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viaggiare con i bambini

viaggi

Slovenia con i bambini: itinerario per una settimana perfetta

by Silvana Santo - Una mamma green 7 Settembre 2017

La Slovenia rappresenta l’ideale del mio attuale concetto di vacanza: molta natura, distanze contenute, prezzi modici, cittadine piccole e la possibilità di fare il bagno al lago o alle terme (senza contare il valore aggiunto delle saune, che su di me esercita sempre un fascino irresistibile!). È per questo che l’abbiamo scelta senza esitazioni per le nostre ferie estive, e che non ha deluso le aspettative. Il nostro viaggio in Slovenia con i bambini è stato vissuto all’insegna del relax e dei ritmi lenti, alternando le giornate di visita a quelle di relax. Abbiamo alloggiato sempre a Lubiana, scelta che da una parte si è rivelata perfetta in termini di “stabilità” (oltre alla Slovenia, avevamo in programma alcune tappe italiane, con diversi cambi di alloggio), da una parte di ha costretti a spostamenti in auto quasi quotidiani, pur se contenuti (in media, tra i 45 minuti e l’ora di viaggio). Ecco, in ogni caso, quello che è stato il nostro itinerario di una settimana in Slovenia con bambini di 4,5 e quasi 3 anni, modificabile soprattutto nell’ampia parte dedicata alle terme, che per noi sono sempre imperdibili.

slovenia con i bambini

Slovenia con i bambini, primo giorno: in piscina!

In arrivo dall’Italia, con molti chilometri alle spalle, abbiamo dedicato il primo pomeriggio sloveno al relax, puntando su una piscina a pochi chilometri dal centro di Lubiana. La struttura si chiama Laguna, e oltre a una grandissima piscina fredda con tanti idromassaggi, ne offre una riscaldata e piccolina per i bambini, con uno scivolo e diversi giochi d’acqua. Ci sono inoltre molti giochi “all’asciutto”: playground, recinto con la sabbia, carrucola, scacchiera gigante, tappeto elastico etc. Perfetto per una mezza giornata di giochi e riposo, prima di avventurarsi alla scoperta della Slovenia con i bambini.

Secondo giorno: Lubiana

La capitale slovena è piccola, tranquilla e con un centro storico interamente pedonale. Perfetta, quindi, per visitarla con i bambini. Personalmente, l’ho trovata deliziosa. Vivace senza essere caotica, interessante e accogliente. Molto mitteleuropea, quasi una piccola Praga. Noi abbiamo parcheggiato l’auto a ridosso del centro (in piazza della Rivoluzione Francese) e poi girato a piedi, con calma e a caccia di draghi, attraverso le piazze della Città Vecchia, fino ad arrivare al grande mercato scoperto. Da qui è possibile – e ve lo consiglio – salire al Castello con una breve corsa in funicolare. Il Castello di Lubiana offre diverse opportunità: torri di guardia, segrete, panorami, mostre e il piccolo Museo delle Marionette, con diverse postazioni interattive che ai miei figli sono molto piaciute. Volendo, è possibile mangiare nel ristorante della piazza d’armi. Alla fine della visita, noi abbiamo scelto di scendere (sempre in funicolare), dare un’occhiata alle bancarelle e poi fermarci a mangiare sul lungofiume, approfittandone per passeggiare tra i celebri ponti di Lubiana (quello dei Draghi e il Triplice Ponte, su tutti). Dopo una pausa in appartamento, abbiamo infine raggiunto il Parco Tivoli, per un pomeriggio di divertimento tra i prati, le splendide aree gioco e le mostre fotografiche a cielo aperto. Altre tappe molto interessanti (Cattedrale e Museo delle Illusioni) le abbiamo lasciate per uno dei giorni successivi.

slovenia con bambini lubiana

slovenia con i bambini_museo burattini

Terzo giorno: Terme di Catez

Seconda giornata interamente dedicata al relax e al divertimento: trasferta alle celebri Terme di Catez. Il viaggio da Lubiana dura poco più di un’ora e le terme, in realtà, sono un vero e proprio parco acquatico con acqua termale, molto tarato però sulle famiglie con bambini piccoli. Se odiate il genere, statene alla larga, ma sappiate che i bambini si divertono tantissimo. In settimana il biglietto costa meno che nel weekend (e mi è parso in ogni caso ragionevole, rispetto ai prezzi italiani), i bambini sotto i 5 anni non pagano. Si può portare cibo da fuori e non è obbligatorio prendere lettini e ombrellone, che, volendo, si pagano a parte. Parcheggio gratuito. Personalmente, preferisco di gran lunga le terme “classiche”, ma è stata comunque una giornata molto bella per tutta la famiglia. E gli idromassaggi sono davvero notevoli, ve lo garantisco io!

slovenia con bambini_terme di catez

Quarto giorno: Grotte di Postumia e Castello di Predjama

Imperdibili, in un viaggio in Slovenia con i bambini, e senz’altro alla portata anche di chi viaggia con figli piccoli. Il mio consiglio è di prendere il biglietto online in anticipo per evitare code (sappiate che dovete presentarvi all’ingresso circa mezz’ora prima dell’orario segnato sul vostro biglietto). Acquistando il ticket combinato si risparmia un po’, ma il costo, in generale, è abbastanza alto. La visita alle grotte comincia con un divertente giro in trenino, poi si prosegue a piedi, in gruppo con la guida che parla italiano, per quasi un’ora. Il percorso è semplice (non col passeggino!) anche se non è brevissimo e le spiegazioni abbastanza veloci. Potrete intrattenere i bambini mostrando loro le forme straordinarie delle stalattiti, o inventando storie fantastiche sulle caverne e sui loro abitanti. All’esterno delle Grotte di Postumia (Postojna in sloveno) ci sono diversi ristoranti e un bel parco con prati, panchine e un corso d’acqua popolato di pesci, anatre e libellule. Perfetto per l’eventuale pisolino pomeridiano. A 9 chilometri dalle grotte sorge il Castello di Predjama, celebre per essere letteralmente incastonato all’interno di una montagna. Lo si può raggiungere con la propria auto (ci vogliono circa 20 minuti, e all’arrivo non si paga il parcheggio), oppure col bus gratuito a disposizione. La visita richiede un certo sforzo per i numerosi gradini che collegano i vari livelli del castello, ma è molto interessante per tutti, anche grazie all’audioguida inclusa nel prezzo del biglietto.

slovenia con i bambini_prediama

sloviana con bambini postumia

Quinto giorno: Lago di Bled

Si trova a circa 45 minuti di auto da Lubiana, il mio consiglio è di arrivare presto (perlomeno in piena estate o nel weekend) perché i parcheggi disponibili, oltre che cari, sono pochi. Lungo il perimetro del lago esistono un paio di spiagge di ciottoli per giocare e fare il bagno nell’acqua trasparente e fresca. Ma a mio parere l’attrattiva principale del lago di Bled sono gli scorci che si ammirano circumnavigandolo (a piedi, in bici o in auto) e il panorama che si ammira salendo verso il castello, che noi abbiamo deciso di non visitare. Avremmo dovuto associare alla visita di Bled anche il vicino -e meno turistico – lago di Bohinj, ma la stanchezza ci ha fatto optare per un rientro anticipato. Voi, ad ogni modo, cercate di non perdervelo!

slovenia

slovenia con bambini_lago di bled

Sesto giorno: Gole di Vintgar

Seguendo consigli trovati online, e che si sono rivelati efficaci, abbiamo deciso di programmare la visita alle celebri Gole di Vintgar per il primo pomeriggio, in modo da trovarci lì in un momento della giornata con un ridotto afflusso di persone (non so se sia stato un caso, ma ci è andata bene!). Per cui abbiamo dedicato la mattinata al piccolo e divertente Museo delle Illusioni di Lubiana, nonché alla sua Cattedrale, per poi, dopo pranzo, trasferirci a Vintgar per l’escursione alle Gole. Il tragitto, molto bello, si snoda tra sentieri facili e passerelle in legno, con attraversamenti di rapide, piccole cascate e specchi d’acqua dai colori fantastici. L’intera passeggiata, lunga quasi 3,5 chilometri, richiede circa un paio d’ore, soste escluse. Noi l’abbiamo affrontata portando Flavia nel marsupio ergonomico, mentre Davide è riuscito a completare il percorso da solo, fatta eccezione per l’ultimissimo tratto nel finale. Si pagano 5 euro ad adulto e pochi centesimi per i bimbi under 6. Il parcheggio è gratuito. A metà percorso, quindi alla fine del tratto di “andata” c’è un bar con bagni pubblici. Il mio consiglio è di fare almeno l’andata con condizioni di luce intensa, in modo da apprezzare al meglio i colori dell’acqua e delle rocce!

