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canarie

fuerteventura con bambini dubbi
viaggi

Fuerteventura con bambini: le risposte ai vostri dubbi

by Silvana Santo - Una mamma green 15 Maggio 2018

Andare a Fuerteventura con bambini (ma forse anche senza) non è un’esperienza per tutti. Le condizioni ambientali sono particolari, lo è l’atmosfera che si respira sull’isola. Personalmente, ho amato moltissimo la forza degli elementi naturali, sempre intensa ma mai minacciosa o inquietante. La vastità dello spazio, dell’orizzonte sconfinato davanti ai miei occhi. La profondità dei paesaggi, che ho trovato inspiegabilmente dolci pur nella loro asprezza. L’intensità dei colori: il turchese e il lapislazzulo dell’Oceano, il bianco e l’oro della sabbia, il nero delle rocce e l’ocra della terra, il verde della vegetazione e l’arcobaleno dei fiori. Ho amato il silenzio della notte, il ruggito del vento che si infila tra gli edifici, la luce calda dei tramonti. Le lunghe spiagge deserte, i piccoli borghi marinari, con le case imbiancate a calce, le nasse sugli usci delle case, le strade acciottolate e le scale sbilenche. Ho amato le capre al pascolo e i surfer colorati, le pozze di scogliera e il canto degli uccelli di primo mattino. La generosità della natura e la benevolenza degli uomini. Nonostante un paio di giorni di maltempo, ho voluto molto bene a Fuerteventura, come alle sue sorelle Canarie prima di lei. Ma mi rendo conto che non tutti potrebbero gradire la sua indole così mutevole e il suo volto senza maquillage. Per questo ho pensato rispondere ai dubbi di tanti che mi leggono e che mi hanno fatto più o meno le stesse domande. Se ne avete altre, scrivetemi e sarò felice di provare a rispondervi.

isla de lobos fuerteventura con bambini

 

Fuerteventura con bambini: c’è molto vento?

È la domanda principale che si pongono quelli che pensano a un viaggio a Fuerteventura con bambini. La risposta è semplice: a Fuerte c’è vento c’è, senza se e senza ma (altrimenti, del resto, l’isola non si chiamerebbe così). In base alla nostra limitata esperienza, può trattarsi di un “normale” vento di mare, come quando soffia il maestrale estivo in Sardegna, oppure un vento davvero molto forte. Dipende dalle giornate (o dal momento della giornata) e anche, inevitabilmente, dai punti dell’isola. Pare, stando alle testimonianze di alcuni viaggiatori, che settembre sia il mese meno ventoso, ma confesso di non aver verificato la fondatezza scientifica di questa tesi. Ad ogni modo, se siete di quelli che il vento proprio lo detestano, o lo temono in qualche modo, vi consiglio con franchezza di cambiare destinazione. Se invece siete solo perplessi, fidatevi di me: il fischio di Eolo è parte dell’esperienza, contribuisce a rendere Fuerteventura quella che è. Inoltre, la “brezza” vi impedirà di morire di caldo, e vi consentirà di assistere alle splendide evoluzioni di surfer e kite-surfer. Tenete presente che in alcune spiagge l’Atlantico resta calmo nonostante il vento forte, anche se occorre sempre fare attenzione alle correnti e alla risacca! Ricordate anche che, in queste condizioni ambientali, la sabbia si insinua dappertutto. Ve la ritroverete letteralmente ovunque, anche dopo la doccia: nel letto, in tasca, nei capelli, in bocca. Se questa prospettiva non vi piace, desistete a priori.

fuerteventura con bambini kite

Fuerteventura con bambini: l’acqua è davvero così fredda?

Difficile rispondere. L’Atlantico è più freddo del Mediterraneo estivo, ma non quanto il “nostro” mare in inverno o all’inizio della primavera. Si riesce a fare il bagno? Dipende, più che dalle condizioni meteorologiche, dalla sensibilità di ognuno. La mia opinione, consolidata in tre viaggi alle Canarie, è che la questione sia anche molto “psicologica”. Di certo posso dirvi che, lo scorso aprile, a Fuerteventura, l’acqua non era più fredda di quanto mi sia capitato di trovarla in estate in Dalmazia o in alcune spiagge della Sardegna. E di sicuro era di vari gradi più mite rispetto a quanto non lo sia, nello stesso periodo, dalle mie parti (cioè in Campania). Personalmente, a Fuerte ho fatto il bagno senza problemi e senza muta, ed entrambi i miei figli insieme a me. L’acqua meno fredda l’abbiamo trovata a sud, a Morro Jable, ma abbiamo fatto il bagno anche a Cotillo Lagos e a Isla de Lobos. Se pensate di andare a Fuerteventura con bambini, non date per scontato che farete il bagno, ma non credete a chi vi dice che è impossibile. Procuratevi tassativamente un mutino in neoprene per i piccoli, e magari anche una maglia termica per voi. Un altro consiglio, se viaggiate in inverno o in primavera, è di fare il contrario di quello che si fa di norma nelle estati mediterranee, e cioè trascorrere in spiaggia le ore centrali della giornata, quando l’aria è più calda e anche la temperatura dell’acqua sale di qualche grado (state sempre molto attenti al sole, mi raccomando!). Approcciatevi all’acqua con pazienza e senza fretta. In alcune località (come Cotillo Lagos e Sotavento) le maree formano delle lagune e pozze di scogliera che il sole riscalda abbastanza, e dove i bambini, e non solo loro, possono sguazzare senza particolari difficoltà. Detto questo, se siete di quelli che proprio non sopportano il mare freddo, dimenticate pure di fare il bagno a Fuerte.

