Pannolini lavabili: kit di prova in arrivo

by Silvana Santo - Una mamma green
pannolini lavabili pocket


Stavolta ci siamo
. Dopo mesi di buoni propositi, compromessi e ripensamenti, mi sono decisa: ho ordinato online il mio primo trial kit di pannolini lavabili. Mio, poi… Di Davide (io, per fortuna, sono ancora in grado di espletare autonomamente le principali funzioni corporali)! Ci vorrà un po’ di tempo perché i nappies arrivino, un altro po’ per lavarli due o tre volte, permettendo loro di raggiungere un grado di assorbenza decente e poi saremo finalmente pronti (io e Bambino, il papà un po’ meno, secondo me… ) a collaudarli. E in attesa di raccontarvi la nostra esperienza con i pannolini lavabili, ecco qualche informazione sul kit di prova che ho acquistato (per 46 euro spese escluse, ndme).

Tre pannolini taglia 9-17 kg del tipo “fitted” o “sagomato”: si tratta di modelli che si indossano sostanzialmente come gli usa e getta, costituiti da un pannolino assorbente in diversi materiali (io ne ho preso uno in bambù, uno in cotone e il terzo in microfibra) e da una mutandina impermeabile da mettere sopra. Il mio intento è di impiegarli, eventualmente con l’aggiunta di un inserto assorbente, soprattutto di notte o in lunghe situazioni di “mobilità limitata”, come nei viaggi in auto.

Due pannolini (uno taglia 9-17 kg e l’altro taglia unica) di tipo “pocket” con inserti in bambù: questo modello di pannolini, che si chiude sempre come un usa e getta, è dotato di una tasca in cui inserire uno o più strati assorbenti a seconda della necessità e non prevede l’impiego di una mutandina esterna. Voglio provarli non solo perché ho un paio di amiche che ci si trovano bene, ma perché mi interessa la possibilità di variare l’assorbenza in base alle esigenze specifiche del momento.

In questa mia prima selezione, invece, ho escluso i cosiddetti “All in one” (pannolini “tutto in uno” formati da un solo pezzo, proprio come quelli monouso) per i tempi di asciugatura troppo lunghi e i vari sistemi pieghevoli (prefold, ciripà, etc) perché mi sento ancora troppo imbranata per cimentarmici. Ad ogni modo, non escludo ripensamenti e correzioni in corso d’opera. Per adesso, attendo con trepidazione il mio pacchetto postale, manco fosse un regalo per la sottoscritta. Che poi lo è, a ben vedere, dato che spero di risparmiare qualche soldino, oltre che migliorare il comfort di mio figlio e cercare di arginare la mole di rifiuti che le sue deiezioni producono. Per adesso, l’obiettivo è di usarli in associazione ai pannolini usa e getta a basso impatto ambientale. Spero di non dover tornare sui miei passi. Per sapere come andrà a finire, continuate a seguirmi.

PS: Se desiderate saperne di più sui vari tipi di pannolini lavabili in commercio, vi consiglio questo sito che mi pare molto ben fatto.

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2 Commenti

BIGWICCA 26 Ottobre 2013 - 11:08

si sono convinta voglio usarli……….ma mi spaventano un pochino
quanti pannolini di numero bisogna aquistare all’inizio per essere sicuri di avre i ricambi? quale modello usare ?

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» Pannolini lavabili: le prime impressioni 4 Novembre 2015 - 13:13

[…] volte. Nel mio caso è una postina, ha suonato una volta sola e ha consegnato l’attesissimo starter kit di pannolini lavabili per il nostro Davide (che, per semplicità e per motivi facilmente intuibili, da ora in poi sarà […]

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