Santo - Una mamma green 7 Dicembre 2018

La vita di coppia, con due figli, è l’esperienza più intima che esista. La più naturale, in un certo senso, ma anche la più rischiosa. Intima, perché condividere i figli significa condividere la vita spessa, oltre il proprio corpo e oltre ogni profonda conoscenza di sé. È naturale come l’istinto da cui i figli nascono e che alimenta l’amore che li tiene in vita. È rischiosa, perché richiede a volte di rinunciare a una parte di sé. Per il bene dei figli e della coppia stessa.

La vita di coppia, con due figli, è una vita affollata. Piena di chiasso, di voci argentine, di scoppi di risa e di urla ferali. È piena di un rumore di fondo costante e a volte molesto. È una corsa contro il tempo, la vita di coppia dopo due figli. Tempo da rubare alle priorità assolute, alle responsabilità ineluttabili. Tempo da rubare ai sensi di colpa, alla stanchezza che non ti lascia mai, alla testa che pensa frenetica a tutto quello che ci sarebbe da fare, e a tutto quello che è stato lasciato indietro.

coppia con due figli

La vita di coppia con due figli è un negoziato incessante, un confronto continuo, un compromesso quotidiano. Una condivisione non sempre facile di scelte e responsabilità, una divisione non sempre equa di doveri e incombenze. È parlarsi e non sempre capirsi, anche quando al centro della discussione ci sono i figli che si è fatti insieme. È dover prendere decisioni ogni giorno senza essere d’accordo in automatico, ma avendo alle spalle due vite diverse, due famiglie diverse, due mondi diversi che in qualche maniera devono incontrarsi e coesistere.

La vita di coppia con due figli non è molto facile. È ricca e intensa, ma tanto stancante. E convulsa, e caotica, ogni giorno uguale a se stessa eppure sempre imprevedibilmente diversa.

La vita di coppia, con due figli, è avere due motivi in più per riprovarci sempre. Per insistere, per rinnovare la scelta reciproca di amore e fedeltà. Due motivi giganti e viventi per provarci ancora e ancora, per provare a digerire i rancori, dimenticare i torti, rinfocolare la fiducia e non arrendersi di fronte al tempo, agli errori, alle debolezze di entrambi.

La vita di coppia, con due figli, è un balletto di alleanze e di affinità. Fluide, mutevoli, incostanti.

vita di coppia con due figli

La vita di coppia con due figli è meno corpo ma altrettanta passione. Baci rubati alla fatica quotidiana, abbracci pieni di solidale consapevolezza. Rabbia urlata di cui pentirsi tutte le volte. Lacrime, qualche volta. Quando ti senti solo anche se sei in coppia. Anche se dalla tua coppia sono nati due figli. È l’amore che deve bastare per quattro, e a volte per sé e per l’altro sembrano restare soltanto le briciole. È il cuore che si dilata fino a farsi famiglia, ma che ogni tanto perde un battito, che vacilla, che incespica. È un bicchiere di vino buono sorseggiato sempre troppo in fretta, la vita di coppia dopo due figli.

Post in collaborazione con le mousse intime Claro Soft e Claro Man, prodotte in Italia con il 95% di ingredienti naturali e dermatologicamente testati. Claro Soft, perfetta per l’igiene intima femminile, ha proprietà lenitive, rinfrescanti ed antibatteriche, grazie a Malva e Aloe, nonché idratanti ed emollienti, grazie all’Olio di jojoba (a casa nostra la usa volentieri anche Flavia!). Per l’igiene intima maschile, invece, c’è Claro Man, che a Malva, Aloe e Olio di jojoba unisce l’azione energizzante del ginseng.

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7 Dicembre 2018 1 Commenti
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Come mi prendo cura del mio corpo, dopo due gravidanze

by Silvana Santo - Una mamma green 9 Novembre 2018

Il mio corpo, dopo due gravidanze, non è più soltanto mio. È stato abitato dai miei figli, e non è più soltanto mio. Non solo perché qualcuno lo ha conosciuto dall’interno, ha dischiuso il suo centro e lo ha colmato di una presenza destinata a riempirlo per molto più che 40 settimane, una presenza che non se ne andrà mai più. Ma perché da quel corpo, adesso, “dipende” in qualche modo il benessere di due bambini ancora piccoli. Prendermi cura del mio corpo dopo due gravidanze è diventata una precisa responsabilità, anche per me che non sono mai stata molto costante né attenta nel fare attenzione a me stessa. Voglio stare bene, voglio sentirmi bene. Dentro e fuori, a cominciare dalle piccole cose. Voglio fare quanto in mio potere perché i miei figli abbiano accanto a loro una madre in salute e in forma, e che si sente a proprio agio nel mondo difficile in cui è chiamata ad accompagnarli. E nel suo corpo, dopo due gravidanze.