fuerteventura con bambini laguna

Cosa si fa, se piove, a Fuerteventura con bambini?

Rispetto a Tenerife e alla vicina Lanzarote, Fuerte offre oggettivamente meno alternative al coperto. Ma qualcosa si può fare anche lì, se il maltempo vi sorprende. Senza dubbio merita una visita l’antica capitale dell’isola, Betancuria, dove è possibile visitare, per pochi euro, una bella chiesa e il Museo Artesania, che include anche un breve filmato 3D sulla fauna ittica canaria. Non lontano da Betancuria, a Pajara, c’è una particolare chiesa di ispirazione azteca, che sorge proprio di fronte a un piccolo parco giochi. Al faro di El Cotillo, a nord ovest di Fuerteventura, c’è un piccolissimo museo della pesca, che vale la pena visitare se c’è brutto tempo, soprattutto per l’atmosfera molto “atlantica” che si respira. Non lontano da lì, nella pittoresca cittadina di Lajares, si tiene inoltre il mercato artigianale del sabato (dalle 10 alle 15) con bancarelle, musica dal vivo e un bel parco giochi praticamente attaccato al mercato. Chi va a Fuerteventura con bambini e si trova a dover affrontare una giornata nuvolosa può valutare una visita all’Oasis Park, un parco faunistico e botanico nella parte meridionale delll’isola, a La Lajita. Davide e Flavia si sono molto divertiti, ma personalmente non mi è piaciuto, se non per la vegetazione pazzesca e lussureggiante. Non che gli animali sembrassero particolarmente sofferenti, ma non ho trovato informazioni o iniziative educative, né dati sulla provenienza delle bestie, sull’ecologia delle specie, sul rischio di estinzione etc. Insomma, sembrava uno “zoo” di vecchia concezione, più che una struttura a fini di conservazione e studio. I prezzi sono alti (33 euro gli adulti, una ventina i bambini dai 4 anni), gli spettacoli si pagano a parte e molto (ma noi non eravamo interessati), e per 10 euro si può noleggiare un utile carretto per trasportare i più piccoli o farli addormentare. Per i giorni di pioggia a Fuerteventura con bambini, vi segnalo anche l’Ecomuseo La Alcogida e il Museo del Sal, che però noi non abbiamo visitato.

fuerteventura con bambini betancuria

Fuerteventura con bambini: cosa fare e cosa mangiare

Se i vostri figli amano gli animali, e la natura in genere, a Fuerte non si annoieranno di certo. Tra scoiattolini selvatici (noi li abbiamo trovati lungo la passeggiata panoramica nel borgo vecchio di El Cotillo, tra le dune dietro la spiaggia del faro di Morro Jable e anche lungo la splendida strada che collega Betancuria a Pahara), pappagallini verdi, gatti di cambusa e le sensazionali dune del parco naturale di Corralejo, perfette per rotolarsi e arrampicarsi come nel deserto, la natura di Fuerte lascia tutti a bocca aperta. Per quanto riguarda il cibo, vi direi di stare più che tranquilli: dalla cucina spagnola alla semplice “comida” canaria (pesce, patate condite con salsa mojo, formaggio di capra, porridge a base di gofio), dai ristoranti italiani al fast food, ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche.

fuerteventura con bambini scoiattolo pajara

Dove alloggiare a Fuerteventura con bambini?

Durante il nostro viaggio a Fuerte, noi abbiamo dormito 6 notti a nord (El Cotillo) e una sola, tra l’altro fuori programma, a sud (Costa Calma). El Cotillo si è rivelato per me il posto davvero ideale, ma non è per tutti: poche case, poca gente, atmosfera molto molto rilassata, scorci mozzafiato, il vecchio porticciolo, le scogliere e i furgoncini dei surfer (per la stessa ragione mi è piaciuta Lajares, sempre al nord). Ma se cercate un po’ di movida, shopping, sale giochi e in generale più “vita”, vi consiglio di cercare altrove, per esempio a Corralejo o alle principali località del sud potrebbero fare al caso vostro. Vale la pena, come per Tenerife e Lanzarote, girare il più possibile, se ne avete voglia, anche perché i costi dell’autonoleggio sono contenuti. Se si tratta del vostro primo viaggio a Fuerte, e se non partite in alta stagione, una soluzione potrebbe essere quella di prenotare solo le prime notti, per poi valutare dove alloggiare anche in base al meteo.

