Bambini a letto presto, i miei consigli

come mettere i bambini a letto presto

Il sonno dei bambini è governato da leggi imperscrutabili, su cui i poveri genitori hanno un potere assai limitato. Ci sono però degli accorgimenti che possono aiutare a mettere i bambini a letto presto, o almeno cercare di aiutarli ad acquisire questa abitudine. Ogni famiglia avrà sperimentato le sue personali strategie, ma io vi dico quello che sembrerebbe aver funzionato a casa nostra, con entrambi i figli, e che ci ha permesso di sopravvivere a questi cinque intensi anni di duplice genitoritudine (perché per me le mamme e i papà di bimbi tiratardi sono dei veri eroi, sappiatelo).

1. L’igiene del sonno

Niente TV in camera da letto, niente TV (o schermi) per conciliare il sonno. Pochi schermi e poca TV in generale (tablet consentiti solo in viaggio, a piccole dosi e a determinate condizioni). Questo per noi è un aspetto molto importante per riuscire a mettere i bambini a letto a presto. Quando capita che Davide e Flavia abusino di cartoni animati, oppure si addormentino accidentalmente sul divano, la qualità del loro sonno ne risente puntualmente. La nostra routine familiare prevede che si guardi un po’ di televisione dopo cena, ma non a letto. Anche la scelta dei cartoni o dei programmi da guardare ha la sua importanza: magari meglio evitare situazioni potenzialmente adrenaliniche o ansiogene. Libri e canzoni rappresentano invece il nostro rituale del sonno fin da quando sono nati i miei figli.

2. Bambini a letto presto: la presenza

Per chi mi segue, questa non sarà di certo una sorpresa. Il nostro approccio alla genitorialità prevede la condivisione, la presenza costante e il contatto fisico. In quest’ottica, sia io che il padre dei miei figli abbiamo sempre partecipato al loro addormentamento, restando accanto ai bambini non solo per leggere, cantare una ninna nanna e rispondere alle loro immancabili domande della sera, ma anche per aspettare il sonno insieme a loro.

3. L’allattamento

Questa è probabilmente la più soggettiva delle situazioni, per cui prendetela per quello che è: una testimonianza del tutto personale e arbitraria. Io ho allattato entrambi i miei figli relativamente a lungo, e, finché li ho allattati, di sera li ho sempre addormentati al seno (specialmente Flavia), anche se il papà partecipava e presenziava a sua volta. Questo, da una parte, rendeva il momento della “messa a letto” molto piacevole per i bambini, che erano contenti della poppata in arrivo, e dall’altro, mi consentiva in buona sostanza di dettare i tempi, dal momento che sapevo che, dopo una poppata più o meno lunga, alla fine sarebbero crollati. Il rovescio della medaglia, ovviamente, è che questo ha reso la mia presenza indispensabile nel momento della nanna serale, esigenza che in qualche modo è sopravvissuta anche oltre il termine dell’allattamento. Per me non è stato e non è un sacrificio, ma si tratta senza dubbio di una scelta impegnativa e da fare con consapevolezza (e compatibilmente con le esigenze di lavoro).

4. La perseveranza

Non so se questo valga per tutti i bambini piccoli, ma i miei figli sono molto abitudinari. Ed è per questo che, nel nostro caso, essere costanti e regolari nel mettere i bambini a letto presto è stato importante per stabilire una routine consolidata. Ci sono ovviamente delle eccezioni, ma sono davvero rare, e si esauriscono sostanzialmente in feste e ricorrenze speciali. Nel fine settimana siamo un po’ più flessibili, ma, per il resto, la nostra strategia è sempre stata quella di metterli a dormire allo stesso orario, fin da quando erano piccolissimi. Ci sono stati dei periodi in cui Davide impiegava un’eternità per addormentarsi, ma noi non abbiamo mollato: continuavamo a metterlo a letto allo stesso orario, aspettando insieme a lui che arrivasse il sonno. Ricordo di aver passato ore intere sdraiata al suo fianco al buio canticchiando ninne nanne e accarezzandolo piano, in attesa di Morfeo. Era frustrante? Certo. Ma abbiamo ritenuto più utile insistere, dare il messaggio che comunque “era ora di dormire” che non rassegnarci a lasciarlo in piedi più a lungo. Anche questa è una scelta molto personale, che comporta il rinunciare a fare tardi anche in vacanza e l’uscire di sera il meno possibile. Per noi non è stato un sacrificio (anzi, benediciamo ogni giorno la serata “adults only” che ci concediamo dopo che Davide e Flavia sono crollati: il divano, le serie TV, il sushi da asporto, il vino e i dolci), ma non è detto che sia così per tutti.

5. Anticipare tutto

Se sperate di mettere a letto presto i bambini, è abbastanza intuitivo che dovrete cercare anche di farli cenare presto. E, a cascata, anticipare anche l’eventuale riposino pomeridiano (magari cercando di non farlo durare troppo) e la sveglia mattutina. Anche nei fine settimana, anche in vacanza, ovviamente con una certa flessibilità. Penso sia abbastanza ovvio che un bimbo che ha ronfato fino alle cinque del pomeriggio farà molta fatica a riaddormentarsi alle nove di sera, a meno che non sia particolarmente dormiglione. Anche in questo caso, si tratta di stabilire qual è la soluzione più adatta a voi e alla vostra famiglia: per noi gli orari “nordici” non sono mai stati un problema, ma per tantissime persone che conosco sarebbe improponibile pranzare alle 12.30, cenare alle 19 e alzarsi entro le 8 anche il sabato e la domenica. Sono gusti, sono scelte, sono attitudini.

