Elogio dell’antipatia

tutti i grandi sono stati bambini una volta

La cosa più intelligente che abbia letto di recente sui bambini l’ha scritta (e non ne sono affatto stupita) Enrica Tesio di Ti Asmo. Nel suo libro, uno dei personaggi si sente fare la fatidica domanda: “Ti piacciono i bambini?”, e risponde, con una saggezza straordinaria, che chiedere una cosa del genere non ha troppo senso, perché è come domandare a qualcuno se ama le persone. Alcuni bambini mi piacciono molto, risponde lui, altri li detesto.

La verità, parafrasando il titolo del romanzo della Tesio, è che quelli che chiamiamo “bambini”, come se appartenessero a una specie diversa dalla nostra, sono nient’altro che persone. Piccole piccole, acerbe, innocenti, ma pur sempre persone normali. E questo significa che oltre a una propria volontà, a dei precisi bisogni e a delle attitudini innate, si portano dentro anche le proprie debolezze e idiosincrasie. Difetti, paure e fissazioni, peraltro mutevoli e incostanti nel tempo. Pure a tre anni, né più né meno di ciascuno di noi.

È come per i nonni. Tutti a dire che sono una grande ricchezza, un dono speciale, eccetera eccetera. In linea di massima è vero, ma non è che se sono superficiale o egocentrico, provinciale, arrogante o semplicemente noioso, nel momento in cui mi nascono dei nipoti mi trasformo all’improvviso nella versione più irresistibile di Nonna Papera. Non funziona così. Siamo ciò che siamo. La vita ci può migliorare o peggiorare, ma avremo sempre dei difetti (per fortuna).

E questo vale anche per i bambini. Essere piccoli non li obbliga automaticamente a ridere per ogni idiozia, a schioccare baci come Wanda Osiris, a essere dolci, socievoli e ruffiani come l’immaginario collettivo si aspetta che siano i bambini. Esistono bimbi diffidenti, timorosi, irritabili. Bimbi che si lamentano più degli altri, che si annoiano facilmente, che detestano essere toccati. Bimbi a cui non frega molto del prossimo (specie se hanno 2 anni, ma questa è un’altra storia). Bimbi che piangono più della media.

È a loro che penso, questa mattina. Al loro diritto innegabile di essere come sono, senza che qualcuno li scusi perché “stanchi, malati o nervosi”. Senza che qualcuno li definisca monelli o pestiferi o addirittura cattivi.

È a mio figlio, che penso. Col suo piccolo bagaglio di diffidenza e scontrosità. Con le sue proteste e la sua indifferenza alle aspettative degli altri. A me che lo giustifico di continuo, che mi sento in dovere di sottolineare le sue qualità come a voler minimizzare i suoi difetti. Che dò la colpa ai Terribili due da quando aveva appena 10 mesi, che faccio battute cretine per dissimulare l’imbarazzo che a volte mi coglie davanti a certi commenti. Ai distinguo che faccio di continuo da quando è nata sua sorella, come se avere almeno una figlia che ride a comando e va in braccio agli sconosciuti mi assolva e mi legittimi finalmente come madre.

Fregatene, mio piccolo brontolone che non sei altro. Ignora la faccia di disagio dei parenti e la delusione delle nonne cui neghi ostinatamente baci e saluti. Continua a scegliere chi amare coi quei criteri bizzarri che solo tu conosci. Concediti di essere lunatico e timido, se è quello che vuoi essere. Refrattario alle coccole, insofferente agli sfottò.

E perdonami, se puoi, per tutte quelle scuse inutili balbettate a mezza voce.

A me piaci come sei (e mi piacerai addirittura di più quando ti deciderai a usare il vasino).

You may also like

31 Commenti

OminoUovo 27 Aprile 2015 - 11:05

Bellissimo post! Niente di più vero. I bambini sono persone. Piccole e da “costruire” ma persone. Alcune piacciono più di altre e la cosa vale anche per loro, solo che loro sono più onesti e diretti: TU MI PIACI, TU NO.

Reply
Silvana - Una mamma green 27 Aprile 2015 - 17:47

Esatto! Ipocrisia zero! Dovremmo prendere esempio…

Reply
roby 27 Aprile 2015 - 11:11

Grazie grazie grazie… questo post mi fa stare meglio! Perchè è quello che sto passando io da un pò di tempo a questa parte.
Sopratutto con alcune persone, io mi sento terribilmente a disagio davanti ai cpricci di mio figlio (3 anni e mezzo)… ma se per un attimo mi fermo e provo ad estraniarmi in realtà sono capricci che capisco benissimo e nemmeno mi pesano… Devo ancora imparare a fregarmene degli sguardi imbarazzati degli altri e questo post mi ha aiutato a capire che non è un problema solo mio! Un abbraccio mammagreen!