Prodotti naturali

detergente intimo corpo dopo due gravidanze

Il mio è stato un percorso di consapevolezza lungo e non sempre facile, e che di certo non è ancora concluso. Un percorso pieno di curve, di salite, di vicoli ciechi. Ho cominciato forse dalle cose più semplici: completare la transizione verso i cosmetici e i detergenti naturali, riducendo il mio pochi prodotti ma con caratteristiche per me importanti. Ingredienti di derivazione vegetale, profumazioni neutre o leggerissime, composizione semplice, magari made in Italy. Soprattutto per quanto riguarda i prodotti per il viso e il detergente intimo naturale, che è diventato imprescindibile dopo due gravidanze e due parti, seppur cesarei (il mio corpo non tollera più i classici detergenti né alcun tipo di assorbente esterno). Ora sto provando, ricavandone grande confort e soddisfazione, Claro Soft, una mousse intima sofficissima e dermatologicamente testata, con ingredienti naturali al 95% tra cui Malva, Aloe, Olio di jojoba, idratante e prodotto in Italia. La scelta di prodotti naturali che mi convincono davvero, selezionati con cura e pieni di sostanze attive e funzionali – pochi prodotti, ma “buoni”, insomma – mi ha aiutato a stabilire una routine di cura del corpo che prima delle due gravidanze non ero mai riuscita a mantenere. Pochi gesti quotidiani (crema per le mani, balsamo labbra, crema viso ecobio, e appunto un detergente intimo naturale) e qualche piccola liturgia settimanale: maschera per i capelli, scrub con sale marino, depilazione. Anche per il trucco, che non è mai stata una mia abitudine, ho adottato la stessa strategia: ho ridotto considerevolmente la mia trusse, limitandola a pochi prodotti passe-partout e versatili, tutti naturali ed ecologici. Il che ha reso più istintivo e gradevole il gesto giornaliero di applicare correttore e mascara.

Il mio corpo dopo due gravidanze: la palestra

Il resto, devo ammettere, è stato più complicato. Ho provato ad allenarmi in casa, seguendo quei programmi giornalieri di coaching. Mi sono ripromessa di andare a correre, di comprare una bici nuova. Ma non ha funzionato. Così, per riuscire a prendermi cura del mio corpo dopo due gravidanze, ho imposto a me stessa la decisione di iscrivermi in palestra, individuando una situazione che fosse realisticamente sostenibile. Ho scelto una struttura vicino casa mia e ho fatto un abbonamento annuale, in modo da risparmiare molto sul canone mensile e, soprattutto, sentirmi “obbligata” a non mollare. Niente attrezzi, per me, ma un corso mattutino di gruppo: la compagnia, la musica e soprattutto la mia bravissima istruttrice Antonella mi hanno convinto a continuare, tanto che ormai da un anno e mezzo, pur senza stress, mi alleno abbastanza regolarmente. E i risultati, in termini di benessere e resistenza fisica, si sentono tanto.

La dieta

Questo è stato un passaggio ancora più difficile. Il mio rapporto col cibo non è mai stato del tutto sano. Sono molto golosa, incline alle dipendenze e con tratti compulsivi. Ma da adolescente ho avuto problemi alimentari. Il mio corpo, dopo due gravidanze, ha subito le conseguenze dei contraccolpi ormonali e dei lunghi anni di allattamento: un metabolismo ballerino, una forzata astinenza dal vino e dalla birra (che quando si è interrotta ha lasciato il segno) e una continua altalena sulla bilancia. Poi, a un tratto, ho deciso che avrei fatto sul serio. Negli ultimi mesi ho preso in mano la mia dieta e ho eliminato cibo spazzatura, grassi, snack confezionati e simili. Ho incrementato frutta, verdura e legumi, ho ridotto i carboidrati, gli alcolici e introdotto la colazione salata. Sto perdendo i chili di troppo e, soprattutto, mi sento meglio nel mio corpo dopo due gravidanze. Fuori e dentro. L’equilibrio interiore resta la sfida più difficile. La più faticosa, la più impegnativa. Ma di questo, magari, vi parlo un’altra volta.

