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Categoria:

viaggi

terme erding con i bambini
viaggi

La Spa più grande d’Europa: alle terme di Erding con i bambini

by Silvana Santo - Una mamma green 17 Luglio 2019

Era una delle mie preoccupazioni da viaggiatrice incallita, quando stavo per diventare mamma: sarei ancora andata alle terme? Avrei continuato a godermi le tanto amate saune, le piscine calde e i bagni turchi? Allora non potevo certo immaginare che la mia frequentazione di terme e affini avrebbe subito una vera e propria impennata, e che addirittura, in occasione di un bel viaggio a Norimberga e dintorni, avrei presto trascorso una giornata fantastica alle terme di Erding con i bambini, ovvero in quella che è considerata la Spa più grande d’Europa.

terme di erding con i bambini

Dove si trovano le Terme di Erding

Erding è una piccola località della Baviera meridionale, che si trova a pochi chilometri dall’aeroporto di Monaco (circa quindici minuti di auto, ma sono disponibili anche collegamenti in bus e ovviamente in taxi). Le terme di Erding con i bambini, pertanto, sono la soluzione perfetta per chi volesse concedersi un po’ di relax al termine di un lungo weekend nel capoluogo bavarese, oppure come “tappa di recupero” durante un viaggio on the road alla scoperta della Germania del sud. Ma sono talmente grandi che si prestano anche per uno stop-over di un paio di giorni prima o dopo un viaggio intercontinentale con scalo nel grande hub bavarese.

alle terme di erding possono entrare i bambini?

Le terme più grandi d’Europa: dove alloggiare

Non è un’esagerazione: quello di Erding è davvero uno stabilimento termale gigantesco, tanto che non basta una sola giornata per visitare (e vivere) l’intero complesso. Oltre a piscine coperte e scoperte di ogni genere, saune, idromassaggi, aree wellness, acquascivoli e chi più ne ha più ne metta, le terme di Erding ospitano un hotel e ristoranti per tutti i gusti, alcuni dei quali meritano davvero l’assaggio! L’albergo interno (Hotel Victory), arredato in stile marinaresco e affacciato sulla grande piscina a onde delle terme, è lussuoso e piuttosto caro, ma, grazie anche alla vicinanza con l’aeroporto di Monaco di Baviera, chi vuole visitare le terme di Erding con i bambini, o senza, può trovare nei dintorni sistemazioni per tutte le tasche. Noi abbiamo dormito in un piccolo albergo a conduzione familiare, distante una decina di minuti di auto dalle terme. Si chiama Hotel Vitis, e mi sento di consigliarvelo per la comodità della camera, la colazione soddisfacente e la gentilezza del personale, specie con i più piccoli.

Terme di Erding con i bambini

area bambini term erding

Non solo i piccoli sono ammessi nella struttura, ma le terme di Erding con i bambini rappresentano per loro un’esperienza davvero divertente. Dimenticate, infatti, gli stabilimenti termali datati e un po’ tristi che a volte popolano il nostro immaginario: Erding ospita un gigantesco parco acquatico indoor e outdoor con piscine grandi e piccole, scivoli di ogni tipo, giochi d’acqua e saune per famiglie. Ce n’è abbastanza per trascorrere diversi giorni di svago con bambini di qualsiasi età, ammesso naturalmente che voi vi troviate a vostro agio in questo tipo di contesto. La situazione, infatti, può diventare movimentata e caotica, con folle di bambini pieni di adrenalina, code per gettarsi dagli acquascivoli, capannelli di genitori in attesa “a valle”. Non è di certo l’aspetto che ho preferito (che, anzi, con l’esperienza termale vera e propria ha ben poco a che fare) ma rappresenta un compromesso secondo me interessante per chi viaggia con bambini al seguito, in grado di accontentare i piccoli e permettere ai genitori di staccare la spina, godendosi a turno una pausa nella zona “children free”.

L’area over 16: il paradiso delle saune

terme di erding baviera

Se il parco acquatico “Galaxy” è infatti il paradiso di bambini e ragazzini, con tutto quello che ne consegue anche in termini di caos, gli amanti delle saune e della classica esperienza termale troveranno decisamente pane per i propri denti nella zona riservata agli adulti. Un vero e proprio “universo delle saune”, dove è possibile fare trattamenti di vario tipo (nella struttura vengono distribuite gratuitamente maschere per viso e corpo), nuotare all’aperto o all’interno, rilassarsi, mangiare e, ovviamente, godersi la sauna in decine di impianti con caratteristiche, temperature e ambientazioni diverse: si va dalla sauna finlandese tradizionale a quella panoramica all’esterno, dal bagno di vapore alla biosauna con essenze aromatiche. È anche possibile, e ve lo consiglio vivamente, partecipare a esperienze particolari come l’aufguss o gettata di vapore, un rituale svolto da un “maestro di sauna” che prevede l’uso di oli essenziali, musica e asciugamani o ventagli utilizzati per movimentare il vapore caldo e aromatizzato all’interno della sauna. A Erding io ho partecipato a un rituale di ispirazione russa con musica e rami di betulla, e mi sono molto divertita (non era la mia prima volta, sappiate comunque che si tratta di una esperienza molto intensa, in cui il calore può raggiungere picchi importanti). Piccolo particolare non insignificante: la zona per adulti delle Terme di Erding è rigorosamente nudista, come accade nella maggior parte degli impianti termali dell’Europa centrale e settentrionale (potete comunque avvolgervi in un telo, se preferite).

terme di erding monaco di baviera

Terme di Erding con i bambini: informazioni pratiche

Le terme di Erding sono aperte tutti i giorni fino alle 21 o alle 23 (in qualche caso anche fino all’una di notte) e sono perfette in tutte le stagioni, a prescindere dalle condizioni meteo. Per quanto riguarda i biglietti, sono previste diverse fasce di prezzo a seconda del tempo che si intende trascorrere all’interno della struttura e della composizione del nucleo familiare. Per una famiglia di quattro persone, comunque, mettete in conto circa un centinaio di euro per una intera giornata. Sul sito ufficiale vengono pubblicate spesso offerte speciali e pacchetti scontati, talvolta in combinazione col pernottamento. Se siete amanti delle saune, delle piscine e degli scivoli, in ogni caso, sappiate che il prezzo è proporzionato alla varietà e al livello delle esperienze e dei servizi offerti.

informazioni terme di erding con bambini

Personalmente, spero di tornarci, prima o poi, e di passare un intero weekend tra una sauna e l’altra, dimenticandomi dello stress, dei problemi e della stanchezza di ogni giorno.

erding therme con bambini

17 Luglio 2019 1 Commenti
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preparativi viaggio in irlanda per bambini
libriviaggi

Come preparare i bambini a un viaggio in Irlanda

by Silvana Santo - Una mamma green 5 Luglio 2019

Se è vero che amo viaggiare, mi piace quasi altrettanto la fase che precede la partenza, quella in cui si può cominciare a sognare la vacanza imminente e calarsi in ogni modo possibile nelle atmosfere del viaggio che sta per iniziare. Si dice, d’altra parte, che un viaggio comincia quando lo sogni e io, evidentemente, sono partita per l’Irlanda una ventina di anni fa, anche se il momento giusto per mettervi piede davvero è arrivato, finalmente, soltanto adesso. Mai come stavolta, quindi, mi sono impegnata nei preparativi del viaggio, che hanno ovviamente coinvolto anche Davide e Flavia. Oltre a preannunciare loro tutte le avventure che potranno vivere durante le due settimane alla scoperta di “Erin” (che vi racconterò come sempre, al nostro ritorno, in un post dedicato), mi sono divertita a coinvolgerli in una serie di semplici attività quotidiane perfette per entrare nel “mood”.

1. Letture a tema

preparare i bambini a un viaggio in irlanda_libri

Forse poche altre destinazioni si prestano come l’Irlanda a un “avvicinamento” di stampo letterario, e questo non vale solo per gli adulti. Se personalmente ho fatto, negli ultimi mesi, una scorpacciata di romanzi, saggi e poesie di autori irlandesi, per Davide e Flavia ho pensato a una selezione di titoli per prepararli a quello che avrebbero visto e vissuto durante il nostro viaggio. Non potevano mancare, naturalmente, le fate , i folletti e il Leprecano, compagni ideali per entrare in atmosfera in vista di un viaggio nell’Isola di Smeraldo. Per dare ai miei figli qualche coordinata più precisa, poi, ho aggiunto un libro di leggende irlandesi in formato mini (che ho personalmente gradito molto, direi probabilmente più di loro) e soprattutto la storia dei gigante Finn McCool e del suo Selciato, la famosa Giant’s Causeway che sarà una delle tappe cruciali del nostro viaggio in Irlanda (l’ho trovata solo in inglese, ma ho provveduto io stessa a tradurre il testo in italiano). Infine, ho trovato in offerta un volume di una delle collane di Geronimo Stilton (Tea Sisters, in particolare) dedicato espressamente all’Irlanda , così abbiamo letto anche quello, anche se devo dire che il famoso roditore e la sua cricca piacciono più ai miei figli che alla sottoscritta.

