Usato per bambini: cinque ragioni per amarlo

negozi di usato per bambini

Comprare usato per bambini, oppure vendere ad altre famiglie quello che ai propri figli non serve più, può essere una soluzione davvero vantaggiosa per tanti motivi. Io, che sono reduce da un’esperienza di vendita (e di acquisto!) presso uno dei punti vendita Baby Bazar – la più grande realtà italiana nel settore dei negozi di usato per bambini -, ne ho trovati ben cinque.

1. L’usato per bambini è conveniente

E lo è sia per chi compra che per chi decide di vendere. Nei loro primi anni di vita, i nostri figli si lasciano dietro una quantità di oggetti – indumenti, giocattoli, libri, puericultura leggera e pesante – quasi o del tutto nuovi, per un valore complessivo di molte centinaia di euro (a voler fare una stima decisamente ottimistica). Risparmiare, acquistando usato per bambini sicuro e controllato, è un’idea molto saggia, così come lo è quella di racimolare qualche soldino rivendendo le cose che sono ancora in perfetto stato. L’importante, però, è affidarsi a canali sicuri e affidabili come la rete di negozi di usato per bambini Baby Bazar.

usato per bambini baby bazar

2. L’usato per bambini è sostenibile

Costruire giocattoli, carrozzine, seggiolini auto, sdraiette e tricicli ha un impatto sull’ambiente. Tessere pagliaccetti, body e completini ha un impatto sull’ambiente. Gettarli via, per giunta usati magari per un pugno di settimane, ha un impatto sull’ambiente. Allungare il ciclo di vita degli oggetti appartenuti ai nostri figli è un modo perfetto per ridurre l’impatto ambientale. Una scelta ecologica e sostenibile. Una scelta intelligente.

3. L’usato per bambini è divertente

Avete mai provato a vendere le cose che non servono più a vostro figlio e racimolare qualche soldino? Oppure a fare affari d’oro in un negozio di usato per bambini, risparmiando un sacco e comprando un prodotto di qualità, sicuro e perfettamente funzionante? In entrambi i casi, la soddisfazione è assicurata, ed è davvero enorme. Per evitare brutte sorprese, però, è importante rivolgersi a intermediari esperti e affidabili, che diano garanzie e supporto a chi compra e a chi vende. Come i negozi Baby Bazar, in cui tutti gli articoli vengono sottoposti a un rigoroso processo di selezione, perché arrivino sugli scaffali solo se sono perfettamente funzionanti, puliti e come nuovi (o davvero nuovi, col cartellino originale ancora attaccato!).

baby bazar usato per bambini

4. L’usato per bambini è etico

Perché dà la possibilità a tante famiglie di scegliere quello che desiderano per il loro bambino a costi accessibili. Nei punti vendita Baby Bazar, l’usato per bambini è etico due volte, perché gli oggetti rimasti invenduti per un certo tempo vengono, col consenso del proprietario, donati ad associazioni di beneficenza presenti sul territorio.

5. L’usato per bambini è a km zero

In tempi di shopping online e globalizzazione spinta, è rivoluzionario fare acquisti a chilometri zero, dando una nuova vita a oggetti che sono appartenuti a una famiglia del nostro stesso territorio. Il senso di Baby Bazar, con tanti punti vendita dislocati sul territorio nazionale, è anche questo.

usato per bambini

Come funziona la vendita di usato per bambini con Baby Bazar

Vendere qualcosa in un negozio di usato Baby Bazar è molto semplice: basta selezionare gli oggetti e verificare che siano in perfetto stato, funzionanti e puliti, portarli in negozio e sottoporli al vaglio degli addetti alle vendite, che con occhio esperto ne controlleranno le condizioni, ne valuteranno la corretta stagionalità (le vendite seguono appunto una logica stagionale, per favorire l’incontro tra domanda e offerta) e ne stabiliranno il prezzo di vendita adeguato, di solito pari a circa la metà del valore dell’articolo nuovo. A questo punto, si riceve una card personale con un pin che permette, attraverso l’area registrata sul sito di Baby Bazar, di seguire da casa il destino degli oggetti in vendita. Gli articoli restano esposti sugli scaffali per un periodo di due mesi, oltre il quale il loro prezzo viene scontato ulteriormente. Quello che resta invenduto anche dopo il terzo mese, viene infine dato in beneficenza (solo l’abbigliamento viene devoluto direttamente dopo 60 giorni). Il venditore ha diritto alla metà del ricavato, da ritirare in negozio, in contanti, a partire da 15 giorni dopo la vendita ed entro un anno dalla stessa.

Io ho messo in vendita diversi oggetti appartenuti a Davide e Flavia, nel giro di un paio di giorni c’è già stata la prima vendita e ora sono in trepida attesa delle successive, che sto monitorando da casa con la mia card personale.

E per gli acquisti?

L’esperienza di acquisto che ho fatto nel Baby Bazar di Santa Maria Capua Vetere (CE) è stata davvero piacevole e del tutto simile – in fatto di qualità della merce, spazi espositivi, cortesia e competenza degli addetti – a quella di un classico negozio di prodotti per bambini. L’unica differenza? Il prezzo! Io ho comprato dei libri come nuovi, esposti in uno scaffale ordinato e di facile consultazione. Li ho pagati pochi spiccioli, che per una famiglia di lettori seriali come la mia, è davvero una ottima notizia. La cosa che ho gradito di più è stata la disponibilità del personale, che con la sua esperienza e scrupolosità rappresenta una garanzia per tutti i clienti. E per chi preferisse fare acquisti da casa, è sempre disponibile il negozio online di Baby Bazar. Nei punti vendita si trovano anche detergenti, creme solari (rigorosamente nuovi) abbigliamento premaman e articoli per il puerperio.

Vi aggiornerò presto sui miei affari d’oro, voi magari, intanto, provate!

Post in collaborazione con Baby Bazar

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2 Commenti

Michela 27 Giugno 2018 - 15:41

Bella idea quella di Baby Bazar, così come quella di molti altri negozi. E mi piace il fatto che gli oggetti vengano donati dopo essere rimasti invenduti per un po’.
Io tendenzialmente regalo o presto. A chi ne ha bisogno, con la promessa che quegli stessi abiti (se ben mantenuti) o giocattoli (se ben conservati) possano essere “girati” ad altri bambini una volta che si è smesso di indossarli o utilizzarli. Come si faceva in famiglia tra fratelli e cugini quando ero piccola. E’ anche bello insegnare ai nostri figli a tenere bene le proprie cose perché un giorno potrebbero essere donate ad altri. In realtà lo faccio anche con il mio guardaroba o con mobili di casa quando vengono sostituiti. Ovvio che non si può scegliere e che si debba accettare quel che passa al convento…anche a me è capitato di ricevere oggetti che non fossero di mio gradimento, a quel punto, per non offendere nessuno, li proponevo ad altri. ma nulla va mai buttato.
Mi piace che oggetti, abiti, mobili, giocattoli e libri (sempre solo in buono stato) attraversino generazioni di bambini e non solo.
E poi se qualcosa si riesce a vendere o ad acquistare a prezzi contenuti, va benissimo!
P.s. Complimenti Silvana! Il tuo blog è sempre di grande ispirazione.

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Silvana - Una mamma green 11 Luglio 2018 - 13:14

Ciao Michela, mi ero persa questo tuo commento! Anche io di solito regalo alle amiche, e a mia volta ricevo un sacco di cose da altre famiglie. Però è utile avere anche questa opzione. Grazie di cuore per i tuoi complimenti!

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