Una mamma green
  • HOME
  • CHI SONO
    • DICONO DI ME
    • MEDIAKIT
    • IL MIO CURRICULUM
  • ESSERE MADRE
  • ESSERE GREEN
    • MENO PLASTICA
    • ABBIGLIAMENTO SOSTENIBILE
    • COSMETICI BIOLOGICI
    • PANNOLINI ECOLOGICI
    • NATURA
    • RIMEDI NATURALI
    • ANIMALI
    • ALLATTAMENTO
    • BABYWEARING
    • COSLEEPING
  • ESSERE IN VIAGGIO
    • CAMPANIA
    • ITALIA
    • EUROPA
    • MONDO
  • COLLABORAZIONI
  • CONTATTI
Una mamma green
  • HOME
  • CHI SONO
    • DICONO DI ME
    • MEDIAKIT
    • IL MIO CURRICULUM
  • ESSERE MADRE
  • ESSERE GREEN
    • MENO PLASTICA
    • ABBIGLIAMENTO SOSTENIBILE
    • COSMETICI BIOLOGICI
    • PANNOLINI ECOLOGICI
    • NATURA
    • RIMEDI NATURALI
    • ANIMALI
    • ALLATTAMENTO
    • BABYWEARING
    • COSLEEPING
  • ESSERE IN VIAGGIO
    • CAMPANIA
    • ITALIA
    • EUROPA
    • MONDO
  • COLLABORAZIONI
  • CONTATTI
Tag:

viaggiare con i bambini

vacanze al mare con bambini consigli green
mamma greenviaggi

Vacanze al mare coi bambini: 5 consigli per rispettare l’ambiente

by Silvana Santo - Una mamma green 27 Giugno 2019

L’estate è scoppiata, sul calendario e sul termometro, e la maggior parte delle famiglie deciderà probabilmente di trascorrere le ferie in spiaggia, per godere del sole e del mare. Il paradosso, però, è che le vacanze al mare coi bambini possono finire col pesare negativamente proprio sul tanto amato ambiente marino. Come evitarlo? Bastano un po’ di buon senso e qualche accorgimento semplicissimo. Ecco 6 consigli per rispettare l’ambiente durante una vacanza al mare con i bambini, fatemi sapere i vostri, se vi va!

1. Non tirare fuori dall’acqua le stelle marine

Le stelle marine sono davvero affascinanti, colorate e magnetiche. E si prestano tantissimo, lo so, alla foto perfetta da postare su Instagram. Però possono essere danneggiate molto seriamente dall’emersione, perché il funzionamento del loro organismo (banalizzo) si basa su un delicato equilibrio legato anche alla presenza di acqua all’interno del corpo: quando l’acqua “fuoriesce” e vi entra invece dell’aria, c’è il rischio che le funzioni fisiologiche delle stelle marine vengano compromesse. Se avete la fortuna di vederne una, dunque, fotografatela quanto volete ma evitate di toccarla. E, soprattutto, non tiratela fuori dall’acqua.

2. Non dare da mangiare a pesci e gabbiani

Una tentazione che può essere irresistibile, specie per i bambini piccoli. Ma la regola di non nutrire gli animali selvatici vale anche in riva al mare, per tante ragioni diverse. Intanto, un’alimentazione non adeguata può essere dannosa per la salute, ma, a parte questo, gli animali che vivono in natura non dovrebbero abituarsi a essere nutriti dagli umani, perché questo finirebbe con l’alterare in modo potenzialmente irreversibile e pericoloso il loro comportamento. Alimentare forzatamente gli animali, infine, può favorire la proliferazione di specie che, per quanto “simpatiche”, possono essere invasive e dannose per l’ecosistema. L’ideale sarebbe vivere questa esperienza con i bambini solo in contesti controllati e regolamentati, come parchi faunistici e centri di recupero, attenendosi ai consigli di guide, ranger e veterinari.

3. Non strappare la Posidonia

Se trascorrerete le vostre vacanze sulle sponde del Mediterraneo, potreste avere la fortuna di imbattervi in qualche bella prateria (sommersa) di Posidonia oceanica. Si tratta di una pianta acquatica (non è un’alga, contrariamente a quello che molti pensano!) che a dispetto del suo nome vive solo nel mare nostrum, che è un indicatore di acqua pulita e, soprattutto, che ha un ruolo ecologico fondamentale, non solo per l’ossigenazione del mare ma anche perché previene l’erosione costiera e offre cibo, riparo e sostegno a tantissime specie animali. Strapparla, pertanto, rappresenta un atto davvero dannoso per l’intero ecosistema marino costiero, anche perché la Posidonia è minacciata dall’inquinamento e da altri fattori ambientali. Anche le cosiddette banquettes, gli ammassi si foglie secche e marroncine che si accumulano sulla spiaggia, sono preziose: prevengono l’erosione (e quindi l’assottigliamento) della spiaggia e offrono nutrimento e rifugio a tanti organismi. So che rovinano le foto, che hanno un odore pungente, ma sappiate che si tratta di un segnale di salute dell’ambiente marino. Siamo noi gli ospiti, non dimentichiamolo mai!

vacanze al mare con bambini

4. Portare via un po’ di spazzatura dalla spiaggia

Purtroppo è diventato davvero difficile trovare un luogo di villeggiatura in cui le spiagge e il mare non siano minacciati dalla presenza di rifiuti di ogni tipo, abbandonati dai bagnanti, scaricati dalle imbarcazioni, trasportati dal vento e dalle correnti. Senza abbandonare i necessari accorgimenti per la sicurezza e l’igiene, potreste approfittare delle vostre passeggiate sul bagnasciuga per raccogliere e smaltire in modo corretto bottiglie di plastica, sacchetti e altro. Fate attenzione, naturalmente, a oggetti taglienti, appuntiti o sporchi!

5. Non prelevare sabbia e conchiglie

Vecchio consiglio, sempre utile. La spiaggia risente dell’asportazione di materiale, in parte già inevitabile per il solo fatto che tante persone la calpestano, si sdraiano, stendono i loro teli etc. Io confesso che a volte non riesco a impedire ai miei figli di scegliere “un tesoro” della loro vacanza (un sasso o un guscio), ma di norma riesco a dirottare il loro interesse verso materiali “estranei”, come legnetti di barca, piume di gabbiano o vetrini colorati levigati dalla risacca.

6. Scegliere una crema solare meno inquinante

Anche la protezione solare che giustamente ci spalmiamo con cura sul corpo ha un certo impatto sull’ambiente marino, perché contiene sostanze che possono inquinare l’acqua e il fondale. In commercio esistono però formulazioni più “green”, spesso basate su filtri fisici, che dovrebbero essere più gentili con il mare e i suoi abitanti. L’ideale, laddove possibile, sarebbe fare una doccia prima di entrare in acqua (e poi spalmarsi di nuovo la crema solare prima di rimettersi al sole!), ammesso naturalmente che lo scarico della doccia finisca in un depuratore!

In generale, vale sempre il suggerimento di avere occhi aperti e cuore attento, comportarsi da ospiti e da amici di quel mare che tanto amiamo e che ha bisogno di noi per non finire distrutto.

27 Giugno 2019 2 Commenti
0 FacebookTwitterPinterestEmail
mare in Campania con i bambini
post sponsorizzativiaggi

Dove andare al mare in Campania

by Silvana Santo - Una mamma green 3 Giugno 2019

L’estate si avvicina, ed è il momento per i ritardatari di organizzare le prossime vacanze estive, che per la maggioranza delle famiglie (e non solo) non possono prescindere dall’esperienza del mare e del sole. In tanti mi avete scritto, in questi anni, per chiedermi dove organizzare una vacanza di mare nella mia regione, ed ecco qui, allora, i miei consigli molto generali su dove andare al mare in Campania.

Continua a leggere
3 Giugno 2019 0 Commenti
0 FacebookTwitterPinterestEmail
norimberga con i bambini itinerario
viaggi

Norimberga con i bambini: la nostra settimana in Franconia

by Silvana Santo - Una mamma green 8 Maggio 2019

Negli ultimi anni la scelta delle destinazioni dei nostri viaggi punta a mettere insieme gli interessi di mamma e papà con quelli di Davide e Flavia: andare a Norimberga con i bambini, da questo punto di vista, si è rivelata un’ottima idea. La Franconia infatti presenta caratteristiche a mio parere ideali per una bella avventura in famiglia.