2. Lavoretti creativi

lavoretti creativi sull'Irlanda

Davide e Flavia adorano cimentarsi in qualsiasi attività creativa o artistica. Mi è parso allora che fosse una buona idea dedicare un’ora del nostro tempo alla realizzazione di un leprechaun irlandese, partendo da un paio di rotoli di cartone della carta igienica e vari materiali per lavoretti creativi: scovolini, acquerelli, colla, occhi adesivi etc. L’idea l’ho trovata sul blog Sottocoperta, anche se poi è stata in parte personalizzata dai miei figli.

preparativi viaggio in irlanda con bambini

Oltre a questo, dal momento che il nostro viaggio comincia e finisce a Belfast, ci siamo cimentati nella costruzione di un modellino di cartone del Titanic  , perfetto per prepararci alla visita del museo Titanic Belfast, grazie anche alle tante curiosità e informazioni contenute nel libro annesso (illustrato molto bene, a parere mio). E come poteva mancare un minuscolo giardino delle fate, con tanto di prato vero da seminare (la foto è stata purtroppo scattata quando l’erba era ormai secca…)?

costruire un giardino delle fate

3. Musica irlandese

viaggio in irlanda musica

Non poteva mancare, in preparazione a un viaggio in Irlanda, una full immersion nella musica irlandese! Violini, fisarmoniche, gighe, canzoni da pub e melodie di ispirazione celtica, ma anche grandi classici in italiano dedicati alla verde Irlanda, dalla intramontabile Fiorella Mannoia  ai Modena City Ramblers. La stessa musica che ci accompagnerà nelle nostre due settimane on the road alla scoperta dell’Irlanda nord-ovest, e che sia Davide che Flavia sembrano per il momento apprezzare molto.

4. Activity book – diario di viaggio

irlanda per bambini activity book

La cosa che mi ha richiesto più tempo, nei preparativi del nostro viaggio in Irlanda, è stata senz’altro la realizzazione di una specie di “activity book” che Davide e Flavia potranno divertirsi a compilare nel corso della vacanza. Si tratta di una via di mezzo tra un libro-gioco e un diario di viaggio, con tanti piccoli giochi di enigmistica per bambini (semplici cruciverba, trova le differenze, unisci i puntini etc), pagine da colorare, adesivi da incollare, puzzle e piccole attività creative a tema irlandese (come biglietti pop-up e marionette di cartoncino da costruire) alternate a pagine in cui annotare qualche semplice dettaglio e ricordo delle esperienze vissute giorno per giorno. Un’idea che ha richiesto un certo investimento di tempo e di energie ma che mi auguro possa piacere ai miei figli, che sono appassionati di questo genere di passatempi, e restare nel tempo un ricordo unico del nostro viaggio in Irlanda.

activity book bambini irlanda

A questo punto, non ci resta che partire, e verificare di persona se le nostre altissime aspettative saranno effettivamente ben riposte. Irlanda, stiamo arrivando!

5 Luglio 2019 0 Commenti
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vacanze al mare con bambini consigli green
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Vacanze al mare coi bambini: 5 consigli per rispettare l’ambiente

by Silvana Santo - Una mamma green 27 Giugno 2019

L’estate è scoppiata, sul calendario e sul termometro, e la maggior parte delle famiglie deciderà probabilmente di trascorrere le ferie in spiaggia, per godere del sole e del mare. Il paradosso, però, è che le vacanze al mare coi bambini possono finire col pesare negativamente proprio sul tanto amato ambiente marino. Come evitarlo? Bastano un po’ di buon senso e qualche accorgimento semplicissimo. Ecco 6 consigli per rispettare l’ambiente durante una vacanza al mare con i bambini, fatemi sapere i vostri, se vi va!

1. Non tirare fuori dall’acqua le stelle marine

Le stelle marine sono davvero affascinanti, colorate e magnetiche. E si prestano tantissimo, lo so, alla foto perfetta da postare su Instagram. Però possono essere danneggiate molto seriamente dall’emersione, perché il funzionamento del loro organismo (banalizzo) si basa su un delicato equilibrio legato anche alla presenza di acqua all’interno del corpo: quando l’acqua “fuoriesce” e vi entra invece dell’aria, c’è il rischio che le funzioni fisiologiche delle stelle marine vengano compromesse. Se avete la fortuna di vederne una, dunque, fotografatela quanto volete ma evitate di toccarla. E, soprattutto, non tiratela fuori dall’acqua.

2. Non dare da mangiare a pesci e gabbiani

Una tentazione che può essere irresistibile, specie per i bambini piccoli. Ma la regola di non nutrire gli animali selvatici vale anche in riva al mare, per tante ragioni diverse. Intanto, un’alimentazione non adeguata può essere dannosa per la salute, ma, a parte questo, gli animali che vivono in natura non dovrebbero abituarsi a essere nutriti dagli umani, perché questo finirebbe con l’alterare in modo potenzialmente irreversibile e pericoloso il loro comportamento. Alimentare forzatamente gli animali, infine, può favorire la proliferazione di specie che, per quanto “simpatiche”, possono essere invasive e dannose per l’ecosistema. L’ideale sarebbe vivere questa esperienza con i bambini solo in contesti controllati e regolamentati, come parchi faunistici e centri di recupero, attenendosi ai consigli di guide, ranger e veterinari.

3. Non strappare la Posidonia

Se trascorrerete le vostre vacanze sulle sponde del Mediterraneo, potreste avere la fortuna di imbattervi in qualche bella prateria (sommersa) di Posidonia oceanica. Si tratta di una pianta acquatica (non è un’alga, contrariamente a quello che molti pensano!) che a dispetto del suo nome vive solo nel mare nostrum, che è un indicatore di acqua pulita e, soprattutto, che ha un ruolo ecologico fondamentale, non solo per l’ossigenazione del mare ma anche perché previene l’erosione costiera e offre cibo, riparo e sostegno a tantissime specie animali. Strapparla, pertanto, rappresenta un atto davvero dannoso per l’intero ecosistema marino costiero, anche perché la Posidonia è minacciata dall’inquinamento e da altri fattori ambientali. Anche le cosiddette banquettes, gli ammassi si foglie secche e marroncine che si accumulano sulla spiaggia, sono preziose: prevengono l’erosione (e quindi l’assottigliamento) della spiaggia e offrono nutrimento e rifugio a tanti organismi. So che rovinano le foto, che hanno un odore pungente, ma sappiate che si tratta di un segnale di salute dell’ambiente marino. Siamo noi gli ospiti, non dimentichiamolo mai!

vacanze al mare con bambini

4. Portare via un po’ di spazzatura dalla spiaggia

Purtroppo è diventato davvero difficile trovare un luogo di villeggiatura in cui le spiagge e il mare non siano minacciati dalla presenza di rifiuti di ogni tipo, abbandonati dai bagnanti, scaricati dalle imbarcazioni, trasportati dal vento e dalle correnti. Senza abbandonare i necessari accorgimenti per la sicurezza e l’igiene, potreste approfittare delle vostre passeggiate sul bagnasciuga per raccogliere e smaltire in modo corretto bottiglie di plastica, sacchetti e altro. Fate attenzione, naturalmente, a oggetti taglienti, appuntiti o sporchi!

5. Non prelevare sabbia e conchiglie

Vecchio consiglio, sempre utile. La spiaggia risente dell’asportazione di materiale, in parte già inevitabile per il solo fatto che tante persone la calpestano, si sdraiano, stendono i loro teli etc. Io confesso che a volte non riesco a impedire ai miei figli di scegliere “un tesoro” della loro vacanza (un sasso o un guscio), ma di norma riesco a dirottare il loro interesse verso materiali “estranei”, come legnetti di barca, piume di gabbiano o vetrini colorati levigati dalla risacca.