slovenia con bambini_gole di vintgar

slovenia con bambini marsupio

Settimo giorno: Terme Atlantis Vodno Mesto

Si tratta di un centro di piscine, terme e saune appena fuori Lubiana. Personalmente l’ho preferito di gran lunga alle terme di Catez, perché è il compromesso perfetto tra “parco acquatico” e stabilimento termale. Ci sono piscine con giochi, scivoli e spruzzi, ma le dimensioni sono contenute, c’è molto meno caos e si riesce più facilmente a sorvegliare i bambini. Anche alternandosi per godersi idromassaggi e saune a turno, come abbiamo fatto noi. Le piscine sono interne ed esterne, acqua da tiepida a calda, tutto pulitissimo come ogni posto che ho visto in Slovenia. Fasciatoi, seggioloni, ristorante interno e bar. Il lunedì si paga di meno, e i bambini sotto i 4 anni entrano gratis sempre (i più grandi pagano ridotto). Noi abbiamo fatto il biglietto completo per fare sia piscine che saune. Se come me e mio marito amate le saune, non esitate: nell’area apposta (rigorosamente nudista!) si può godere di numerose saune secche a diversa temperatura (alcune delle quali aromaterapiche o balsamiche) e diverse saune umide. Alcune sono all’esterno, molto belle e grandi. Idromassaggi molto belli e bambini entusiasti!

slovenia con i bambini atlantis

Dappertutto abbiamo trovato una grande attenzione alla tutela dell’ambiente: raccolta differenziata spinta (anche alle terme e nei siti turistici), piste ciclabili, aree pedonali e tanto, tantissimo verde.

Quale che sia l’itinerario che sceglierete per il vostro viaggio in Slovenia con i bambini, sono sicura che vi innamorerete della natura incontaminata, della dolcezza del clima e della gentilezza degli abitanti.

7 Settembre 2017 2 Commenti
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viaggi

Isla Graciosa con i bambini: paradiso alle Canarie

by Silvana Santo - Una mamma green 3 Agosto 2017

La Graciosa non è un’isola. È un gioiello d’oro e di lapislazzuli in cui dimenticarsi del traffico e del rumore per qualche ora o, se siete fortunati, per alcuni giorni. Trovarsela di fronte per la prima volta, dal belvedere di Mirador del Rìo, a Lanzarote, lascia senza fiato. Come assistere a un miraggio. Una visione che ti riempie di luce e di meraviglia. Andare a Isla Graciosa con i bambini significa vivere un’avventura a base di spiagge incontaminate, sentieri di terra e piccole case bianche.

isla graciosa da mirador del rio

Completamente priva di strade asfaltate e di veri e propri centri urbani, Isla Graciosa è una delle isole Canarie minori, si staglia nell’Oceano Atlantico di fronte alle coste settentrionali di Lanzarote e conta poche decine di abitanti stabili. È possibile visitare Isla Graciosa in giornata, oppure fermarsi a dormire, ma in questo caso occorre prenotare con largo anticipo visti i pochissimi posti letto a disposizione, per lo più in case private (affittacamere e guest house).

Come raggiungere Isla Graciosa

Isla Graciosa si raggiunge con una breve corsa (circa venti minuti) di aliscafo dal porto di Orzola, all’estrema punta settentrionale di Lanzarote. Nel periodo di Pasqua noi siamo riusciti a partire senza problemi senza aver prenotato in precedenza, ma immagino che nei periodi di maggiore affluenza di turisti si rischi di dover aspettare un po’. Le corse comunque sono abbastanza frequenti, ed è possibile acquistare un biglietto di andata e ritorno (fate attenzione, al ritorno, di presentarvi all’imbarco della nave giusta, perché sulla tratta operano diverse compagnie). Non è possibile imbarcare l’auto. A bordo ci sono i bagni e anche dei distributori di snack, ma non so se questo valga per tutte le compagnie. È possibile acquistare un biglietto che, oltre al trasferimento da e per Lanzarote, includa anche un tour dell’isola e il pranzo, ma non so dirvi molto perché noi ci siamo organizzati autonomamente. L’oceano può essere anche molto mosso nel tratto iniziale della rotta, quando l’imbarcazione naviga in acque aperte, costeggiando Lanzarote. Una volta imboccato El Rìo, il tratto di mare che separa le due isole, potrebbe calmarsi di botto come è successo a noi. Ma la condizioni potrebbero anche peggiorare, quindi siate preparati all’eventualità di un viaggio turbolento. Se viaggiate con i bambini, tenete a portata di mano la crema solare e qualcosa per coprirli, qualora decidiate di viaggiare sul ponte scoperto, oppure trovaste posto soltanto lì. Il vento e il sole possono essere entrambi davvero molto forti.

isla graciosa bambini spiagge

Isla Graciosa con i bambini: Caleta de Sebo

Gli aliscafi sbarcano al porto di Caleta de Sebo, il principale e unico centro urbano di Isla Graciosa. Nei pressi dell’imbarcadero si trovano un bar, un paio di taverne e una delle pochissime locande che affittano delle camere sull’isola. Con una brevissima passeggiata a piedi si raggiunge una spiaggia di sabbia dorata, con acque trasparenti, zone di scogliera e una miriade di pesci a pelo d’acqua. La spiaggia è libera, e personalmente non ho visto chioschi per il noleggio di ombrelloni o lettini. Vale anche per le altre spiagge che ho visto, per cui, se andate a Isla Graciosa con i bambini, partite attrezzati con quello di cui pensate di aver bisogno per la permanenza in spiaggia (noi avevamo un piccolo ombrellone comprato al nostro a Lanzarote). Lungo la spiaggia di Caleta del Sebo il mare degrada dolcemente ed è riparato e pulito. Nonostante sia molto meno selvaggia e naturale delle altre cale dell’isola, e ci siano diverse barche ormeggiate poco lontano, rimane comunque un posto molto piacevole per fare il bagno e giocare in spiaggia, circondati quasi esclusivamente da turisti provenienti dalle Canarie o da altre zone della Spagna. I servizi nelle vicinanze (bar, ristorante, toilette) la rendono una soluzione particolarmente comoda per chi viaggia con i bambini, anche in virtù del fatto che il porto si raggiunge in una manciata di minuti (quindi si può restare in spiaggia fino all’ultimo momento, come abbiamo fatto noi). A parte la spiaggia, Caleta de Sebo è un piccolo agglomerato di case basse imbiancate a calce, che personalmente ho trovato davvero pittoresco. Un borgo di pescatori un po’ dimesso e molto affascinante, in cui mi sarebbe piaciuto pernottare. Se cercate movida e servizi particolari, questo non è il posto che fa per voi.

caleta del sebo con bambini

caleta del sebo isla graciosa

Cosa fare a Isla Graciosa con i bambini

Da Caleta del Sebo avete diverse possibilità per partire all’esplorazione di Isla Graciosa con i bambini. La prima, e la più semplice, è quella che abbiamo scelto noi: prendere una delle Land Rover che fa servizio di taxi lungo l’isola. In base al tempo che avete a disposizione, potete optare per una corsa singola verso una delle spiagge (con pausa per foto ed eventuale permanenza) oppure un tour più articolato che permette di girare l’intera isola e visitare tutti i punti di interesse turistico. La sola, grande, nota dolente, è che non esistono seggiolini per bambini. È vero che il traffico è praticamente inesistente e che le jeep hanno le cinture,, ma la strada è sterrata e irregolare, per cui si balla un bel po’, per cui questo dell’assenza dei car-seat rimane un aspetto negativo a mio parere importante.