Norimberga con i bambini: cosa fare

Norimberga è la seconda città della Baviera e si trova a due ore circa a nord di Monaco, circondata da boschi e corsi d’acqua. Ha un lungo passato e un’architettura di stampo medievale che ha subito gravi danni nel corso della storia (specie durante la Seconda Guerra Mondiale, come gran parte della Germania, purtroppo) ma è stata restaurata per me in modo molto efficace e rispettoso. È stata a lungo anche la capitale del Sacro Romano Impero, nonché città simbolo del Terzo Reich e teatro del celebre processo ai gerarchi nazisti. Una storia intensa, che si riflette sulla città e sui suoi punti di interesse. A Norimberga con i bambini si possono vivere infatti molte esperienze diverse, che includono musei, chiese, parchi, passeggiate di ogni genere. Noi abbiamo vissuto molto il centro cittadino, piccolo e facilmente visitabile a piedi (nonché animato dalla versione pasquale del celebre mercatino di Natale di Norimberga) con le sue architetture gotiche e romaniche, i bei palazzi, le zone pedonali. Bellissime la chiesa luterana di San Lorenzo e la cattolica Frauenkirche, nella centralissima e scenografica Hauptmarkt. Abbiamo passeggiato lungo il fiume Pegnitz, riposandoci in un piccolo parco e contando i pulcini delle varie nidiate. Ci siamo divertiti nel prezioso Museo del Giocattolo (settore nel quale la città bavarese vanta una storica tradizione) che include una grande ludoteca, un piccolo playground all’aperto e tantissime postazioni in cui grandi e piccoli possono giocare liberamente. Abbiamo esplorato il Castello Imperiale, ammirando torri, bastioni, mura e camminamenti degni di Grande Inverno (questa è per gli appassionati di Games of Thrones). Abbiamo pranzato all’aperto assaporando le specialità del posto e bevendo, solo io, litri di ottima birra locale. Ci siamo scatenati nel bel playground del parco Kontumazgarten. Abbiamo fatto una visita veloce ma molto emozionante al memoriale del processo di Norimberga, entrando nella sala dove furono effettivamente processati i gerarchi nazisti. Io ho avuto anche il tempo di godermi un’ora solitaria nella casa di Albrecht Dürer, illustratore e pittore che nel XV secolo è nato proprio a Norimberga. Avendo più tempo a disposizione, durante un viaggio a Norimberga con i bambini si possono visitare anche il Museo ferroviario (con una bellissima sezione interattiva) e numerosi altri siti culturali (trovate qui tutte le informazioni).

norimberga bambini museo giocattolo

Norimberga con i bambini: il Playmobil Fun Park

Se abbiamo scelto la Franconia per il nostro viaggio primaverile è anche perché a soli 30 minuti di macchina da Norimberga sorge il Playmobil Fun Park! Da grandi appassionati degli omini Playmobil non potevamo mancare a questo appuntamento, che ha superato le nostre aspettative pre-partenza. Non si tratta di un parco tematico qualsiasi: niente giostre adrenaliniche, ruote panoramiche o treni superveloci. Ci troverete invece tantissimi playground e postazioni, per lo più all’aperto, in cui i bambini possono arrampicarsi, scalare, dondolare, stare in equilibrio, pilotare automobili a pedali o barchette a braccia, giocare con acqua e sabbia, cercare tesori sommersi e pepite sepolte nella sabbia. E ovviamente giocare con miliardi di Playmobil. Quasi tutti sono giochi di movimento, equilibrio, forza, cimento o comunque esperienze attive, spesso a contatto con acqua, terra, sabbia (portate tassativamente con voi vestiti di ricambio e qualcosa per asciugarvi). Molta attenzione all’ambiente, zero stoviglie usa e getta e cauzione per chi riporta piatti e bicchieri (a noi hanno restituito 10 euro su 48!) dopo aver pranzato. I prezzi sono modici, anche per quanto riguarda il cibo, e col menu bambino da 5,5 euro ti regalano un personaggio Playmobil e un bicchiere riutilizzabile. Anche quando c’è molta folla, come nel giorno in cui ci siamo stati noi, per come sono strutturate le varie attività non si forma coda ai giochi, ad eccezione di due o tre attrazioni. Per tutti noi, promosso alla grande, una tappa imprescindibile di qualsiasi viaggio a Norimberga con i bambini!

norimberga con i bambini playmobil park

Franconia con i bambini: Bamberga

Un’altra tappa del nostro viaggio in Franconia con i bambini è stata la piccola e deliziosa cittadina di Bamberga, raggiungibile in meno di 45 minuti di auto da Norimberga. Una destinazione scelta pensando soprattutto ai gusti di mamma e papà ma che, grazie alle stradine piene di case a graticcio, alla suggestiva cattedrale gotica, al succulento pranzo in biergarten e allo spettacolare antico municipio affacciato sul fiume Regnitz, è stata apprezzata anche da Davide e Flavia! Davvero una chicca, imperdibile.

norimberga con i bambini bamberga

Un assaggio di Strada Romantica

Con un viaggio di circa un’ora, da Norimberga si può raggiungere una delle località più iconiche della celebre Romantische Straße. Mi riferisco alla cittadina di Rothenburg ob der Tauber, molto nota e presa d’assalto da turisti provenienti da ogni parte del mondo. Il luogo è indubbiamente fiabesco, con case a graticcio, strade acciottolate, edifici dalle facciate di ogni colore e bellissime insegne fuori a locande, ristoranti e botteghe artigianali, ma devo dire che l’atmosfera mi è parsa davvero molto turistica (forse anche perché ero un po’ avvilita per una dose extra di capricci filiali!). Ad ogni modo, ci sono diverse cose da fare a Rothenburg ODT con i bambini: passeggiata sulle mura con camminamento coperto, visita al surreale negozio di addobbi natalizi Käthe Wohlfahrt, imperdibile se siete amanti del genere, pranzo in biergarten, salita sulla torre del municipio con vista panoramica sulla città (circa 200 scalini, si pagano pochi euro, biglietteria in cima alla torre) acquisto di rito dei famosi peluche di Rothenburg, che si fregia del titolo di “città degli orsacchiotti”. Probabilmente varrebbe la pena trascorrere qui una notte, per godersi l’atmosfera senza i gitanti di giornata.

norimberga con i bambini_rothenburg

Baviera con i bambini: viva le terme!

Come spesso capita nei nostri viaggi verso nord, abbiamo approfittato di questo viaggio in terra bavarese per visitare un paio di stabilimenti termali, davvero consigliati sia agli amanti di piscine e acquascivoli (come i miei figli) che agli appassionati di saune, bagni turchi e simili (come me mio marito). Si tratta del Kristall Palm Beach, un posto un po’ kitsch poco fuori Norimberga, e soprattutto delle terme di Erding, definite “le più grandi del mondo”, in cui abbiamo trascorso la nostra ultima giornata di vacanza prima di ripartire dal vicinissimo aeroporto di Monaco. Di questa tappa in particolare vi racconterò qualche dettaglio in un post dedicato, per ora vi basti sapere che in entrambe le strutture trovate numerose piscine coperte e scoperte di acqua calda, con giochi e scivoli adatti a bambini anche piccolissimi, ragazzini e adulti spericolati, nonché aree children free (accessibili solo dai 16 anni) rigorosamente nudiste con decine di saune, bagni di vapore, trattamenti Spa e simili. Se vi piace il genere, o volete semplicemente una pausa dalle visite, valutate queste due alternative, anche se non sono proprio economiche.

baviera terme con bambini

Norimberga e Franconia con i bambini: informazioni pratiche

La Franconia è servita dall’aeroporto di Norimberga, ma può essere raggiunta, come abbiamo fatto noi, dallo scalo di Monaco di Baviera (circa due ore di auto, ma si può optare anche per il treno). Noleggiare un’auto permette di raggiungere varie destinazioni interessanti in un raggio di pochi chilometri, ma Norimberga si presta benissimo anche a un weekend stanziale, magari con una puntata al Playmobil Fun Park, che si può raggiungere anche in bus. I bambini sono ben accetti dovunque, ed è facile trovare menu dedicati, attività e attrezzature anche per i più piccoli. Il mio consiglio è di acquistare la Norimberga Card, che vi permette di usare gratuitamente i trasporti pubblici e di entrare gratis in tutti i musei cittadini. Per i bimbi sotto i 5 anni è gratuita e costa solo 6 euro per quelli fino a 11 anni (se un adulto la acquista a sua volta). Per pianificare al meglio il vostro viaggio vi consiglio di visitare il sito e i canali social dell’ufficio turistico di Norimberga, a cominciare dalla pagina Internet Tourismus Nürnberg o di fare un salto nell’info point di Königstraße 93, dove troverete moltissimo materiale informativo, incluse mappe e spunti per attività con i bambini.

viaggio a norimberga con bambini

Norimberga per me è stata davvero una rivelazione, mi ha conquistato più di molte altre città blasonate (inclusa la vicina e più grande Monaco): vivibile, interessante, attiva e stupenda. Spero che il nostro sia stato solo un arrivederci, intanto buon viaggio a chi l’ha aggiunta alla sua lista dei desideri!