Il mio corpo, dopo due gravidanze, non è più quello di una volta, e mai lo più lo sarà. Non mi piace come prima, ma gli voglio più bene. Gli devo tanto. E sento che è davvero importante prendermene cura al meglio, rispettarlo, trattarlo nel migliore dei modi. Custodirlo con gratitudine e con tenerezza.cropo dopo due gravidanze

Post in collaborazione con Claro Soft, una delicatissima mousse detergente intima naturale con il 95% di ingredienti naturali, dermatologicamente testata e made in Italy. Ha proprietà lenitive, rinfrescanti ed antibatteriche, grazie a Malva e Aloe, nonché idratanti ed emollienti, grazie all’Olio di jojoba. Se volete provarlo anche voi, lo trovate sia in farmacia che su Amazon. Per l’igiene intima maschile, invece, c’è Claro Man, con azione energizzante grazie al ginseng (ma vi dirò qualcosa di più nei prossimi giorni!).

 

9 Novembre 2018 1 Commenti
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prodotti ecobio bambini fruttonero
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Perché per i miei figli scelgo cosmetici naturali

by Silvana Santo - Una mamma green 22 Ottobre 2018

Per Davide e Flavia, da quando sono nati, uso quasi esclusivamente prodotti naturali, cosmetici di derivazione per lo più vegetale, possibilmente anche biologica. Che poi, d’altra parte, è la scelta che ho fatto anche per me stessa da anni. Perché questa preferenza? Non certo perché penso che “la chimica sia dannosa” (tutte le sostanze di cui è costituito l’universo, incluse l’aria che respiriamo e l’acqua che ci disseta, non sono altro che sostanze chimiche), né perché temo che i cosmetici con ingredienti di sintesi possano essere dannosi per la pelle dei miei figli. Se scelgo prodotti naturali per Davide e Flavia è perché, prima di tutto, li trovo molto efficaci. E poi perché mi piace puntare su marchi attenti alla sostenibilità ambientale, che siano magari anche made in Italy. Da qualche anno, in particolare, sono drogata di aloe vera. Che oltre ad essere una delle rarissime piante che sopravvive in casa mia (e nelle mie mani) trovo davvero efficace sulla pelle di grandi e piccoli: lenitiva, rinfrescante, emolliente e addirittura cicatrizzante. Adesso stiamo usando il detergente delicato per bambini Fruttonero, a base proprio di aloe vera e calendula biologici. Tollerato benissimo anche da Flavia, che ha problemi con molti detergenti, ha una profumazione delicata e ipoallergenica e un grande formato, conveniente oltre che green.

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Efficacia a parte, mi piace scegliere prodotti naturali nella convinzione che abbiano un impatto ridotto sull’ambiente. Mi piace puntare su aziende sensibili su questo tema, che scelgano ingredienti biologici e quindi coltivati senza uso di pesticidi e concimi inquinanti, che cerchino un packaging sostenibile e minimale e che lavorino per avere una filiera sostenibile, il più possibile corta e magari 100% made in Italy. Mi sembra un contributo individuale piccolo ma importante verso una maggiore sostenibilità. E sempre in quest’ottica, cerco di ridurre al minimo indispensabile anche la quantità di prodotti naturali e cosmetici biologici che uso sui miei figli, facendo a meno di troppe lozioni, unguenti e altri prodotti che non mi sembrino così necessari. Ho sempre puntato su oli vegetali idratanti, una buona pasta all’ossido di zinco e soprattutto un prodotto delicato per la detersione dei bambini. Come il bagno shampo delicato Fruttonero, anch’esso a base di aloe vera biologica, prodotto in Italia con ingredienti di qualità di origine vegetale e certificati bio e vegan. Indicato per l’igiene di corpo e capelli di neonati e bambini, grazie alla sua composizione il bagno shampo delicato non irrita gli occhi e protegge il cuoio capelluto.