isla graciosa jeep

Anche per questo, noi abbiamo deciso di limitarci solo a visitare quella che viene considerata la più bella delle spiagge di Isla Graciosa: playa de Las Conchas. Una distesa dorata di dune e macchia mediterranea a perdita d’occhio, con un mare dalle mille sfumature e una splendida vista su una serie di scogli e isolotti. Vale senza alcun dubbio il viaggio, almeno secondo me. La jeep vi lascia all’ingresso del campo di dune, e potete concordare con lui la durata della pausa. Noi ci siamo fermati per poco tempo, perché il vento era molto più forte che a Caleta del Sebo e sarebbe stato dunque problematico fermarsi a giocare o addirittura fare il bagno. Ma anche la passeggiata fino al bagnasciuga e una corsa sulla sabbia permettono di godere al meglio dello splendore di Playa de Las Conchas. Oltre a quelle che abbiamo visto noi, Isla Graciosa vanta altre spiagge molto belle, come Playa La Francesa (abbastanza riparata, perché si trova dal lato del Rìo) e Playa Montaña Amarilla.

isla graciosa playa conchas bambini

In alternativa alla jeep, è possibile noleggiare le biciclette (non so se esista la possibilità di prendere anche dei seggiolini per bambini). Leggerete in giro che i percorsi sono fattibili, ma io mi sento di consigliare questa opzione solo a chi si sente davvero in forma: il percorso è interamente esposto al sole e il tracciato è sterrato dall’inizio alla fine. In caso di difficoltà (caldo, stanchezza, foratura etc) vi trovereste da soli in mezzo al nulla, a dover magari fermare una jeep di passaggio per farvi dare una mano. Playa La Francesa è raggiungibile anche a piedi, partendo dal porto di Caleta del Sebo.

isla graciosa bambini caleta del sebo

Il ristorante che sia affaccia sulla spiaggia di Caleta del Sebo, l’unico che abbiamo provato prendendo dei piatti da asporto, serve porzioni abbondanti di ricette di pesce e della tradizione canaria.

Sull’isola sono presenti dei diving che organizzano immersioni.

isla graciosa bambini canarie

playa de las conchas isla graciosa bambini

Isla Graciosa è un angolo di Canarie che forse non ti aspetti, ancora incontaminato e selvaggio. Un lembo di terra baciato dal sole e percorso dai venti. Lambito da un mare dalle infinite sfumature. Un piccolo paradiso a portata di mano, per i bambini e per gli adulti. Un’esperienza da non perdere.

Leggi anche ——> Tenerife con i bambini

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3 Agosto 2017 0 Commenti
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Vacanze con bambini: 5 motivi per scegliere un family hotel

by Silvana Santo - Una mamma green 31 Luglio 2017

Da quando viaggio con i bambini, se non alloggio in appartamento, cerco, ogni volta che è possibile, di scegliere un family hotel. Negli ultimi 4 anni e mezzo ho provato diverse volte questa esperienza, che mi sento di consigliare per le vostre vacanze con bambini se cercate soprattutto servizi pensati per la famiglia, comodità e relax, senza per questo rinunciare alla voglia di esplorare il territorio e vivere appieno l’esperienza del viaggio.

Ecco, dunque, quali sono secondo me i 5 motivi per scegliere un family hotel.

1. Family hotel: perfetto per i piccolissimi

Dalle nevi delle Dolomiti alle spiagge della Riviera Romagnola, il family hotel è la soluzione perfetta per chi viaggia con bambini molto piccoli, perché risponde a tutte le esigenze particolari in tema di pappa, servizi e attrezzature. Siete in pieno svezzamento e vi servono brodi, frutta frullata e passati di verdura? No problem. La cucina di un family hotel è attrezzata per rispondere perfettamente ogni tipo di esigenza dei bambini piccoli, inclusi quelli che prendono ancora il latte. La disponibilità di seggioloni, culle, fasciatoi e tutto quello che serve al vostro bambino (in qualche caso anche passeggini e zaini portabimbo a noleggio) vi permetterà inoltre di partire più “leggeri”, scarichi di bagagli eccessivi e di preoccupazioni di sorta.

2. Tanti servizi, libera scelta

Il livello di servizi offerti dai family hotel è di norma molto alto, paragonabile a quello dei classici villaggi turistici o dei moderni camping più attrezzati. Dalle piscine per bambini ai programmi di animazione, dalle aree gioco al coperto agli spettacoli serali. In base alla mia esperienza, però, si tratta di proposte sempre discrete e non invadenti. La natura squisitamente alberghiera dei family hotel, inoltre, predispone maggiormente alla scoperta del territorio circostante, a differenza dei villaggi che tendono in qualche modo a “trattenere” gli ospiti al proprio interno. Ovviamente questo dipende in larga misura dalle abitudini dei visitatori! Il mio invito, come sempre, è quello di godervi la struttura che avete scelto, ma dedicare ogni giorno un po’ di tempo all’esplorazione e alla conoscenza del territorio e dei suoi abitanti.

3. Poco stress per chi è alle prime armi

Chi ha da poco avuto un bambino potrebbe vivere con qualche preoccupazione l’idea di partire in vacanza col piccolo di casa. Come in tutte le cose, anche nel viaggiare con i bambini occorre un minimo di esperienza, e un family hotel, con la garanzia di rispondere a tutte le esigenze di una famiglia, può essere il modo più semplice per “buttarsi nella mischia”.

4. Tempo e relax per mamma e papà

Una struttura adatta alle famiglie rende più facile la vacanza di mamma e papà. Spazi sicuri per i bambini, aree in cui i piccoli viaggiatori possono giocare e fare amicizia sotto l’occhio vigile – ma rilassato – di mamma e papà, camere dotate di tutti i confort per evitare imprevisti e disagi. E, per chi lo gradisce, la possibilità di usufruire dei programmi di animazione o, se presente, del servizio di babysitting.

5. Convenienza formato famiglia

Alloggiare in family hotel, soprattutto se si sfruttano offerte e convenzioni speciali, permette spesso di risparmiare sul budget della vacanza, anche perché spesso, per i bambini piccoli, sono previsti sconti o gratuità. Il mio consiglio è di prenotare in anticipo o, al contrario, di sfruttare le offerte last minute, appoggiandosi direttamente alla struttura. E di sfruttare le convenzioni che spesso i family hotel hanno con parchi tematici e altre attrazioni del territorio.

Post in collaborazione con Azzurro Club, un club vacanze che offre family hotel in diverse località della Riviera Romagnola (Milano Marittina, Lido di Savio, Cervia, Lido di Adriano, ma anche sulle Dolomiti e in altre località italiane), una delle mete una destinazioni family friendly per eccellenza, grazie alle sue spiagge di sabbia fine, alle meravigliose oasi naturali nei dintorni – dalle Saline di Cervia alle Valli di Comacchio, fino al Parco Regionale del Delta del Po – e ai famosi parchi divertimento che attraggono ogni anno migliaia di adulti e di bambini. Le strutture family di Azzurro Club offrono alle famiglie con bambini una grande varietà di servizi dedicati e proposte di intrattenimento per tutti i gusti e per tutte le età. Iscrivendosi al programma fedeltà è possibile usufruire di uno sconto fisso del 25% su qualsiasi soggiorno, oltre a godere di offerte speciali e pacchetti scontati per visitare i principali parchi tematici della Riviera Romagnola.

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31 Luglio 2017 1 Commenti
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Montagna con i bambini in estate: in Austria con Falkensteiner

by Silvana Santo - Una mamma green 24 Luglio 2017

La montagna in estate è uno dei regali più belli che mi abbia fatto la mia vita da madre. Prima di avere figli, da brava “donna di mare”, mai avrei preso in considerazione di scegliere la montagna per le mie vacanze estive, reputandola troppo noiosa, “lenta” o comunque inadeguata alla mia necessità di vacanze piene di esperienze, attività e cose da scoprire: niente di più sbagliato. Raramente, in vita mia, sono stata più felice di cambiare idea. Andare in montagna con i bambini in estate significa vivere tantissime vacanze in una, e tutte spettacolari e perfette per grandi e piccoli, qualunque cosa stiate cercando: il contatto con la natura, il relax, la cucina, la scoperta di borghi, musei tematici e tantissime altre meraviglie. E, soprattutto, decine di attività pensate per tutta la famiglia, dai playground in natura ai parchi gioco più tradizionali, dalle emozioni outdoor – mountain bike, laghi balneabili, trekking con passeggino, parchi avventura, piscine – alla Spa per tutte le età.