(Foto di copertina: ©UweNiklas)

Franconia con i bambini

viaggio a Norimberga con bambini

playmobil fun park norimberga con i bambini

©UweNiklas

cibo baviera bambini

8 Maggio 2019 1 Commenti
0 FacebookTwitterPinterestEmail
risparmiare per viaggiare di più
viaggi

Come faccio a viaggiare tanto? Consigli per risparmiare e viaggiare di più

by Silvana Santo - Una mamma green 27 Febbraio 2019

Come fai a viaggiare tanto ogni anno? È una domanda che, più o meno velatamente, ricorre quando mi capita di raccontare dei miei abituali viaggi in famiglia. Senza ipocrisia, devo premettere che la mia famiglia parte da una condizione privilegiata, soprattutto perché la casa in cui abitiamo è di nostra proprietà. Anche il fatto di vivere in un posto con un costo della vita relativamente basso di certo aiuta (di contro, i servizi sono carenti e i voli costano molto di più che da Milano, per esempio). Detto questo, credo comunque che sia possibile adottare una serie di accorgimenti, sia nell’organizzazione delle vacanze che nella vita di tutti i giorni, per riuscire a risparmiare e regalarsi magari un viaggio extra. Ecco qual è la mia esperienza!

Come risparmiare sull’organizzazione del viaggio

Viaggiare in fai da te

Di certo ci sono alcune destinazioni per cui può risultare conveniente un pacchetto tutto incluso, e magari capita che agenzie e tour operator propongano offerte particolarmente competitive. Riuscire a organizzarsi da soli, però, permette di solito di spendere molto meno, oltre che di personalizzare il proprio viaggio al meglio. Per fare un esempio, col budget richiesto in agenzia per il solo viaggio di nozze a Bali, noi siamo riusciti, all’epoca, a organizzare da soli sia la luna di miele che nove giorni a Ney York per il Capodanno successivo. Di certo ci vuole un po’ di allenamento e di esperienza (si può cominciare magari organizzando un viaggio breve e stanziale), e soprattutto tanta passione. Se io organizzo i miei viaggi da sola non è solo e non è tanto per risparmiare, ma soprattutto perché farlo mi rende felice.

Prenotare in anticipo

Se siete tra quelli che riescono a programmare le ferie con largo anticipo, approfittatene. Soprattutto per chi deve partire in periodi di altissima stagione, battere tutti sul tempo può significare davvero un risparmio notevole. Ci sono chiaramente delle eccezioni, ma in linea di massima, almeno secondo la mia esperienza, prenotare prima permette di accaparrarsi le tariffe migliori (e avere più scelta su alloggi e servizi).

Alloggiare in appartamento

Una soluzione che, oltre a garantire più spazio e flessibilità, permette di risparmiare due volte: sul costo del pernottamento in sé e anche sui pasti. Fare le vacanze in appartamento può sembrare faticoso, ma basta qualche accorgimento semplice per non massacrarsi. Per esempio si può optare per un apart-hotel con servizio di pulizie (noi abbiamo fatto così nel nostro recente viaggio in Oman) e gestire una parte dei pasti con pic-nic e pietanze da asporto. Ci vuole naturalmente un minimo di flessibilità e di spirito di adattamento, ma si tratta come sempre di fare una scelta: con i soldi di una sola vacanza in villaggio all-inclusive noi preferiamo pagare due viaggi in appartamento, non è detto che sia così per tutte le famiglie.

Come risparmiare tutto l’anno e avere più soldi per viaggiare

Al di là delle strategie per ridurre il costo dei viaggi veri e propri, è molto importante, sei si ama viaggiare ma non si dispone di mezzi economici straordinari, adottare uno stile di vita che consenta di risparmiare sulle spese familiari, così da avere un budget maggiore da destinare alle vacanze. Come fare? Ecco i miei suggerimenti:

Spese personali ai minimi termini

Non c’è niente di male nell’amare i vestiti, le borse o le scarpe. Per carità. Però se le risorse sono limitate è necessario decidere a cosa destinarle. Io e la mia famiglia viaggiamo più della media, ma siamo molto “minimal” quanto a shopping personale. Compriamo poche cose essenziali (possibilmente di buona qualità) e ce le facciamo bastare, destinando la maggior parte delle risorse al budget per i viaggi. Si tratta, in effetti, anche di una scelta sostenibile, che magari compensa in parte l’impatto dei viaggi in aereo. Spendiamo pochi soldi in cellulari, computer e macchine fotografiche (nonostante per me siano strumenti di lavoro). I miei prodotti di make up entrano tutti in una pochette di 20 centimetri, io e mio marito non abbiamo mai avuto l’abitudine di regalarci gioielli, abiti o cose costose. Capisco che non sia una soluzione adatta a tutti, ma vi invito a riflettere: avete davvero bisogno di tre paia di pantaloni neri o di due occhiali da sole? Se desiderate desiderate viaggiare di più, magari vale la pena accontenarsi di un guardaroba più essenziale per riuscire finalmente a farlo. Se invece il make up di lusso è una vostra grande passione, allora va bene così!

Trucco e parrucco fai da te

Estetista e parrucchiere possono diventare due voci di bilancio molto importanti, su base annua. Abituarsi a farne a meno ogni tanto (o quasi sempre, dipende da voi) può permettere di raggranellare un po’ di soldi extra per i viaggi. A casa nostra gestiamo senza aiuti anche le pulizie di casa, che però riconosco essere davvero una grande rottura di scatole.

Voi amate viaggiare? E quanto riuscite a farlo? Se usate altri accorgimenti per risparmiare (e viaggiare di più), scriveteli nei commenti o sulla mia pagina Facebook.

27 Febbraio 2019 6 Commenti
0 FacebookTwitterPinterestEmail
oman con bambini fai da te
viaggi

Oman con bambini fai da te: itinerario e consigli di viaggio

by Silvana Santo - Una mamma green 29 Gennaio 2019

In tanti siete stati colpiti dalle nostre foto, dai loro colori e dalla loro luce. In tanti siete stati colti di sorpresa dalla destinazione, che in realtà non è poi così esotica, e di certo è di semplice gestione. In tanti mi avete chiesto qualche dettaglio sul nostro viaggio in Oman con bambini fai da te, e io, che questa terra l’ho incastonata per sempre nel mio cuore, sono davvero felice di accontentarvi.

oman con bambini muscat
Sul perché andare in Oman con i bambini ho già scritto un post (lo trovate qui), in questa sede mi basti elencare brevemente le attrattive di un viaggio itinerante alla scoperta dell’Oman settentrionale: castelli e forti, spiagge, wadi e doline balneabili, tartarughe che nidificano, il deserto con le dune e i dromedari, palmeti attraversati da canali di irrigazione pieni di libellule e pesciolini, i musei di Mascate, i souq colorati e chiassosi, le spiagge punteggiate di palme e fiori. Se la prospettiva vi sembra allettante, eccovi qualche consiglio pratico per organizzare un viaggio in Oman con bambini fai da te.

