Confessioni di settembre

by Silvana Santo - Una mamma green

Non sono mai entrata in Tik Tok. E fino a pochi minuti fa pensavo si scrivesse con la C.

Non mi piace l’Ichnusa.

Mi depilo con la lametta (tranne che sul viso), e non cambierei questa abitudine per nulla al mondo.

A parte rarissime eccezioni, non riesco ad ascoltare lo stesso cantante per più di due o tre brani di fila (ed è una delle principali ragioni per cui non ho mai avuto l’abitudine di andare ai concerti).

Ho smesso da mesi di tormentarmi le cuticole.

Sento da tempo, ormai, che mi farebbe assai bene abbandonare i social, ma questo significherebbe chiudere anche con il blog, e non credo di essere pronta a uno strappo del genere.

Ho ripreso molti dei chili che avevo stoicamente perso lo scorso anno. E non riesco a trovare la forza di volontà per ricominciare a mangiare (e bere) meno e meglio per più di 4 giorni di fila.

Vorrei vivere in una casa più grande e comoda, ma non ho voglia di imbarcarmi in tutto quello che questo cambiamento comporterebbe: la ricerca di un nuovo appartamento, la compravendita, la ristrutturazione, l’arredamento, il trasloco.

Non si tratta soltanto della casa: non riesco a cambiare le cose della mia vita che non mi piacciono. Anche se le conosco ormai alla perfezione. Mi sento prigioniera di un limbo, stretta tra l’incudine della consapevolezza e il martello della pavidità.

Ho faticosamente imparato, negli ultimi anni, a non vivere con angoscia la fine dell’estate. Mi ero preparata ad accogliere l’autunno che incombe con positività e leggerezza, a pregustare le tazze fumanti e i lunghi pomeriggi a lume di candela, le passeggiate ottobrine, i preparativi per Halloween, le maratone di serie TV, le coperte soffici sul divano, la luce dorata, le castagne, i funghi e le zucche. E invece mi tocca fare i conti, come tutti, con una stagione di incertezza e preoccupazioni, da affrontare giorno per giorno, con gli strumenti imperfetti che ho a disposizione.

Negli ultimi mesi sono stata oggetto di gesti di imprevedibile gentilezza, ai quali in qualche modo sento di essermi un poco abituata.

Vorrei possedere una macchina del tempo. Non necessariamente per tornare indietro.

A volte mi sento sola in modo inconsolabile.

A volte non desidero altro che restare da sola.

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