6. Scegliere una crema solare meno inquinante

Anche la protezione solare che giustamente ci spalmiamo con cura sul corpo ha un certo impatto sull’ambiente marino, perché contiene sostanze che possono inquinare l’acqua e il fondale. In commercio esistono però formulazioni più “green”, spesso basate su filtri fisici, che dovrebbero essere più gentili con il mare e i suoi abitanti. L’ideale, laddove possibile, sarebbe fare una doccia prima di entrare in acqua (e poi spalmarsi di nuovo la crema solare prima di rimettersi al sole!), ammesso naturalmente che lo scarico della doccia finisca in un depuratore!

In generale, vale sempre il suggerimento di avere occhi aperti e cuore attento, comportarsi da ospiti e da amici di quel mare che tanto amiamo e che ha bisogno di noi per non finire distrutto.

27 Giugno 2019 2 Commenti
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mare in Campania con i bambini
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Dove andare al mare in Campania

by Silvana Santo - Una mamma green 3 Giugno 2019

L’estate si avvicina, ed è il momento per i ritardatari di organizzare le prossime vacanze estive, che per la maggioranza delle famiglie (e non solo) non possono prescindere dall’esperienza del mare e del sole. In tanti mi avete scritto, in questi anni, per chiedermi dove organizzare una vacanza di mare nella mia regione, ed ecco qui, allora, i miei consigli molto generali su dove andare al mare in Campania.

Mare in Campania: Capri

dove andare al mare in campania capri

Nel Golfo di Napoli si stagliano tre isole, celebri e molto frequentate da secoli per la mitezza del loro clima, la bellezza delle acque e la ricchezza della loro natura. Quella che conosco meglio è senz’altro Capri, che però è ben lungi dall’essere soltanto una meta balneare, e che io (date le sue contenute dimensioni e l’afflusso sempre più intenso di turisti, giornalieri e non) vi sconsiglio di scegliere come meta delle vostre vacanze nei mesi di luglio e agosto. Vista la natura calcarea dell’isola, comune alla Penisola Sorrentina, le spiagge di Capri sono per lo più rocciose, formate da ciottoli e scogli o piattaforme. Esistono comunque delle spiagge relativamente sabbiose (come quella in foto, in località “Bagni di Tiberio”), più o meno facili da raggiungere, ma il modo migliore per godersi il mare di Capri resta probabilmente una barca, che vi permetta di navigare intorno al periplo e fermarvi nelle baie più cristalline. Capri si raggiunge da Napoli e da Sorrento, sia in aliscafo che in traghetto. Non è possibile imbarcare la propria auto.

Mare in Campania: Ischia e Procida

mare in campania ischia maronti

Ischia è la più grande delle isole del Golfo di Napoli, ha un’origine vulcanica, ospita anche qualche spiaggia sabbiosa (ma non aspettatevi, ovviamente, spiaggia chiara e fine) ed è nota anche all’estero per le proprietà delle sue acque termali. Il mio consiglio, pertanto, è di sceglierla per una vacanza di mezza stagione, in cui si possa passeggiare per l’isola, godersi il primo sole in una delle sue spiagge e riscaldarsi alle terme quando la temperatura cala. Scegliete la località Ischia Porto se cercate un po’ di animazione, mentre potreste puntare su Lacco Ameno se preferite la massima tranquillità o su Forio se siete in cerca di un compromesso tra movida e quiete. Sull’isola è possibile muoversi con i bus o con un mezzo a noleggio, mentre per raggiungerla qui trovate i traghetti per Ischia da Napoli o Sorrento, ma valutate eventualmente anche i collegamenti da e per Pozzuoli. Procida, invece, non deluderà chi è in cerca di una esperienza pittoresca e autentica, con le sue case colorate arroccate sul porto e le sue stradine dal sapore inequivocabilmente mediterraneo. Potete raggiungere l’isola di Arturo anche con molti dei traghetti diretti a Ischia. Ideale, secondo me, per un weekend in primavera o all’inizio dell’autunno.

Il mare del Cilento

mare in campania con i bambini

Sempre più popolare negli ultimi anni, grazie anche a delle vetrine cinematografiche di successo, il lungomare del Cilento offre probabilmente l’esperienza più “tipicamente balneare” che si possa vivere in Campania, grazie alla disponibilità di ampie spiagge di sabbia, campeggi e altre strutture attrezzate. Il territorio cilentano, inoltre, offre ai visitatori innumerevoli spunti che vanno ben oltre una vacanza di sole e mare: dai siti archeologici di Paestum e Velia ai borghi di Agropoli e Santa Maria di Castellabate, ce n’è davvero per tutti i gusti. Il mare più bello, secondo me, si trova nella zona di Marina di Camerota, dove non mancano camping di ottimo livello, ma anche nelle altre località è possibile trovare spiagge con acqua cristallina e spiagge sia libere che attrezzate.

La Penisola Sorrentina e la Costiera Amalfitana

spiaggia di Amalfi campania mare

La Penisola Sorrentina e la Costiera Amalfitana sono tra le destinazioni turistiche più celebri della Campania, e non lo sono di certo a caso. Tra strade panoramiche, limoneti, cupole maiolicate, una gastronomia superlativa e borghi colorati a picco sul mare, offrono un’esperienza unica in ogni periodo dell’anno. L’acqua del mare, di norma, è cristallina e fresca, e le spiagge, con qualche eccezione, sono piccole e prevalentemente di ciottoli (attrezzate durante tutta la stagione balneare). Il mio consiglio spassionato, però, è di evitare accuratamente il mese di agosto, i weekend estivi, i ponti e le festività. La viabilità è molto difficile, il territorio è “ruvido”, con le montagne a ridosso del mare e il traffico si congestiona in modo atroce. Vi suggerisco inoltre di dedicare alla Costiera Amalfitana e alla Penisola Sorrentina una vacanza di diversi giorni, per avere il tempo di godervi al meglio l’esperienza, che va ben oltre la semplice vita da spiaggia. Valutate, se possibile, di noleggiare un motorino per i vostri spostamenti in loco (ma solo se siete abili alla guida!), oppure di sfruttare i collegamenti marittimi che servono anche Napoli, Salerno e le altre località della zona.

Mare in Campania: il litorale flegreo

mare campania campi fregrei

L’ultimo posto in cui andare al mare in Campania è il litorale dei Campi Flegrei, nell’area di Pozzuoli e Bacoli, proprio di fronte all’isola d’Ischia con cui condivide la natura vulcanica. Si tratta di una zona con un potenziale davvero immenso, soprattutto per il grande interesse naturalistico e le numerose tracce di un passato secolare, ma che a mio parere non offre ancora i servizi che meriterebbe dal punto di vista dei trasporti e della ricettività. Per andare al mare, le zone migliori sono quelle di Bacoli, Miliscola e Capo Miseno, con un fondale basso e sabbioso (la sabbia vulcanica è scura, cosa che spesso condiziona la trasparenza del mare) e un panorama meraviglioso sul Golfo di Napoli e sulle isole di Ischia e Procida. Non perdetevi, oltre ai siti archeologici di Pozzuoli, i laghi costieri (a cominciare dal Lago d’Averno, considerato dai Romani l’ingresso all’oltretomba), il cratere degli Astroni e il Castello di Baia, che ospita un museo archeologico molto interessante.

Avete in programma anche voi una vacanza di mare in Campania? Dove andrete? Oppure ci siete già stati? Raccontatemi la vostra esperienza!

3 Giugno 2019 0 Commenti
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norimberga con i bambini itinerario
viaggi

Norimberga con i bambini: la nostra settimana in Franconia

by Silvana Santo - Una mamma green 8 Maggio 2019

Negli ultimi anni la scelta delle destinazioni dei nostri viaggi punta a mettere insieme gli interessi di mamma e papà con quelli di Davide e Flavia: andare a Norimberga con i bambini, da questo punto di vista, si è rivelata un’ottima idea. La Franconia infatti presenta caratteristiche a mio parere ideali per una bella avventura in famiglia.