Questi sono gli strumenti che abbiamo utilizzato noi per mandare i bambini a letto presto, perché, per me e mio marito, era una questione di vitale importanza. Non è detto che funzioni così per tutti. Anzi, raccontate: come va a casa vostra?

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11 Commenti

Ester 17 Aprile 2018 - 15:52

Grazie per questo post… quando mi confronto con altre mamme sull’argomento ognuna ha il suo metodo e non sempre (anzi quasi mai) coincide con il nostro. Ho allattato il mio grande fino a 15 mesi e ho sempre preferito il contatto e l’accompagnamento al sonno con ninne nanne e carezze e tutt’ora che ha 18 mesi è sempre cosi. Al nostro fianco, nel lettone, c’è anche il papà e finché gli orari di lavoro lo permetteranno questo resterà il nostro metodo. Il piccolo dorme sereno e anche noi 🙂 grazie

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Silvana - Una mamma green 17 Aprile 2018 - 16:35

Come vedi, non sei sola. 🙂

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L'angolo di me stessa 17 Aprile 2018 - 15:56

Io sono nordica e non vedo mio marito se non la sera…come potrai immaginare i miei bimbi vanno a letto presto eccome!!! Però in vacanza invece non ci sono regole.

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Silvana - Una mamma green 17 Aprile 2018 - 16:35

C’è una parte di me che è molto vichinga. 😉

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Silvia 17 Aprile 2018 - 21:54

Io sono ancora in pieno allattamento (la bimba ha 13 mesi), quindi alle 9/9:15 tetta e lettone. Poi dormiamo entrambe insieme anche perché ancora si sveglia se mi alzo. Quando un giorno dormirà senza di me mi godrò mio marito, per ora mi godo la figlia.
Ovviamente ogni sera stessa routine e niente seratona con gli amici, idem il weekend. A me non pesa, ad altri sembrerebbe l’inferno.

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Silvana - Una mamma green 19 Aprile 2018 - 08:03

Ti capisco perfettamente. 😉

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Beatrice Rappo 14 Gennaio 2019 - 17:21

Il mio bambino ha quasi 2 anni, lo mettiamo a letto alle 8-8.30 dopo la lettura di un libretto, e qualche canzone, ma senza aspettare che si addormenti. Si addormenta da solo, ma solo nel suo letto, altrove fatica molto e nel lettone più che mai. Questo sistema è iniziato a 8mesi, quando abbiamo scelto di spostare il lettino dalla nostra camera alla sua: ho allattato fino ai 14 mesi e anche lì provavo a posarlo prima che crollasse nel sonno profondo. Non abbiamo la tv in casa e questo aiuta. Un grande in bocca al lupo a tutti coloro che stanno cercando un sistema che funzioni per addormentare il-la
loro bambino/a

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Valentina 12 Aprile 2019 - 20:10

Il nostro metodo coincide quasi perfettamente con il vostro, se non per l’allattamente che io ho interrotto a 6mesi causa anche la depressione post parto. Non è stato difficile però farlo diventare il momento “biberon”, adesso che ha 2,5 anni accompagnato da una storiella non troppo impegnativa. Poi accompagnata da me o dal papà fino all’arrivo del sonno. Da sempre dorme dalle 20 alle 7 con pisolino pomeridiano. Spero di riuscire a mantenere la stessa routine con i gemelli in arrivo 🙈

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Barbara 13 Aprile 2019 - 11:20

Orari nordici per me come figlia e orari nordici con le bambine…E ora che vanno a scuola viviamo di rendita perché alle 9 crollano e alle 7.30 si alzano in modo quasi automatico.
Solo d’estate si sgarra un po’ adesso ma come si fa a non far godere loro le serate tiepide e i giochi sul lungomare? 😀

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Moira 14 Aprile 2019 - 21:09

Condivido ogni punto che hai scritto. Io da 4 anni (età della mia pulcetta) ogni giorno ha una sua routine per me e mio marito importante. Non sono sacrifici, anzi. Io so che lui è felice e riposato e soprattutto non bisogna lottare come vedo succede ad altri amici nel mettere a letto la propria prole. Noi siamo fortunati perché lui adora dormire quindi non ci è difficile metterlo a letto e restiamo li con lui finché non russacchia sereno(mi addormento anch’io) quindi viva la routine.

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Enrica 14 Aprile 2019 - 21:23

Sono mamma di una bimba di 10 mesi. Da sempre alle nove a nanna, le leggo una favola, un po’ di coccole e poi spengo la luce e lei si addormenta da sola. Ha sempre dormito nella sua cameretta e da quando ha due mesi dorme tutta notte senza interruzioni. Se vogliamo vedere amici di sera li invitiamo da noi così lei mantiene i suoi ritmi. Immagino che il non aver perso una notte da quando è nata dipenda da lei e dal suo carattere ma credo che averle creato un’abitudine fatta di tranquillità e serenità abbia aiutato molto. E io e mio marito riusciamo anche a vedere un film ogni tanto (se non mi addormento sul divano distrutta😂)

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