Una specie di magia, insomma. Che abbiamo vissuto anche quest’anno, in Austria, ospiti per qualche giorno del bellissimo Club Funimation Katschberg, un hotel quattro stelle della catena Falkensteiner.

falkensteiner carinzia bambini

Montagna con i bambini: il comprensorio del Katschberg

L’hotel si trova proprio sulla cima del massiccio del Katschberg, in una posizione estremamente interessante, a circa 1.600 metri di altezza e a metà tra la Carinzia e il Salisburghese, uno dei cuori verdi dell’Austria e dell’Europa. A un’ora di distanza dal confine italiano, è particolarmente comodo perché dista pochi chilometri dall’autostrada (uscita di Rennweg sull’A10 direzione Salisburgo). Raggiungerlo è già un viaggio bellissimo, lungo strade circondate da boschi e punteggiate da mandrie al pascolo e chiese coi campanili a punta. Il comprensorio del Katschberg viene definito, non a torto, la “montagna delle famiglie”, proprio per le tantissime attività family friendly che offre: 200 km di sentieri tracciati, equitazione per adulti e per bambini, parchi avventura, mountain bike e chi più ne ha più ne metta (e in inverno, naturalmente, piste da sci per ogni livello di difficoltà).

katschberg con i bambini

Cosa fare sul Katschberg con i bambini in estate

Il Falkensteiner Club Funimation Katschberg sorge a poche decine di metri da:

– Impianto di risalita che permette di raggiungere i 2.200 metri di quota, tra piccoli laghi alpini, mucche e sentieri di ogni difficoltà che si snodano sui Monti Tauri
– L’Adventure Park Katschberg, il parco avventura più grande di tutta l’Austria, con oltre 200 stazioni per ogni livello di difficoltà a partire dai 4/5 anni.
– Il maneggio più “alto” dell’Austria, con possibilità di passeggiate in pony, escursioni a cavallo, gite in carrozza e una piccola fattoria di conigli.
– Il meraviglioso Parco avventura Katschhausen, adatto anche ai più piccoli (Flavia, che aveva due anni e mezzo al momento del nostro viaggio, si è divertita moltissimo), con tante casette nella foresta in cui i bambini possono arrampicarsi, giocare con terra, acqua, trucioli, carrucole, scivoli e fare tante attività in una cornice incantata.
– Un piccolo percorso per quad
– L’impianto di slittino estivo Katschi’s Goldfahrt, adatto a grandi e piccini.

katschhausen austria bambini

dav

Molte di queste attività sono gratuite o prevedono sconti con la Katschberg Card, gratuita per chi soggiorna al Falkensteiner Club Funimation. Già senza allontanarsi troppo, insomma, ce n’è davvero per una vacanza in montagna all’insegna della natura e del divertimento. E nei dintorni è possibile visitare la piccola “città degli artisti” Gmünd, i castelli di Moosham e di Mauterndorf o, con poco più di un’ora d’auto, città come Graz e Salisburgo (noi avevamo poco tempo, per cui abbiamo preferito restare rimasti sempre in cima al Katschberg).

montagna carinzia bambini

Falkensteiner Club Funimation Katschberg: perfetto per le famiglie

Avevamo già avuto occasione, in un altro weekend in Carinzia, di sperimentare l’ospitalità della catena Falkensteiner per le famiglie che amano la montagna con i bambini, in estate quanto in inverno. L’esperienza al Club Funimation Katschberg ha confermato il nostro giudizio più che positivo sull’offerta del marchio Falkensteiner per le famiglie con bambini di tutte le età:

– Camere familiari in stile alpino e moderno, con tutti i confort per grandi e piccini (noi avevamo una stanza con letto matrimoniale, divano letto e lettino da campeggio).
– Una grande piscina riscaldata, coperta e scoperta, con un panorama memorabile e l’idromassaggio, accessibile a tutta la famiglia.
– Piscina con maxi scivolo e giochi d’acqua dedicata espressamente ai bambini e una baby pool per i più piccini (da cui è stato difficile portare via i miei figli).
– Spa Acquapura di 2.000 metri quadri, con possibilità di accesso nella zona delle saune, in alcuni giorni della settimana, anche ai bambini accompagnati dai genitori, oltre a trattamenti e massaggi per i piccoli ospiti (ma noi ce la siamo goduta in perfetta solitudine, alternandoci mentre il resto della famiglia giocava altrove)
– Falkyland: un’area gioco interna con stazione di arrampicata indoor, scivoli, teatro per marionette, vasca di palline, attività creative di ogni genere e tanti, tantissimi giocattoli – tutti quelli che vi vengono in mente, a occhio e croce – a disposizione di tutti.
– Ristorante per i bambini, con proposte pensate per loro, arredi e stoviglie dedicati e postazioni che permettono ai piccoli di servirsi e mangiare in autonomia (ma naturalmente i genitori possono accedervi e mangiare insieme ai propri figli, come abbiamo fatto noi).
– Angolo “baby” nel ristorante per adulti (con pasta, minestre, verdure, secondi e gelato)
– Un programma di animazione discreto e creativo, che propone ogni giorno attività indoor e outdoor per tutta la famiglia o per i bambini da soli (noi non ne abbiamo usufruito, ma ho letto ogni giorno il programma e c’erano sempre proposte diverse)
– Attenzione all’ambiente: isolamento termico per ridurre il consumo energetico, largo impiego di prodotti locali, dispenser ricaricabili per sapone e shampoo.

hotel austria bambini katschberg

ristorante bambini funimation katschberg

dav

A poche centinaia di metri dal Club Funimation Katschberg sorge anche un altro hotel della stessa catena, il Cristallo, che offre, con uno stile più tradizionale, il medesimo livello di servizi e attenzione alla famiglia – ho avuto modo di visitarlo, constatando di persona – e un complesso di appartamenti che permettono di vivere una vacanza in totale autonomia, godendo comunque dei servizi offerti dal Cristallo, a cominciare dalla piscina con area Spa.

falkensteiner cristallo

In conclusione, se cercate la destinazione perfetta per una vacanza in montagna con i bambini (ma anche senza), in estate ma non solo, io vi consiglio il massiccio del Kastchberg. E se volete alloggiare in una struttura con un livello altissimo di servizi per le famiglie, attenzione alla sostenibilità ambientale e una posizione davvero strategica, il Falkensteiner Club Funimation Katschberg può essere la scelta perfetta per voi.

carinzia bambini

spa bambini austria

parco avventura katschhausen

 

Post in collaborazione con #Falkensteiner
#WelcomeHome #ClubFunimationKatschberg

24 Luglio 2017 2 Commenti
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Viaggio in Austria con i bambini: 6 cose che ho imparato sul Katschberg

by Silvana Santo - Una mamma green 12 Luglio 2017

Viaggiare con i bambini – ma anche senza – rappresenta sempre una occasione di crescita e di confronto. Apre la mente a nuovi orizzonti, consente di fare esperienze inedite e di conoscersi meglio. Superando in qualche caso i propri limiti. Un esempio: le 6 cose che ho imparato nel nostro recente viaggio in Austria sul Katschberg, in Carinzia.

I bambini sopravvivono anche senza la canottiera

Anche a 1.600 metri di altezza. Ve lo giuro. Io non ci credevo, all’inizio. Sentivo l’eco delle voci delle mie antenate che mi ammoniva sulle sciagure cui avrei condannato i miei figli innocenti, privandoli dell’armatura invincibile di ogni pargoletto. E invece, nonostante l’escursione termica cui ci ha sottoposto il nostro viaggio in Austria con i bambini – siamo partiti con oltre 35 gradi e uno scirocco bollente, lì c’erano tra i 10 e i 22 gradi nell’arco della giornata – , siamo sopravvissuti tutti senza conseguenze. Vi dirò di più: anche l’asciugacapelli sembrerebbe uno strumento alquanto sopravvalutato. Ma mi riservo di approfondire la questione.