Norimberga con i bambini: cosa fare

Norimberga è la seconda città della Baviera e si trova a due ore circa a nord di Monaco, circondata da boschi e corsi d’acqua. Ha un lungo passato e un’architettura di stampo medievale che ha subito gravi danni nel corso della storia (specie durante la Seconda Guerra Mondiale, come gran parte della Germania, purtroppo) ma è stata restaurata per me in modo molto efficace e rispettoso. È stata a lungo anche la capitale del Sacro Romano Impero, nonché città simbolo del Terzo Reich e teatro del celebre processo ai gerarchi nazisti. Una storia intensa, che si riflette sulla città e sui suoi punti di interesse. A Norimberga con i bambini si possono vivere infatti molte esperienze diverse, che includono musei, chiese, parchi, passeggiate di ogni genere. Noi abbiamo vissuto molto il centro cittadino, piccolo e facilmente visitabile a piedi (nonché animato dalla versione pasquale del celebre mercatino di Natale di Norimberga) con le sue architetture gotiche e romaniche, i bei palazzi, le zone pedonali. Bellissime la chiesa luterana di San Lorenzo e la cattolica Frauenkirche, nella centralissima e scenografica Hauptmarkt. Abbiamo passeggiato lungo il fiume Pegnitz, riposandoci in un piccolo parco e contando i pulcini delle varie nidiate. Ci siamo divertiti nel prezioso Museo del Giocattolo (settore nel quale la città bavarese vanta una storica tradizione) che include una grande ludoteca, un piccolo playground all’aperto e tantissime postazioni in cui grandi e piccoli possono giocare liberamente. Abbiamo esplorato il Castello Imperiale, ammirando torri, bastioni, mura e camminamenti degni di Grande Inverno (questa è per gli appassionati di Games of Thrones). Abbiamo pranzato all’aperto assaporando le specialità del posto e bevendo, solo io, litri di ottima birra locale. Ci siamo scatenati nel bel playground del parco Kontumazgarten. Abbiamo fatto una visita veloce ma molto emozionante al memoriale del processo di Norimberga, entrando nella sala dove furono effettivamente processati i gerarchi nazisti. Io ho avuto anche il tempo di godermi un’ora solitaria nella casa di Albrecht Dürer, illustratore e pittore che nel XV secolo è nato proprio a Norimberga. Avendo più tempo a disposizione, durante un viaggio a Norimberga con i bambini si possono visitare anche il Museo ferroviario (con una bellissima sezione interattiva) e numerosi altri siti culturali (trovate qui tutte le informazioni).

norimberga bambini museo giocattolo

Norimberga con i bambini: il Playmobil Fun Park

Se abbiamo scelto la Franconia per il nostro viaggio primaverile è anche perché a soli 30 minuti di macchina da Norimberga sorge il Playmobil Fun Park! Da grandi appassionati degli omini Playmobil non potevamo mancare a questo appuntamento, che ha superato le nostre aspettative pre-partenza. Non si tratta di un parco tematico qualsiasi: niente giostre adrenaliniche, ruote panoramiche o treni superveloci. Ci troverete invece tantissimi playground e postazioni, per lo più all’aperto, in cui i bambini possono arrampicarsi, scalare, dondolare, stare in equilibrio, pilotare automobili a pedali o barchette a braccia, giocare con acqua e sabbia, cercare tesori sommersi e pepite sepolte nella sabbia. E ovviamente giocare con miliardi di Playmobil. Quasi tutti sono giochi di movimento, equilibrio, forza, cimento o comunque esperienze attive, spesso a contatto con acqua, terra, sabbia (portate tassativamente con voi vestiti di ricambio e qualcosa per asciugarvi). Molta attenzione all’ambiente, zero stoviglie usa e getta e cauzione per chi riporta piatti e bicchieri (a noi hanno restituito 10 euro su 48!) dopo aver pranzato. I prezzi sono modici, anche per quanto riguarda il cibo, e col menu bambino da 5,5 euro ti regalano un personaggio Playmobil e un bicchiere riutilizzabile. Anche quando c’è molta folla, come nel giorno in cui ci siamo stati noi, per come sono strutturate le varie attività non si forma coda ai giochi, ad eccezione di due o tre attrazioni. Per tutti noi, promosso alla grande, una tappa imprescindibile di qualsiasi viaggio a Norimberga con i bambini!

norimberga con i bambini playmobil park

Franconia con i bambini: Bamberga

Un’altra tappa del nostro viaggio in Franconia con i bambini è stata la piccola e deliziosa cittadina di Bamberga, raggiungibile in meno di 45 minuti di auto da Norimberga. Una destinazione scelta pensando soprattutto ai gusti di mamma e papà ma che, grazie alle stradine piene di case a graticcio, alla suggestiva cattedrale gotica, al succulento pranzo in biergarten e allo spettacolare antico municipio affacciato sul fiume Regnitz, è stata apprezzata anche da Davide e Flavia! Davvero una chicca, imperdibile.

norimberga con i bambini bamberga

Un assaggio di Strada Romantica

Con un viaggio di circa un’ora, da Norimberga si può raggiungere una delle località più iconiche della celebre Romantische Straße. Mi riferisco alla cittadina di Rothenburg ob der Tauber, molto nota e presa d’assalto da turisti provenienti da ogni parte del mondo. Il luogo è indubbiamente fiabesco, con case a graticcio, strade acciottolate, edifici dalle facciate di ogni colore e bellissime insegne fuori a locande, ristoranti e botteghe artigianali, ma devo dire che l’atmosfera mi è parsa davvero molto turistica (forse anche perché ero un po’ avvilita per una dose extra di capricci filiali!). Ad ogni modo, ci sono diverse cose da fare a Rothenburg ODT con i bambini: passeggiata sulle mura con camminamento coperto, visita al surreale negozio di addobbi natalizi Käthe Wohlfahrt, imperdibile se siete amanti del genere, pranzo in biergarten, salita sulla torre del municipio con vista panoramica sulla città (circa 200 scalini, si pagano pochi euro, biglietteria in cima alla torre) acquisto di rito dei famosi peluche di Rothenburg, che si fregia del titolo di “città degli orsacchiotti”. Probabilmente varrebbe la pena trascorrere qui una notte, per godersi l’atmosfera senza i gitanti di giornata.

norimberga con i bambini_rothenburg

Baviera con i bambini: viva le terme!

Come spesso capita nei nostri viaggi verso nord, abbiamo approfittato di questo viaggio in terra bavarese per visitare un paio di stabilimenti termali, davvero consigliati sia agli amanti di piscine e acquascivoli (come i miei figli) che agli appassionati di saune, bagni turchi e simili (come me mio marito). Si tratta del Kristall Palm Beach, un posto un po’ kitsch poco fuori Norimberga, e soprattutto delle terme di Erding, definite “le più grandi del mondo”, in cui abbiamo trascorso la nostra ultima giornata di vacanza prima di ripartire dal vicinissimo aeroporto di Monaco. Di questa tappa in particolare vi racconterò qualche dettaglio in un post dedicato, per ora vi basti sapere che in entrambe le strutture trovate numerose piscine coperte e scoperte di acqua calda, con giochi e scivoli adatti a bambini anche piccolissimi, ragazzini e adulti spericolati, nonché aree children free (accessibili solo dai 16 anni) rigorosamente nudiste con decine di saune, bagni di vapore, trattamenti Spa e simili. Se vi piace il genere, o volete semplicemente una pausa dalle visite, valutate queste due alternative, anche se non sono proprio economiche.

baviera terme con bambini

Norimberga e Franconia con i bambini: informazioni pratiche

La Franconia è servita dall’aeroporto di Norimberga, ma può essere raggiunta, come abbiamo fatto noi, dallo scalo di Monaco di Baviera (circa due ore di auto, ma si può optare anche per il treno). Noleggiare un’auto permette di raggiungere varie destinazioni interessanti in un raggio di pochi chilometri, ma Norimberga si presta benissimo anche a un weekend stanziale, magari con una puntata al Playmobil Fun Park, che si può raggiungere anche in bus. I bambini sono ben accetti dovunque, ed è facile trovare menu dedicati, attività e attrezzature anche per i più piccoli. Il mio consiglio è di acquistare la Norimberga Card, che vi permette di usare gratuitamente i trasporti pubblici e di entrare gratis in tutti i musei cittadini. Per i bimbi sotto i 5 anni è gratuita e costa solo 6 euro per quelli fino a 11 anni (se un adulto la acquista a sua volta). Per pianificare al meglio il vostro viaggio vi consiglio di visitare il sito e i canali social dell’ufficio turistico di Norimberga, a cominciare dalla pagina Internet Tourismus Nürnberg o di fare un salto nell’info point di Königstraße 93, dove troverete moltissimo materiale informativo, incluse mappe e spunti per attività con i bambini.

viaggio a norimberga con bambini

Norimberga per me è stata davvero una rivelazione, mi ha conquistato più di molte altre città blasonate (inclusa la vicina e più grande Monaco): vivibile, interessante, attiva e stupenda. Spero che il nostro sia stato solo un arrivederci, intanto buon viaggio a chi l’ha aggiunta alla sua lista dei desideri!