Oman con bambini fai da te: cose da sapere

oman con bambini fai da te

Il clima dell’Oman settentrionale in inverno è relativamente caldo (24/26 gradi di giorno, una ventina di sera), secco e a tratti leggermente ventilato. Nel complesso direi molto piacevole, anche nel deserto (dove di notte sono utili pile pesanti e cappellini). Si può stare in spiaggia, fare il bagno in piscina e al mare, anche se in alcune spiagge l’acqua è fresca. Per arrivare nella capitale Mascate ci vogliono circa 6/7 ore di volo, e il fuso orario, in inverno, è di sole tre ore in avanti rispetto all’Italia. La cucina locale si basa sulla tipica tradizione araba, ma risente di influenze indiane: riso, pollo, felafel, datteri, pane azzimo, noodles, zuppe e verdure. Si trova anche il pesce, soprattutto lungo la costa. Non mancano hamburger, nuggets e finanche qualche hot dog di pollo. A Mascate ho visto diversi ristoranti di catene internazionali, anche se non ne abbiamo provato la cucina. I supermercati sono molto forniti, anche dei marchi occidentali più famosi. Le condizioni igieniche e di sicurezza sono buone (ma è indispensabile stipulare una buona assicurazione prima di partire, nonché leggere le recensioni degli alloggi prima di prenotare), la viabilità eccellente, le indicazioni stradali sono sempre in inglese, oltre che in arabo (e l’inglese è generalmente parlato e compreso), i prezzi di solito abbordabili, a meno che non decidiate di andare in esclusivi beach club per turisti o nei ristoranti dei resort.

Il nostro itinerario

oman fai da te con i bambini

L’itinerario che abbiamo progettato per il nostro viaggio in Oman con bambini fai da te è stato molto classico e semplice. Decisamente meno “avventuroso” di quello che forse potrebbe sembrare a chi non c’è mai stato. Dalla capitale Mascate, dove siamo rimasti due giorni alternando relax in spiaggia alla visita della città (la Grande Moschea del Sultano Qaboos, visitabile solo entro le 11 del mattino, il souk, la Corniche, la meravigliosa Royal Opera House), siamo partiti per una settimana alla scoperta delle principali località turistiche, escludendo la zona delle montagne per mancanza di tempo. Mascate, o Muscat, è una città grande e moderna, con begli edifici eleganti, lusso senza sfarzi eccessivi, ma anche resti di forti medievali e minareti dalle forme tradizionali e affascinanti. Ci si trova di tutto, inclusi resort all’occidentale, con turiste in bikini e bevande alcoliche (ma nelle spiagge pubbliche, che a me sono piaciute molto, è preferibile coprirsi spalle e cosce: io mi sono trovata molto bene con una maglietta in neoprene e un costume a bermuda da ragazzo). È una città che andrebbe vissuta più a lungo, per assaporarne i mille volti e i contrasti, a cominciare dalle splendide montagne che si tuffano nel mare d’Arabia.

Ecco le altre tappe del nostro viaggio in Oman con bambini fai da te:

Nizwa, con la città storica all’interno delle mura, il bellissimo forte e il souq tradizionale (dove il venerdì mattina presto si tiene un antico mercato del bestiame, a cui noi non abbiamo assistito). Una delle visite più suggestive, a mio parere. Con panorami da Mille e una Notte. Segnalo, a pochi chilometri dalla città vecchia, un bel parco (Falaj Daris, potete cercarlo in Google Maps o nel navigatore) con area giochi, prati e canali pieni di libellule.

nizwa oman con bambini

Bahla, che ospita un altro forte, patrimonio dell’Unesco, e che è stata la base perfetta per visitare il Castello di Jabreen e il paese “fantasma” di Al Hamra, con le sue case di fango diroccate, il palmeto rigoglioso, i falaj (canali di irrigazione) pieni di vita e la casa-museo Bait Al Safah in cui si può assistere alle attività tradizionali e prendere il tè. Questa è forse la tappa in cui è più “semplice” entrare a contatto con la storia omanita e con le tradizioni locali, accolti dalla straordinaria ospitalità di questo popolo.

oman fai da te con bambini

Il deserto delle Wahiba Sands, dove abbiamo trascorso una notte in un campo tendato molto accogliente – l’Arabian Oryx Camp – giocando e passeggiando sulle dune, ammirando il tramonto, facendo un giro in cammello, sorseggiando tè sui tappeti e ascoltando musica araba sotto le stelle. Per me è stata un’esperienza memorabile. L’intensità dei colori, l’esperienza sensoriale (mai provata finora) di quella sabbia, le tracce di vita lasciate da animaletti sulle dune e, soprattutto, una stellata sensazionale. Davvero da pelle d’oca. I bambini si sono divertiti al punto da piangere nell’andare via. Unica nota dolente: i rifiuti sparsi qua e là sulla sabbia, soprattutto bottiglie di plastica. E troppe jeep a fare casino tra le dune.

oman con bambini deserto

Il Wadi Bani Khalid: un complesso di laghi e gole in cui è possibile nuotare circondati da una miriade di pesciolini. Molti gruppi, anche italiani, acqua fredda e bagni (nell’unico ristorante a buffet presente) luridi. Ma il contesto fa superare queste piccole problematiche.

oman con bambini wadi

Sur: una pittoresca città della costa, abitata da pescatori, dove sorgono gli unici cantieri navali in cui ancora si costruiscono (a mano!) i dhow, le tipiche imbarcazioni della penisola arabica. Forse la mia tappa preferita, anche se è difficile scegliere! Pochi stranieri, un tramonto da sogno, una splendida spiaggia piena di conchiglie con una vista indimenticabile sulla Corniche. E poi la visita ai cantieri: un luogo che ho trovato a tratti “letterario”.

oman con bambini sur

La riserva delle tartarughe verdi di Ras Al Jinz, in cui, alla luce delle torce e assistiti da una guida, abbiamo potuto osservare la deposizione delle uova da parte di alcune tartarughe: un’emozione che mai potrò dimenticare. Si deve prenotare con un certo anticipo, le visite alla spiaggia sono possibili solo all’alba o di sera. Una volta lì, si viene divisi in gruppi e c’è da aspettare un po’ finché non arriva il proprio turno. Nell’attesa, si può visitare il piccolo museo sulle tartarughe (a pagamento, con audioguida in inglese inclusa), oppure mangiare qualcosa al (mediocre, per me) ristorante a buffet. Giunto il momento, si procede per circa 20 minuti sulla spiaggia e tra le scogliere, al buio quasi totale, finché non si arriva nella zona di nidificazione delle tartarughe. L’inverno non è la stagione più favorevole, ed è possibile purtroppo mancare l’avvistamento, ma noi abbiamo avuto fortuna. Le tartarughe non possono essere toccate, né fotografate col flash, e non è possibile posizionarsi dal lato della loro testa mentre depongono le uova. Vi assicuro che nel momento in cui mamma tartaruga ha cominciato improvvisamente a scavare nella sabbia per ricoprire il suo nido ho stentato a trattenere le lacrime…

tartarughe oman

Il Bimmah Sinkhole: una dolina carsica piena di acqua turchese in cui è possibile nuotare e tuffarsi. Molto “turistico”, ma comunque d’effetto. Gratuito, e con un bel parco giochi all’esterno (l’acqua a gennaio è abbastanza fresca).

Viaggio in Oman con bambini fai da te: l’organizzazione

I miei consigli pratici per organizzare un viaggio in Oman con bambini fai da te sono di fatto molto simili a quelli che varrebbero per qualsiasi destinazione:

– cercate di acquistare i biglietti aerei il prima possibile, se, come noi, siete costretti a muovervi durante i periodi di altissima stagione. A meno che non troviate offerte clamorose, acquistateli direttamente sul sito della compagnia aerea (noi li abbiamo presi sul sito Lufthansa, ma la tratta intercontinentale era operata da Oman Air).