Reply
Silvana - Una mamma green 27 Aprile 2015 - 17:46

Se impari a fregartene davvero… spiegami come si fa!

Reply
Calzino 27 Aprile 2015 - 11:17

Questo post lo farò leggere a mio padre, a mia madre, a mio marito (che la pensa esattamente come te e mi rimprovera spesso), a mia suocera, al vicino di casa, al gatto, al cane, al topo, agli uccelli tutti del cielo.
Credo che questa sia una delle cose più intelligenti, vere e inconfutabili che io abbia mai letto nella mia vita.
Cosa devo dirti? Grazie, ancora una volta. Che mica ti rendi conto di quanto tu spesso sia utile e illuminante per noi mamme allo sbando.
E adesso mi faccio una bella zigatina liberatrice (zigare = piangere, in emiliano), che manca poco alla nascita di Giulio e sono scombussolata come un vasetto di maionese impazzita.
Ti abbraccio tanto.

Reply
chiararipamonti 27 Aprile 2015 - 11:22

Leggendo questo post mi ritrovo completamente e soprattutto mi sorprendo, perché anche il mio nano, 3 anni già compiuti, è molto simile a come descrivi il tuo, lunatico (perché è nato di Lunedì), brontolonissimo e ogni tanto timido (perché somiglia a papà). La piccola è invece completamente diversa, ridolina, protagonista, amichevole. Anche io trovo delle scuse per il comportamento del primo e a volte esplodo con “oh, basta con questo tono da lagna, se me lo chiedi sorridente te lo do altrimenti niente…” oppure gli rifaccio il verso lamentoso, oppure fingo anche io di fare un piccolo capriccio… e lui si mette a ridere. Molte volte lo sento così diverso da me, così incomprensibile. E qui corre in soccorso papà, perché si vede che a lui hanno dato il manuale d’istruzioni del Nano primogenito e a me no.

Reply
Silvana - Una mamma green 27 Aprile 2015 - 17:45

A ciascuno il suo linguaggio. Sapete sempre come cavarvela, in questo modo 🙂

Reply
Mamma Avvocato 27 Aprile 2015 - 11:35

wow!!! Questo sì che è amore di mamma!!

Reply
Lucia Malanotteno 27 Aprile 2015 - 12:04

Io in questi giorni mi ritrovo a balbettare tante scusa. La prendo peggio di te però!

Reply
Silvana - Una mamma green 27 Aprile 2015 - 17:43

Eh, ma spesso ci sto male anch’io, eh…

Reply
mena 27 Aprile 2015 - 12:06

Fantastica tu e unico tuo figlio!!!!

Reply
Silvia A. 27 Aprile 2015 - 13:25

Tutto vero e raccontato benissimo!
W gli scontrosi! Io personalmente li adoro…
😉

Reply
moglieparttime 27 Aprile 2015 - 14:28

Che bel post! In realtà io credo che alla domanda ‘ti piacciono i bambini’ si possa rispondere se la si interpreta per quello che significa, cioè ‘ti piace l’infanzia?’ ‘ti piace quello che proietti sulla’infanzia?’ ‘ti è piaciuta la tua infanzia?’, ‘avresti voglia di ripercorrere la tua infanzia o vuoi che sia un capitolo chiuso?’

Reply
My Escape Dream 27 Aprile 2015 - 14:28

Mi hai fatto piangere!!! Bellissimo articolo!!! Anche io ho sempre pensato che i bambini siano persone “in piccolo” e che abbiano tutto il diritto di mostrarsi per quello che sono, pregi e difetti, senza giustificazioni o ammonimenti.
Ciao,
Frankie

Reply
Silvana - Una mamma green 27 Aprile 2015 - 17:42

Parole sante, Frankie 😉

Reply
moglieparttime 27 Aprile 2015 - 14:33

Ah, a proposito di vasino, hai mai visto il libro “Posso guardare nel tuo pannolino?” … Io lo trovo adorabile. Non ho figli, come forse sai se sei passata dal mio blog, ma in libreria sfoglio sempre i libri per bambini e ho sempre pensato che, se mai avrò un figlio, gli comperò questo libro (ovviamente più per me che per lui… ;P)

Reply
Silvana - Una mamma green 27 Aprile 2015 - 17:40

Grazie del suggerimento, ora cerco informazioni!