La natura è sempre una buona idea

A volte i bambini piccoli non sono entusiasti, all’idea di una bella scarpinata in montagna o di una esplorazione in natura. Eppure, credetemi: l’importante è partire. Nel momento in cui si troveranno di fronte l’incanto dei boschi, la magia degli animali, i torrenti e i pascoli in fiore, impazziranno di felicità. Se poi li portate a giocare in uno dei parchi gioco di montagna di cui l’Austria è piena, come il Katschhausen  – con casette di legno nascoste tra i boschi, giochi d’acqua, carrucole, corde e scale per arrampicarsi e altre meraviglie del genere – il successo dell’escursione è assicurato. E a voi resterà solo il problema di come convincerli a tornare indietro.

katschhausen austria bambini

In montagna preferisco l’albergo

Di solito, in vacanza, noi alloggiamo sempre in appartamento, per tante ragioni diverse: si risparmia, ci sono più spazio e una maggiore privacy, la gestione dei pasti può avvenire in totale autonomia. La montagna, per la mia esperienza, fa eccezione. In questo caso, infatti, preferiamo poter contare su un alloggio che ci offra intrattenimento e spazi al coperto per le lunghe ore pomeridiane dopo le escursioni. Anche perché in montagna il tempo è spesso imprevedibile, le località molto distanti tra loro e le attività giornaliere possono essere stancanti, per i bambini e non solo. Ottimo dunque poter contare su spazi comuni pensati per le famiglie, come una piscina, un’area giochi al coperto o una family Spa. Stavolta, durante il nostro viaggio in Austria con i bambini, siamo stati ospiti del Club Funimation Katschberg della catena Falkensteiner, che da questo punto di vista è risultata una sistemazione perfetta, con tre diverse piscine coperte e riscaldate, una splendida area family per giocare tutti insieme e una ristorazione attenta alle esigenze di grandi e piccoli, tutte cose di cui vi parlerò in un post dedicato. L’importante, a mio parere, è non “seppellirsi” dentro l’albergo, dedicando ogni giorno del tempo alla scoperta del territorio e alla vita all’aria aperta.

hotel austria bambini katschberg

Mangiare al ristorante senza il cellulare è possibile

L’ho raccontato anche sulla mia pagina Facebook: il viaggio in Austria con i bambini mi ha insegnato che liberarsi dalla dipendenza dai vari dispositivi elettronici – e salvare di conseguenza i nostri figli dalla medesima schiavitù – non è impossibile. Lo fanno quotidianamente migliaia di famiglie che hanno forse un diverso approccio all’uso della tecnologia, o semplicemente abitudini un po’ diverse dalle nostre. Il buon senso, e il buon esempio, sono tutto quello che abbiamo per provare a cambiare quello che non ci piace o non ci sembra sano.

La cucina mitteleuropea mi piace da impazzire

Salsicce alla brace, insalata di patate, crauti freschi, spatzle, zuppe calde, bretzel, torta Sacher, canederli e strudel. Il tutto annaffiato da birra bionda appena spillata e litri di succo di mela. Adoro perdutamente la cucina dell’Europa centrale. Ma questo, ora che ci penso, lo sapevo già.

dav

La Spa per i genitori dovrebbe essere obbligatoria per legge

Scommetto che un decreto sull’obbligatorietà della Spa per i papà e le mamme non susciterebbe alcuna reazione polemica. Anche se si tratta di mostrarsi completamente nudi ad una utenza promiscua e variegata (per me non era la prima volta, per cui è stato relativamente facile). Sauna, bagno turco, vasca di acqua fredda e idromassaggio vista monti, mentre l’altro genitore si diverte coi figli in piscina, sono la cura di quasi tutti i mali del mondo. E per tutto il resto, c’è sempre la Sacher avanzata dal punto precedente.

spa bambini austria

12 Luglio 2017 4 Commenti
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viaggi

Lanzarote con bambini: cronaca di un viaggio perfetto

by Silvana Santo - Una mamma green 6 Giugno 2017

Lanzarote per me è stata una rivelazione. Forse perché, come spesso accade ai viaggiatori, rappresentava esattamente quello di cui avevo bisogno nel momento in cui siamo partiti. Spazi sconfinati, una natura potente e selvaggia, vento, sole e silenzio. Lanzarote mi ha restituito l’ossigeno che mi mancava in un momento in cui mi sentivo soffocare. Mi ha liberato. E mi è rimasta nel cuore. E Lanzarote con i bambini si è rivelata un’idea semplicemente perfetta. Per la dolcezza del clima, per le distanze contenute (un’ora e un quarto da un’estremità all’altra dell’isola) e per le attrazioni a misura di tutti, un mix accattivante di natura e architettura quasi sempre en plein air.

Così diversa da Tenerife, che pure ho tanto amato, questo tizzone scuro di lava immerso nell’Atlantico mi ha stregato senza se e senza ma. Noi siamo rimasti a Lanzarote per 8 giorni interi. Un tempo che altri avrebbero giudicato forse troppo lungo, abbinando magari una tappa nella vicina Fuerteventura, ma che si è rivelato perfetto per assicurarci lentezza, relax e la sensazione di “vivere” l’isola, oltre che visitarla. Che poi è quello che di solito cerchiamo quando viaggiamo. Ogni giorno, complice una situazione meteo molto favorevole, passavamo mezza giornata alla scoperta dell’isola con la nostra auto a noleggio e l’altra metà in relax, su una spiaggia o al parco giochi (o entrambe le cose).

Ecco, nel dettaglio, l’itinerario del nostro viaggio a Lanzarote con i nostri bambini di 2 e 4 anni:

Valle de la Geria e Museo della Pirateria di Teguise

Attraversare questa valle vulcanica, con i vigneti piantati nella cenere nerissima e protetti da muretti circolari di pietre, vale il viaggio. L’assaggio della malvasia locale perfeziona ulteriormente l’esperienza. Il museo è piccolo e non particolarmente memorabile, ma la location (il Castello di Santa Barbara, arroccato sulla suggestiva cittadina di Teguise) a me è piaciuta moltissimo. E penso che rappresenti il modo ideale per cominciare a prendere familiarità con l’isola. Costa poco, richiede poco tempo e ai bambini piacerà.

lanzarote con bambini geria

Jardin de Cactus

Una vecchia cava che l’architetto Cesar Manrique, indiscusso genio isolano e “nume tutelare” di Lanzarote (si deve a lui la politica di protezione del territorio che ha salvaguardato il paesaggio) ha trasformato in un originale giardino botanico con cactus e piante grasse.

lanzarote bambini cactus

Caleta de Famara

Un minuscolo villaggio costiero, una scogliera a picco sul mare, una lunga distesa di dune battute dal vento. Il paradiso dei surfisti e dei viaggiatori indipendenti. Vi consiglio di mangiare al Centro Socio Cultural Caleta de Famara, che ha un parco giochi proprio di fronte ai tavoli esterni.

