Post partum: tre idee green per semplificarsi la vita

by Silvana Santo - Una mamma green

Ogni madre lo sa bene: le prime settimane dopo il parto possono essere un vero incub un periodo molto impegnativo anche per le più organizzate. I postumi del parto da smaltire, le poppate che si susseguono a ritmi incalzanti, pannolini da cambiare di continuo, panni che si sporcano come per magia (nera), visite di parenti, amici e conoscenti alla lontana, che lungi dal dare una gradita mano nelle pulizie di casa, si piazzano in salotto a qualunque ora del giorno dispensando commenti superflui mentre tu sfoderi le tette e preghi che tolgano il disturbo il prima possibile.

Se poi quello che arriva è il secondo figlio, gli impegni sono evidentemente moltiplicati. Ecco allora tre idee per migliorare almeno un po’ la situazione, senza gravare troppo sull’ambiente, sulla propria salute e sul bilancio familiare.

Primo: riempi il congelatore di piatti pronti fatti in casa
Con un neonato per casa, mangiare può smettere davvero di essere una delle esigenze primarie dell’organismo della mamma (e del papà). Ingurgitare tramezzini, crackers e banane, però, non è esattamente il comportamento alimentare migliore per una donna che ha appena partorito e che, magari, allatta anche. Ecco perché può rivelarsi molto utile tenere in congelatore una scorta di piatti fatti in casa già pronti da riscaldare, o di pietanze semi-lavorate rapide da cuocere, già suddivise in porzioni e opportunamente etichettate. Questo eviterà anche di ricorrere troppo spesso a cibi confezionati o da asporto, che di solito sono molto costosi e troppo calorici, oltre che decisamente più inquinanti (imballaggio, emissioni causate al trasporto, ingredienti di dubbia provenienza o fuori stagione, etc). Io, ad esempio, ho passato le ultime settimane di gravidanza a preparare sughi pronti, brodo vegetale, passati di legumi e verdure, parmigiane light, pasta al forno, bastoncini di pesce, polpette e fettine panate da infornare. Una fatica che spero si rivelerà utile dopo il parto.

kit-party

©Minimo Impatto

Secondo: fai scorta di stoviglie usa e getta compostabili
Con i ritmi serrati di una neomamma, ogni momento possibile dovrebbe essere dedicato al riposo. Per cui, specie se, come nel mio caso, non si possiede una lavastoviglie, il tempo impiegato per lavare piatti e bicchieri può risultare davvero prezioso. Per i primi tempi, pertanto, si può scegliere di concedersi delle stoviglie monouso, cercando però di limitare il più possibile l’impatto sull’ambiente. In che modo? Optando per prodotti biodegradabili e compostabili, che possono essere gettati tranquillamente nel secchio dell’organico. A questo proposito, io devo ringraziare con tutto il cuore l’eco-store online Minimo Impatto, che ha pensato benissimo di regalarmi un kit party da 100 coperti di stoviglie compostabili: 100 piatti piani in polpa di cellulosa del diametro di 22 cm; 100 piatti fondi in polpa di cellulosa del diametro di 16 cm; 100 bicchieri in pla; 100 forchette in legno; 100 tovaglioli in carta riciclata e anche 2 sacchi 70 x 110 in Mater Bi per la raccolta dell’umido. Un’idea perfetta per chi deve organizzare una festa o un pranzo con molti invitati, ma anche per le mamme sfinite dal puerperio, che hanno bisogno di ridurre per qualche tempo il carico di lavoro in casa, ma non vogliono per questo sentirsi troppo in colpa per la mole di spazzatura prodotta. Per inciso, ho già avuto modo di provare le stoviglie in occasione di un recente guasto all’acquedotto, e la tenuta meccanica e termica è ottima. Le “scodelline”, tra l’altro, sono ideali per le pappe!

Terzo: prova a spannolinare il primogenito
Lo suggeriva anche Silvia Gianatti nel suo libro “Guarda che sono due”: se il figlio maggiore sarà libero dal pannolino, i neo genitori bis potranno risparmiarsi un po’ di fatica. Partite per tempo e non forzate i tempi. Io con Davide onestamente non ci ho neanche provato: lui non dice ancora una parola e non mi sembrava affatto pronto a un passo del genere. Pazienza. Speriamo di cavarcela ugualmente…

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9 Commenti

Calzino 6 Novembre 2014 - 10:07

Sudo.
‘-_-

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Silvana - Una mamma green 6 Novembre 2014 - 10:12

Ripetere come un mantra: celapossofare,andràtuttobene. Ad libitum sfumando.