dune corralejo fuerteventura con bambini

Il consiglio più utile da dare a chi medita una vacanza a Fuerteventura con bambini è davvero semplice: leggete, informatevi, parlate con chi conosce a fondo quest’isola (come la mia amica Patrizia, che ne ha parlato tanto nel suo blog). Confidate in Eolo e nel vostro istinto, accettate Fuerte per quello che è. E vedrete che tutto andrà bene.

fuerteventura con bambini capre entroterra

15 Maggio 2018 0 Commenti
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viaggi

Isla Graciosa con i bambini: paradiso alle Canarie

by Silvana Santo - Una mamma green 3 Agosto 2017

La Graciosa non è un’isola. È un gioiello d’oro e di lapislazzuli in cui dimenticarsi del traffico e del rumore per qualche ora o, se siete fortunati, per alcuni giorni. Trovarsela di fronte per la prima volta, dal belvedere di Mirador del Rìo, a Lanzarote, lascia senza fiato. Come assistere a un miraggio. Una visione che ti riempie di luce e di meraviglia. Andare a Isla Graciosa con i bambini significa vivere un’avventura a base di spiagge incontaminate, sentieri di terra e piccole case bianche.

isla graciosa da mirador del rio

Completamente priva di strade asfaltate e di veri e propri centri urbani, Isla Graciosa è una delle isole Canarie minori, si staglia nell’Oceano Atlantico di fronte alle coste settentrionali di Lanzarote e conta poche decine di abitanti stabili. È possibile visitare Isla Graciosa in giornata, oppure fermarsi a dormire, ma in questo caso occorre prenotare con largo anticipo visti i pochissimi posti letto a disposizione, per lo più in case private (affittacamere e guest house).

Come raggiungere Isla Graciosa

Isla Graciosa si raggiunge con una breve corsa (circa venti minuti) di aliscafo dal porto di Orzola, all’estrema punta settentrionale di Lanzarote. Nel periodo di Pasqua noi siamo riusciti a partire senza problemi senza aver prenotato in precedenza, ma immagino che nei periodi di maggiore affluenza di turisti si rischi di dover aspettare un po’. Le corse comunque sono abbastanza frequenti, ed è possibile acquistare un biglietto di andata e ritorno (fate attenzione, al ritorno, di presentarvi all’imbarco della nave giusta, perché sulla tratta operano diverse compagnie). Non è possibile imbarcare l’auto. A bordo ci sono i bagni e anche dei distributori di snack, ma non so se questo valga per tutte le compagnie. È possibile acquistare un biglietto che, oltre al trasferimento da e per Lanzarote, includa anche un tour dell’isola e il pranzo, ma non so dirvi molto perché noi ci siamo organizzati autonomamente. L’oceano può essere anche molto mosso nel tratto iniziale della rotta, quando l’imbarcazione naviga in acque aperte, costeggiando Lanzarote. Una volta imboccato El Rìo, il tratto di mare che separa le due isole, potrebbe calmarsi di botto come è successo a noi. Ma la condizioni potrebbero anche peggiorare, quindi siate preparati all’eventualità di un viaggio turbolento. Se viaggiate con i bambini, tenete a portata di mano la crema solare e qualcosa per coprirli, qualora decidiate di viaggiare sul ponte scoperto, oppure trovaste posto soltanto lì. Il vento e il sole possono essere entrambi davvero molto forti.

isla graciosa bambini spiagge

Isla Graciosa con i bambini: Caleta de Sebo

Gli aliscafi sbarcano al porto di Caleta de Sebo, il principale e unico centro urbano di Isla Graciosa. Nei pressi dell’imbarcadero si trovano un bar, un paio di taverne e una delle pochissime locande che affittano delle camere sull’isola. Con una brevissima passeggiata a piedi si raggiunge una spiaggia di sabbia dorata, con acque trasparenti, zone di scogliera e una miriade di pesci a pelo d’acqua. La spiaggia è libera, e personalmente non ho visto chioschi per il noleggio di ombrelloni o lettini. Vale anche per le altre spiagge che ho visto, per cui, se andate a Isla Graciosa con i bambini, partite attrezzati con quello di cui pensate di aver bisogno per la permanenza in spiaggia (noi avevamo un piccolo ombrellone comprato al nostro a Lanzarote). Lungo la spiaggia di Caleta del Sebo il mare degrada dolcemente ed è riparato e pulito. Nonostante sia molto meno selvaggia e naturale delle altre cale dell’isola, e ci siano diverse barche ormeggiate poco lontano, rimane comunque un posto molto piacevole per fare il bagno e giocare in spiaggia, circondati quasi esclusivamente da turisti provenienti dalle Canarie o da altre zone della Spagna. I servizi nelle vicinanze (bar, ristorante, toilette) la rendono una soluzione particolarmente comoda per chi viaggia con i bambini, anche in virtù del fatto che il porto si raggiunge in una manciata di minuti (quindi si può restare in spiaggia fino all’ultimo momento, come abbiamo fatto noi). A parte la spiaggia, Caleta de Sebo è un piccolo agglomerato di case basse imbiancate a calce, che personalmente ho trovato davvero pittoresco. Un borgo di pescatori un po’ dimesso e molto affascinante, in cui mi sarebbe piaciuto pernottare. Se cercate movida e servizi particolari, questo non è il posto che fa per voi.

