Non solo pannolini. Un bambino occidentale “tipo” utilizza ogni giorno decine di prodotti usa e getta, spesso non riciclabili e più o meno inquinanti. In pratica, si porta dietro, suo malgrado, una personale e nauseabonda discarica. Eppure è quasi sempre possibile trovare un semplice compromesso tra la praticità del monouso e il rispetto dell’ambiente. Risparmiando anche un sacco di soldi.
Salviettine imbevute
Basta limitarne l’uso il più possibile (ad esempio solo quando si è fuori casa, o per situazioni particolarmente…zozze). In alternativa si puó usare un po’ di carta igienica inumidita o sciacquare direttamente con acqua tiepida. In ogni caso esistono sul mercato salviettine biodegradabili e con formulazione ecobio.
Fialette per lavaggi nasali
Si possono sostituire tranquillamente con un flacone grande di soluzione fisiologica da spruzzare con una siringa senz’ago (che può essere lavata e riutilizzata) nelle narici del bambino. Le fiale monodose rimangono una soluzione pratica per quando si viaggia.
Aspiratore nasale
Ne esistono modelli lavabili e riutilizzabili (a bocca o elettrici). Io devo confessare di avere finora preferito i ricambi monouso per ragioni igieniche, ma ne ho appena comprato un nuovo tipo che si può riutilizzare. Comunque, un lavaggio nasale ben eseguito, con la fisiologica che foriesce dall’altra narice, riduce notevolmente la necessità di ricorrere all’aspiratore.
Fazzoletti di carta
Meglio optare, almeno dentro casa, per quelli “sfusi”, contenuti nelle box di cartone: meno plastica, meno rifiuti da imballaggio.
Quadrotti di ovatta
In fondo se ne può fare tranquillamente a meno, lavando il bebè sotto un po’ di acqua corrente. Quando proprio servono, meglio scegliere quelli in cotone organico e non trattato.
Coppette assorbilatte
Con quelle lavabili, in cotone o bambù, si risparmiano un sacco di soldi, oltre che ridurre la produzione di rifiuti non riciclabili. Assorbono tanto, si lavano in lavatrice e sono molto delicate sulla pelle (parlo per esperienza personale).
Pannolini
Ovviamente ci sono i lavabili. Ne esistono tantissime varianti, in modelli e materiali molto diversi. Non è così difficile trovare una soluzione adatta alle proprie esigenze. Anche adottare un regime misto (usa e getta e lavabili), oppure usare quelli riutilizzabili solo per un periodo di tempo limitato, è un contributo importante alla riduzione dei rifiuti. In alternativa o in associazione ai pannolini lavabili è possibile scegliere usa e getta a basso impatto ambientale, biodegradabili, privi di sostanze tossiche e con ridotte quantità di gel assorbenti.
Confezioni di baby food
L’autosvezzamento e le pappe fatte in casa permettono di eliminare alla radice il problema dei rifiuti. Ma anche chi preferisce gli alimenti industriali può fare molto: preferire confezioni in vetro a quelle di plastica, riutilizzare il più possibile i vasetti (ad esempio per conserve o progetti di artigianato), fare sempre la raccolta differenziata.
Traverse assorbenti
Molto utili nella fase di spannolinamento, per evitare “incidenti” a carico dei materassi, esistono anche in versione riutilizzabile, facili da lavare e ad asciugatura rapida.
Bavaglini e tovagliette monouso
Un’alternativa altrettanto allettante ai classici prodotti di stoffa è rappresentata da tovagliette e bavaglie in plastica rigida e impermeabile: basta un colpo di spugna e tornano puliti.
Cotton fioc
Pratici e igienici, forse insostituibili (ma se vi viene in mente qualcosa, scrivetelo nei commenti), ma è utile scegliere quelli 100% biodegradabili, evitando i bastoncini in plastica.