fruttonero baby ecobio

Adoro l’esperienza dei prodotti naturali e biologici, la loro texture e le consistenze, la profumazione delicata. Adoro la sensazione di applicare, sulla mia pelle e su quella dei miei figli, migliaia di anni di sapienza e competenze acquisite in fatto di fitoterapia e cosmesi vegetale. E amo i miei prodotti di biocosmesi Fruttonero all’aloe vera biologica, un marchio italiano che propone prodotti naturali, delicati e realizzati con ingredienti di qualità (e che sostiene la Fondazione Maria Grazia Balducci Rossi, che gestisce due struttire di accoglienza e assistenza sanitaria in Costa d’Avorio). Se anche voi amate i prodotti naturali per bambini e volete provarli, potete approfittare dello sconto del 15% sul primo acquisto e del 20% sul secondo, in occasione del lancio di questa nuova linea all’aloe vera bio (per usufruire della promozione, cliccate qui e iscrivetevi alla newsletter).

E mi raccomando, fatemi sapere come va!

Post in collaborazione con Fruttonero

22 Ottobre 2018 0 Commenti
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Fruttonero anti age: giovane dentro e fuori

by Silvana Santo - Una mamma green 17 Ottobre 2018

“Tutti i grandi sono stati bambini una volta, ma pochi di essi se ne ricordano”. C’è scritto così, nella cameretta di Davide e Flavia. Perché penso che un genitore abbia il dovere morale di mantenere accesa dentro di sé una scintilla di fanciullezza, o perlomeno di gioventù: custodire la speranza, l’immaginazione e l’energia di quando si è molto giovani. Lo sforzo che faccio ogni giorno, da quando sono madre, va anche in questa direzione. Uno sforzo che comprende anche il tentativo di sentirmi giovane fuori, perché l’immagine che mi rimanda lo specchio sia conforme a quello che sento essere il mio spirito. Vanno in questa direzione le mie scelte stilistiche – abbigliamento, capelli, accessori- , e anche quelle cosmetiche. La mia beauty routine (è così che si dice, vero?) è sempre stata molto essenziale, e ultimamente prevede davvero pochi gesti, che cominciano sempre dal siero viso anti age Fruttonero. Un prodotto 100% made in Italy, completamente naturale (certificato come cosmetico biologico, naturale e vegano a marchio Icea) con effetto filler e illuminante, a base di acido ialuronico e della mia adorata aloe vera, entrata ancora più di prepotenza nel mio quotidiano da quando è scoppiata la mia passione per le isole Canarie.

siero anti age fruttonero

Mi piace sentirmi ancora giovane, non così dissimile dalla ragazza che sono stata negli anni della mia lunghissima giovinezza. Mi piace sentirmi non tanto diversa, dentro e fuori, dalla persona che aveva ancora davanti a sé un orizzonte sgombro, una prospettiva ancora tutta da definire. Mi piace guardarmi allo specchio e riconoscere ancora quella giovane donna. Forse è per questo che dimostro meno dei miei 37 anni. O forse è perché sono sempre in jeans, felpa e coda di cavallo. O ancora perché mi trucco poco e niente, non fumo e proteggo sempre la mia pelle dall’esposizione al sole. E di certo aiuta la mia crema viso anti age Fruttonero, con effetto antirughe, lenitivo, disarossante e antiossidante. E che contiene anche un “complesso antipollution” estratto dall’alga Undaria pinnatifida (la deliziosa alga wakame della cucina nipponica, un altro mio grande amore), che aiuta a rafforzare le difese della pelle contro le aggressioni ambientali e i raggi UV.

crema viso anti age fruttonero

Mi piace che i miei figli crescano con una madre giovanile, nell’aspetto e nel mood. Che abbiano accanto a sé dei genitori, che pur non equivocando il proprio ruolo, siano disposti a giocare, a correre, a saltare. A viaggiare con la valigia e con l’immaginazione. A concepire e vivere avventure straordinarie, a credere nella magia, a meravigliarsi davanti al mondo. Mi piace sentire – e vorrei tanto che lo sentissero anche i miei figli – che sono ancora giovane, che ho ancora in pugno la mia vita, il mio destino, la mia realizzazione. E mi piace che loro mi guardino e vedano una donna che somiglia ancora a una ragazza. Confido nell’aiuto dei miei prodotti di biocosmesi Fruttonero, all’aloe vera biologica. Se volete, potete provarli anche voi a un prezzo speciale, grazie a uno sconto del 15% sul primo acquisto e del 20% sul secondo (per usufruire della promozione, cliccate qui e iscrivetevi alla newsletter).