caleta del sebo con bambini

caleta del sebo isla graciosa

Cosa fare a Isla Graciosa con i bambini

Da Caleta del Sebo avete diverse possibilità per partire all’esplorazione di Isla Graciosa con i bambini. La prima, e la più semplice, è quella che abbiamo scelto noi: prendere una delle Land Rover che fa servizio di taxi lungo l’isola. In base al tempo che avete a disposizione, potete optare per una corsa singola verso una delle spiagge (con pausa per foto ed eventuale permanenza) oppure un tour più articolato che permette di girare l’intera isola e visitare tutti i punti di interesse turistico. La sola, grande, nota dolente, è che non esistono seggiolini per bambini. È vero che il traffico è praticamente inesistente e che le jeep hanno le cinture,, ma la strada è sterrata e irregolare, per cui si balla un bel po’, per cui questo dell’assenza dei car-seat rimane un aspetto negativo a mio parere importante.

isla graciosa jeep

Anche per questo, noi abbiamo deciso di limitarci solo a visitare quella che viene considerata la più bella delle spiagge di Isla Graciosa: playa de Las Conchas. Una distesa dorata di dune e macchia mediterranea a perdita d’occhio, con un mare dalle mille sfumature e una splendida vista su una serie di scogli e isolotti. Vale senza alcun dubbio il viaggio, almeno secondo me. La jeep vi lascia all’ingresso del campo di dune, e potete concordare con lui la durata della pausa. Noi ci siamo fermati per poco tempo, perché il vento era molto più forte che a Caleta del Sebo e sarebbe stato dunque problematico fermarsi a giocare o addirittura fare il bagno. Ma anche la passeggiata fino al bagnasciuga e una corsa sulla sabbia permettono di godere al meglio dello splendore di Playa de Las Conchas. Oltre a quelle che abbiamo visto noi, Isla Graciosa vanta altre spiagge molto belle, come Playa La Francesa (abbastanza riparata, perché si trova dal lato del Rìo) e Playa Montaña Amarilla.

isla graciosa playa conchas bambini

In alternativa alla jeep, è possibile noleggiare le biciclette (non so se esista la possibilità di prendere anche dei seggiolini per bambini). Leggerete in giro che i percorsi sono fattibili, ma io mi sento di consigliare questa opzione solo a chi si sente davvero in forma: il percorso è interamente esposto al sole e il tracciato è sterrato dall’inizio alla fine. In caso di difficoltà (caldo, stanchezza, foratura etc) vi trovereste da soli in mezzo al nulla, a dover magari fermare una jeep di passaggio per farvi dare una mano. Playa La Francesa è raggiungibile anche a piedi, partendo dal porto di Caleta del Sebo.

isla graciosa bambini caleta del sebo

Il ristorante che sia affaccia sulla spiaggia di Caleta del Sebo, l’unico che abbiamo provato prendendo dei piatti da asporto, serve porzioni abbondanti di ricette di pesce e della tradizione canaria.

Sull’isola sono presenti dei diving che organizzano immersioni.

isla graciosa bambini canarie

playa de las conchas isla graciosa bambini

Isla Graciosa è un angolo di Canarie che forse non ti aspetti, ancora incontaminato e selvaggio. Un lembo di terra baciato dal sole e percorso dai venti. Lambito da un mare dalle infinite sfumature. Un piccolo paradiso a portata di mano, per i bambini e per gli adulti. Un’esperienza da non perdere.

Leggi anche ——> Tenerife con i bambini

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3 Agosto 2017 0 Commenti
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viaggi

Lanzarote con bambini: cronaca di un viaggio perfetto

by Silvana Santo - Una mamma green 6 Giugno 2017

Lanzarote per me è stata una rivelazione. Forse perché, come spesso accade ai viaggiatori, rappresentava esattamente quello di cui avevo bisogno nel momento in cui siamo partiti. Spazi sconfinati, una natura potente e selvaggia, vento, sole e silenzio. Lanzarote mi ha restituito l’ossigeno che mi mancava in un momento in cui mi sentivo soffocare. Mi ha liberato. E mi è rimasta nel cuore. E Lanzarote con i bambini si è rivelata un’idea semplicemente perfetta. Per la dolcezza del clima, per le distanze contenute (un’ora e un quarto da un’estremità all’altra dell’isola) e per le attrazioni a misura di tutti, un mix accattivante di natura e architettura quasi sempre en plein air.