– per il noleggio auto, potete confrontare le tariffe proposte da diversi operatori, oppure affidarvi a siti come RentalCars. Al momento non è necessaria la patente internazionale. Informatevi bene per la disponibilità e il costo di eventuali seggiolini (noi li abbiamo portati da casa) e integrate il noleggio con un’assicurazione il più possibile cautelativa. Se escludete montagne, deserti e alcuni dei wadi più inaccessibili, non vi occorre assolutamente una 4×4. In realtà, io vi sconsiglio di avventurarvi nel deserto da soli anche se doveste affittare un’auto con quattro ruote motrici, a meno che non abbiate già esperienza di guida sulla sabbia. Noi abbiamo lasciato la nostra macchina all’interno di una stazione di servizio, dove ci ha raggiunto il driver del camping che avevamo prenotato per la nostra notte nel deserto.

oman con bambini viaggio fai da te

– per quanto riguarda gli alloggi, io ho scelto degli appartamenti, per avere più spazio e una cucina a disposizione, ma in questo caso ho preferito delle strutture tipo aparthotel, con una reception aperta 24 ore su 24. Il mio consiglio, inoltre, è di confrontare, quando possibile, le tariffe offerte da portali come Booking con quelle dei siti ufficiali degli alberghi, di scrivere in ogni caso alla struttura per chiarire tutti i dettagli (disposizione dei letti, servizi inclusi, parcheggio, termini di cancellazione etc) e di leggere sempre molte recensioni prima di prenotare. In questo caso, devo dire che ci è andata abbastanza bene: ad eccezione dell’appartamento di Bahla, che non ci ha molto convinto, devo dire che siamo stati soddisfatti dei semplici alloggi in cui abbiamo pernottato nel nostro viaggio in Oman con bambini fai da te.

– stipulate sempre una assicurazione che valga sia per l’assistenza sanitaria (incluso rimpatrio di emergenza) in viaggio, che per lo smarrimento dei bagagli e per l’annullamento del viaggio in caso di malattia. Noi abbiamo da anni una polizza annuale di Columbus, comprata a prezzo scontato grazie a una promo del sito Bimbi e Viaggi, ma esistono sul mercato molte opzioni diverse.

oman settentrionale fai da te bambini

Scrivetemi pure nei commenti, via email o sulla mia pagina Facebook se avete domande o curiosità sul nostro viaggio in Oman con bambini fai da te. Sarò molto lieta di rispondere: l’Oman è una terra ospitale, interessante, luminosa e soprattutto gentile, con una natura sorprendentemente ricca, una storia millenaria, una società in grande evoluzione e un popolo di una ospitalità davvero sensazionale. Raramente la mia famiglia e io ci siamo sentiti altrettanto accolti e benvoluti. L’Oman è una terra in grado di offrire un viaggio pieno di esperienze diverse, declinabile secondo le aspettative, i ritmi e le possibilità di ogni viaggiatore. Può rappresentare, a mio parere, l’occasione preziosa di imparare cose nuove, di scardinare dei pregiudizi, di allargare i propri orizzonti. Che poi, in fondo, è la ragione principale per cui continuare a viaggiare.

29 Gennaio 2019 13 Commenti
1 FacebookTwitterPinterestEmail
perché andare in oman
viaggi

Perché andare in Oman con i bambini

by Silvana Santo - Una mamma green 27 Dicembre 2018

Perché andare in Oman con i bambini? E dove si trova? Non conto le volte in cui, nelle ultime settimane, mi sono state rivolte queste domande. La verità è che fino a qualche anno fa, l’Oman era per me solo un nome esotico e affascinante, con una collocazione geografica confusa ma che richiamava alla mente architetture fiabesche e deserti sconfinati. Non avevo idea delle eventuali difficoltà che potessero incontrare le famiglie, né del perché andare in Oman con i bambini. Poi, grazie al gruppo Facebook “Famiglie globetrotter” legato al blog Bimbi e Viaggi, ho conosciuto tante famiglie che lo avevano visitato con bimbi più o meno grandi e sempre con la massima serenità e soddisfazione. Così, conoscendo meglio questo paese, ho capito che era una meta molto interessante, e ho cominciato a desiderare di organizzare il mio viaggio in Oman con i bambini. Ora, se volete, vi spiego il perché.

Perché andare in Oman con i bambini

L’Oman è un paese della Penisola Arabica, confinante, nella parte settentrionale, con gli Emirati Arabi Uniti e il Mare Arabico. Si trova a poche ore di volo di distanza dall’Italia (circa sei ore e mezza partendo da Milano per la capitale Mascate), con un fuso orario di sole tre ore e un clima sub-desertico con temperature miti o relativamente calde nel nostro inverno (26/27 gradi di giorno e una ventina di notte) e piogge sostanzialmente assenti, se non per alcune settimane nella parte meridionale del paese. L’Oman, inoltre, è un paese molto ospitale, con infrastrutture efficienti, cliniche moderne e criminalità praticamente inesistente. La presenza di belle spiagge, deserti, animali e altre attrattive perfette anche per i piccoli viaggiatori lo rende una destinazione ideale per un viaggio con i bambini.

La nostra alternativa agli Emirati

La scelta dell’Oman, e in particolare della sua regione settentrionale, ha risolto per noi un annoso “dilemma”: da anni, infatti, eravamo alla ricerca di una destinazione tiepida per l’inverno, che però fosse meno distante dei Caraibi o del Sud Est Asiatico (per l’Africa abbiamo deciso di attendere ancora qualche anno). Dopo diversi appaganti viaggi alle Canarie, non sentivamo ancora il desiderio di visitare altre isole atlantiche, ma l’opzione molto gettonata di Dubai e/o Abu Dhabi non era proprio, per tante ragioni diverse, nelle nostre corde. L’Oman ha rappresentato la soluzione perfetta per noi: condizioni climatiche, ambientali e sociali simili in qualche modo agli Emirati, ma un contesto più “storico” e più naturale. Più vicino alle nostre inclinazioni e gusti di viaggiatori.

Perché andare in Oman: quello che offre

Oltre alle spiagge e al mare (spiagge di sabbia, con acqua fresca in inverno, ma che dovrebbe permettere comunque di fare il bagno, vi saprò dire al rientro), l’Oman offre molte esperienze interessanti e divertenti da fare con i bambini. E senza di loro, ovviamente. Si va dai numerosi forti e castelli sparsi per il paese, alcuni dei quali vecchi di secoli, ai colorati souq pieni di botteghe e bancarelle che offrono stoffe, datteri, incenso e artigianato. Dai deserti in cui è possibile dormire in campi tendati, fare passeggiate a cavallo, assistere a spettacoli serali attorno al fuoco ai paesi con case di fango circondate dalle palme, dalle sorgenti calde ai cosiddetti wadi, canyon invasi dall’acqua in cui è possibile fare il bagno. Sulla costa settentrionale, a qualche ora di auto dalla capitale, è inoltre possibile esplorare una riserva in cui le tartarughe marine depongono le uova, visitare cantieri navali e piccoli paesi di pescatori. Muscat, inoltre, vanta diversi musei interessanti anche per i bambini, un teatro prestigioso e una riproduzione della nave di Sindbad il marinaio. Oman con bambini significa anche una regione montuosa con panorami mozzafiato e snorkeling da favola alle isole Daymaniyat. Il sud del paese, invece, a cominciare da Salalah, offre spiagge bellissime (con resort di ogni livello), siti archeologici, mercati e il pregiato incenso dell’Oman.

Insomma, noi abbiamo trovato tantissime risposte al perché andare in Oman con i bambini, e l’esperienza ha confermato al massimo le nostre aspettative. In questo post vi racconto il nostro itinerario!

27 Dicembre 2018 3 Commenti
0 FacebookTwitterPinterestEmail
valigia per bambini
viaggi

Viaggiare con i bambini: consigli per preparare la valigia

by Silvana Santo - Una mamma green 13 Dicembre 2018

Natale si avvicina: tempo, per molti, di stare a casa con la famiglia ma anche, per qualcuno, di preparare le valigie per un viaggio in famiglia. Se siete tra quelli che durante le feste hanno in programma un viaggio con i bambini e non sanno bene da dove cominciare per la preparazione dei bagagli, ecco per voi qualche consiglio elaborato sulla base della mia esperienza.

Valigia dei bambini: l’organizzazione è tutto

Per prima cosa, per semplificare la preparazione della valigia dei bambini, mi sento di consigliarvi un minimo di organizzazione preliminare. Se potete, stilate una lista con un certo anticipo, in modo da avere il tempo e la tranquillità di sfoltirla o integrarla prima del viaggio. Procedete poi, impegni permettendo, col preparare i bagagli con qualche giorno di anticipo, così da evitare stress, dimenticanze e stanchezza dell’ultimo minuto. Possono sembrare suggerimenti banali, ma vi assicuro, per esperienza personale, che possono fare la differenza non tanto sulla “qualità” della valigie in sé, ma sulle condizioni con cui arriverete alla partenza.