(Foto di copertina: ©UweNiklas)

Franconia con i bambini

viaggio a Norimberga con bambini

playmobil fun park norimberga con i bambini

©UweNiklas

cibo baviera bambini

8 Maggio 2019 1 Commenti
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Come faccio a viaggiare tanto? Consigli per risparmiare e viaggiare di più

by Silvana Santo - Una mamma green 27 Febbraio 2019

Come fai a viaggiare tanto ogni anno? È una domanda che, più o meno velatamente, ricorre quando mi capita di raccontare dei miei abituali viaggi in famiglia. Senza ipocrisia, devo premettere che la mia famiglia parte da una condizione privilegiata, soprattutto perché la casa in cui abitiamo è di nostra proprietà. Anche il fatto di vivere in un posto con un costo della vita relativamente basso di certo aiuta (di contro, i servizi sono carenti e i voli costano molto di più che da Milano, per esempio). Detto questo, credo comunque che sia possibile adottare una serie di accorgimenti, sia nell’organizzazione delle vacanze che nella vita di tutti i giorni, per riuscire a risparmiare e regalarsi magari un viaggio extra. Ecco qual è la mia esperienza!

Come risparmiare sull’organizzazione del viaggio

Viaggiare in fai da te

Di certo ci sono alcune destinazioni per cui può risultare conveniente un pacchetto tutto incluso, e magari capita che agenzie e tour operator propongano offerte particolarmente competitive. Riuscire a organizzarsi da soli, però, permette di solito di spendere molto meno, oltre che di personalizzare il proprio viaggio al meglio. Per fare un esempio, col budget richiesto in agenzia per il solo viaggio di nozze a Bali, noi siamo riusciti, all’epoca, a organizzare da soli sia la luna di miele che nove giorni a Ney York per il Capodanno successivo. Di certo ci vuole un po’ di allenamento e di esperienza (si può cominciare magari organizzando un viaggio breve e stanziale), e soprattutto tanta passione. Se io organizzo i miei viaggi da sola non è solo e non è tanto per risparmiare, ma soprattutto perché farlo mi rende felice.

Prenotare in anticipo

Se siete tra quelli che riescono a programmare le ferie con largo anticipo, approfittatene. Soprattutto per chi deve partire in periodi di altissima stagione, battere tutti sul tempo può significare davvero un risparmio notevole. Ci sono chiaramente delle eccezioni, ma in linea di massima, almeno secondo la mia esperienza, prenotare prima permette di accaparrarsi le tariffe migliori (e avere più scelta su alloggi e servizi).

Alloggiare in appartamento

Una soluzione che, oltre a garantire più spazio e flessibilità, permette di risparmiare due volte: sul costo del pernottamento in sé e anche sui pasti. Fare le vacanze in appartamento può sembrare faticoso, ma basta qualche accorgimento semplice per non massacrarsi. Per esempio si può optare per un apart-hotel con servizio di pulizie (noi abbiamo fatto così nel nostro recente viaggio in Oman) e gestire una parte dei pasti con pic-nic e pietanze da asporto. Ci vuole naturalmente un minimo di flessibilità e di spirito di adattamento, ma si tratta come sempre di fare una scelta: con i soldi di una sola vacanza in villaggio all-inclusive noi preferiamo pagare due viaggi in appartamento, non è detto che sia così per tutte le famiglie.

Come risparmiare tutto l’anno e avere più soldi per viaggiare

Al di là delle strategie per ridurre il costo dei viaggi veri e propri, è molto importante, sei si ama viaggiare ma non si dispone di mezzi economici straordinari, adottare uno stile di vita che consenta di risparmiare sulle spese familiari, così da avere un budget maggiore da destinare alle vacanze. Come fare? Ecco i miei suggerimenti:

Spese personali ai minimi termini

Non c’è niente di male nell’amare i vestiti, le borse o le scarpe. Per carità. Però se le risorse sono limitate è necessario decidere a cosa destinarle. Io e la mia famiglia viaggiamo più della media, ma siamo molto “minimal” quanto a shopping personale. Compriamo poche cose essenziali (possibilmente di buona qualità) e ce le facciamo bastare, destinando la maggior parte delle risorse al budget per i viaggi. Si tratta, in effetti, anche di una scelta sostenibile, che magari compensa in parte l’impatto dei viaggi in aereo. Spendiamo pochi soldi in cellulari, computer e macchine fotografiche (nonostante per me siano strumenti di lavoro). I miei prodotti di make up entrano tutti in una pochette di 20 centimetri, io e mio marito non abbiamo mai avuto l’abitudine di regalarci gioielli, abiti o cose costose. Capisco che non sia una soluzione adatta a tutti, ma vi invito a riflettere: avete davvero bisogno di tre paia di pantaloni neri o di due occhiali da sole? Se desiderate desiderate viaggiare di più, magari vale la pena accontenarsi di un guardaroba più essenziale per riuscire finalmente a farlo. Se invece il make up di lusso è una vostra grande passione, allora va bene così!

Trucco e parrucco fai da te

Estetista e parrucchiere possono diventare due voci di bilancio molto importanti, su base annua. Abituarsi a farne a meno ogni tanto (o quasi sempre, dipende da voi) può permettere di raggranellare un po’ di soldi extra per i viaggi. A casa nostra gestiamo senza aiuti anche le pulizie di casa, che però riconosco essere davvero una grande rottura di scatole.

Voi amate viaggiare? E quanto riuscite a farlo? Se usate altri accorgimenti per risparmiare (e viaggiare di più), scriveteli nei commenti o sulla mia pagina Facebook.

27 Febbraio 2019 6 Commenti
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Oman con bambini fai da te: itinerario e consigli di viaggio

by Silvana Santo - Una mamma green 29 Gennaio 2019

In tanti siete stati colpiti dalle nostre foto, dai loro colori e dalla loro luce. In tanti siete stati colti di sorpresa dalla destinazione, che in realtà non è poi così esotica, e di certo è di semplice gestione. In tanti mi avete chiesto qualche dettaglio sul nostro viaggio in Oman con bambini fai da te, e io, che questa terra l’ho incastonata per sempre nel mio cuore, sono davvero felice di accontentarvi.

oman con bambini muscat
Sul perché andare in Oman con i bambini ho già scritto un post (lo trovate qui), in questa sede mi basti elencare brevemente le attrattive di un viaggio itinerante alla scoperta dell’Oman settentrionale: castelli e forti, spiagge, wadi e doline balneabili, tartarughe che nidificano, il deserto con le dune e i dromedari, palmeti attraversati da canali di irrigazione pieni di libellule e pesciolini, i musei di Mascate, i souq colorati e chiassosi, le spiagge punteggiate di palme e fiori. Se la prospettiva vi sembra allettante, eccovi qualche consiglio pratico per organizzare un viaggio in Oman con bambini fai da te.

Oman con bambini fai da te: cose da sapere

oman con bambini fai da te

Il clima dell’Oman settentrionale in inverno è relativamente caldo (24/26 gradi di giorno, una ventina di sera), secco e a tratti leggermente ventilato. Nel complesso direi molto piacevole, anche nel deserto (dove di notte sono utili pile pesanti e cappellini). Si può stare in spiaggia, fare il bagno in piscina e al mare, anche se in alcune spiagge l’acqua è fresca. Per arrivare nella capitale Mascate ci vogliono circa 6/7 ore di volo, e il fuso orario, in inverno, è di sole tre ore in avanti rispetto all’Italia. La cucina locale si basa sulla tipica tradizione araba, ma risente di influenze indiane: riso, pollo, felafel, datteri, pane azzimo, noodles, zuppe e verdure. Si trova anche il pesce, soprattutto lungo la costa. Non mancano hamburger, nuggets e finanche qualche hot dog di pollo. A Mascate ho visto diversi ristoranti di catene internazionali, anche se non ne abbiamo provato la cucina. I supermercati sono molto forniti, anche dei marchi occidentali più famosi. Le condizioni igieniche e di sicurezza sono buone (ma è indispensabile stipulare una buona assicurazione prima di partire, nonché leggere le recensioni degli alloggi prima di prenotare), la viabilità eccellente, le indicazioni stradali sono sempre in inglese, oltre che in arabo (e l’inglese è generalmente parlato e compreso), i prezzi di solito abbordabili, a meno che non decidiate di andare in esclusivi beach club per turisti o nei ristoranti dei resort.

