Perché è sano tenere i bambini all’aperto anche quando fa freddo

by Silvana Santo - Una mamma green
tenere i bambini all'aperto quando fa freddo

Tenere i bambini all’aperto anche quando fa freddo: sì o no? È il classico dibattito autunnale che si ripete tra i genitori (e non solo) italiani, forse perché avvezzi a climi particolarmente miti e poco in confidenza con condizioni meteo più “nordiche”. Nei paesi più freddi, infatti, il problema non si pone nemmeno: i bambini giocano all’aperto, frequentano boschi e parchi, vanno a scuola a piedi, escono normalmente anche se le temperature esterne sono rigide. E lo fanno equipaggiati al meglio, con abiti adeguati e scarpe adatte.

Non so di quale avviso siate voi, ma io sono convinta che tenere i bambini all’aperto anche quando fa freddo sia un’abitudine salutare, ancora di più in questo momento di apprensione generale per la pandemia di Coronavirus. Ovviamente, e lo scrivo a chiare lettere, nel rispetto del distanziamento fisico e dei vari decreti, limitazioni e restrizioni del caso.

all'aperto quando fa freddo

Il freddo non fa ammalare

La prima e fondamentale cosa che giustifica la scelta di tenere i bambini all’aperto anche quando fa freddo: raffreddori, mal di gola, influenze e simili sono causate da virus e batteri, non dalle basse temperature ambientali. Se non si viene a contatto con un agente patogeno non ci si ammala, anche se fuori ci sono due gradi sotto zero o se soffia un vento forte e gelido. È vero che la parola stessa (“raffreddore”) lascerebbe intendere il contrario, come è vero che a volte ci cola il naso quando fa molto freddo – ma quello è un fenomeno temporaneo legato alla differenza di temperatura tra l’aria che inaliamo e l’interno caldo e umido delle nostre narici – ma sono specifici microrganismi a causare i tanto temuti mali di stagione. Il fatto, per esempio, di aver “preso freddo” ed essersi ritrovati, ventiquattr’ore dopo, con un bel raffreddore, dovrebbe essere considerato come una mera coincidenza, anche perché raffreddori e influenze hanno comunque un tempo di incubazione che di norma supera le poche ore.

Una concausa relativa e superabile

Quello che gli studiosi sospettano da tempo, invece, è che il freddo potrebbe in qualche modo abbassare le difese immunitarie dell’organismo, favorendo di conseguenza le infezioni. Ma non esistono ancora studi definitivi e verificati sull’argomento, e comunque anche in questo caso un equipaggiamento adeguato (abbigliamento, scarpe e accessori) può contribuire in modo sostanziale a risolvere il problema. Senza dubbio, determinati virus temono il caldo, o comunque circolano per lo più nei mesi più freddi, e questo spiega in parte la stagionalità di influenze e altre affezioni, ma è soprattutto la persistenza in ambienti chiusi a favorire il contagio. E qui veniamo difatti al punto successivo, che rende ancora più valido il consiglio di tenere i bambini all’aperto anche quando fa freddo.

Stare al chiuso è il vero rischio

In autunno e in inverno, specie alle nostre latitudini, si tende a trascorrere molto tempo in ambienti chiusi, magari anche con le finestre serrate e quindi con ricambio d’aria limitato. In realtà, le precauzioni di “restare al caldo”, o di “evitare gli spifferi” possono paradossalmente aumentare la concentrazione di virus e batteri in una stanza e favorire la diffusione dei vari malanni. Non a caso, nei mesi invernali il pediatra dei miei figli si ostina con grande pazienza a spalancare le finestre della sala d’attesa tra una visita e l’altra, sapendo che puntualmente arriverà tutte le volte a richiuderle qualche mamma o nonna solerte – e in ottima fede – preoccupata per il freddo. I luoghi con scarso ricambio d’aria e magari molto affollati (penso per esempio a mezzi di trasporto, centri commerciali, piccole ludoteche e simili), per quanto “caldi e asciutti” rappresentano di fatto quelli in cui è forse più facile beccarsi un virus invernale. Sarebbe invece più salubre tenere i bambini all’aperto, e farli camminare a piedi, anche quando fa freddo, specie se si ha la possibilità di portarli in luoghi relativamente incontaminati e con poco inquinamento. Servono, questo è ovvio, indumenti termici, comodi e impermeabili, cappelli e guanti adeguati e anche delle scarpe che tengano il piede al caldo e all’asciutto, oltre a essere confortevoli e rispettose della fisiologia dei piccoli piedi in crescita. E pure, perché no, di quelli già cresciuti.

bambini all'aperto d'inverno

Attenzione agli sbalzi termici

Più che il freddo in sé, quello a cui fare attenzione sono in realtà i repentini sbalzi termici, che rendono difficile l’adattamento da parte dell’organismo (senza contare che, spesso, nei filtri dell’aria condizionata si annidano muffe, germi e altre schifezze). Quello che va evitato, dunque, non è uscire con i bambini anche quando fa freddo, ma surriscaldare gli ambienti nei mesi autunnali e invernali.

Tenere i bambini all’aperto anche quando fa freddo: ma come?

Il fatto che non sia il freddo a farci venire l’influenza non vuol dire però che i climi rigidi possano essere sottovalutati. Se non si è attrezzati, le temperature molto basse sono difficili da tollerare, specie per i bambini molto piccoli, e causare addirittura dolore o problemi anche permanenti, soprattutto a carico delle estremità del corpo. Per questo i nordici dicono che “non esiste il cattivo tempo, ma solo il cattivo equipaggiamento”. Per tenere i bambini all’aperto anche quando fa freddo occorre che indossino abiti caldi ma pratici, meglio se idrorepellenti e antivento (vestirli a strati può essere una buona strategia per migliorare il confort). La massima attenzione va sempre dedicata alla testa, alle mani e ai piedi, che sono le parti del corpo che risentono maggiormente delle temperature rigide. Le scarpe, in particolare, dovrebbero essere calde ma comode e flessibili, rispettose della fisiologia del piede. Per le giornate non troppo rigide io vi consiglio le calzature Wildling Shoes, realizzate con materiali naturali e concepite in modo da lasciare il più possibile liberi i piedi di bambini e adulti. “Come se si camminasse scalzi”, ma con il confort e l’isolamento extra di specifiche solette aggiuntive. La collezione autunno/inverno include modelli più o meno pesanti, con o senza membrana impermeabile. La soluzione perfetta per non rinunciare a uscire e giocare all’aperto anche con un clima fresco e umido (mentre sono consigliabili stivaletti in gomma o sovrascarpe impermeabili quando piove forte).

uscire coi bambini quando fa freddo

Post realizzato con l’assistenza di Widling Shoes

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