Viaggiare con i bambini: la scelta della valigia

La scelta della valigia per i bambini è probabilmente molto soggettiva. Io non posso che condividere con voi quelle che sono state le nostre esperienze, sperando che possano risultare utili per altre persone. Finché i bambini sono stati piccolissimi, tanto da stare in passeggino o in fascia/marsupio, abbiamo viaggiato quasi esclusivamente con gli zaini da trekking, in modo da avere sempre le mani libere per gestire anche i figli. Si tratta di una soluzione molto pratica anche per chi viaggia con bambini che abbiano appena iniziato a camminare, e che quindi richiedono la presenza costante dei genitori, essere tenuti per mano etc (nonché una generosa dose di pazienza, ma quella non potete metterla nello zaino!). Un altro vantaggio degli zaini consiste nel fatto che di solito possono essere imbarcati come bagaglio a mano ed essendo soffici sono facilmente riponibili nelle non sempre comode cappelliere degli aerei. Optate, se dovete acquistare uno zaino da trekking, per un modello che si apra su tutti i lati e non solo dall’alto. Un’altra soluzione divertente consiste nei trolley cavalcabili, che permettono ai bambini di riposare un po’ durante i vari spostamenti e rappresentano un diversivo utile per ingannare le attese. Noi abbiamo usato a lungo una valigia  cavalcabile Trunky, che spesso è stata una preziosa alternativa al passeggino, per poi passare a dei trolley cavalcabili più grandi, della capienza di un classico trolley da cabina.

viaggiare con i bambini valigia

Viaggiare con i bambini: cosa mettere in valigia

Per viaggiare con i bambini servono in realtà meno cose di quello che si pensa, specie in fatto di abbigliamento. La lista delle cose da mettere in valigia varia naturalmente a seconda di tanti fattori, tra cui:
– età del bambino
– destinazione
– periodo del viaggio
Ciascuno dovrà stilare un elenco appropriato, ma io posso dirvi cosa, secondo me, non dovrebbe mai mancare nella valigia per un bambino:

1. un costume da bagno (per il mare, la piscina, le terme, il lago, l’acuapark indoor o finanche le fontane cittadine: un costume occupa poco spazio in valigia, pesa poco e può sempre risultare utile)
2. il k-way. Molto più pratico, a mio parere, dell’ombrello, e utile anche in condizioni di vento. Io preferisco quelli sottili, in modo da poterli usare come ultimo strato, calibrando poi quelli sottostanti in base alle temperature esterne. Consiglio di abbinare anche un cappellino di cotone a cuffia: utile anche quando il clima non è freddissimo.
3. una pashmina leggera, che può servire per proteggersi dal vento, dalla sabbia, dal sole (usata come bandana), dalla luce, dall’aria condizionata, ma anche, in certe situazioni, per sedersi a terra.
4. felpa o pile, necessari secondo me anche per i viaggi estivi
5. un piccolo kit di farmaci d’emergenza (e vi rimando alla lista di farmaci da viaggio stilata dalla mia amica Milena di Bimbi e Viaggi, espertissima di viaggi in famiglia e di valigie con bambini).
6. sapone in fogli (potete trovarlo da Tiger) o gel detergente senz’acqua
7. pantofoline comode  per l’albergo e/o ciabattine per la spiaggia
8. libri o altri supporti già usati per preparare i bambini al viaggio.

Valigia per i bambini: qualche dritta

Se non volete caricarvi troppo di indumenti e biancheria, vi consiglio di mettere in valigia una saponetta da bucato, utilizzabile sia per lavare a mano che in lavatrice. Noi, per esempio, facciamo il bucato almeno una volta durante i viaggi più lunghi (in appartamento o presso lavanderie a gettoni), in modo da ridurre il quantitativo di cambi da mettere in valigia. A questo scopo, porto con me un pezzo di sapone Alba, sufficiente per due o tre lavatrici, che tra l’altro è pure ecologico.

Per semplificare la gestione dei bagagli, specie in un viaggio itinerante che preveda quindi diverse tappe, vi consiglio di usare degli organizer da valigia, “cubi” di tessuto in parte traforato che si richiudono con una zip. In questo modo, potrete tirare fuori solo l’organizer che vi occorre, mantenendo la valigia sempre in ordine.

Per intrattenere i bambini in aereo, in treno, in nave ma anche nei momenti “morti” della vostra vacanza, infilate in valigia un giochino nuovo, che renderà felice il vostro piccolo compagno di viaggio e vi garantirà un po’ di calma in un eventuale momento “critico”.

Leggi anche —-> Viaggiare con i bambini piccoli: come fare

Post con inserimento di link di affiliazione Amazon: se acquistate dei prodotti utilizzando i link presenti nel post, riceverò una piccola percentuale sull’acquisto (senza alcun sovrapprezzo per voi).

13 Dicembre 2018 0 Commenti
0 FacebookTwitterPinterestEmail
come intrattenere i bambini in aereo
viaggi

Come intrattenere i bambini in aereo: i miei consigli

by Silvana Santo - Una mamma green 5 Dicembre 2018

Intrattenere i bambini in aereo rischia di essere l’incubo di qualsiasi viaggiatore che si trovi alle prime esperienze di viaggio con i figli. Un po’ perché le particolari condizioni – spazi ristretti, regole rigide su cinture, tavolino etc – rendono l’esperienza potenzialmente problematica, un po’ perché non sempre le compagnie aeree e i gli altri passeggeri spiccano per sensibilità e tolleranza nei confronti dei viaggiatori formato famiglia. Io sono ormai relativamente “navigata” (mio figlio Davide ha visitato 11 paesi in quasi sei anni di vita, alcuni dei quali più volte), ma non nego di partire sempre con un pizzico di apprensione. Salvo rari e brevi momenti di difficoltà – facciamo i debiti scongiuri! – finora ce la siamo sempre cavata grazie a una serie di trucchi, che mi fa piacere condividere con voi. Ecco quindi di miei consigli per intrattenere i bambini in aereo.

1. Puntare sull’effetto sorpresa

Il che significa, in parole povere, procurarsi un giochino nuovo da consegnare al piccolo viaggiatore nel momento di salire in aereo. Di solito, questo garantisce un picco di interesse verso il giocattolo che, a seconda dell’età e del carattere del bambino, dovrebbe garantire da qualche minuto a diverse ore di intrattenimento aereo assicurato.

2. Concedere qualche peccato di gola

Intrattenere i bambini in aereo è più facile se decidete di concedere qualche snack o dolcetto in più rispetto ai normali standard casalinghi. Oltre a distrarre il piccolo dalla noia, avere qualcosa da sgranocchiare gli permetterà di limitare o eliminare del tutto eventuali fastidi alle orecchie in fase di decollo e atterraggio (deglutire aiuta a compensare le variazioni di pressione). E, se non altro, dovrebbe tenergli la bocca impegnata per qualche minuto.

intrattenere i bambini in aereo

3. Intrattenere i bambini aereo: spazio alla creatività

Se vi apprestate a viaggiare in aereo con un bambino di almeno 3 anni, avete solo l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda le attività creative da proporgli per intrattenerlo nelle ore di volo. Le vostre opzioni comprendono:

– albi da colorare (ma attrezzatevi di pastelli a cera e o tempere solide, così non avrete il problema delle punte da rifare e dei residui sparsi in giro)
– libri con adesivi
– trasferelli: esistono ancora, sì: potete acquistarli anche su Amazon.
– puzzle magnetici (ne trovate da Tiger, ma anche online)
– schede cancellabili con disegni e giochini (noi amiamo molto quelle Usborne, le trovate qui)
– libri attività o di “enigmistica per bambini” di vario genere (ottimi sempre gli Usborne, ma ne trovate anche da Ikea)
– lavagnette cancellabili: quelle classiche “magnetiche” o anche quelle ad acqua, che sono molto carine e facili da trasportare
– giochi da viaggio: memory, domino, tris, etc. Ovviamente scegliete cose piccole, leggere e senza troppi componenti che rischiano di perdersi in aereo
– plastilina (ma attrezzatevi con una tovaglietta di stoffa o di plastica per proteggere il tavolino dell’aereo)

4. Uso consapevole della tecnologia

A casa nostra i bambini fanno un uso direi molto parco della tecnologia e degli audiovisivi: guardano circa tre quarti d’ora di cartoni animati dopo cena, qualcosa in più nel weekend (di solito film di animazione o per bambini). Niente cellulari, niente videogiochi né YouTube, ma in viaggio e solo in viaggio permettiamo loro di usare, senza abusarne, un tablet con film o cartoni adatti a loro e app adatte alla loro età, con semplici giochi educativi, di ruolo o di logica: colori, puzzle, sequenze, Lego, etc. Se decidete di utilizzare strumenti del genere per intrattenere i bambini in aereo, non dimenticate le cuffie per bambini, così da non disturbare gli altri passeggeri. Il mio personale consiglio, inoltre, è di affiancare comunque il più possibile i vostri figli nell’uso del tablet.