Parco nazionale Timanfaya

Un viaggio indimenticabile attraverso un paesaggio in cui si respira tutta la forza della Terra, tra picchi vulcanici, crateri, caldere e rocce di mille sfumature cangianti. L’escursione ha il sapore dell’avventura, e si conclude con piccoli esperimenti di vulcanologia che piaceranno molto ai bambini. La visita, che dura una quarantina di minuti, avviene attraverso dei pullman con la guida, dopo aver lasciato l’auto in un parcheggio. Per la mia esperienza, è fondamentale arrivare presto, per non rischiare lunghe attese e code interminabili. Scendendo dal Parco, è possibile fare un giro sui cammelli (o dromedari) di Lanzarote, tipici dell’isola in quanto introdotti secoli fa per il lavoro dei campi e non solo. Costa poco e per i bambini è una grande avventura, ma personalmente non mi sono sentita molto a mio agio perché gli animali viaggiano in carovana con la museruola e percorrono sempre lo stesso tragitto breve e alienante. Interessante il piccolo museo che racconta la storia dei cammelli a Lanzarote e descrive le tipiche sedute che si utilizzano ancora oggi per la passeggiata.

lanzarote bambini lago verde

El Golfo, Lago verde e saline di Janubio

Una serie di paesaggi naturali mozzafiato in rapida successione. Si va da una laguna verdissima (per la presenza di fitoplancton) incastonata all’interno di rocce dai mille colori alle vecchie saline di Janubio, passando per un tratto costiero molto suggestivo che prende origine dalla pittoresca cittadina marinara di El Golfo. Vi sembrerà di fare un salto indietro nel tempo.

cueva de los verdes bambini

Cueva de Los Verdes, Jameos del Agua e Mirador del Rio

Si tratta di tre attrazioni presenti nella parte settentrionale di Lanzarote, che io consiglio di visitare esattamente in quest’ordine. La Cueva è una meravigliosa grotta vulcanica originatasi per il raffreddamento di una delle colate laviche che si gettavano nell’oceano: un’esperienza molto particolare per chi è abituato alle grotte di origine carsica. La visita, di circa tre quarti d’ora, è possibile solo con una guida (per cui andateci il prima possibile), fattibile con bambini per mano o in marsupio/fascia (ma niente passeggino) e culmina con una sorpresa di cui non vi dirò niente, esattamente come tutti gli altri viaggiatori che passano da Lanzarote. I Jameos sono delle cavità naturali all’interno delle antiche colate laviche, che Manrique e altri artisti locali hanno esaltato con la costruzione di auditorium, spazi museali, piscine ornamentali e ristoranti in perfetta armonia con l’ambiente naturale. Uno dei jameos ospita anche un lago di acqua salata che si è formato per infiltrazione del mare all’interno della roccia, in cui vivono dei granchi albini abissali che non è possibile ammirare in nessun altro posto del mondo. Il Mirador, infine, è un punto panoramico progettato dal solito Manrique, da cui si ammira un panorama sensazionale su Isla Graciosa, una delle Canarie minori. Fidatevi se vi dico che la vista è memorabile (e se non volete pagare il biglietto per il Mirador, potete ammirare lo stesso panorama dall’esterno).

isla graciosa lanzarote

Puerto Calero con giro in sottomarino

Esperienza che vi consiglio solo se avete l’esigenza di impiegare una mezza giornata di maltempo e dei soldi extra da investire. I bambini saranno infatti molto felici, ma la visita è breve, molto “turistica” e a mio parere non vale la spesa (carino comunque il passaggio sul relitto affondato).

lanzarote bambini sottomarino

Mercato domenicale di Teguise

Molto frequentato anche da turisti, ma conserva comunque un certo appeal, anche grazie ai chiringuitos che offrono cibo a buon mercato (paella, papas arrugadas e sangria per sei euro e mezzo) e agli artisti di strada che si esibiscono tra le bancarelle. La cittadina è una delle più belle da visitare a Lanzarote con bambini (e senza) e offre un bel parco giochi vicino alla piazza più grande del villaggio.

lanzarote bambini teguise

Playa Blanca

Playa Blanca è la località che abbiamo scelto come base per il nostro viaggio a Lanzarote con i bambini. Non è probabilmente la più pittoresca delle località costiere dell’isola, ma si è rivelata molto comoda e la consiglio senz’altro alle famiglie con figli piccoli. Molto servita da negozi e ristoranti, ha diverse spiagge comode e attrezzate, aree gioco molto ben tenute, parcheggi gratuiti e, per chi lo desidera, è la base ideale per una escursione a Fuerteventura, visto che le navi che fanno la spola tra le due isole partono proprio da qui.

Lanzarote mutini

Fondazione Manrique

Un posto incantato e incantevole, che sorge in quella che era la casa di Cesar Manrique ricavata all’interno di una gigantesca colata lavica. Il connubio perfetto tra natura, paesaggio, architettura e arte. Con un pizzico di avventurosa follia che piacerà anche ai piccoli (ma io confesso di averla visitata in beata solitudine, mentre il papà vegliava sulla siesta dei figli).

lanzarote manrique

Playas de Papagayo

Si tratta di una serie di spiagge ospitate all’interno di un parco nazionale, appena al di fuori dall’abitato di Playa Blanca. Per raggiungerle si percorrono alcuni chilometri di una strada sterrata ma fattibile e si paga un biglietto di tre euro per vettura. Meritano sicuramente una visita, sia per le acque cristalline che per le splendide formazioni rocciose circostanti. Sono servite solo da un ristorante/bar, non ci sono ombrelloni, giochi né altri servizi.

nzarote bambini papagayo

All’escursione a Isla Graciosa, uno dei momenti più belli del nostro viaggio a Lanzarote con i bambini, ho dedicato un post apposito. Vi basti dire che una escursione di una giornata permette senz’altro di avere una prima idea di questa piccola perla canaria, ma poterci dormire una notte è probabilmente un’esperienza indimenticabile.

Leggi anche: Isla Graciosa con i bambini: paradiso alle Canarie

I miei consigli per visitare Lanzarote con i bambini

Portatevi dietro una muta o una mezza muta. Questo vi potrebbe permettere, come è stato per noi, di fare un sacco di bagni nelle fresche acque dell’Atlantico (ma in questo conta molto la vostra tolleranza al freddo, c’è chi non riesce a bagnarsi alle Canarie neanche in piena estate).

Fissate l’itinerario di giorno in giorno, scegliendo cosa fare anche in base al meteo e alle vostre sensazioni del momento.

Lanzarote vi incanterà per sempre. Credetemi.

lanzarote e fuerteventura

lanzarote cammelli

lanzarote spiaggia

Leggi anche: Tenerife con i bambini (a Natale)

 

6 Giugno 2017 11 Commenti
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La casa dei miei figli siamo noi

by Silvana Santo - Una mamma green 26 Aprile 2017

La mia è una famiglia di viaggiatori. Ci piace andare alla scoperta del mondo, dei posti vicini e di quelli lontani. Riempirci gli occhi della meraviglia che si apre davanti a noi in ogni stagione, imparare che la diversità, comunque si declini, è in ogni caso una ricchezza inestimabile. Non è sempre facile, ma prima di diventare madre pensavo che sarebbe stato più complicato. Che sarebbe stato difficile strappare dei bambini piccoli alla loro quotidiana routine, farli sentire a proprio agio in cento diverse case vacanza o in un albergo qualsiasi. In un posto che non fosse casa loro.

La verità, come ho scoperto vivendo insieme ai miei figli, è che la routine può seguire i bambini piccoli pure in viaggio. E che la casa dei miei figli, anche in vacanza, è la loro famiglia. Sono i riti quotidiani che celebriamo ogni giorno, le letture della buonanotte, la colazione seduti con il consueto invariabile schieramento. È il letto che condividiamo, gli abbracci forti prima di addormentarci. Gli appuntamenti giornalieri a cui cerchiamo di non mancare mai. La casa dei miei figli è l’amore che ci tiene avvinti. Le schermaglie fraterne, le piccole grandi manie che noi soli, gli uni degli altri, conosciamo così bene. La casa dei miei figli sono gli odori che ci portiamo addosso. E l’odore indistinto di famiglia che in qualche modo ci accomuna e ci distingue da tutti gli altri. La casa dei miei figli, anche in vacanza, siamo noi.

So che non sarà così per sempre. Verrà il giorno in cui l’appartamento minuscolo in cui abitiamo gli andrà stretto. In cui avranno preferenze sulla destinazione di un viaggio o sul luogo in cui alloggiare. In cui, forse, protesteranno per quegli alberghi e quelle case vacanza che adesso vivono con tanta felice curiosità. Verrà il giorno in cui la loro casa saranno gli amici che si sceglieranno, e le abitudini che consolideranno insieme a loro. In cui il loro mondo sarà un posto da cui il padre e io saremo in parte esclusi, forse ostracizzati.

Ma quel momento è ancora lontano. E io mi godo fino in fondo la sensazione di essere la casa dei miei figli, come quando li portavo nella pancia. Tutti i giorni. Anche in vacanza.

