Perché non parli?

by Silvana Santo - Una mamma green
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Photo CC ©Luca Volpi

Non ho la presunzione di aver regalato al mondo un capolavoro sempiterno. Ma dopo quasi due anni di mugugni, brontolii e grugniti della mia creatura penso di capire come si sia sentito Michelangelo al cospetto dell’impenetrabile mutismo del suo Mosè. Certo non arriverei mai a colpire Davide sperando di convincerlo a proferire verbo, ma confesso che ogni tanto l’incomunicabilità genera livelli di frustrazione piuttosto significativi.

«Uhmpf! Uhmpf! NNNNNNNN! Aghhh!»
«No-no-no-no-nnno-nnno!»
«Mh mh mh! Ahhh! Ooooohhhhhh… Ghenenené»
«Glipglipclinktictictic. Gnamgnamgnamgnam»

Ora, vada pure per il gnamgnam, ma provate voi, con tutto l’istinto materno possibile e l’empatia in dotazione di una madre, a capire in ogni circostanza cosa voglia (o non voglia) un simil-duenne che non spiccica parola. E che per giunta ha mostrato fin dal momento della sua nascita di essere particolarmente volitivo, irremovibile e privo di qualunque inclinazione alla pazienza.

Certe volte, purtroppo, la (sua) reazione rabbiosa è inevitabile. E non perché noi adulti non vogliamo accontentarlo, ma perché è praticamente impossibile capire cosa stia chiedendo nel suo linguaggio così… peculiare.

Tra l’altro, diciamolo, quanto sarebbe più facile se gli si potesse chiedere finalmente “Cosa ti fa male?” “Perché piangi?” “Come mai ti sei svegliato (di nuovo)?” “Non hai fame?”. Che poi, oh, uno può benissimo domandarglielo – e io non faccio altro, in effetti. Il problema è che la gamma delle risposte possibili varia dal discorso-fiume in davidese al monosillabo gutturale. Passando per il silenzio più ostinato con cui io (logorroica e precocissima parlatrice) mi sia mai dovuta confrontare. Ormai mi accontenterei volentieri di un sì, oltre che del solito no, che già potrebbe ampliare di parecchio le capacità di comunicazione bilaterale.

E dire che lui, il novello Mosè michelangiolesco (che siano i nomi veterotestamentari, il problema?) non era mai sembrato un taciturno, tanto che i soliti pronostici “infallibili” lo davano per un prestissimo parlante. A parte i polmoni da Pavarotti, infatti, ha iniziato a lallare prima della media e “chiacchiera” senza posa da quando aveva pochi mesi. Peccato però che si capisca da solo.

Lungi da me il voler forzare i suoi tempi. E giuro su Google Traduttore di non essere preda di paturnie e apprensioni sul “ritardo linguistico” di BigD. Però, figlio mio, almeno acqua, pappa, cacca e pipì potremmo cominciare a tirarli fuori?

Grazie, eh.

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27 Commenti

Guya 19 Novembre 2014 - 10:18

Ti capisco, anche il mio 16mesense non spiccica parola, ha un linguaggio tutto suo che io non sempre capisco! Ha però affinato parecchio l’arte dell’indicare, il che almeno un po’ aiuta!

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Silvana - Una mamma green 19 Novembre 2014 - 14:25

Fortuna che esiste la comunicazione non verbale!

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Mamma Avvocato 19 Novembre 2014 - 10:26

Provare a fingere di non capirlo del tutto? Nel nostro caso ha funzionato. Comunque tranquilla, non è il caso del nano ma molti suoi amichetti (e mio fratello più
piccolo) hanno iniziato a parlare solo alla materna, con buona pace delle madri!!!

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Silvana - Una mamma green 19 Novembre 2014 - 14:26

Nel nostro caso questa tattica scatena solo una frustrazione indicibile… Mi sa che ci tocca proprio aspettare…

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Lucia Malanotteno 19 Novembre 2014 - 10:45

da mamma di mutino fino ai 2 anni (e sul serio, eh! Eravamo sotto la media anche nei test!) ti rassicuro. Poi parlano. All’imporvviso, tutto insieme e senza mai più una pausa in mezzo. Ora il mio parla a volte anche nel sonno. Aspetto l’adolescenza per un po’ di silenzio!

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Silvana - Una mamma green 19 Novembre 2014 - 14:28

So che mi pentirò di quello che sto per scrivere, ma io, da brava logorroica incurabile, non vedo l’ora di essere travolta da questo fiume di parole! Ecco, l’ho detto!