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Calzino 6 Novembre 2014 - 10:18

celapossofare,andràtuttobene celapossofare,andràtuttobene celapossofare,andràtuttobene celapossofare,andràtuttobene celapossofare,andràtuttobene celapossofare,andràtuttobene celapossofare,andràtuttobene celapossofare,andràt..
Aiuto. Ma dove ci siamo infilate?! :)))
(ps: tu ovviamente sai già il giorno in cui avverrà il tuo prossimo bellissimo incontro d’amore, uh come fremo. Non vedo l’ora di vedere un post, un segnale, una manina, una parola, qualsiasi cosa ci possa attestare che l’incontro è avvenuto e state tuttE bene 🙂 )

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Silvana - Una mamma green 6 Novembre 2014 - 15:50

E invece non lo so!! L’ospedale dove devo partorire, in caso di secondo cesareo, per fortuna non opera prima della 39ima settimana, a meno che non inizi prima il travaglio (o si rompano le acque, come quando si aspetta il primo figlio). Quindi per adesso non c’è nessuna data. Almeno ho l’illusione di un’attesa più “normale”… Grazie di cuore, la vostra partecipazione, istintiva e discreta, mi arriva in tutta la sua potenza. Non sai quanto conti! Non vedo l’ora di darvi notizie!!

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Lucia Malanotteno 6 Novembre 2014 - 12:10

questo tuo post me lo incornico! Giuro! Tre su tre, se consideriamo che io gli U&G non ci riesco a mangiare (lavastoviglie santa subito!). Sui piatti pronti da congelare ci potrei scrivere un libro! 🙂

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Silvana - Una mamma green 6 Novembre 2014 - 15:46

Ecco. Allora non sono io che sono… strana! 😉

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barbara 6 Novembre 2014 - 14:58

I piatti pronti da congelare: SANTI SUBITO!!!! Anche per chi come il secondo figlio lo sta solo ancora immaginando e sperando… sono un’ottima soluzione per chi lavora fuori casa e fa orari assolutamente assurdi e non potrebbe mai vivere di 4salti in padella e simili.. ho sempre congelato i passati di verdura per Francesco anziché preparalo ogni giorno e mi sono trovata benissimo… Ricordo che all’avvicinarsi della data del parto avevo riempito frigo e freezer e mio marito una sera aprendoli mi aveva guardato dicendomi :”ecco, mi sa che ora devo comiciare a “preoccuparmi” davvero, il nostro frigo non era mai stato così pieno e ben organizzato!” ed infatti, complice anche la fretta del nostro pargolo che ha anticipato la sua nascita di una settimana, tutto quello che avevo preparato si è rivelato molto utile al papà nei tre giorni che ho trascorso in ospedale ed anche e soprattutto a me nelle settimane successive…. quindi se avrò la possibilità di rivivere l’esperienza della gravidanza, a maggior ragione “frigo mio fatti capanna!” per quanto riguarda i piatti usa e getta non l’avevo mai considerato ma è un’ottima idea! sullo spannolinamento..chissà..per ora siamo a quasi 17 mesi e zero parole, per cui è presto per parlarne, ma speriamo di poterlo fare il prima possibile anche perché Francesco ha una pelle super delicata e lotto con arrossamenti e dermatiti da quando è spuntato il primo dente, cioè a 4 mesi e mezzo..(non è che hai qualche consiglio da darmi a tal proposito, eh?)
Un abbraccio e aspetto di scorgere un segno derll’avvenuto incontro col nuovo pezzo di te, di voi..

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Silvana - Una mamma green 6 Novembre 2014 - 15:46

Barbara, pensa che io ho stilato anche una lista con le pietanze congelate e il numero di porzioni. Rasento la follia, proprio 🙂 Per la dermatite da pannolino puoi provare con questi piccoli accorgimenti, se non lo hai già fatto: http://unamammagreen.com/2014/04/16/dermatite-da-pannolino-5-consigli-per-prevenirla/ Io non ho avuto mai problemi (nonostante una dentizione lentissima e complicata), non so se ho avuto fortuna o è merito dei pannolini biodegradabili (alternati ai lavabili) e dei cosmetici biologici. Puoi provare, visto che i costi non superano quelli delle marche “normali”. In bocca al lupo per il tuo sogno e un abbraccio forte (qui manca ormai poco…)

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minimoimpatto (@minimoimpatto) 6 Novembre 2014 - 22:13

E’ un piacere leggerti e seguirti. Per questo, con l’approssimarsi del lieto evento, ci tenevamo nel nostro piccolo anche noi a supportare una delle migliori mamme green che ci siano. In Minimo Impatto siamo tante donne, quasi tutte mamme e tutte green. Come non seguire Silvana, Big. D, Artù, Milio e… la dolce attesa 🙂

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