Il nostro itinerario

oman fai da te con i bambini

L’itinerario che abbiamo progettato per il nostro viaggio in Oman con bambini fai da te è stato molto classico e semplice. Decisamente meno “avventuroso” di quello che forse potrebbe sembrare a chi non c’è mai stato. Dalla capitale Mascate, dove siamo rimasti due giorni alternando relax in spiaggia alla visita della città (la Grande Moschea del Sultano Qaboos, visitabile solo entro le 11 del mattino, il souk, la Corniche, la meravigliosa Royal Opera House), siamo partiti per una settimana alla scoperta delle principali località turistiche, escludendo la zona delle montagne per mancanza di tempo. Mascate, o Muscat, è una città grande e moderna, con begli edifici eleganti, lusso senza sfarzi eccessivi, ma anche resti di forti medievali e minareti dalle forme tradizionali e affascinanti. Ci si trova di tutto, inclusi resort all’occidentale, con turiste in bikini e bevande alcoliche (ma nelle spiagge pubbliche, che a me sono piaciute molto, è preferibile coprirsi spalle e cosce: io mi sono trovata molto bene con una maglietta in neoprene e un costume a bermuda da ragazzo). È una città che andrebbe vissuta più a lungo, per assaporarne i mille volti e i contrasti, a cominciare dalle splendide montagne che si tuffano nel mare d’Arabia.

Ecco le altre tappe del nostro viaggio in Oman con bambini fai da te:

Nizwa, con la città storica all’interno delle mura, il bellissimo forte e il souq tradizionale (dove il venerdì mattina presto si tiene un antico mercato del bestiame, a cui noi non abbiamo assistito). Una delle visite più suggestive, a mio parere. Con panorami da Mille e una Notte. Segnalo, a pochi chilometri dalla città vecchia, un bel parco (Falaj Daris, potete cercarlo in Google Maps o nel navigatore) con area giochi, prati e canali pieni di libellule.

nizwa oman con bambini

Bahla, che ospita un altro forte, patrimonio dell’Unesco, e che è stata la base perfetta per visitare il Castello di Jabreen e il paese “fantasma” di Al Hamra, con le sue case di fango diroccate, il palmeto rigoglioso, i falaj (canali di irrigazione) pieni di vita e la casa-museo Bait Al Safah in cui si può assistere alle attività tradizionali e prendere il tè. Questa è forse la tappa in cui è più “semplice” entrare a contatto con la storia omanita e con le tradizioni locali, accolti dalla straordinaria ospitalità di questo popolo.

oman fai da te con bambini

Il deserto delle Wahiba Sands, dove abbiamo trascorso una notte in un campo tendato molto accogliente – l’Arabian Oryx Camp – giocando e passeggiando sulle dune, ammirando il tramonto, facendo un giro in cammello, sorseggiando tè sui tappeti e ascoltando musica araba sotto le stelle. Per me è stata un’esperienza memorabile. L’intensità dei colori, l’esperienza sensoriale (mai provata finora) di quella sabbia, le tracce di vita lasciate da animaletti sulle dune e, soprattutto, una stellata sensazionale. Davvero da pelle d’oca. I bambini si sono divertiti al punto da piangere nell’andare via. Unica nota dolente: i rifiuti sparsi qua e là sulla sabbia, soprattutto bottiglie di plastica. E troppe jeep a fare casino tra le dune.

oman con bambini deserto

Il Wadi Bani Khalid: un complesso di laghi e gole in cui è possibile nuotare circondati da una miriade di pesciolini. Molti gruppi, anche italiani, acqua fredda e bagni (nell’unico ristorante a buffet presente) luridi. Ma il contesto fa superare queste piccole problematiche.

oman con bambini wadi

Sur: una pittoresca città della costa, abitata da pescatori, dove sorgono gli unici cantieri navali in cui ancora si costruiscono (a mano!) i dhow, le tipiche imbarcazioni della penisola arabica. Forse la mia tappa preferita, anche se è difficile scegliere! Pochi stranieri, un tramonto da sogno, una splendida spiaggia piena di conchiglie con una vista indimenticabile sulla Corniche. E poi la visita ai cantieri: un luogo che ho trovato a tratti “letterario”.

oman con bambini sur

La riserva delle tartarughe verdi di Ras Al Jinz, in cui, alla luce delle torce e assistiti da una guida, abbiamo potuto osservare la deposizione delle uova da parte di alcune tartarughe: un’emozione che mai potrò dimenticare. Si deve prenotare con un certo anticipo, le visite alla spiaggia sono possibili solo all’alba o di sera. Una volta lì, si viene divisi in gruppi e c’è da aspettare un po’ finché non arriva il proprio turno. Nell’attesa, si può visitare il piccolo museo sulle tartarughe (a pagamento, con audioguida in inglese inclusa), oppure mangiare qualcosa al (mediocre, per me) ristorante a buffet. Giunto il momento, si procede per circa 20 minuti sulla spiaggia e tra le scogliere, al buio quasi totale, finché non si arriva nella zona di nidificazione delle tartarughe. L’inverno non è la stagione più favorevole, ed è possibile purtroppo mancare l’avvistamento, ma noi abbiamo avuto fortuna. Le tartarughe non possono essere toccate, né fotografate col flash, e non è possibile posizionarsi dal lato della loro testa mentre depongono le uova. Vi assicuro che nel momento in cui mamma tartaruga ha cominciato improvvisamente a scavare nella sabbia per ricoprire il suo nido ho stentato a trattenere le lacrime…

tartarughe oman

Il Bimmah Sinkhole: una dolina carsica piena di acqua turchese in cui è possibile nuotare e tuffarsi. Molto “turistico”, ma comunque d’effetto. Gratuito, e con un bel parco giochi all’esterno (l’acqua a gennaio è abbastanza fresca).

Viaggio in Oman con bambini fai da te: l’organizzazione

I miei consigli pratici per organizzare un viaggio in Oman con bambini fai da te sono di fatto molto simili a quelli che varrebbero per qualsiasi destinazione:

– cercate di acquistare i biglietti aerei il prima possibile, se, come noi, siete costretti a muovervi durante i periodi di altissima stagione. A meno che non troviate offerte clamorose, acquistateli direttamente sul sito della compagnia aerea (noi li abbiamo presi sul sito Lufthansa, ma la tratta intercontinentale era operata da Oman Air).

– per il noleggio auto, potete confrontare le tariffe proposte da diversi operatori, oppure affidarvi a siti come RentalCars. Al momento non è necessaria la patente internazionale. Informatevi bene per la disponibilità e il costo di eventuali seggiolini (noi li abbiamo portati da casa) e integrate il noleggio con un’assicurazione il più possibile cautelativa. Se escludete montagne, deserti e alcuni dei wadi più inaccessibili, non vi occorre assolutamente una 4×4. In realtà, io vi sconsiglio di avventurarvi nel deserto da soli anche se doveste affittare un’auto con quattro ruote motrici, a meno che non abbiate già esperienza di guida sulla sabbia. Noi abbiamo lasciato la nostra macchina all’interno di una stazione di servizio, dove ci ha raggiunto il driver del camping che avevamo prenotato per la nostra notte nel deserto.

oman con bambini viaggio fai da te

– per quanto riguarda gli alloggi, io ho scelto degli appartamenti, per avere più spazio e una cucina a disposizione, ma in questo caso ho preferito delle strutture tipo aparthotel, con una reception aperta 24 ore su 24. Il mio consiglio, inoltre, è di confrontare, quando possibile, le tariffe offerte da portali come Booking con quelle dei siti ufficiali degli alberghi, di scrivere in ogni caso alla struttura per chiarire tutti i dettagli (disposizione dei letti, servizi inclusi, parcheggio, termini di cancellazione etc) e di leggere sempre molte recensioni prima di prenotare. In questo caso, devo dire che ci è andata abbastanza bene: ad eccezione dell’appartamento di Bahla, che non ci ha molto convinto, devo dire che siamo stati soddisfatti dei semplici alloggi in cui abbiamo pernottato nel nostro viaggio in Oman con bambini fai da te.