Così diversa da Tenerife, che pure ho tanto amato, questo tizzone scuro di lava immerso nell’Atlantico mi ha stregato senza se e senza ma. Noi siamo rimasti a Lanzarote per 8 giorni interi. Un tempo che altri avrebbero giudicato forse troppo lungo, abbinando magari una tappa nella vicina Fuerteventura, ma che si è rivelato perfetto per assicurarci lentezza, relax e la sensazione di “vivere” l’isola, oltre che visitarla. Che poi è quello che di solito cerchiamo quando viaggiamo. Ogni giorno, complice una situazione meteo molto favorevole, passavamo mezza giornata alla scoperta dell’isola con la nostra auto a noleggio e l’altra metà in relax, su una spiaggia o al parco giochi (o entrambe le cose).

Ecco, nel dettaglio, l’itinerario del nostro viaggio a Lanzarote con i nostri bambini di 2 e 4 anni:

Valle de la Geria e Museo della Pirateria di Teguise

Attraversare questa valle vulcanica, con i vigneti piantati nella cenere nerissima e protetti da muretti circolari di pietre, vale il viaggio. L’assaggio della malvasia locale perfeziona ulteriormente l’esperienza. Il museo è piccolo e non particolarmente memorabile, ma la location (il Castello di Santa Barbara, arroccato sulla suggestiva cittadina di Teguise) a me è piaciuta moltissimo. E penso che rappresenti il modo ideale per cominciare a prendere familiarità con l’isola. Costa poco, richiede poco tempo e ai bambini piacerà.

lanzarote con bambini geria

Jardin de Cactus

Una vecchia cava che l’architetto Cesar Manrique, indiscusso genio isolano e “nume tutelare” di Lanzarote (si deve a lui la politica di protezione del territorio che ha salvaguardato il paesaggio) ha trasformato in un originale giardino botanico con cactus e piante grasse.

lanzarote bambini cactus

Caleta de Famara

Un minuscolo villaggio costiero, una scogliera a picco sul mare, una lunga distesa di dune battute dal vento. Il paradiso dei surfisti e dei viaggiatori indipendenti. Vi consiglio di mangiare al Centro Socio Cultural Caleta de Famara, che ha un parco giochi proprio di fronte ai tavoli esterni.

Parco nazionale Timanfaya

Un viaggio indimenticabile attraverso un paesaggio in cui si respira tutta la forza della Terra, tra picchi vulcanici, crateri, caldere e rocce di mille sfumature cangianti. L’escursione ha il sapore dell’avventura, e si conclude con piccoli esperimenti di vulcanologia che piaceranno molto ai bambini. La visita, che dura una quarantina di minuti, avviene attraverso dei pullman con la guida, dopo aver lasciato l’auto in un parcheggio. Per la mia esperienza, è fondamentale arrivare presto, per non rischiare lunghe attese e code interminabili. Scendendo dal Parco, è possibile fare un giro sui cammelli (o dromedari) di Lanzarote, tipici dell’isola in quanto introdotti secoli fa per il lavoro dei campi e non solo. Costa poco e per i bambini è una grande avventura, ma personalmente non mi sono sentita molto a mio agio perché gli animali viaggiano in carovana con la museruola e percorrono sempre lo stesso tragitto breve e alienante. Interessante il piccolo museo che racconta la storia dei cammelli a Lanzarote e descrive le tipiche sedute che si utilizzano ancora oggi per la passeggiata.

lanzarote bambini lago verde

El Golfo, Lago verde e saline di Janubio

Una serie di paesaggi naturali mozzafiato in rapida successione. Si va da una laguna verdissima (per la presenza di fitoplancton) incastonata all’interno di rocce dai mille colori alle vecchie saline di Janubio, passando per un tratto costiero molto suggestivo che prende origine dalla pittoresca cittadina marinara di El Golfo. Vi sembrerà di fare un salto indietro nel tempo.

cueva de los verdes bambini

Cueva de Los Verdes, Jameos del Agua e Mirador del Rio

Si tratta di tre attrazioni presenti nella parte settentrionale di Lanzarote, che io consiglio di visitare esattamente in quest’ordine. La Cueva è una meravigliosa grotta vulcanica originatasi per il raffreddamento di una delle colate laviche che si gettavano nell’oceano: un’esperienza molto particolare per chi è abituato alle grotte di origine carsica. La visita, di circa tre quarti d’ora, è possibile solo con una guida (per cui andateci il prima possibile), fattibile con bambini per mano o in marsupio/fascia (ma niente passeggino) e culmina con una sorpresa di cui non vi dirò niente, esattamente come tutti gli altri viaggiatori che passano da Lanzarote. I Jameos sono delle cavità naturali all’interno delle antiche colate laviche, che Manrique e altri artisti locali hanno esaltato con la costruzione di auditorium, spazi museali, piscine ornamentali e ristoranti in perfetta armonia con l’ambiente naturale. Uno dei jameos ospita anche un lago di acqua salata che si è formato per infiltrazione del mare all’interno della roccia, in cui vivono dei granchi albini abissali che non è possibile ammirare in nessun altro posto del mondo. Il Mirador, infine, è un punto panoramico progettato dal solito Manrique, da cui si ammira un panorama sensazionale su Isla Graciosa, una delle Canarie minori. Fidatevi se vi dico che la vista è memorabile (e se non volete pagare il biglietto per il Mirador, potete ammirare lo stesso panorama dall’esterno).