Mi piacerebbe sapere come vi trovate, e cosa pensate di questo marchio italiano così attento alla sostenibilità ambientale (anche nel packaging e nell’intero processo produttivo) e all’etica, tanto che sostiene la Fondazione Maria Grazia Balducci Rossi, che gestisce due strutture di accoglienza e assistenza sanitaria in Costa d’Avorio.

E ricordate: la crema anti age aiuta, ma sentirsi giovani è un’attitudine che parte dal cuore.

Post in collaborazione con Fruttonero

17 Ottobre 2018 1 Commenti
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Breve storia dei miei capelli

by Silvana Santo - Una mamma green 31 Marzo 2017

Sono nata con una chioma folta e nerissima, l’incarnato itterico e gli occhi a mandorla. Tanto che mia madre, che a causa del cesareo mi ha visto solo dopo molte ore, si straniva sentendosi dire dalle ostetriche “Sua figlia sembra una cinesina”. Negli anni, i miei capelli sono rimasti folti e scuri, ma non più così scuri. Hanno acquisito quel castano anonimo che quando sei molto giovane ti sembra un marchio indelebile di mediocrità. Per qualche anno, da piccola, me li hanno tagliati sempre cortissimi. Non ricordo di averne mai sofferto, ma quando mi capita di guardare delle vecchie foto mi sembra di somigliare a una specie di fungo atomico con le vertigini. All’asilo ho preso i pidocchi, in famiglia si narrano ancora le storie sinistre di questo brulichio incessante sulla mia testa, e di mia zia che mi spidocchiava per ore alla luce del sole dopo essersi tolta i suoi occhiali da miope. Io, per fortuna, non ho alcuna memoria di questa ripugnante infestazione, ma solo al pensiero mi gratto subito come una forsennata. Qualche anno dopo è cominciata la breve fase dei codini, seguita da quella, ben più importante, del frontino. Se mi concentro con attenzione, sento ancora adesso la sensazione del cerchietto rivestito di stoffa che mi stringe leggermente alle tempie, e il sapore un po’ salato che aveva quando ne succhiavo una punta mentre facevo i compiti. In quegli anni mia nonna mi districava i capelli dopo lo shampoo del sabato pomeriggio. Senza troppi complimenti, col solo modo che conoscesse di affrontare la vita e l’amore. Mi faceva sedere su una delle sedie del soggiorno – quelle vecchie, di legno, il cui aspetto preciso oggi non riesco più a ricordare – e si metteva alle mie spalle per “spiccicarmi i capelli” con un pettine stretto.

capelliAl liceo ero nota per la mia messa in piega improbabile. Le amiche mi chiamavano affettuosamente medusina, e io, sinceramente, non me la sono mai presa. Quando il mio amore di gioventù mi ha lasciato dicendomi “non so più cosa provo”, mi sono tinta di viola, ma senza avere il coraggio di decolorarmi preventivamente. Per cui, alla fine, avevo dei riflessi color mogano che manco Alda D’Eusanio nei giorni peggiori. Durante le gravidanze, da copione, ho avuto capelli lucidi e forti, ma il primo post partum è stata una tragedia tricologica in grande stile. Mi passavo le dita tra i capelli e mi ritrovavo in mano uno scalpo arruffato. Tre mesi dopo ero stempiata come Dylan di Beverly Hills. La verità è che nel tempo ho maturato con i miei capelli un rapporto simile a quello di certe vecchie coppie un po’ burbere. Quell’affetto solido ma senza fronzoli, che dai quasi per scontato e che nella pratica quotidiana tendi a trascurare troppo. Ho sempre voluto bene alla mia chioma, ma negli anni ho finito quasi col rassegnarmi ai suoi difetti. Neanche mi sforzo più, di renderli davvero lisci o definitivamente mossi. Mi limito a lavarli con dei prodotti che mi piacciano da tutti i punti di vista, e spesso li porto legati. Per igiene e per praticità.