5. Rendere il viaggio più confortevole

Più che un mezzo per intrattenere i bambini in aereo, questo è un accorgimento per rendere più comoda, e quindi si spera più serena, la loro permanenza a volo. Dai cuscini ai poggiapiedi gonfiabili, dalle valigie che si trasformano in “lettino”, il mercato offre molte opzioni possibili, ma occorre sempre verificare che le compagnie aeree permettano l’uso dei dispositivi in questione. Personalmente, vi consiglio di attrezzarvi con delle pantofoline morbide (quelle con suola in pelle o in tessuto, per esempio) da far indossare ai piccoli durante il volo.

In ogni caso, la dedizione, la fantasia e la pazienza sono i trucchi più efficaci per intrattenere i bambini in volo. Come al ristorante, a casa e in qualsiasi altro posto, del resto!

E voi? Avete dritte o segreti da condividere sui viaggi in aereo con bambini?

[Questo post contiene link di affiliazione: se li usate per acquistare un prodotto, otterrò una percentuale su quello che spenderete]

5 Dicembre 2018 1 Commenti
0 FacebookTwitterPinterestEmail
legoland billund con bambini
viaggi

Legoland Billund in Danimarca: informazioni e consigli pratici

by Silvana Santo - Una mamma green 14 Novembre 2018

La giornata a Legoland Billund è stata uno dei momenti centrali del nostro viaggio estivo in Danimarca. I bambini la aspettavano con entusiasmo, e anche noi genitori, da sempre appassionati di Lego, non vedevamo l’ora che arrivasse. E in effetti il primo parco a tema Lego inaugurato nel mondo (nel 1968) non ha deluso le nostre aspettative, regalandoci una giornata all’insegna del divertimento e della spensieratezza. Se state pensando di fare un salto anche voi a Legoland Billund, eccovi alcune informazioni pratiche per organizzare il viaggio.

Legoland Billund: come arrivare e dove dormire

danimarca lagoland billund

La mia famiglia e io abbiamo visitato Legoland Billund durante il nostro viaggio on the road in Danimarca con i bambini. Eravamo dunque in auto, e non abbiamo avuto difficoltà nel raggiungere il parco, che disponde di parcheggi molto ampi e ottimamente organizzati (ci sono gli addetti che vi indicheranno dove lasciare l’auto e come raggiungere l’ingresso del parco). Quando abbiamo visitato Legoland Billund alloggiavamo a Ribe, una splendida città danese che dista circa un’ora di macchina dal parco. Se potete, io vi consiglio di dormire più vicino, per esempio nella cittadina di Vejle, in modo da arrivare presto e riposati ai cancelli del Legoland. È anche possibile alloggiare nell’albergo interno, con stanze a tema e agevolazioni per visitare il parco per più di un giorno. Se invece volete raggiungere Legoland da Copenaghen, sappiate che vi aspettano circa tre ore di viaggio, da affrontare in auto o in treno (dalla stazione di Billund ci sono poi dei bus che arrivano all’ingresso del parco).

Legoland Billund: le attrazioni

attrazioni legoland billund

Il parco mi è piaciuto molto, nonostante io non sia particolarmente amante di giostre e simili. Oltre a diverse attrazioni più “adrenaliniche” (montagne russe, canoe, etc) ospita infatti numerose giostre adatte anche a bambini piccoli (trenini, barchette e quant’altro), nonché un bel parco giochi a tema Duplo. Neanche i ragazzi più grandi resteranno delusi, grazie ad aree tematiche dedicate a Star Wars o a Ninjago, nonché padiglioni in cui è possibile dilettarsi a giocare coi mitici mattoncini. Il tutto, naturalmente, inserito in un contesto 100% Lego, con sculture straordinarie, ambientazioni, scenari, animali e chi più ne ha più ne metta. L’area Miniland, in particolare, ospita una splendida Copenaghen in versione mattoncini, ma anche riproduzioni di monumenti celeberrimi. Ci sono inoltre spettacoli, un acquario, un Cinema 4D (ma noi non li abbiamo visti), incontri con le principesse e ristoranti a tema. Legoland Billund è a mio parere un parco per tutte le età, fruibile anche con il tempo incerto dal momento che ci sono diverse attività da fare al coperto, ma portate con voi un kway e un berretto per il sole. Fate sempre attenzione all’altezza dei bambini: sul sito, sulle mappe cartacee e all’ingresso delle varie attrazioni è indicata l’altezza minima per ogni giostra e vi assicuro che gli addetti sono molto rigorosi nel far rispettare i limiti.

Qui trovate la mappa completa delle giostre e delle attrazioni del Legoland Billund.

Legoland Billund: code e tempi

legoland billund sconti

Noi siamo stati a Legoland Billund verso la fine di agosto, quando le scuole danesi avevano già riaperto i battenti. Nonostante fosse domenica e le previsioni meteo fossero molto incoraggianti, non abbiamo trovato code drammatiche, se non per pochissime giostre (come le nuove montagne russe, fresche di inaugurazione, o le Miniboat all’ingresso), attendendo in media 5 o 10 minuti per ciascuna attrazione, ma a volte anche meno. In alcune attrazioni, la zona transennata è provvista di vasche di Lego con cui i bimbi possono intrattenersi nell’attesa che la fila scorra. Io confesso che ero abbastanza preoccupata per l’eventuale ressa e le attese infinite, ed è stato davvero un grande sollievo scoprire che le condizioni all’interno del parco erano invece del tutto sostenibili. In una giornata piena – dall’apertura alle 10 fino alla chiusura intorno alle 18 (ma qualche giostra viene disattivata prima) – siamo riusciti a girare quasi tutto il parco, rinunciando però ad acquario e spettacoli vari. Se avete a disposizione un paio di giorni, magari alloggiando all’interno della struttura, potete di certo godervi l’esperienza Legoland con maggiore tranquillità.

Legoland Billund: costi e consigli per risparmiare

legoland prezzi

La visita al parco Legoland di Billund non è esattamente economica (si parte da circa 45 euro a persona), ma esistono degli accorgimenti per risparmiare qualcosa. Potete comprare i biglietti in anticipo sul sito ufficiale, risparmiando il 10% sul prezzo di listino, oppure optare per i pacchetti che includono anche i pasti o il pernottamento nell’hotel interno. All’interno dei cataloghi in distribuzione nei Lego Store, inoltre, sono di solito presenti dei buoni sconto per risparmiare sul biglietto di ingresso (opzione 2×1 o sconti sui ticket). I coupon per la riduzione possono essere acquistati per pochi spiccioli anche su Ebay (cercate sul sito “coupon Legoland Billund” oppure “Legoland Billund 2×1”), ma fate sempre attenzione ai termini di validità dello sconto.