isla graciosa lanzarote

Puerto Calero con giro in sottomarino

Esperienza che vi consiglio solo se avete l’esigenza di impiegare una mezza giornata di maltempo e dei soldi extra da investire. I bambini saranno infatti molto felici, ma la visita è breve, molto “turistica” e a mio parere non vale la spesa (carino comunque il passaggio sul relitto affondato).

lanzarote bambini sottomarino

Mercato domenicale di Teguise

Molto frequentato anche da turisti, ma conserva comunque un certo appeal, anche grazie ai chiringuitos che offrono cibo a buon mercato (paella, papas arrugadas e sangria per sei euro e mezzo) e agli artisti di strada che si esibiscono tra le bancarelle. La cittadina è una delle più belle da visitare a Lanzarote con bambini (e senza) e offre un bel parco giochi vicino alla piazza più grande del villaggio.

lanzarote bambini teguise

Playa Blanca

Playa Blanca è la località che abbiamo scelto come base per il nostro viaggio a Lanzarote con i bambini. Non è probabilmente la più pittoresca delle località costiere dell’isola, ma si è rivelata molto comoda e la consiglio senz’altro alle famiglie con figli piccoli. Molto servita da negozi e ristoranti, ha diverse spiagge comode e attrezzate, aree gioco molto ben tenute, parcheggi gratuiti e, per chi lo desidera, è la base ideale per una escursione a Fuerteventura, visto che le navi che fanno la spola tra le due isole partono proprio da qui.

Lanzarote mutini

Fondazione Manrique

Un posto incantato e incantevole, che sorge in quella che era la casa di Cesar Manrique ricavata all’interno di una gigantesca colata lavica. Il connubio perfetto tra natura, paesaggio, architettura e arte. Con un pizzico di avventurosa follia che piacerà anche ai piccoli (ma io confesso di averla visitata in beata solitudine, mentre il papà vegliava sulla siesta dei figli).

lanzarote manrique

Playas de Papagayo

Si tratta di una serie di spiagge ospitate all’interno di un parco nazionale, appena al di fuori dall’abitato di Playa Blanca. Per raggiungerle si percorrono alcuni chilometri di una strada sterrata ma fattibile e si paga un biglietto di tre euro per vettura. Meritano sicuramente una visita, sia per le acque cristalline che per le splendide formazioni rocciose circostanti. Sono servite solo da un ristorante/bar, non ci sono ombrelloni, giochi né altri servizi.

nzarote bambini papagayo

All’escursione a Isla Graciosa, uno dei momenti più belli del nostro viaggio a Lanzarote con i bambini, ho dedicato un post apposito. Vi basti dire che una escursione di una giornata permette senz’altro di avere una prima idea di questa piccola perla canaria, ma poterci dormire una notte è probabilmente un’esperienza indimenticabile.

Leggi anche: Isla Graciosa con i bambini: paradiso alle Canarie

I miei consigli per visitare Lanzarote con i bambini

Portatevi dietro una muta o una mezza muta. Questo vi potrebbe permettere, come è stato per noi, di fare un sacco di bagni nelle fresche acque dell’Atlantico (ma in questo conta molto la vostra tolleranza al freddo, c’è chi non riesce a bagnarsi alle Canarie neanche in piena estate).

Fissate l’itinerario di giorno in giorno, scegliendo cosa fare anche in base al meteo e alle vostre sensazioni del momento.

Lanzarote vi incanterà per sempre. Credetemi.

lanzarote e fuerteventura

lanzarote cammelli

lanzarote spiaggia

Leggi anche: Tenerife con i bambini (a Natale)

 

6 Giugno 2017 11 Commenti
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viaggi

Tenerife con i bambini (a Natale)

by Silvana Santo - Una mamma green 8 Gennaio 2016

Sapori coloniali con un inconfondibile retrogusto europeo. L’Atlantico incessantemente nelle orecchie, nelle narici, sulla pelle; la luce diffusa, quasi magica, a causa dell’aerosol in perenne movimento nell’aria. Come se tutto avesse un’aura visibile e tangibile. Le palme e i platani, i patio e le spiagge nerissime, le chiese barocche e i balconi di legno. I vulcani e il paesaggio in perenne evoluzione. La storia e il mito. La gente, il sole, il vento intermittente che parla cento dialetti diversi. I pensionati in vacanza permanente, i giovani expat e i bambini abbronzati. Benvenuti a Tenerife, l’isola dove l’Africa si mescola all’Europa. E anche al Caribe.