Il passaggio ai prodotti per capelli naturali (vegetali, ecologici, organici) non è stato facile né privo di errori e difficoltà. Ho impiegato anni per capire quali prodotti usare, quanto diluirli, quanto spesso lavare i capelli. Ho dovuto resettare le abitudini radicate in 30 anni di lavaggi con detergenti convenzionali, e fare pace con il balsamo dopo una vita di amore-odio. Qualche volta mi è sembrato di uscire dalla doccia con la testa più sporca di quando ci ero entrata. Ho resistito alla tentazione di entrare in quei gruppi Facebook in cui novelle Pocahontas si scambiano consigli sui rimedi naturali più efficaci, e ho messo a punto la mia ricetta personale: una parte di shampoo vegetale e una e mezzo di acqua, agitare bene, e via. Evito i prodotti per capelli secchi e lavaggi troppo frequenti, e mi sembra di aver raggiunto un relativo equilibrio

Biolage RAW

Al momento sto usando shampoo e balsamo della linea Uplift di Biolage R.A.W., senza solfati, siliconi e petrolati, con altissime percentuali di componenti naturali (dal 71 al 97%), biodegradabilità prossima al 100% e contenitori in plastica riciclata – c’è anche l’olio, sempre a base vegetale, ma lo conservo per quando andrò al mare. Lavano bene, si sciacquano in fretta (io li sto usando in palestra) e hanno un profumo bellissimo, che per dei prodotti naturali, secondo me, non è un fatto scontato. Se volete provarli anche voi (ci sono anche altre linee specifiche), li trovate in esclusiva sul sito www.hairstymarket.com. Il mio consiglio è di diluirli tanto, e di massaggiare molto la testa per favorire l’azione lavante.

E se poi qualcuno dovesse chiamarvi medusa, potete sempre pietrificarlo con lo sguardo.

 

Post in collaborazione con Hair Style Market.

31 Marzo 2017 0 Commenti
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I tre comandamenti della spesa intelligente

by Silvana Santo - Una mamma green 20 Dicembre 2016

Fare la spesa, correggetemi se sbaglio, non è più la passeggiata che era qualche anno fa. E non solo se hai dei piccoletti urlanti che ti infilano di tutto nel carrello mentre sei intenta a scegliere i cereali per la colazione. La disponibilità crescente di informazioni online, spesso in contraddizione tra loro e non sempre attendibili, la maggiore consapevolezza dei consumatori e l’aumento costante dei prezzi hanno trasformato quello che era un gesto banale e quotidiano in una scelta spesso complessa e delicata. Scegliere prodotti che siano sani, saporiti e rispettosi dell’ambiente, ma che non costino un occhio della testa, di solito non è un compito facile. Per questo ho accettato con interesse l’invito di Eurospin a fare un’esperienza di acquisto in uno dei punti vendita della popolare catena italiana di discount. Detto fatto, ho girovagato tra i reparti con grande attenzione, e sono uscita con il carrello pieno e il portafogli non troppo vuoto. A guidare le mie scelte, i tre comandamenti della spesa intelligente.

Quando possibile, compra biologico

Rispetto ai sistemi tradizionali, le produzioni biologiche – di alimenti, ma anche di fibre tessili e di ingredienti destinati alla produzione di cosmetici e detergenti – sono più rispettose dell’ambiente, perché non prevede l’uso di pesticidi e concimi di sintesi. Le aziende che hanno scelto il bio, inoltre, tendono ad essere più attente alla sostenibilità anche per quanto riguarda gli altri aspetti del ciclo produttivo, dal confezionamento al marketing: imballaggi minimal e riciclabili, promozione trasparente, etc. I prodotti biologici devono riportare sulla confezione un bollino rilasciato da un ente certificatore indipendente. Ci sono gli imbrogli, le truffe, le frodi alimentari? È vero. Ma questo vale per qualsiasi prodotto, organico o meno. E in ogni caso, l’Italia vanta un sistema di controlli molto severi in fatto di agroalimentare (è per questo che le truffe vengono smascherate, d’altra parte). Il bio costa troppo caro? Non è detto. È ormai possibile acquistare prodotti biologici a prezzi assolutamente competitivi, anche al discount. Nel punto vendita Eurospin, ad esempio, ho trovato un vasto assortimento di prodotti organici, in primis alimentari: pasta, scatolame, conserve, panificati e altro ancora. Tutto a costi più che ragionevoli (inferiori ai concorrenti di marca “non bio”) e prodotti in aziende italiane prestigiose. E tutti saporiti, posso dire dopo l’assaggio da parte di tutta la famiglia. Vasta scelta di prodotti biologici anche per i più piccoli: dalla linea di alimenti per l’infanzia Prime Pappe – omogenizzati, farine, biscotti e pastine bio e senza aggiunta di sale e zucchero – ai cosmetici per il bagnetto e la cura del corpo prodotti da un’ottima azienda italiana specializzata in cosmesi green (l’olio idratante lo uso anche su di me!).