– stipulate sempre una assicurazione che valga sia per l’assistenza sanitaria (incluso rimpatrio di emergenza) in viaggio, che per lo smarrimento dei bagagli e per l’annullamento del viaggio in caso di malattia. Noi abbiamo da anni una polizza annuale di Columbus, comprata a prezzo scontato grazie a una promo del sito Bimbi e Viaggi, ma esistono sul mercato molte opzioni diverse.

oman settentrionale fai da te bambini

Scrivetemi pure nei commenti, via email o sulla mia pagina Facebook se avete domande o curiosità sul nostro viaggio in Oman con bambini fai da te. Sarò molto lieta di rispondere: l’Oman è una terra ospitale, interessante, luminosa e soprattutto gentile, con una natura sorprendentemente ricca, una storia millenaria, una società in grande evoluzione e un popolo di una ospitalità davvero sensazionale. Raramente la mia famiglia e io ci siamo sentiti altrettanto accolti e benvoluti. L’Oman è una terra in grado di offrire un viaggio pieno di esperienze diverse, declinabile secondo le aspettative, i ritmi e le possibilità di ogni viaggiatore. Può rappresentare, a mio parere, l’occasione preziosa di imparare cose nuove, di scardinare dei pregiudizi, di allargare i propri orizzonti. Che poi, in fondo, è la ragione principale per cui continuare a viaggiare.

29 Gennaio 2019 9 Commenti
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Perché andare in Oman con i bambini

by Silvana Santo - Una mamma green 27 Dicembre 2018

Perché andare in Oman con i bambini? E dove si trova? Non conto le volte in cui, nelle ultime settimane, mi sono state rivolte queste domande. La verità è che fino a qualche anno fa, l’Oman era per me solo un nome esotico e affascinante, con una collocazione geografica confusa ma che richiamava alla mente architetture fiabesche e deserti sconfinati. Non avevo idea delle eventuali difficoltà che potessero incontrare le famiglie, né del perché andare in Oman con i bambini. Poi, grazie al gruppo Facebook “Famiglie globetrotter” legato al blog Bimbi e Viaggi, ho conosciuto tante famiglie che lo avevano visitato con bimbi più o meno grandi e sempre con la massima serenità e soddisfazione. Così, conoscendo meglio questo paese, ho capito che era una meta molto interessante, e ho cominciato a desiderare di organizzare il mio viaggio in Oman con i bambini. Ora, se volete, vi spiego il perché.

Perché andare in Oman con i bambini

L’Oman è un paese della Penisola Arabica, confinante, nella parte settentrionale, con gli Emirati Arabi Uniti e il Mare Arabico. Si trova a poche ore di volo di distanza dall’Italia (circa sei ore e mezza partendo da Milano per la capitale Mascate), con un fuso orario di sole tre ore e un clima sub-desertico con temperature miti o relativamente calde nel nostro inverno (26/27 gradi di giorno e una ventina di notte) e piogge sostanzialmente assenti, se non per alcune settimane nella parte meridionale del paese. L’Oman, inoltre, è un paese molto ospitale, con infrastrutture efficienti, cliniche moderne e criminalità praticamente inesistente. La presenza di belle spiagge, deserti, animali e altre attrattive perfette anche per i piccoli viaggiatori lo rende una destinazione ideale per un viaggio con i bambini.

La nostra alternativa agli Emirati

La scelta dell’Oman, e in particolare della sua regione settentrionale, ha risolto per noi un annoso “dilemma”: da anni, infatti, eravamo alla ricerca di una destinazione tiepida per l’inverno, che però fosse meno distante dei Caraibi o del Sud Est Asiatico (per l’Africa abbiamo deciso di attendere ancora qualche anno). Dopo diversi appaganti viaggi alle Canarie, non sentivamo ancora il desiderio di visitare altre isole atlantiche, ma l’opzione molto gettonata di Dubai e/o Abu Dhabi non era proprio, per tante ragioni diverse, nelle nostre corde. L’Oman ha rappresentato la soluzione perfetta per noi: condizioni climatiche, ambientali e sociali simili in qualche modo agli Emirati, ma un contesto più “storico” e più naturale. Più vicino alle nostre inclinazioni e gusti di viaggiatori.

Perché andare in Oman: quello che offre

Oltre alle spiagge e al mare (spiagge di sabbia, con acqua fresca in inverno, ma che dovrebbe permettere comunque di fare il bagno, vi saprò dire al rientro), l’Oman offre molte esperienze interessanti e divertenti da fare con i bambini. E senza di loro, ovviamente. Si va dai numerosi forti e castelli sparsi per il paese, alcuni dei quali vecchi di secoli, ai colorati souq pieni di botteghe e bancarelle che offrono stoffe, datteri, incenso e artigianato. Dai deserti in cui è possibile dormire in campi tendati, fare passeggiate a cavallo, assistere a spettacoli serali attorno al fuoco ai paesi con case di fango circondate dalle palme, dalle sorgenti calde ai cosiddetti wadi, canyon invasi dall’acqua in cui è possibile fare il bagno. Sulla costa settentrionale, a qualche ora di auto dalla capitale, è inoltre possibile esplorare una riserva in cui le tartarughe marine depongono le uova, visitare cantieri navali e piccoli paesi di pescatori. Muscat, inoltre, vanta diversi musei interessanti anche per i bambini, un teatro prestigioso e una riproduzione della nave di Sindbad il marinaio. Oman con bambini significa anche una regione montuosa con panorami mozzafiato e snorkeling da favola alle isole Daymaniyat. Il sud del paese, invece, a cominciare da Salalah, offre spiagge bellissime (con resort di ogni livello), siti archeologici, mercati e il pregiato incenso dell’Oman.

Insomma, noi abbiamo trovato tantissime risposte al perché andare in Oman con i bambini, e l’esperienza ha confermato al massimo le nostre aspettative. In questo post vi racconto il nostro itinerario!

27 Dicembre 2018 3 Commenti
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Viaggiare con i bambini: consigli per preparare la valigia

by Silvana Santo - Una mamma green 13 Dicembre 2018

Natale si avvicina: tempo, per molti, di stare a casa con la famiglia ma anche, per qualcuno, di preparare le valigie per un viaggio in famiglia. Se siete tra quelli che durante le feste hanno in programma un viaggio con i bambini e non sanno bene da dove cominciare per la preparazione dei bagagli, ecco per voi qualche consiglio elaborato sulla base della mia esperienza.

Valigia dei bambini: l’organizzazione è tutto

Per prima cosa, per semplificare la preparazione della valigia dei bambini, mi sento di consigliarvi un minimo di organizzazione preliminare. Se potete, stilate una lista con un certo anticipo, in modo da avere il tempo e la tranquillità di sfoltirla o integrarla prima del viaggio. Procedete poi, impegni permettendo, col preparare i bagagli con qualche giorno di anticipo, così da evitare stress, dimenticanze e stanchezza dell’ultimo minuto. Possono sembrare suggerimenti banali, ma vi assicuro, per esperienza personale, che possono fare la differenza non tanto sulla “qualità” della valigie in sé, ma sulle condizioni con cui arriverete alla partenza.

Viaggiare con i bambini: la scelta della valigia

La scelta della valigia per i bambini è probabilmente molto soggettiva. Io non posso che condividere con voi quelle che sono state le nostre esperienze, sperando che possano risultare utili per altre persone. Finché i bambini sono stati piccolissimi, tanto da stare in passeggino o in fascia/marsupio, abbiamo viaggiato quasi esclusivamente con gli zaini da trekking, in modo da avere sempre le mani libere per gestire anche i figli. Si tratta di una soluzione molto pratica anche per chi viaggia con bambini che abbiano appena iniziato a camminare, e che quindi richiedono la presenza costante dei genitori, essere tenuti per mano etc (nonché una generosa dose di pazienza, ma quella non potete metterla nello zaino!). Un altro vantaggio degli zaini consiste nel fatto che di solito possono essere imbarcati come bagaglio a mano ed essendo soffici sono facilmente riponibili nelle non sempre comode cappelliere degli aerei. Optate, se dovete acquistare uno zaino da trekking, per un modello che si apra su tutti i lati e non solo dall’alto. Un’altra soluzione divertente consiste nei trolley cavalcabili, che permettono ai bambini di riposare un po’ durante i vari spostamenti e rappresentano un diversivo utile per ingannare le attese. Noi abbiamo usato a lungo una valigia  cavalcabile Trunky, che spesso è stata una preziosa alternativa al passeggino, per poi passare a dei trolley cavalcabili più grandi, della capienza di un classico trolley da cabina.