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Tenerife con i bambini

Calda ma non troppo, lontana ma non troppo, esotica ma non troppo. E soprattutto: costosa, ma non troppo (anzi, direi proprio poco, volo escluso). Quando, la scorsa primavera (al termine di un inverno pesante e malaticcio) marito ed io ci siamo scoperti a desiderare un Natale più dolce e assolato, Tenerife è apparsa presto come il compromesso ideale tra mete caraibiche, invitanti ma del tutto inaccessibili alle nostre finanze, e lidi più abbordabili ma al momento scoraggianti per ragioni geopolitiche tristemente note. Dunque, Tenerife: l’isola dell’eterna primavera. Quattro ore circa di volo diretto (e low cost, più in dettaglio Easyjet) da Fiumicino, soli 60 minuti di fuso orario (ora di Londra), temperatura media, a dicembre, di circa 25 gradi, spiagge vulcaniche, natura e tante cose interessanti per mamma e papà.

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Come visitare Tenerife con i bambini

Il nostro è stato un viaggio come sempre fai da te e, per così dire, parzialmente itinerante: abbiamo alloggiato una sola sera nella zona meridionale dell’isola, vicino all’aeroporto, poi per quasi tutto il soggiorno in un appartamento privato (preso su AirBnb) nella meno gettonata Puerto de la Cruz, a nord di Tenerife, e infine una notte a Vilaflor, una piccola località di montagna (pittoresca e idilliaca, popolata di backpackers) non lontana dallo scalo di Tenerife Sur dal quale saremmo ripartiti. Quasi sempre, nella nostra permanenza a Puerto, ci siamo spostati in giornata per escursioni quotidiane alla scoperta di villaggi, siti naturalistici o altre attrazioni, ritagliandoci ogni tanto un paio di ore (le più calde della giornata) per andare in spiaggia o in piscina. I ristoranti li abbiamo frequentati poco, per ragioni economiche e di comodità. La cucina canaria, ad ogni modo, non è memorabile (ma assaggiate le papas arrugadas con la salsa mojo rossa o verde), comunque a Puerto de la Cruz ci sono numerosi ristoranti con cucine di tanti paesi.

Cosa vedere a Tenerife con i bambini

Avendo un’auto a noleggio (compagnia locale Cicar) e molto tempo a disposizione (11 giorni pieni) abbiamo potuto esplorare gran parte dell’isola, al netto delle limitazioni logistiche legate alla presenza di due viaggiatori sotto i tre anni. Fare base a Puerto de la Cruz consente di evitare le zone più battute dal turismo di massa e, soprattutto, di visitare comodamente il nord di Tenerife, nonché le aree est e ovest dell’isola (mentre richiede un po’ più di tempo per raggiungere il sud, molto amato da chi, a differenza nostra, preferisce le vacanze più squisitamente balneari e i grandi resort all inclusive).

In dettaglio, ecco cosa offre la più grande delle Isole Canarie:

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Puerto de La Cruz: località di mare molto piacevole, con una lunga passeggiata sull’Oceano densa di ristoranti e botteghe. Il centro storico è carino anche se privo di monumenti eclatanti (ci sono un paio di chiese col classico retablo barocco e il soffitto in stile mudejar) e le mareggiate che sbattono sulla scogliera sono un autentico spettacolo a cielo aperto. Per i bambini ci sono il Lago Martianez (complesso di piscine salate sul lungomare, realizzate dall’architetto Cesar Manrique) e una bella area giochi nella piazza principale della città. Davvero lussureggiante il Giardino botanico tropicale, che piacerà, per tante ragioni diverse, a tutta la famiglia.

La Orotava e La Laguna. Poco distanti da Puerto, sono due località che conservano interessanti centri storici in stile coloniale, con tipici patio e balconi coperti di legno intarsiato. Personalmente, ho trovato più bello quello (meno blasonato) de La Orotava, ma vale la pena vederli entrambi. Non ci sono attrattive particolari per i piccoli, ma le aree gioco all’aperto non mancano mai.

Il Teide. Con i suoi oltre 3.700 metri d’altezza, questo vulcano ancora attivo è il tetto di Spagna. La strada per raggiungere la vetta, agevole e protetta da un Parco Nazionale, (si parte dalla strada che passa per Icod de los Vinos) è imperdibile: scorci mozzafiato e foreste che lasciano il posto a paesaggi lunari, deserti e distese di ossidiana. Intorno ai 2.500 metri c’è un piccolo centro visitatori (El Portillo) che vale la pena vedere, specie con i figli. Poco più avanti parte la cabinovia che conduce al picco (non indicata per bambini piccoli, se salite assicuratevi di rientrare nel numero, limitato, di turisti che potranno raggiungere il cratere principale).

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Los Gigantes
Scogliere a strapiombo sul mare. Molto suggestive, ma se beccate un giorno di foschia (come noi!) dovrete più che altro immaginarle.

Masca
Minuscolo villaggio arroccato su un ripidissimo pendio. Si raggiunge percorrendo una strada vertiginosa tra le rocce, molto suggestiva. Piacerà, credo, ai bambini più grandicelli.