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tsukina83 19 Novembre 2014 - 10:50

Io:”amore hai fame?”
M.: “GNOo”
(e poi si scofana un piatto di pasta che manco io nei peggiori attacchi di fame riuscirei a finire)
Io:”amore andiamo a nanna?”
M:”gno…”
( dopo tre secondi russa di gusto…)
…aiuto è già iniziata la fase del no a qualunque cosa?

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Silvana - Una mamma green 19 Novembre 2014 - 14:28

Qui è iniziata circa dieci mesi fa. Sic.

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tsukina83 19 Novembre 2014 - 15:08

Allora mi consolo… 😉

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Calzino 19 Novembre 2014 - 11:24

Mi viene sempre in mente mia suocera quando parla di mio marito:
“Aveva già quasi 3 anni e non diceva niente. Poi una mattina, te lo giuro, si è svegliato, così dal nulla, e mi ha detto “Mamma oggi a pranzo voglio i maccheroni”.
Per la cronaca. Ora è di una logorrea PA ZZE SCA.
Evviva big D e i suoi mugugni. Preparati perchè quando partirà con le chiacchiere non starà zitto manco quando dorme 😉

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Silvana - Una mamma green 19 Novembre 2014 - 14:29

Il padre di BigD uguale. Io invece prima dell’anno parlavo. Aspetterò.

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Luisa 19 Novembre 2014 - 12:02

Tranquilla Silvana. Ogni cosa a suo tempo. Come ti hanno scritto le ragazze, arriverà il momento in cui invocherai un po’ di silenzio! 😉 E poi vedrai che tra gli stimoli vostri (che sono sicura non manchino) e quelli che riceve al nido imparerà bene. Un abbraccio!

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Luisa 19 Novembre 2014 - 12:03

Ps con Flavia come va?

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Silvana - Una mamma green 19 Novembre 2014 - 14:31

Ma sì, vorrei solo che lui non si innervosisse quando proprio non riusciamo a capirlo… Con Flavia tutto bene, per ora è placida e paziente. Io me li godo entrambi, vorrei che il tempo non passasse mai!

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V la donna in incognito 19 Novembre 2014 - 15:10

Incredibile…tuo figlio e il mio si assomigliano in maniera disarmante (specie quando dici che oltre a essere quasi “muto” è anche molto volitivo e non predisposto alla pazienza – sappi che ha un sosia caratteriale a Milano). Ti leggo e sono dunque molto più che solidale. Non funziona nulla: né far finta di non capire, né accogliere con empatia (e solo quella mi resta) le sue “richieste”. Pensa che quando ha sete non dice nulla, tossisce. Un piccolo quasi duenne con il suo personalissimo linguaggio incomprensibile.
Direi che non ci resta che aspettare che dicano qualcosa. Qualsiasi cosa!
Ciaooo

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SiLviA 19 Novembre 2014 - 17:54

Anche la mia bimba dice solo mamma e muuu per la mucca (ma anche il cavallo o il cammello), poi compensa con il linguaggio dei gesti, e in quello se la cava molto bene. Però ti capisco tanto, anche io non vedo l’ora che parli. E leggere questo post mi conforta, perché i bimbi che conosco sono tutti dei chiacchieroni!
portiamo pazienza e speriamo che inizino presto!
ciao
Silvia
PS: Anche io ho iniziato prestissimo a parlare e mio marito a 3 anni non diceva quasi nulla… insomma abbiamo un sacco di esperienze comuni! 😉 (tra l’altro piccolo placido e paziente anche qui!)

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nimerya 19 Novembre 2014 - 19:01

Luca dice tre parole in croce e il resto del tempo parla in luchese e si capisce solo lui (e forse la gatta). In compenso abbiamo affinato la tecnica del “cosa vuoi?”e lui me lo mostra. Per esempio, si mette davanti al fasciatoio con un pannolino in mano. Il nostro principale problema è che ogni suono/parola non sappiamo se lo dica in italiano o in francese e, perciò, non capiamo.

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elena 20 Novembre 2014 - 10:56

Mio figlio ha detto mamma a 2 anni…..a 3 anni parlava malissimo e senza verbi (capirlo era un programma) verso i 4 andava meglio….ma che FATICA!!!! 🙁

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Silvana - Una mamma green 20 Novembre 2014 - 14:35

Esatto. Che fatica!!