viaggiare con i bambini valigia

Viaggiare con i bambini: cosa mettere in valigia

Per viaggiare con i bambini servono in realtà meno cose di quello che si pensa, specie in fatto di abbigliamento. La lista delle cose da mettere in valigia varia naturalmente a seconda di tanti fattori, tra cui:
– età del bambino
– destinazione
– periodo del viaggio
Ciascuno dovrà stilare un elenco appropriato, ma io posso dirvi cosa, secondo me, non dovrebbe mai mancare nella valigia per un bambino:

1. un costume da bagno (per il mare, la piscina, le terme, il lago, l’acuapark indoor o finanche le fontane cittadine: un costume occupa poco spazio in valigia, pesa poco e può sempre risultare utile)
2. il k-way. Molto più pratico, a mio parere, dell’ombrello, e utile anche in condizioni di vento. Io preferisco quelli sottili, in modo da poterli usare come ultimo strato, calibrando poi quelli sottostanti in base alle temperature esterne. Consiglio di abbinare anche un cappellino di cotone a cuffia: utile anche quando il clima non è freddissimo.
3. una pashmina leggera, che può servire per proteggersi dal vento, dalla sabbia, dal sole (usata come bandana), dalla luce, dall’aria condizionata, ma anche, in certe situazioni, per sedersi a terra.
4. felpa o pile, necessari secondo me anche per i viaggi estivi
5. un piccolo kit di farmaci d’emergenza (e vi rimando alla lista di farmaci da viaggio stilata dalla mia amica Milena di Bimbi e Viaggi, espertissima di viaggi in famiglia e di valigie con bambini).
6. sapone in fogli (potete trovarlo da Tiger) o gel detergente senz’acqua
7. pantofoline comode  per l’albergo e/o ciabattine per la spiaggia
8. libri o altri supporti già usati per preparare i bambini al viaggio.

Valigia per i bambini: qualche dritta

Se non volete caricarvi troppo di indumenti e biancheria, vi consiglio di mettere in valigia una saponetta da bucato, utilizzabile sia per lavare a mano che in lavatrice. Noi, per esempio, facciamo il bucato almeno una volta durante i viaggi più lunghi (in appartamento o presso lavanderie a gettoni), in modo da ridurre il quantitativo di cambi da mettere in valigia. A questo scopo, porto con me un pezzo di sapone Alba, sufficiente per due o tre lavatrici, che tra l’altro è pure ecologico.

Per semplificare la gestione dei bagagli, specie in un viaggio itinerante che preveda quindi diverse tappe, vi consiglio di usare degli organizer da valigia, “cubi” di tessuto in parte traforato che si richiudono con una zip. In questo modo, potrete tirare fuori solo l’organizer che vi occorre, mantenendo la valigia sempre in ordine.

Per intrattenere i bambini in aereo, in treno, in nave ma anche nei momenti “morti” della vostra vacanza, infilate in valigia un giochino nuovo, che renderà felice il vostro piccolo compagno di viaggio e vi garantirà un po’ di calma in un eventuale momento “critico”.

Leggi anche —-> Viaggiare con i bambini piccoli: come fare

Post con inserimento di link di affiliazione Amazon: se acquistate dei prodotti utilizzando i link presenti nel post, riceverò una piccola percentuale sull’acquisto (senza alcun sovrapprezzo per voi).

13 Dicembre 2018 0 Commenti
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Come intrattenere i bambini in aereo: i miei consigli

by Silvana Santo - Una mamma green 5 Dicembre 2018

Intrattenere i bambini in aereo rischia di essere l’incubo di qualsiasi viaggiatore che si trovi alle prime esperienze di viaggio con i figli. Un po’ perché le particolari condizioni – spazi ristretti, regole rigide su cinture, tavolino etc – rendono l’esperienza potenzialmente problematica, un po’ perché non sempre le compagnie aeree e i gli altri passeggeri spiccano per sensibilità e tolleranza nei confronti dei viaggiatori formato famiglia. Io sono ormai relativamente “navigata” (mio figlio Davide ha visitato 11 paesi in quasi sei anni di vita, alcuni dei quali più volte), ma non nego di partire sempre con un pizzico di apprensione. Salvo rari e brevi momenti di difficoltà – facciamo i debiti scongiuri! – finora ce la siamo sempre cavata grazie a una serie di trucchi, che mi fa piacere condividere con voi. Ecco quindi di miei consigli per intrattenere i bambini in aereo.

1. Puntare sull’effetto sorpresa

Il che significa, in parole povere, procurarsi un giochino nuovo da consegnare al piccolo viaggiatore nel momento di salire in aereo. Di solito, questo garantisce un picco di interesse verso il giocattolo che, a seconda dell’età e del carattere del bambino, dovrebbe garantire da qualche minuto a diverse ore di intrattenimento aereo assicurato.

2. Concedere qualche peccato di gola

Intrattenere i bambini in aereo è più facile se decidete di concedere qualche snack o dolcetto in più rispetto ai normali standard casalinghi. Oltre a distrarre il piccolo dalla noia, avere qualcosa da sgranocchiare gli permetterà di limitare o eliminare del tutto eventuali fastidi alle orecchie in fase di decollo e atterraggio (deglutire aiuta a compensare le variazioni di pressione). E, se non altro, dovrebbe tenergli la bocca impegnata per qualche minuto.

intrattenere i bambini in aereo

3. Intrattenere i bambini aereo: spazio alla creatività

Se vi apprestate a viaggiare in aereo con un bambino di almeno 3 anni, avete solo l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda le attività creative da proporgli per intrattenerlo nelle ore di volo. Le vostre opzioni comprendono:

– albi da colorare (ma attrezzatevi di pastelli a cera e o tempere solide, così non avrete il problema delle punte da rifare e dei residui sparsi in giro)
– libri con adesivi
– trasferelli: esistono ancora, sì: potete acquistarli anche su Amazon.
– puzzle magnetici (ne trovate da Tiger, ma anche online)
– schede cancellabili con disegni e giochini (noi amiamo molto quelle Usborne, le trovate qui)
– libri attività o di “enigmistica per bambini” di vario genere (ottimi sempre gli Usborne, ma ne trovate anche da Ikea)
– lavagnette cancellabili: quelle classiche “magnetiche” o anche quelle ad acqua, che sono molto carine e facili da trasportare
– giochi da viaggio: memory, domino, tris, etc. Ovviamente scegliete cose piccole, leggere e senza troppi componenti che rischiano di perdersi in aereo
– plastilina (ma attrezzatevi con una tovaglietta di stoffa o di plastica per proteggere il tavolino dell’aereo)

4. Uso consapevole della tecnologia

A casa nostra i bambini fanno un uso direi molto parco della tecnologia e degli audiovisivi: guardano circa tre quarti d’ora di cartoni animati dopo cena, qualcosa in più nel weekend (di solito film di animazione o per bambini). Niente cellulari, niente videogiochi né YouTube, ma in viaggio e solo in viaggio permettiamo loro di usare, senza abusarne, un tablet con film o cartoni adatti a loro e app adatte alla loro età, con semplici giochi educativi, di ruolo o di logica: colori, puzzle, sequenze, Lego, etc. Se decidete di utilizzare strumenti del genere per intrattenere i bambini in aereo, non dimenticate le cuffie per bambini, così da non disturbare gli altri passeggeri. Il mio personale consiglio, inoltre, è di affiancare comunque il più possibile i vostri figli nell’uso del tablet.

5. Rendere il viaggio più confortevole

Più che un mezzo per intrattenere i bambini in aereo, questo è un accorgimento per rendere più comoda, e quindi si spera più serena, la loro permanenza a volo. Dai cuscini ai poggiapiedi gonfiabili, dalle valigie che si trasformano in “lettino”, il mercato offre molte opzioni possibili, ma occorre sempre verificare che le compagnie aeree permettano l’uso dei dispositivi in questione. Personalmente, vi consiglio di attrezzarvi con delle pantofoline morbide (quelle con suola in pelle o in tessuto, per esempio) da far indossare ai piccoli durante il volo.

In ogni caso, la dedizione, la fantasia e la pazienza sono i trucchi più efficaci per intrattenere i bambini in volo. Come al ristorante, a casa e in qualsiasi altro posto, del resto!

E voi? Avete dritte o segreti da condividere sui viaggi in aereo con bambini?

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5 Dicembre 2018 1 Commenti
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Mi chiamo Silvana Santo e sono una giornalista, blogger e autrice, oltre che la mamma di Davide e Flavia.

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