Santa Cruz
La capitale dell’isola. A me ha detto davvero poco: interessante il museo di Storia Naturale, dedicato alla fauna (specialmente marina) e flora locali. È adatto anche ai bimbi di tutte le età, ci sono tra l’altro delle piccole aule didattiche a loro dedicate. Noi abbiamo inoltre fatto il bagno nelle (belle e fredde) piscine del Parque Maritimo, mentre i bambini hanno apprezzato l’ottimo parco giochi di Plaza Europa. Per il resto, a parte la grande “astronave” dell’auditorio, mi ha colpito poco. Personalmente non la consiglio come base.

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Garachico
Piccolo borgo di marinai, molto piacevole per una mezza giornata di relax. Le piscine naturali, con le onde che sbattono e i granchi giganti che escono a prendere il sole, sono divertenti per tutti, il centro storico è tra quelli meglio conservati e meno deturpati dagli abusi edilizi. Aveva l’aria di essere un buon posto in cui mangiare del pesce.

Costa meridionale (Los Cristianos, Costa Adeje, Playa de Las Americas):
Lungo tratto costiero a sud di Tenerife, gettonatissimo tra chi cerca soprattutto mare, sole e vita da spiaggia. Lungomare animato, spiagge pulite e attrezzate, grossi complessi alberghieri. Purtroppo anche tanta speculazione edilizia e un po’ di confusione.

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Loro Parque e co.
Se vi piacciono gli animali e non avete remore nel vederli in cattività, a Tenerife avrete l’imbarazzo della scelta. Noi, combattuti tra l’interesse scientifico, la voglia di avvicinare i bambini al mondo naturale e i dubbi etici, abbiamo visto il Loro Parque e il Monkey Park. Sul piano “turistico”, niente da dire: organizzazione eccellente, molte attrattive, bambini entusiasti. Su quello ambientale, insomma: bestie apparentenente in buone condizioni, ambienti mediamente adeguati, un minimo di informazione scientifica ma… sono pur sempre dei posti in cui gli animali vivono in cattività e in diversi casi partecipano a spettacoli ed esibizioni. A voi la decisione di andarci o meno.

Vilaflor
Borgo suggestivo a 1.400 metri d’altezza, alle pendici meridionali del Teide. Un luogo ameno e un po’ surreale, dove il tempo scorre lento e pare di essere finiti in un romanzo di Garcia Marquez. Noi abbiamo alloggiato all’hotel Casa Zaguan, davvero ben arredato e accogliente, frequentato da tantissimi backpackers interessati alle numerose escursioni che partono da Vilaflor. I ristoranti chiudono tutti prestissimo, e la temperatura diventa molto fresca di sera (ma c’è un supermercato relativamente fornito).

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Perché andare a Tenerife con i bambini

Intanto, il clima è davvero mite, anche a Natale, pure se il vento e le escursioni termiche possono dare fastidio. Noi siamo riusciti a fare anche diversi bagni in mare (i bimbi avevano un mutino economico, noi solo il costume, in ogni caso la zona sud è sicuramente più adatta perché più calda e riparata dal vento) e non abbiamo trovato neve neanche sul Teide (che a dicembre è di solito imbiancato). In 12 giorni ha piovigginato solo un paio di volte, per pochi minuti ogni volta. Poi, la natura! Nonostante gli scempi paesaggistici, Tenerife costituisce uno scenario molto interessante e inusuale per chi è abituato all’Europa: palme, bananeti a perdita d’occhio, giardini lussureggianti, percorsi di grande interesse geologico, spiagge nere e distese di cactus. E ancora una fauna ricchissima ed esotica, sia selvatica che in cattività. Last but not least, le attrazioni: parchi acquatici, faunistici, tematici, giardini botanici, piscine, aree gioco perfettamente attrezzate (sono praticamente dappertutto): davvero una miriade di interessi per bimbi di ogni età e preferenza.

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L’ambiente a Tenerife

L’isola è pulita e accogliente, nonostante le ferite profondissime inferte dalla speculazione edilizia nei decenni addietro. La parte settentrionale e l’entroterra sono sicuramente più preservati, e gli appassionati di geologia e trekking troveranno moltissimo pane per i loro denti (e scarponcini). Il mare e le spiagge sono puliti e ben tenuti, e non mancano aree alberate e piccoli parchi cittadini, anche acquatici. Gli orti botanici sono un vero balsamo per tutti e cinque i sensi, mentre sui numerosi parchi faunistici mi sono già in parte espressa: i due che ho visto io non sono dei lager, ma di certo vanno molto al di là degli aspetti didattici e conservazionistici. Poi, la decisione, personale, è a monte. Io, senza bambini, non credo che ci sarei entrata.

In definitiva: promossa e consigliatissima per chi viaggia in famiglia. Soprattutto per la molteplicità delle offerte, perché chi pensa che Tenerife sia soltanto “mare”, evidentemente non ci è mai stato.

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8 Gennaio 2016 13 Commenti
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Mi chiamo Silvana Santo e sono una giornalista, blogger e autrice, oltre che la mamma di Davide e Flavia.

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