Reply
Silvana - Una mamma green 27 Aprile 2015 - 17:41

Ps. Ci sono passata e come! 😉

Reply
theSwingingMom 27 Aprile 2015 - 16:46

io ho la mia femminuccia esattamente così: fin da piccola odia i salamelecchi e se non le piace qualcuno piange o mette il broncio. conosco bene l’imbarazzo ma sai che sotto sotto anche io sono fiera del suo essere selettiva? E mia nonna la adora anche lei per questo, anche se le prime volte metteva il muso anche a lei 😉

Reply
Silvana - Una mamma green 27 Aprile 2015 - 17:40

Selettiva è un’ottima definizione, in effetti 😉

Reply
Dindalon 27 Aprile 2015 - 17:02

Come sempre mi ritrovo molto nelle tue parole. Sto leggendo “Il bambino è competente” di Jesper Juul e, anche lui, sottolinea come i bambini abbiano tutto il diritto di essere se stessi. E se questo significa non salutare/ringraziare/baciare a comando, ben venga!

Reply
Silvana - Una mamma green 27 Aprile 2015 - 17:39

Ottima lettura 😉

Reply
Giulia 27 Aprile 2015 - 23:53

Grazie ancora una volta Silvana, mi hai fatto riflettere.
Io sono una ex bimba, cresciuta con un “padre” completamente insensibile e anafettivo. Il suddetto “padre” mi imponeva, con tono che non ammetteva repliche, “SALUTA!”, ogni qual volta si incontrava qualcuno (da me conosciuto o meno). Non mi sarei mai azzardata a far diversamente da come ordinava, altrimenti sarebbero state botte, ma mi accorgo di far lo stesso errore con mio figlio Gabriele, quasi tre anni e mezzo (non le botte, ma esortarlo, con i dovuti modi, a salutare quando lui tira dritto). Forse sbaglio e non sta tutta lì l’educazione, anche se ho l’impressione che lui lo faccia più perchè ha la testa tra le nuvole che per antipatia verso le persone che non saluta…qualunque sia il motivo, hai ragione, bisogna sempre tener presente (cosa che mio padre con me non ha mai fatto) che i bimbi sono persone.
Ti abbraccio!
P.S. Per noi i terrible two, dopo l’arrivo di Alice sei mesi fa, ancora non son finiti!!!

Reply
Sempre Mamma 28 Aprile 2015 - 10:46

Si vorrebbe che i bimbi fossero sempre sorridenti, gentili, carini, soprattutto quando si va in giro per farci fare bella figura e invece loro sono solo se stessi, come è giusto che sia.

Reply
Giulia 29 Aprile 2015 - 20:07

D’accordissimo con te!

Reply
angelagiacomoni 28 Aprile 2015 - 12:47

Io devo ammettere che un po’ ti invidio…la mia bimba (5 anni tra pochi giorni) parla con chiunque! E tantissimo!! Per invitare a casa qualche amico e poterci fare due chiacchiere, di solito, la mandiamo in vacanza dai nonni.
Condivido tutto, comunque. Per qualche strano motivo, dai bambini ci si aspetta un’educazione ed una simpatia che invece in un adulto non diamo affatto per scontate, anzi…sono caratteristiche che ci stupiscono piacevolmente, quando le troviamo…

Reply
Top of the Post - 03.05.2015 - The Swinging Mom 4 Maggio 2015 - 02:17

[…] Meraviglioso, avrei voluto scriverlo io, che ho in casa una streghetta antipatica così, eppure adorabile. […]

Reply
Aria 16 Maggio 2015 - 14:21

Leggendo i tuoi post non capisco se siamo accomunate dalla stessa sorte, forse per una sorta di congiunzione astrale, o è proprio ciò che accade alla stragrande maggioranza delle mamme…. 🙂 Certo è che ogni volta sembra di trovare pezzi della mia vita, dei miei pensieri, problemi e gioie… In questo post poi, così vicino… se non fosse che a criticare c’è pure il papà dei miei figli a rendere il tutto più pesante… oggi ho proprio tanta voglia di fare la valigia e scappare…ovviamente il pensiero successivo è come farci entrare anche tutta la roba dei bimbi…sarebbe un trasloco 😉

Reply
Silvana - Una mamma green 19 Maggio 2015 - 11:46

Bello sapersi in buona compagnia! Tu però resisti, mi raccomando!

Reply
Smurzy78 25 Maggio 2015 - 14:22

…….ti ho appena “trovata” nel web…. e già 3 dei tuoi post li avrei potuti scrivere io…. sono emozionata…
sono anch’io napoletana, sono pubblicista e avevo un blog (al quale non riesco piu’ ad accedere) e..oggi ti ringrazio.. perchè mi sento meno sola!

Reply
Silvana - Una mamma green 26 Maggio 2015 - 09:47

Che bello! Napoletana di dove? Leggo il tuo commento e mi sento meno sola anch’io 🙂

Reply

Lascia un commento