Il tempo per crescere

by Silvana Santo - Una mamma green

Viene per tutti, prima o poi, il momento in cui diventiamo adulti e dimentichiamo un sacco di cose. Quanto fosse bello camminare in equilibrio sui bordi delle aiuole, per esempio, o che sapore fantastico avessero i tappi delle biro. Cresciamo e iniziamo a comportarci, a vivere e a sentire, come se fossimo sempre stati adulti.

Dimentichiamo, soprattutto, che per crescere ci vuole tempo. Tempo per imparare, per fare esperienza, per sbagliare. Tempo per cadere e rialzarsi con le ginocchia sbucciate, per imboccare sentieri sconosciuti e, arrivati a metà, decidere di voltarsi e tornare indietro verso una strada che forse è più adatta. Tempo per fidarsi, innanzitutto di sé stessi. Tempo per affidarsi.

Ed è paradossale, visto che siamo in larga parte – per colpe non sempre e non tutte nostre – la generazione dei 35enni che ancora dipendono da mamma e papà per tantissime cose. Visto che ci piace, spesso e volentieri, indugiare in una adolescenza senza fine, dilatando al massimo il nostro tempo per crescere (magari proprio grazie a mamma e papà che si sobbarcano insieme a noi la responsabilità di tirare su i figli che abbiamo generato).

Mettiamo fretta ai bambini ogni santo giorno. Come se dovessero rispettare la più serrata delle tabelle di marcia, come se, alla fine, ci fosse un merito nell’essere il “più veloce” (a dormire una notte intera, a parlare come un adulto, a farla nel vasino, a “comportarsi bene”).

Tolleriamo poco e male che i nostri figli perseverino in un certo errore (“Quante volte devo ancora dirtelo?”), mentre perdoniamo noi stessi senza esitazione per le nostre croniche debolezze (“Sono fatto così, è più forte di me…”). Ci aspettiamo che siano equilibrati, ragionevoli, pazienti e arrendevoli, anche se noi, nati decenni prima, stiamo ancora imparando a nostra volta ad esserlo almeno un po’. Pretendiamo da loro una precocissima indipendenza da noi (offrendo surrogati di ogni genere che, a quanto pare, ci appaiono “droghe” lecite, se non addirittura auspicabili), fingendo di non sapere che siamo i primi a dipendere da qualcosa: un lavoro, una sigaretta, una persona, un’abitudine.

Litighiamo, sbraitiamo, ci arrabbiamo, minacciamo, per tentare, spesso invano, di ottenere risultati che, probabilmente, sarebbero arrivati spontaneamente e senza stress soltanto pazientando un po’ di più. Semplicemente aspettando. Qualche settimana o qualche mese, non quindici anni. Confondiamo la nostra ineludibile responsabilità di genitori con l’autorizzazione a pretendere dai nostri figli cose che, forse, non è che non vogliano fare o smettere di fare, ma non sono ancora capaci di fare, o di smettere di fare. Perché stanno ancora imparando, e dovremmo essere noi ad aiutarli in un viaggio che dura un tempo diverso a seconda di ogni individuo. Il tempo di ogni bambino, il tempo per crescere.

E allora, dico soprattutto a me stessa, proviamo ad aspettarli un po’ di più, questi figli bambini. A ricordare che sono al mondo da poco, e quello in cui li abbiamo precipitati non è affatto un mondo facile. Che se è vero che ad essere genitori non si impara mai, non è che essere figli sia poi tanto più facile (e forse noi stessi lo stiamo ancora imparando). A non avere fretta che si comportino come adulti, che smettano di essere piccoli. Per il più semplice dei motivi: loro sono piccoli, e spesso hanno solo bisogno di un po’ di tempo per diventare grandi.

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4 Commenti

elena 13 Novembre 2015 - 16:18

Parole vere vere vere vere vere !!!!
Quanti adulti dovrebbere leggere rileggerle e rileggerle e rileggerle ancora, tutti i giorni più volte al giorno !!!!

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alessia delucchi 14 Novembre 2015 - 23:35

Parole sante! Sembra una gara! Prima il sonno e soprattutto nel proprio lettino! Poi il latte della mamma poi il pannolino poi in bici senza rotelle…. e basta ogni bambino ha i suoi tempi! Come dici tu basta aspettare!

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Marina damammaamamma 16 Novembre 2015 - 11:21

Ciao,
ho scelto il tuo post per la mia rubrica TOP OF THE POST della settimana
http://www.damammaamamma.net/2015/11/top-of-the-post-16-novembre-2015.html

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Silvana - Una mamma green 16 Novembre 2015 - 14:43

Grazie mille, cara! :*

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