5 cose che spero di tornare a usare nel 2021

by Silvana Santo - Una mamma green
scarpe ecologiche wildling shoes

Le mie amate scarpe ecologiche, il mio rossetto preferito, il Claddagh Ring che ho comprato a Galway un’estate (e una vita) fa. E soprattutto il mio amato zaino da viaggio. Ci sono un sacco di oggetti che ho smesso di utilizzare, o quasi, da quando ci troviamo nel mezzo della seconda ondata di questa interminabile pandemia. Ma che – bando alla scaramanzia! – confido con tutto il mio cuore di riprendere a usare intensamente nel corso del 2021. Più intensamente di prima, se possibile.

Che sia di buon auspicio per noi tutti, allora, questo piccolo ma accorato elenco delle 5 cose che spero di ricominciare a usare nel 2021.

1. Il rossetto

cose che spero di tornare a usare nel 2021

Chi mi conosce di persona sa quanto poco sia avvezza a truccarmi. Non mi piace “perdere tempo” a farlo e non sempre mi sento a mio agio col viso ornato dal make up. Eppure, negli ultimi tempi, avevo preso l’abitudine di mettere il rossetto, prassi che ho del tutto abbandonato da quando il mio sorriso si apre per lo più dietro una mascherina. Ma conto davvero di riprendere a usarlo, se non altro per stampare dei segni colorati sulle guance ancora così paffute (ma fino a quando, sigh?) di Davide e Flavia.

2. Gli anelli

Gli anelli sono stati tra i compagni più fedeli del mio ultimo decennio, al punto che uscire con le dita sguarnite mi faceva sentire quasi “meno vestita”. Sfoggiare i miei anelli preferiti, spesso acquistati come souvenir di un viaggio, mi rendeva orgogliosa dei progressi compiuti, anno dopo anno, in termini di autostima, perché per decenni, in passato, mi negavo di indossarli a causa delle mie mani tozze e delle mie unghie rosicchiate. Nell’ultimo anno, ahimè, il migliore amico delle mie ore fuori casa è diventato il gel disinfettante, per cui preferisco fare a meno degli anelli. Con grande rammarico, devo dire: ed è per questo che sono tra le cose che spero di tornare a usare nel 2021. Ma sul serio!

3. Le scarpe

scarpe minimaliste wildling shoes

Credits: Nora Tabel

Per quanto io adori restarmene in pantofole, e per quanto sia abituata a togliere le scarpe non appena varco la soglia di casa, confesso che avrei voglia, finalmente, di consumare un po’ le suole delle mie nuovissime Wildling Shoes, le scarpe minimaliste che fanno sentire i miei piedi liberi e a proprio agio (decisamente più di quanto non abbia potuto sentirmi libera e a mio agio io in questo folle 2020). Spero di tornare ben presto a calpestare l’erba secca dell’inverno e l’asfalto ribollente dell’estate. I ciottoli lucidi della Costiera Amalfitana, i lapilli polverosi del Vesuvio, gli antichi basoli di Pompei. Ma anche, proprio per strafare, i sampietrini dell’Appia Antica, le strisce pedonali di Abbey Road e, perché no, la Hollywood Walk of Fame di Los Angeles, che pure è una destinazione che non ho mai desiderato visitare (ma la verità è che dopo questo interminabile anno senza viaggi, le mie scarpe minimaliste e sostenibili le porterei a sgranchirsi pure sulla luna!).

4. Il passaporto

cose che non uso più nel 2020

Questa è facile, e anche un pochino scontata. Ho già scritto, a cuore aperto e senza vergogna, quanto disperatamente mi manchi viaggiare, e quanto sia cambiata in peggio la mia vita quotidiana da quando non posso più trascorrere il mio tempo libero organizzando e ideando i nostri viaggi di famiglia. Mi consolo pensando all’emozione pazzesca che proverò quando finalmente rimetterò piede su un aereo. Quando respirerò – e mai metafora è stata più calzante – l’aria di un posto completamente nuovo. E quando, per mettere di nuovo il naso fuori dall’Europa, dovrò tirare fuori il mio passaporto.

5. Le ciotoline di arachidi dell’aperitivo

Io amo gli stuzzichini. Da sempre. Da prima che diventassero popolari gli aperitivi, le apericene, gli aperitutto. Quando avevo vent’anni facevo pressione sui miei amici perché il sabato sera scegliessimo locali in cui servivano le cosiddette “stuzzicherie” di accompagnamento alla birra. Eppure, da quando conviviamo nostro malgrado col Covid, non riesco più ad attingere con leggerezza alle ciotole di salatini, arachidi e patatine (non è bastato questo a farmi dimagrire, anzi!) che ti portano con lo Spritz. Per quello mi auguro per me, e per tutti noi, un anno di noccioline mangiate a piene mani. Col sorriso, senza paura.

 

Post in collaborazione con Wildling Shoes, scarpe ecologiche e minimaliste per adulti e bambini

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1 Commenti

paola 15 Dicembre 2020 - 21:57

Uguale! Zaini e scarponcini sono in cima alla mia lista!

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