Legoland Billund: informazioni pratiche

legoland come risparmiare

Il parco è chiuso durante l’inverno, ma questo è il momento ideale per programmare una visita per la prossima primavera (nel 2019 la riapertura è prevista per il 30 marzo). Alcuni giochi (come la battaglia dei pirati e le canoe) implicano schizzi e spruzzi, per cui ricordate di mettere al sicuro gli oggetti delicati e valutate di far indossare ai bambini un kway, o in alternativa di portare con voi dei vestiti di ricambio. Nel parco sono comunque disponibili dei dispositivi a pagamento in cui asciugarsi con getti di aria calda. Per il pranzo sono disponibili diverse opzioni, ma è anche possibile portarsi panini, snack e bevande da casa, opzione che vi consiglio perché i prezzi all’interno del parco sono abbastanza alti. Consultate sempre l’orario di chiusura delle singole giostre, perché alcune vengono disattivate prima rispetto alla chiusura generale del parco. All’interno del negozio Lego troverete (a prezzi abbastanza alti) gadget e set esclusivi, non reperibili altrove.

Altre esperienze perfette con i bambini in Danimarca

legoland billund danimarca

In definitiva, se volete regalare ai vostri figli un’esperienza divertente ma senza il delirio che a volte si trova nel grandi parchi tematici, mi sento di consigliarvi davvero la visita al Legoland di Billund, in Danimarca. Possibilmente, associatela alla nuovissima Lego House, che noi non abbiamo purtroppo fatto in tempo a vedere, e magari a un tuffo nelle piscine del vicinissimo Lalandia Billund, un parco acquatico indoor molto divertente (noi siamo stati in quello di Rødby, sul mar Baltico). E se volete aggiungere ancora più magia e divertimento al vostro viaggio in terra danese, non perdetevi il meraviglioso Tivoli Park di Copenaghen e il fiabesco Acciarino di Odense.

14 Novembre 2018 0 Commenti
0 FacebookTwitterPinterestEmail
viaggi

Odense con bambini: un tuffo nella magia, sulle tracce di Andersen

by Silvana Santo - Una mamma green 18 Ottobre 2018

La città di Odense è stata una delle mie tappe preferite del nostro recente viaggio on the road in Danimarca con Davide e Flavia. Non solo perché personalmente l’ho adorata, ma perché si è rivelata una destinazione perfetta per dei bambini dell’età dei miei figli (3,5 e 5 anni al momento del viaggio).

Odense con i bambini: la città fiabesca per eccellenza

odense con bambini cosa vederePiù piccola di Copenaghen, a dimensione d’uomo e in larga parte pedonale, Odense è la principale località dell’isola di Fyn (Fionia, in italiano), la seconda della Danimarca. Ed è semplicemente deliziosa. Case a graticcio, strade acciottolate, botteghe artigianali e fioriere colorate. Tutto è curato, eppure mai “posticcio”, le distanze sono facilmente affrontabili e non mancano le aree verdi. La città è tranquilla ma in grande fermento, ci sono diversi cantieri attivi che però non danno mai una sensazione di caos o di disagio. Il mio consiglio è di cercare alloggio nel centro storico, per godervi i moltissimi scorci pittoreschi e lo shopping nei negozi di artigianato, senza dimenticare il cuore commerciale di Odense, dove si può passeggiare tra vetrine, ristoranti e begli edifici. Non perdetevi la cattedrale e la splendida piazza del Comune. E, naturalmente, preparatevi a dovere a incontrare da vicino il cittadino più illustre di Odense.

Odense con bambini: nel mito di Andersen

odense bambini andersen

Nel capoluogo della Fionia, infatti, la leggenda di H.C. Andersen, come lo chiamano i suoi concittadini, palpita ancora dappertutto. Chi visita Odense con bambini avrà la possibilità di ripercorrere passo passo la vita e la produzione letteraria del grande scrittore, visitando numerosi siti ottimamente allestiti e interessanti per grandi e piccoli. Noi abbiamo visto, nella stessa giornata, la casa natale di Andersen (alloggiavamo lì a pochi passi, in una bellissima casa storica presa in affitto su AirBnb) e il museo a lui dedicato, dove è possibile ammirare manoscritti e reperti e conoscere qualcosa in più delle attitudini e della vita dell’autore del Brutto Anatroccolo. Sul sito di Visit Odense troverete tutte le informazioni per organizzare la vostra visita sulle tracce di Hans Cristian Andersen, che può includere anche la casa in cui lo scrittore ha trascorso la sua fanciullezza, oltre naturalmente all’imperdibile centro Tinderbox/Fyrtøjet, di cui vi parlerò a breve. Ai bambini viene data una mappa della città con le diverse tappe da ripercorrere. Chi ne visita almeno tre (viene messo un timbro sulla mappa ad ogni ingresso) riceve un piccolo regalo a tema. Nella seconda metà di agosto, inoltre, potreste avere la fortuna, come noi, di imbattervi nell’H.C. Andersen Festivals, con spettacoli, artisti di strada, concerti e performance di ogni genere, dalla musica alla giocoleria, dalla danza al teatro alle installazioni digitali. Il programma è fitto e in gran parte gratuito, e rende la visita di Odense con i bambini ancora più piacevole.

Odense con bambini: il Centro Culturale Acciarino Magico

odense con bambini tinderbox

Ma l’esperienza più bella che abbiamo fatto a Odense con i nostri bambini è stata probabilmente la visita al Centro Culturale Fyrtøjet (Acciarino magico), temporaneamente allestito nei pressi del Møntergården – un altro museo che vi consiglio di visitare, con la ricostruzione di edifici dell’epoca di Andersen. L’Acciarino Magico non è semplice da descrivere. Non si tratta di un museo, ma di un posto magico in cui i bambini possono letteralmente entrare nel mondo fiabesco e incantato concepito dalla fantasia di Andersen. L’allestimento è ispirato a una delle fiabe dello scrittore danese (quest’anno è stato scelto “Il monte degli elfi”) e all’interno, tra luci soffuse e musiche a effetto, i bambini possono travestirsi e giocare nei tanti ambienti a disposizione, calandosi completamente nella magia delle fiabe. Davide e Flavia sono rimasti a giocare nel Fyrtøjet per oltre due ore, mascherati da principessa e da elfo, servendoci manicaretti deliziosi, preparando pozioni magiche, giocando nelle botteghe, fingendo di dormire nei lettini, disegnando, nascondendosi negli alberi cavi e così via. Un universo fatato in cui esprimersi e giocare liberamente, senza copioni o programmi strutturati, facendosi trasportare soltanto dalla propria fantasia. Confesso che anche per noi adulti è stata un’esperienza indimenticabile.

Odense con bambini, il fiume e i parchi

odense con bambini andersen

Noi non ne abbiamo avuto il tempo, volendo goderci il più possibile il centro storico e il Festival, ma vi consiglio, se possibile, di dedicare qualche ora alla scoperta dell’anima più “verde” di Odense, a cominciare magari da una crociera in barca sull’omonimo fiume che lambisce la città. Lungo il corso del fiume Odense troverete anche delle aree gioco in cui far svagare i piccoli viaggiatori. Vi segnalo anche lo Zoo di Odense e lo Stige Ø, una ex discarica che è stata riqualificata e trasformata in area verde e ricreativa.

Odense con bambini: escursione a Egeskov Slot

odense con bambini egeskov slot

Ne avevo già parlato diffusamente qui, ma vi rinnovo l’invito a visitare il pazzesco sito di Egeskov Slot: non solo un bellissimo castello, ma un parco spettacolare con giochi, labirinti, giardini e tantissime esperienze per grandi e piccoli. Si raggiunge da Odense con appena mezz’ora di auto, ma è possibile anche partecipare a escursioni organizzate.

Per organizzare la vostra visita a Odense con bambini (o senza di loro, ovviamente) fate riferimento all’ottimo sito di Visit Odense, che potete seguire anche sui vari profili social. In città troverete tantissimo materiale informativo, tra mappe e opuscoli.

Leggi anche —–> Danimarca on the road con i bambini: il nostro itinerario

Leggi anche —-> Copenaghen con bambini, come risparmiare

18 Ottobre 2018 0 Commenti
0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
  • …
  • 11

Seguimi su Facebook!

Facebook

Chi sono

Chi sono

Mi chiamo Silvana Santo e sono una giornalista, blogger e autrice, oltre che la mamma di Davide e Flavia.

Il mio libro

Rubriche

Mi trovi anche su:

 

 

 

Archivi

Cookie Policy
  • Facebook

@2011/2021- All Right Reserved. Designed by DigitalStylist


Torna su