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Scegli prodotti locali

Acquistare prodotti made in Italy, o, ancora meglio, “a chilometri zero”, offre maggiori garanzie sulla loro freschezza, e sul fatto che non abbiano dovuto subire trattamenti particolari per consentirne la conservazione. I prodotti realizzati entro i confini comunitari e nazionali, inoltre, devono rispettare normative di settore molto stringenti, e sono sottoposti a controlli da parte delle autorità competenti. È importante, quindi, verificare sempre la provenienza della merce sulla confezione, o chiedere informazioni al personale del punto vendita. Personalmente, non sono abituata a comprare frutta e verdura fresche al supermercato, preferendo di norma i gruppi d’acquisto locali e la vendita diretta da parte dei piccoli produttori. Ma ho apprezzato, nel reparto ortofrutta di Eurospin, la presenza di specialità del territorio e prodotti di stagione. Il che, naturalmente, permette anche di contenere i costi in misura significativa.

Leggi le etichette

La spesa intelligente si basa prima di tutto sulla trasparenza, e può prescindere del tutto dal marchio. La cosa davvero importante, nella scelta di un prodotto, è l’attenzione alle materie prime impiegate e alla loro provenienza. Molte linee di prodotti presenti sugli scaffali della grande distribuzione e dei discount sono prodotti dalle stesse aziende che commercializzano le alternative “di marca”. Che hanno prezzi più elevati perché devono coprire anche i costi legati alla pubblicità, all’imballaggio, agli eventuali testimonial, raccolte punti etc. Un discorso che vale anche per molti dei prodotti in vendita da Eurospin: basta leggere bene le informazioni presenti sulle confezioni per verificarlo senza ombra di dubbio.

La spesa intelligente è quella che soddisfa il palato rispettando la salute e l’ambiente. E il bilancio familiare!

20 Dicembre 2016 0 Commenti
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8 calamità che possono accadere quando fai il bagnetto a un bambino

by Silvana Santo - Una mamma green 20 Aprile 2016

Pensi bagnetto e immagini subito paffuti neonati rosa che fluttuano con calma elegante nell’elemento ancestrale. Lisci, tiepidi e profumati, pronti per essere avvolti nel tepore di un asciugamano morbidissimo e cadere sereni nel sonno dolce degli angeli. Tutte balle. Chi ha dei figli conosce la verità, e cioè che fare il bagnetto a un bambino può somigliare tremendamente a un corso di sopravvivenza.

Ecco infatti le 8 calamità che possono capitare al genitore medio quando fa il bagnetto a un bambino.

1. La piena del Nilo
Un bambino che fa il bagnetto rappresenta l’unica eccezione al principio di Archimede finora scoperta in natura. Anche se è lungo 70 centimetri e pesa non più di otto chili, una volta immerso in acqua riuscirà a spostare una massa di liquido di almeno due quintali e mezzo, allagando fino al soffitto il bagno e le due camere limitrofe. Roba che Mosè, al confronto, era un patetico dilettante.

2. L’effetto aragosta
Preparare il bagnetto a un bambino è una operazione che le mamme e i papà prendono estremamente sul serio, all’inizio. Termometro a raggi infrarossi, miscelazione sapiente di acqua calda e fredda, rabbocco costante per evitare variazioni di temperatura che non superino il mezzo grado centigrado. Il tutto, è statisticamente provato, dura non più di quindici giorni (e se il figlio in questione non è il primogenito, al massimo due), dopodiché si passa al più empirico sistema del polso-immerso-fugacemente-nell’acqua: “Ok, è buona, buttal immergilo pure!”. Salvo rendersi conto un attimo dopo che l’acqua era forse un pelino calda, almeno a giudicare dal colorito vagamente aranciato assunto dalla pelle del pupo.