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frafru 20 Novembre 2014 - 11:41

La cosa importante è che un bimbo comprenda quello che gli viene detto, tuttavia a due anni il vocabolario minimo deve essere di 30 parole, non per forza corrette, vanno bene anche distorte o peculiari, basta che non siano onomatopeiche (ad esempio, va bene se il bambino chiama il cane Tum, non va bene se si riferisce al cane come bau).
Ci sono bambini che assorbono tutto e parlano solo quando hanno qualcosa da dire o sono sicuri, però è opportuno dopo i due anni, se ci sono ancora difficoltà a parlare e soprattutto c’è frustrazione da parte del bimbo, fare una valutazione con medico competente che può suggerire comportamenti giusti e strategie per la famiglia per stimolare il bambino.
Ripeto, l’allarme esiste quando il piccolo non solo non parla ma palesa di non capire quanto gli viene detto, se semplicemente non parla si tratta solo di trovare la strada corretta per la sua crescita.
Ci sono ritardi di linguaggio che in sé non vogliono dire nulla ma che è opportuno trattare in modo soft ma mirato in modo anche da evitare frustrazioni inutili e deleterie e che, se trascurati, poi necessitano di un lavoro più faticoso da partparte sia di genitori che di bambini.

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Silvana - Una mamma green 20 Novembre 2014 - 14:43

Mio figlio ha 21 mesi, capisce tutto (tanto che da quando è nata sua sorella ci diciamo di continuo che dobbiamo fare molta attenzione) ma non dice nulla a parte “no”. Fino al compimento dei due anni aspetto buona buona, poi ne parlo col pediatra.

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Bart 20 Novembre 2014 - 14:17

Stesso problema col mio gnomo: identico carattere e a due anni e passa neanche una parola. A dir la verità, una parola – mamma (!) – a 8 mesi l’aveva detta, ma d’allora in poi silenzio stampa. E dire che conosceva già tutte le lettere dell’alfabeto, che individuava correttamente sul suo computerino-giocattolo! Infatti, scherzando, dicevo: “Male che vada, imparerà a comunicare scrivendo su una lavagnetta come i sordomuti…”!
Come da copione, anch’io ho sono stata precocissima (a un anno e mezzo parlavo talmente bene che mi scambiavano per una bambina di tre con problemi di nanismo!!!), mentre mio marito a due anni non spiccicava una parola. Infatti, pure mia suocera diceva: “Anche suo papà era così, vedrai che inizierà a parlare da un giorno all’altro…”. E, mentre la mia frenetica e inquisitiva mente di mamma iniziava a paventare lesioni cerebrali o quantomeno auricolari, all’improvviso il nano da giardino ha iniziato a bofonchiare e parlottare finché, nel giro di sei mesi, aveva recuperato tutto il gap con i suoi coetanei. Ed anzi era, sempre come da copione, logorroico… parlava persino quando pensava tra sé e sé e spesso anche nel sonno! Adesso ha 5 anni e mezzo e posso dire, con orgoglio materno, che non solo non ha alcun ritardo linguistico, ma tutte le persone che parlano con lui si stupiscono per la sua proprietà di linguaggio e lo stile forbito!
Tranquilla, capiterà così anche al tuo… 🙂

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Silvana - Una mamma green 20 Novembre 2014 - 14:41

Inizio a pensare che questa “pigrizia” sia una caratteristica soprattutto dei maschietti 😉

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Rita Giordano 20 Novembre 2014 - 17:23

anche mio figlio non parlava granchè fino ai 2 anni…ora invece è un chiacchierone e parla anche usando parole complesse!!!

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Marianna 29 Novembre 2014 - 09:47

Non ti preoccupare, ogni bambino ha i suoi tempi… arriverà il giorno in cui gli dirai ” facciamo un bel gioco? vince chi tace per più tempo”! 🙂
io invece mi ero fissata che Francesco non avesse i dentini visto che a tutti i suoi coetanei (troppi in giro!) spuntavano e a lui no
Nella mia super ansia avevo anche proposto una radiografia, per fortuna l’altro genitore era più lucido 😉

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Silvana - Una mamma green 1 Dicembre 2014 - 09:58

Anche qui abbiamo visto il primo dentino all’alba del primo compleanno… 😉

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» Perché? 9 Aprile 2015 - 10:27

[…] che tuo figlio di poco più di due anni spiccichi al massimo una decina di parole. Metti che si tratti quasi esclusivamente di vocaboli che designano cose che lui ama al punto da […]

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