26 Aprile 2017 0 Commenti
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Andalusia con bambini: Cadice, Jerez, Ronda e Gibilterra

by Silvana Santo - Una mamma green 17 Febbraio 2017

Sono stata per la prima volta in Andalusia nel 2013, mentre ero incinta del mio primo figlio. Un viaggio itinerante di un paio di settimane, che mi aveva letteralmente stregato. I colori caldi, le architetture arabeggianti, la natura così variegata. La luce. La gente ospitale, le tradizioni antiche. Le baie infestate di fantasmi di bucanieri. Il deserto di pietre e terra rossa. I minareti trasformati in campanili, col sangue arabo sparso insieme a quello iberico. Le fontane, i giardini pieni di aranci e i patio ombreggiati e freschi. Così, quando ci siamo trovati alla ricerca di una destinazione abbordabile per una breve vacanza a cavallo della scorsa Epifania, non abbiamo avuto esitazioni. Si torna a el-Andalus, questa volta con i figli, per scoprire la parte sud-occidentale della Regione, che qualche anno fa avevamo dovuto tralasciare per mancanza di tempo.

andalusia con i bambini mappa

Andalusia con bambini: Cadice

Cadice mi ha rapito il cuore. L’aria vissuta, i palazzi dai colori pastello, la luce bagnata di Mediterraneo e profumata di nord Africa. Un sogno che resterà nella mia mente per tutta la vita. Ai bambini piaceranno tantissimo i numerosi parchi gioco sparsi per la città (sempre sicuri, recintati e puliti), i banchi colorati del mercato coperto, la spiaggia d’oro a pochi minuti dal centro storico, l’ascesa (facile) al campanile della cattedrale.

andalusia con i bambini, cadice

Il centro storico è in gran parte pedonale, e si gira senza particolari problemi. Anche l’arrivo nella città vecchia, lungo l’istmo che la collega al resto della conurbazione, sarà una piccola avventura, con il mare ai due lati che si può quasi sfiorare allungando le mani. Se alloggiate in centro storico, come abbiamo fatto noi, tenete conto che i parcheggi sono piuttosto costosi. Per il resto, i prezzi sono tutto sommato abbordabili.

spiaggia cadice

Andalusia con bambini: Jerez de la Frontera

A pochi chilometri da Cadice, Jerez custodisce un’anima che più andalusa non si può. Cavalli e sherry sono le sue principali attrattive, senza dimenticare un centro storico pregevole, una cattedrale molto interessante e una fortezza, l’Alcazar, che vi catapulterà al tempo della dominazione arava del XII secolo (all’interno c’è anche un bel giardino con una specie di labirinto).

jerez bambini andalusia

Dopo una rapida visita al centro cittadino, noi ci siamo diretti verso la fondazione Real Escuela Andaluza del Arte Ecuestre, per assistere a uno spettacolo musicale con cavalli e carrozze. Un’esperienza che piacerà a bambini di qualsiasi età, permettendo a tutta la famiglia un vero e proprio “bagno” nella tradizione andalusa. C’è anche la possibilità di visitare le scuderie con una guida, incontrando da vicino i bellissimi stalloni ospitati dalla Real Escuela di Jerez, che forma ogni anno cavallerizzi ed amazzoni di altissimo livello. Oltre allo spettacolo, che si tiene secondo un calendario consultabile sul sito, la struttura in sé merita senz’altro una visita, e ospita anche un museo e dei piacevoli giardini, in cui sorseggiare uno sherry tra le cicogne che nidificano sui tetti delle bodegas di sherry dismesse. E se come me siete amanti del vino liquoroso e dolce tipico di questa regione spagnola, vi consiglio di visitare una delle fabbriche (le bodegas, appunto) che organizzano tour e degustazioni. Noi abbiamo rinunciato per mancanza di tempo.

andalusia con bambini - cavalli jerez

cavalli jerez 2

Andalusia per bambini: Ronda

Ronda mi è sembrata uno dei rari posti fuori dall’Italia che custodisca una bellezza “quasi italiana”. Dalle mura massicce alla mezquita-cattedrale, dalla vista sul Tajo, la profonda gola su cui sorge lo scenografico Puente Nuevo, tutto è bellezza. Tutto è poesia. Tranne, a mio personale parere, la corrida, il cui immaginario si respira molto forte per le strade di Ronda (basti pensare che qui sorge la più antica plaza de toros di Spagna, celebrata dalla penna di Hemingway insieme al resto della città). Non è una cittadina particolarmente child-friendly, ma non mancano un ampio parco pubblico con una splendida vista sulla valle e con un grande parco giochi. Che i miei figli hanno ignorato del tutto, preferendo rincorrersi tra loro nel tiepido sole dell’inverno andaluso.

ronda con bambini

Andalusia con bambini: Gibilterra e Tarifa

Gibilterra non è forse una “bella città” in senso stretto, ma possiede il fascino indiscusso delle terre di frontiera. Esercita quella misteriosa attrazione dei posti di confine, divisi tra due storie, due culture, due identità. La ricchezza irresistibile della diversità. Noi abbiamo puntato a visitare soltanto la Rocca, che sento di indicare come un posto perfetto da visitare con i bambini. Il mio consiglio è di lasciare l’auto al parcheggio e salire in cima con la cabinovia (cable car), che rappresenta di per sé un grande divertimento per i piccoli. Arrivati in cima, tutti, indistintamente, sarete rapiti dalla visione mitica delle Colonne d’Ercole, dal profilo della costa marocchina che si staglia all’orizzonte, dal via vai di navi che attraversano lo stretto. E dalla sfacciataggine delle scimmie che, libere e indisturbate, popolano la Rocca di Gibilterra.

andalusia con bambini - scimmie

Non vi avvicinate troppo, non date loro cibo e comportatevi con rispetto e buon senso. Vi garantiranno ore di divertimento, altro che documentari in tv. Se vi va di gustare qualche piatto (senza pretese) della cucina britannica, assaggiate la cucina della tavola calda in cima alla Rocca. La zuppa è deliziosa, e il panorama è sensazionale. Lasciando Gibilterra con l’auto, fermatevi a guardare il suo profilo da lontano, e ditemi se non sembra anche a voi che somigli tantissimo al boa del Piccolo Principe!

andalusia con bambini gibilterra

Nel pianificare la vostra visita a Gibilterra con bambini, tenete conto delle possibili code in entrata e in uscita alla frontiera (dove dovrete mostrare i documenti di tutta la famiglia). Noi ce la siamo cavata con una ventina di minuti di attesa solo al ritorno, ma penso che in estate la situazione possa essere molto più caotica.

L’ultima tappa del nostro viaggio in Andalusia con i bambini è stata una visita lampo a Tarifa, sufficiente per innamorarsi perdutamente del suo lungomare con vista sull’Africa. Il regno del vento, che spazza un mare di un blu surreale e che sospinge le vele dei numerosi kiter che vengono a sfidare le correnti aeree e marine in tutte le stagioni. Anche il centro storico di Tarifa, con i vicoli, le mura possenti e le chiese di pietra, merita senz’altro una visita.

andalusia con bambini tarifa

Andalusia con i bambini: Estepona

A Estepona abbiamo alloggiato, dopo i primi due giorni a Cadice, perché era una località strategica per l’itinerario che avevamo in mente, e non troppo lontana dall’aeroporto di Malaga, dal quale saremmo ripartiti. Una scelta azzeccata, e che mi sento di consigliare non soltanto per gli aspetti logistici, ma anche per i prezzi molto accessibili e le opportunità per chi viaggia in Andalusia con bambini: una enorme spiaggia di sabbia, aree versi e un gigantesco playground sul lungomare, con giochi adatti a bambini di tutte le età.

andalusia con bambini playground

andalusia con bambini - cicogna

L’Andalusia è una meta perfetta per un viaggio con bambini (e anche senza, ovviamente!). Meravigliosa e colorata in qualsiasi stagione dell’anno, saprà sedurvi senza mai più abbandonarvi. Parola mia!

visitare ronda con bambini

17 Febbraio 2017 5 Commenti
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Perché portare i bambini in agriturismo

by Silvana Santo - Una mamma green 10 Febbraio 2017

La campagna, per gli italiani, rischia sempre di essere la cenerentola delle vacanze, schiacciata dalla maestà delle montagne e dalla potenza del mare. Ma sottovalutarla è davvero un errore marchiano, per tutti ma in modo particolare per chi ha famiglia. Non mi credete? Ecco allora i miei cinque motivi per portare i bambini in agriturismo.