3. Lo tsunami saponato
Molte coppie in attesa di un figlio si procurano una di quelle moderne e costosissime vaschette con tanto di seduta antisdrucciolo e valvola a sfioro. Ma poi, presto o tardi, scoprono che la bacinella di plastica per il bucato è il posto più comodo in cui fare il bagnetto a un bambino. Peccato che dopo occorra svuotarla in qualche modo, il che di norma si traduce in un papà con la schiena a pezzi e un torrente di acqua saponata che scorre dappertutto, fuorché nello scarico dove sarebbe dovuta finire.

4. Il neonato idrofobo
Passi nove interminabili mesi a sentirti ripetere che l’acqua è l’elemento originario della vita, che i neonati la adorano e che si rilassano appena vengono immersi. Trascorri una porzione non trascurabile del congedo di maternità a studiare tutorial di bagnetti su Youtube, prepari una playlist zeppa di ninnenanne tibetane e suoni della natura. Prendi una laurea ad honorem in cosmetologia naturale studiando su internet gli Inci di tutti i detergenti baby in commercio. Per poi scoprire che tuo figlio odia fare il bagno. Aborrisce l’acqua, la detesta, la teme più dell’aspiratore nasale e del pettinino per togliere la crosta lattea. Eppure tu, una volta ogni tanto, lo devi lavare. Sentendoti ogni volta come un torturatore della Santa Inquisizione.

5. Il bagnetto ai liquami
Ogni genitore sa che l’acqua calda del bagnetto, di solito, ha un benefico effetto rilassante sul pargolo di casa. Peccato che a volte il pupo finisca col rilassarsi troppo, contaminando la vasca coi suoi stessi rifiuti organici. A mamma e papà toccherà svuotare tutto e ricominciare, ma vuoi mettere la faccia soddisfatta del piccolo inquinatore libero e felice?

Jpeg

6. Il foam party
A volte è un fatto incidentale: il bagnoschiuma che si rovescia nella vasca, la baby-sitter che sgarra con la dose, il bebè che si appropria a tradimento del flacone. Ma più spesso si tratta di una escalation inarrestabile. Si comincia con un innocente ciuffetto di schiuma: il bambino sorride sdentato, la mamma si sdilinquisce con gli occhi lucidi e il papà scatta 43 foto fuori fuoco da mandare al gruppo whatsapp dei colleghi. Poi però è facile farsi prendere la mano. La creatura vuole le bolle di sapone, il padre si allena a modellargli la barba finta con la schiuma, la madre si sente la regista di un video musicale di rara finezza. E così il bagnetto finisce col diventare uno schiuma party da fare invidia alle migliori discoteche romagnole dei primi anni Duemila.

7. Il tentato annegamento
Chi ha due figli, lo sa. Mai abbassare la guardia, vietato distrarsi. Specie se sulla prole adorata cala un improvviso, e sospettissimo, silenzio. Una paperella contesa, uno schizzo di troppo, una bolla di sapone scoppiata al momento sbagliato: qualunque pretesto potrebbe scatenare l’irreparabile. Se senti glugluglu, corri forte forte a controllare che nessuno si sia fatto male.

8. Non dire gatto
Se hai un gatto, ricordalo: presto o tardi finirà accidentalmente coinvolto nelle quotidiane abluzioni del marmocchio. Con conseguenze tali da farti pensare alla fase del neonato idrofobo con struggente malinconia.

[Post in collaborazione con la linea Nati Naturali di Quaranta Settimane, che comprende (oltre a tanti prodotti di puericultura ecologici) detergenti per l’igiene del bambino e detersivi baby certificati bio e privi di componenti petrolchimici o minerali, con principi attivi vegetali e ingredienti organici. Se volete provarli, potete approfittare della promozione dedicata ai lettori di Una mamma green: utilizzando il codice sconto ECOBIOQS avrete uno sconto del 20% su una spesa minima di 35 euro (la promozione è valida fino all’11 maggio)].

20 Aprile 2016 5 Commenti
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Mi chiamo Silvana Santo e sono una giornalista, blogger e autrice, oltre che la mamma di Davide e Flavia.

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