1. Viva la lentezza

L’agriturismo è il contesto ideale per recuperare ritmi di vita sostenibili e in totale armonia con la natura. Per rallentare e respirare, liberandosi dalla frenesia e dallo stress che attanaglia ogni giorno anche i bambini piccoli.

2. Mangiare sano

Prodotti a chilometro zero, ortaggi freschi, dolci fatti in casa, conserve deliziose e leccornie biologiche. Portare i bambini in agriturismo significa dare loro l’opportunità di mangiare cibi sani e di stagione, scoprendo sapori nuovi e superando pregiudizi e ritrosie. Spesso, inoltre, una vacanza in agriturismo diventa l’occasione perfetta per cimentarsi di persona in attività come la cura dell’orto, la raccolta dei prodotti e magari la preparazione di squisiti manicaretti. Un’esperienza che diverte, insegna e cura.

3. Gli animali

Gli animali sono, per molti versi, la parte migliore di noi. Sono in grado di rimetterci in connessione con le nostre radici, di riportarci in qualche modo alla terra di cui siamo figli. Sono maestri indiscussi di verità. Per questo portare i bambini in agriturismo significa fare loro un regalo straordinario: la possibilità di specchiarsi con sentimenti che in parte gli umani hanno perduto. La fierezza senza spocchia di un cavallo, la tenerezza dignitosa di un gregge, la fedeltà granitica di un cane.

4. La natura

Difficoltà di concentrazione, iperattività, insicurezza e ansia: sintomi sempre più diffusi tra i bambini di città, e che potrebbero essere legati anche al progressivo allontanamento dall’ambiente naturale. Soprattutto in tenera età, la mancanza (o la scarsità) di contatto con alberi, fiori, terriccio, animali e pozze d’acqua potrebbe favorire la comparsa o il peggioramento di questi fenomeni. Una vacanza in agriturismo con i bambini rappresenta il modo migliore per fare incetta di natura, recuperando almeno temporaneamente questo deficit.

5. Detox tecnologico

Saranno anche nativi digitali, ma i nostri figli passano in media troppo tempo a contatto con dispositivi tecnologici di tutti i tipi. Tablet, cellulari, computer, videogiochi e televisori rimandano ai piccoli stimoli sensoriali non sempre facili da decodificare e metabolizzare. Nei casi peggiori, i bambini finiscono col dipendere letteralmente dai supporti tecnologici, o col relegare loro una fetta preponderante della loro stessa vita sociale. Un agriturismo, con le sue tante opportunità di intrattenimento attivo all’aria aperta, sport e avventura, regala spontaneamente una salutare dieta tecnologica a tutta la famiglia.

agriturismo con bambini

Post in collaborazione con l’agriturismo Ca’ de Figo di Varzi, in provincia di Pavia. Una struttura perfetta per le famiglie con bambini, grazie al maneggio, alla fattoria didattica e sociale riconosciuta, alla possibilità di alloggiare in appartamenti autonomi e di tuffarsi, in estate, nella splendida piscina scoperta. Ideale anche per coppie e ragazzi, che potranno godersi la Spa e le attività sportive, e per eventi, meeting e attività di team building, grazie alla disponibilità della sala conferenze di 80 posti. Nei mesi estivi, l’agriturismo organizza anche campus per bambini e ragazzi.

10 Febbraio 2017 4 Commenti
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10 cose che ho imparato viaggiando con i miei figli

by Silvana Santo - Una mamma green 27 Gennaio 2017

Che andiate al mare a Jesolo o sulle vette delle Dolomiti, che scegliate il relax della campagna o l’avventura di un tour esotico, viaggiare con i figli è un’esperienza straordinaria. Nel bene e nel male. Esaltante e faticosa, ansiogena e rilassante, commovente o divertente fino alle lacrime. Impegnativa e sorprendente. Un’esperienza che ti insegna tante cose, come genitore e come essere umano. Nei miei ormai 4 anni di scorribande in famiglia, ecco le 10 cose che ho imparato viaggiando con i miei figli.

1. A un certo punto della vacanza, arriva inesorabile il momento del “ma chi me l’ha fatto fare?”. Per un capriccio più ostinato, per un po’ di comprensibile stanchezza, per un malessere improvviso o un pasto non apprezzato. Ma quando si torna a casa, il giudizio è sempre lo stesso: ne valeva la pena. E la tentazione di organizzare subito il prossimo viaggio è ogni volta più irresistibile.

2. I bambini piccoli ricordano, dei viaggi che fanno, molte più cose di quello che noi adulti siamo portati a pensare. E quello che non ricordano rimane sedimentato nel loro inconscio, e contribuirà, attraverso un preziosissimo bagaglio di ricordi silenti, a renderli gli adulti che saranno domani.

3. Si scoprono più cose dei propri figli in due settimane in albergo che in un anno a casa. I gusti, le paure, gli interessi, le debolezze. E forse anche loro imparano a conoscere un po’ meglio mamma e papà.

4. Non c’è stanchezza, crisi di pianto o nostalgia di casa che due ore in riva al mare non possano curare.

5. La vacanza con i figli deve essere anche una parziale moratoria delle regole. Chiudere un occhio sugli orari, sul cibo e su qualche piccola concessione innocente trasforma il viaggio in una parentesi davvero eccezionale, e lo rende più facile e piacevole per tutti.

6. Nessuna destinazione è troppo ambiziosa. Non c’è limite a quello che si può fare viaggiando con i propri figli. Alle avventure che si possono vivere e alle vette, metaforiche e reali, da conquistare. Basta conoscere loro e sé stessi, e avere voglia di osare. Nessuna vacanza, d’altro canto, è troppo “banale” o inutile. Divertirsi insieme, rallentare, recuperare il contatto con la natura e riposare sono esperienze che esaltano l’amore e ristorano l’anima.

7. Viaggiare fin da piccolissimi aiuta i bambini a diventare persone curiose e abituate alla diversità. Interessate a scoprire cosa c’è di nuovo al di là di una curva, capaci di ammortizzare gli imprevisti e di affrontare le paure. Di sfidare i propri limiti. Li rende persone più consapevoli, più aperte, più flessibili ed empatiche.

8. Se proprio si devono affrontare capricci, liti tra fratelli e marachelle, molto meglio farlo in riva al mare, in cima a una montagna o di fronte a un panorama mozzafiato che nell’anonimato sempre uguale della propria casa.

9. Anche l’esperienza di viaggio apparentemente più insignificante lascerà qualcosa nel cuore e nella testa di un bambino. Che sarà pronto a sorprendervi quando meno ve lo aspettate, con un ricordo che voi stessi avevate cancellato, un particolare che a voi era sfuggito, una considerazione che a voi non era venuta in mente.

10. Viaggiare con i propri figli impone a un genitore di dare davvero il meglio di sé. Di scovare risorse che non sapeva di possedere, di coltivare la pazienza e la capacità di mediazione ancora più che a casa. Di esercitarsi nella difficile arte del compromesso. Di essere prudente o coraggioso a seconda delle circostanze. Di essere talvolta un pochino incosciente. Di prendere decisioni difficili, e di farlo in fretta. Di assumersi responsabilità che ad altri sembrerebbero follie. Viaggiare con i propri figli rende un genitore più forte, ma allo stesso tempo gli permette di tornare un po’ bambino.

E non è questa, in fondo, la ragione migliore per viaggiare?

 

Questo post è offerto dall’hotel Vidi Miramare & Delfino di Jesolo, un quattro stelle Superior fronte mare che offre tanti servizi per le famiglie con bambini, inclusi centro benessere, piscina e noleggio biciclette. L’hotel Vidi Miramare accetta anche animali di piccola taglia e, oltre a camere di varie categorie, propone anche appartamenti con tutti i confort, a soli 50 metri dal mare.

hotel vidi miramare jesolo

27 Gennaio 2017 0 Commenti
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Mi chiamo Silvana Santo e sono una giornalista, blogger e autrice, oltre che la mamma di Davide e Flavia.

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